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I peperoni cruschi, cosa sono e quali ricette preparare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

peperoni cruschi
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Crema di ricotta al limone: ricetta con peperoni cruschi croccanti

La ricetta con peperoni cruschi che ti presento oggi è una coccola cremosa e saporita, perfetta per sorprendere gli ospiti con un gioco di consistenze e profumi. Si tratta di una mousse di ricotta profumata al limone, servita con un crumble salato alle mandorle e completata con peperoni cruschi fritti, croccanti e irresistibili. Il contrasto tra la dolcezza della ricotta, l’acidità del limone e la nota affumicata dei peperoni cruschi rende questo piatto indimenticabile.

Questo antipasto è nato quasi per caso, durante una cena tra amici. Avevo in frigo della ricotta fresca e un sacchetto di peperoni cruschi da usare al volo. Ho pensato a un abbinamento un po’ fuori dagli schemi, e il risultato è stato un successo assoluto. La chiave è scegliere una ricotta ben scolata e non troppo acquosa, meglio ancora se leggermente setacciata per ottenere una consistenza soffice e vellutata. Una grattugiata di scorza di limone non trattato farà il resto.

Un trucco in più!
Per rendere i peperoni cruschi ancora più croccanti, immergili per 3-4 secondi in olio caldo a 170°C, poi scolali subito su carta assorbente e salali leggermente. Se diventano scuri, l’olio è troppo caldo. Provali anche sbriciolati su una pasta al burro o un uovo al tegamino: cambiano tutto!

Per servire la crema, puoi usare dei bicchierini o dei piattini larghi. Versa la mousse alla base, cospargi con il crumble ancora tiepido e completa con striscioline di peperoni cruschi fritti. Un filo d’olio buono e una fogliolina di menta completano la presentazione. L’effetto visivo è elegante, ma il gusto rimane pieno, rustico, autentico. Che ne dici, lo proviamo?

Ricetta peperoni cruschi

Preparazione peperoni cruschi

  • Setacciate la ricotta e lavorala con la scorza di limone, un pizzico di sale e pepe fino a ottenere una crema liscia. Conservate in frigo.
  • In una padella, tostate il pangrattato con l’olio e le mandorle tritate finemente fino a doratura. Fate raffreddare.
  • Friggete i peperoni cruschi in olio caldo (170°C) per 3-4 secondi ciascuno. Scolateli su carta e salate leggermente.
  • Versate la crema di ricotta nei piattini o bicchierini, aggiungete il crumble e infine i peperoni cruschi a filetti .
  • Decorate con un filo d’olio e una foglia di menta.

Ingredienti peperoni cruschi

  • 250 g di ricotta vaccina ben scolata
  • 1 limone bio (scorza grattugiata)
  • Sale
  • pepe nero q.b.
  • 30 g mandorle pelate
  • 30 g pangrattato
  • 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
  • 4 peperoni cruschi
  • Olio di semi per friggere
  • Qualche fogliolina di menta per decorare.

I peperoni cruschi: prodotto tipico dalla croccantezza irresistibile

Hai mai assaggiato i peperoni cruschi? Sono un prodotto tipico della Basilicata e rappresentano una delle specialità più amate di questa terra. Il termine “crusco” significa croccante e descrive alla perfezione la consistenza di questi peperoni secchi, fritti per pochi secondi.

Grazie al loro basso contenuto di acqua, diventano leggeri, friabili e irresistibili. A differenza di altri peperoni dolci, questi si conservano a lungo e sono perfetti per preparare una ricetta tipica davvero saporita.

Secondo la tradizione, i peperoni vengono raccolti a mano e legati in lunghe file, dette serte o nserte. Una volta pronti, vengono appese ai balconi oppure lasciate ad asciugare in serre o locali areati.

In alternativa, si possono usare anche l’interno di serre moderne, che offrono le giuste condizioni di temperatura e umidità. Dopo qualche settimana di essiccazione, i peperoni sono pronti per essere fritti oppure conservati.

Prepariamoli in casa

Cos’è la “serta” di peperoni cruschi?

La serta (chiamata anche nzerta o nserta) è la tradizionale “collana” di peperoni che viene preparata subito dopo la raccolta. I peperoni vengono infilati uno a uno su un filo robusto, solitamente con ago e spago, e legati tra loro formando una lunga treccia colorata.

Una volta pronta, la serta viene appesa ai balconi, sotto i porticati o in locali ben ventilati, dove i peperoni possono asciugare lentamente. Questo passaggio è fondamentale per ottenere peperoni secchi di qualità, ideali per diventare cruschi. Oltre a essere una tecnica antica, la serta è anche un simbolo della cultura gastronomica lucana: un gesto semplice, ma pieno di significato e bellezza.

La forma corretta e tradizionale è “serta”, ma nel parlato dialettale lucano (soprattutto in provincia di Potenza) viene spesso pronunciata e scritta anche come “nserta” o “nzerta”.

  • Serta: è la forma italiana corretta, deriva dal latino sertum, che significa “ghirlanda” o “collana”.

  • Nserta / nzerta: sono varianti dialettali lucane, dove la “n” o “nz” iniziale è frutto dell’uso orale e della fonetica locale. La “n” viene aggiunta perché in dialetto lucano si tende a rafforzare l’inizio delle parole.

Per prepararli in casa, scegli esemplari integri e dalle dimensioni regolari. Prima di friggerli, pulisci i peperoni con un panno asciutto. È importante non bagnarli, per evitare che diventino molli. Devono essere fritti in olio caldo per pochi secondi.

Subito dopo, adagiali su carta da cucina o carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Questi peperoni sono perfetti per arricchire molti piatti. Puoi aggiungere i peperoni cruschi alla pasta, sopra una zuppa o come contorno croccante per la carne.

Sono anche ottimi come snack da servire all’aperitivo. Il loro sapore è delicato ma intenso, tipico della cucina lucana.

Possono essere conservati in barattoli o sacchetti, purché in un luogo asciutto e buio. In molte famiglie si prepara ancora la “serta” con pazienza e cura, rispettando la tradizione. Questa pratica, oltre a essere utile, ci ricorda quanto sia prezioso il legame con il territorio. Li hai mai cucinati?

Cosa sono i peperoni cruschi?

Oggi parliamo dei peperoni cruschi, un prodotto tipico della Basilicata, ma conosciuto anche in altre zone del sud Italia, soprattutto nel nord della Calabria. Sono ottenuti da una varietà di peperoni trattata in modo da diventare croccante e molto saporita.

Si tratta del peperone di Senise, che ha ottenuto il marchio IGP. Ha una forma a cornetto simile ai peperoncini piccanti, ma non è piccante. Il suo sapore è delicato e naturalmente dolce.

Dopo la raccolta, i peperoni di Senise vengono lasciati ad essiccare al sole. Di solito si appendono “a mazzo”, proprio come si fa con i pomodorini. Quando sono ben secchi, si friggono in padella con poco olio, solo per pochi secondi.

Così diventano subito croccanti. La parola “crusco”, infatti, significa croccante nei dialetti della Lucania.

Un focus sui peperoni di Senise IGP

Prima di addentrarci nelle ricette che valorizzano i peperoni cruschi, vale la pena parlare del peperone di Senise IGP. E’ un peperone speciale non solo per il sapore e per l’aspetto, ma anche e soprattutto per le proprietà organolettiche.

E’ molto morbido e quasi del tutto privo di acqua, ciò lo rende adatto all’essiccazione, ottenendo così degli ottimi peperoni secchi. Le sue proprietà nutrizionali si pongono a metà strada tra il peperone rosso e il peperoncino.

E’ infatti ricco di luteina e licopene, sostanze responsabili del colore rosse nonché di un’ottima azione antiossidante. In virtù di ciò, gioca un ruolo nella prevenzione del cancro e rallenta l’invecchiamento cellulare.

Il peperone di Senise contiene anche la capsaicina, in quantità paragonabili a quelle dei peperoncini più leggeri, benché non sia piccante. Non è un dettaglio di poco conto visto l’impatto benefico che tale sostanza esercita sul cuore e viso il suo carattere antiossidante.

A rendere completo il profilo nutrizionale di questi peperoni ci sono anche vitamine e sali minerali. Contengono vitamina C, vitamina K (che aiuta la coagulazione del sangue), vitamina E, potassio, calcio e magnesio.

Dal punto di vista calorico, sono simili agli altri peperoni: circa 30 kcal per 100 grammi. Inoltre, il peperone di Senise è più digeribile. Questo perché la buccia è molto sottile e non serve spellarlo prima di cucinarlo.

peperoni cruschi

Come valorizzare questo tipo di ortaggio

Il peperone crusco è una vera risorsa in cucina in quanto è molto versatile e adatto a  molti tipi di ricette. Tanto per cominciare può essere consumato così come si trova, come se fosse uno snack delicato. In questo caso viene posto sott’olio, a mo’di conserva, per poter durare molto a lungo.

Il peperone crusco, tuttavia, dà il meglio di sé come ingrediente per contorni. In questa forma, magari condito con un po’ di olio e qualche spezia, valorizza la carne alla griglia. E’ ottimo anche per il pesce, soprattutto se presenta un sapore corposo.

Non di meno viene inserito all’interno di paste e insalate, interagendo al meglio con altri ortaggi e con le verdure a foglia larga. In tutti questi casi vi consiglio di “rinvigorire” il peperone crusco, passandolo leggermente in padella prima del suo utilizzo.

Pasta ai peperoni cruschi, un primo perfetto

In questo paragrafo vi propongo alcune sfiziose ricette a base di peperoni cruschi. Si tratta di ricette semplici ma di grande impatto, che possono essere sfoderate tanto nelle occasioni speciali quanto per i pasti di tutti i giorni.

La prima ricetta tipica che intendo trattare è la pasta ai peperoni cruschi. E’ un primo consumato in lungo e in largo nel territorio lucano e calabrese, ma spesso viene declinato in forme diverse da località a località. Il leitmotiv della ricetta è la presenza della mollica di pane e del peperone crusco.

La mollica viene tostata con pochissimo olio insieme ad alcune spezie, mentre il peperone crusco viene passato in padella con abbondante olio per pochi istanti. I richiami alla celebre “struncatura” calabrese sono evidenti, così come quelli alla pasta con le alici.

Alcune varianti suggeriscono l’impiego delle olive nere in questo piatto, o più raramente di un condimento proteico come le alici.

La pasta ai peperoni cruschi è un primo davvero perfetto. E’ semplice da realizzare ma vanta una spiccata personalità, soprattutto alla luce del suo forte carattere regionale e alquanto rustico. Può essere preparato sia per le occasioni speciali che come piatto da tutti i giorni.

Baccalà e peperoni cruschi, un piatto sapido al punto giusto

Un’altra ricetta a base di peperoni cruschi che mi ha colpito molto è un secondo di pesce: il baccalà con peperoni cruschi. In questo piatto i peperoni intervengono in fase di guarnizione, ma possono essere considerati quasi come ingredienti principali in quanto incidono in maniera radicale sia sull’aspetto e sul sapore del piatto.

In occasione di questa ricetta il baccalà va privato delle spine, tagliato a tocchetti e cotto su un soffritto di cipolle, a cui si aggiungono anche le olive. La cottura richiede poco tempo, al massimo 12 minuti. Poi si impiatta e si aggiunge il peperone crusco fatto a pezzettini.

Il risultato è davvero gradevole: le candide tonalità del baccalà contrastano con il nero delle olive e il rosso acceso del peperone. E’ un piatto valido anche dal punto di vista nutrizionale se si pensa all’apporto di grassi benefici delle olive e soprattutto alle proprietà del baccalà.

Stiamo parlando, infatti, di un pesce ricco di proteine, vitamina D e fosforo. Non è un piatto troppo calorico, anche perché non sono presenti alimenti ricchi di carboidrati.

Patate e peperoni cruschi, un contorno abbondante e dalla texture variegata

Chiudo con un contorno, una categoria di pietanze con cui il peperone crusco interagisce molto bene. A tal proposito vi propongo le patate con peperoni cruschi, una preparazione semplice, pronta in pochi minuti e in grado di soddisfare tutti.

Basta lessare le patate per 10 minuti con tutta la buccia, poi vanno pelate e tagliate a fette spesse. A questo punto si passano i peperoni cruschi in padella con abbondante olio, in modo che assumano maggiore sapore.

Poi si mettono da parte i peperoni e si aggiungono le patate per renderle più croccanti e dorate grazie all’olio aromatizzato. Ora non rimane che reintegrare i peperoni cruschi fatti a pezzettini e saltare il tutto per qualche istante.

Le patate e peperoni cruschi si fanno apprezzare per il sapore corposo e aromatico, oltre che per la loro texture croccante che rendono il piatto ancora più appetitoso. In virtù della doppia cottura, infatti, le patate diventano “scrocchiarelle” fuori e cedevoli al loro interno.

Il contorno è abbondante e può fungere da pasto completo. In ragione di ciò, può essere considerato un’idea gustosa per una cena leggera e nutriente.

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