Carne alla griglia o grill, un tocco in più
Ricetta carne alla griglia: il trucco perfetto per una grigliata estiva ricca di sapore
La carne marinata è il segreto per trasformare una semplice grigliata in un momento di puro gusto. Marinare significa insaporire in profondità, ammorbidire le fibre e profumare la carne in modo naturale. È una tecnica antica, perfetta per preparare tagli di manzo, pollo, maiale o anche pesce prima della cottura su griglia o barbecue. Il risultato? Una grigliata estiva piena di aroma, succosa e irresistibile già dal primo morso.
La base della marinatura è sempre un equilibrio tra parte acida (limone, aceto, vino), parte grassa (olio extravergine) e spezie o erbe aromatiche. Puoi aggiungere aglio, pepe, paprika, senape o erbe fresche a seconda del gusto desiderato. Lascia riposare la carne marinata in frigo per almeno due ore, meglio se tutta la notte. Ricorda di scolarla bene prima di metterla sulla brace per evitare che bruci. Una volta cotta, la carne avrà una crosticina croccante e un cuore saporito.
Per una carne marinata uniforme, massaggia bene il condimento su tutta la superficie e gira i pezzi almeno una volta durante il riposo in frigo.
Preparare la carne marinata è un gesto semplice ma fondamentale. Una piccola cura che porta grandi risultati e rende ogni ricetta per barbecue un successo garantito.
Ricetta carne alla griglia
Preparazione carne alla griglia
- In una grande ciotola di vetro mettete le bistecche e ricoprirle con gli ingredienti per la marinata.
- Ponete il contenitore col coperchio in frigorifero per almeno 4 ore. Un’ora prima di cuocere la carne togliete il contenitore dal frigorifero e lasciatelo a temperatura ambiente.
- Sgocciolate la carne e cuocetela sulla griglia ben calda, velocemente a fiamma alta e a calore forte, fino a che è al sangue o al punto.
- Per la salsa barbecue tagliate finemente la cipolla e l’aglio e fateli rosolare a fiamma vivace nel burro: versate anche l’aceto e fatelo sfumare.
- Versate quindi nella pentola la passata e il concentrato di pomodoro e, mescolando, unite alla salsa anche la senape, il peperoncino e lo zucchero.
- Fate cuocere per una ventina di minuti la salsa e lasciatela raffreddare. Con un colino filtrare la salsa per evitare che restino i cubetti di cipolla. e l’aglio.
- Una volta che la salsa sarà stata setacciata aggiungete a piacere sale, pepe, alcune gocce di tabasco e di salsa Worcester.
- Servite le bistecche marinate cotte alla griglia con la salsa appena preparata.
- Quando si cuoce la carne alla griglia è importante avere ben presente una regola, ovvero bisogna ricordare che i pezzi di carne grandi devono essere cotti a calore debole e lentamente, mentre i pezzi di carne piccoli vanno cotti a calore forte e velocemente.
Ingredienti per 4 persone:
- 4 bistecche di lombo di manzo con o senza osso,
- 100 gr. di olio extravergine di oliva,
- 50 gr. di vino rosso corposo,
- 2 spicchi d’aglio,
- q. b. di trito di erbe aromatiche,
- q. b. di pepe
Per la salsa barbecue:
- 200 gr. di passata di pomodoro,
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
- 1 cipolla dorata,
- 1 spicchio d’aglio,
- 1 peperoncino,
- 3 cucchiai di aceto di riso,
- 2 cucchiai di senape,
- 2 cucchiai di zucchero di canna bianco,
- q. b. di tabasco consentito,
- 20 gr. di burro chiarificato,
- q. b. di salsa worcester consentita,
- q. b. di sale fino e pepe nero
Carne alla griglia: ricetta di famiglia per una cottura morbida e saporita
Amo la carne alla griglia. Quando posso preparo anche la carne alla brace, con lo stesso spirito semplice e conviviale.
Quando penso alla carne alla griglia penso alla mia tavola. Ci siamo noi, amici e una brace che profuma. È un gesto caldo, nato per stare insieme. La mia è una ricetta di casa, con pochi passaggi chiari. Scelgo tagli teneri e con un po’ di grasso. Mantiene succo e gusto.
Una marinatura corta aiuta la preparazione carne alla griglia. Uso olio buono, sale, pepe, rosmarino e limone. Niente mix confusi. Il segreto è il tempo. Lascio riposare in frigo, poi a temperatura ambiente prima della cottura. Così la carne si rilassa.
Non mi serve altro per grigliare la carne con semplicità. Questa è la mia risposta al “chi” e al “cosa”: una famiglia riunita e una scelta essenziale. Funziona d’estate, ma anche in salotto con la piastra. La fiamma non è l’unica via. Conta la cura. Conta ascoltare lo sfrigolio e rispettare i tempi. È il modo più sincero per valorizzare ogni boccone.
Quando e dove cuocio il meglio
La carne alla brace arriva spesso nei weekend. Il tempo sembra più lento e le chiacchiere scorrono. Ma va bene anche la sera, dopo il lavoro. Il “dove” cambia il gioco. In giardino uso carbone e cottura diretta per le bistecche. Indiretta per i pezzi più spessi. In balcone passo alla piastra o a una griglia elettrica.
Stesso spirito, regole chiare. La griglia calda aiuta a come cuocere la carne alla brace senza strappi. Giro una volta sola. Lascio formare la crosticina e poi riposo la carne. Con il coperchio ottengo un calore più dolce.
Serve per tenerla morbida. Se qualcuno chiede come cucinare la carne alla griglia in casa, rispondo così. Aria, calma e strumenti puliti. È la mia routine, dal cortile alla cucina. Cambiano solo le scintille.
Asciuga la carne prima di posarla sulla griglia. Usa pinze, non forchette. Sala poco prima di cuocere se cerchi più crosta. Dopo, lascia riposare coperto.
Perché scelgo questa cottura
La scelta nasce dal piacere di condividere. La carne alla griglia profuma l’aria e unisce. È un metodo diretto, sincero. Con pochi condimenti esalta il taglio. La superficie si abbronza e trattiene il succo. Un breve riposo fa la differenza. Le fibre si assestano e il morso è più tenero. Per come fare la carne alla griglia bene, non inseguo tempi fissi.
Guardo, ascolto, tocco. Un dito sulla superficie dice molto. Se uso la brace, tengo sempre una zona più fresca. Così gestisco imprevisti. Questa cottura mi ricorda serate lunghe e risate. È il mio “perché”. È un invito a rallentare. Ogni taglio racconta qualcosa. È cucina quotidiana, alla portata di tutti. Con gesti semplici e attenzione costante. Senza effetti speciali, solo cura.
Come preparo passo passo
Scelgo il taglio in base al tempo. Piccolo per cotture rapide, più spesso per una cottura dolce. Tampono bene. Massaggio con olio, erbe e limone. Riposo in frigo per poco. Poi fuori, a temperatura ambiente. Porto la griglia a caldo deciso.
È la base di come cucinare la carne alla griglia con ordine. Metto in cottura e non tocco. Aspetto il segno della griglia. Giro una volta e proseguo. Se la fiamma sale, sposto il pezzo su una zona più fresca. Per i tagli alti alterno zone dirette e indirette.
Così controllo il cuore. Finita la cottura, copro e riposo. Due minuti bastano per rilassare le fibre. Servo subito. Questo è il mio modo di come fare la carne alla brace anche quando uso la piastra. Conta la stessa cura. È una strada semplice per una preparazione carne alla griglia che resta succosa, pulita e gustosa.
Come marinare la carne?
Come marinare la carne per la griglia e come marinare la carne per barbecue? La carne marinata e cotta (alla griglia , in padella o al barbecue) rende di più. Diventa più tenera e gustosa. Le marinature danno ai cibi quel tocco in più che li rende così gustosi al palato e sono facili da preparare, in fondo non sono altro che un intingolo di vino (bianco o rosso), di aceto, di erbe aromatiche ben mescolate insieme a olio e spezie.
Una vera prelibatezza culinaria nella quale immergere carne cruda, verdure e pesci per ammorbidire la carne e far acquisire un sapore più intenso. La marinatura per carne alla griglia, la marinatura per carne alla brace o la marinatura carne per barbecue non differisce molto ma si può spaziare in un mondo che nemmeno potete immaginare.
Come insaporire la carne alla griglia?
Le marinate vengono usate spesso anche per la cottura dei cibi e in particolare per la selvaggina: una spennellata di questa miscela aromatica, infatti, aiuta a eliminare l’odore di selvatico, ne ingentilisce il sapore e fa insaporire la carne. Per marinare carne per grigliata bisogna metterla in un recipiente di terracotta o porcellana (mai di metallo) abbastanza profondo da contenere anche la marinata che deve essere versata sulla carne ricoprendola completamente.
Le marinature per carne alla griglia hanno delle particolarità. Di tanto in tanto, le fettine o il pezzo di carne vanno rigirati in modo che possano assorbire uniformemente il liquido della marinata. L’immersione dovrebbe durare 20-24 ore per i pezzi di misura media completamente coperti dalla marinata.
I tempi vanno aumentati se le porzioni di carne sono più grandi e se la marinata viene fatta in un ambiente freddo che non facilita l’assorbimento dei liquidi da parte dei cibi.Per questo sarebbe ben non mettere il recipiente il frigorifero a meno che la marinata non debba prolungarsi oltre le 24 ore.
Dopo una perfetta marinata per carne alla griglia, occorre conoscere i trucchi e segreti legati alla cottura alla griglia. Vediamo un po’ come e perché usufruirne! Come marinare la carne per il barbecue? Potete utilizzare lo stesso metodo.
La cottura alla griglia dall’antichità ad oggi
Come insaporire la carne marinata alla brace? La cottura alla griglia è uno dei metodi più antichi e consiste nella cottura degli alimenti, cuocendoli a contatto con la fonte di calore o mediante irraggiamento. Nel primo caso, l’alimento non è a diretto contatto con la fonte di calore, bensì viene sollevato dalla brace grazie ad una griglia. Se invece viene utilizzata una piastra arroventata, la cottura avverrà per contatto.
In quest’ultimo caso bisogna fare moltissima attenzione a non bruciare l’alimento, in quanto le parti bruciacchiate contengono sostanze cancerogene per la nostra salute. Ma ecco tutto quello che dovreste sapere per cuocere al meglio i vostri alimenti proprio tramite questi metodi. Marinare carne alla griglia è alla portata di tutti ed è salutare.

Ecco i consigli per una perfetta cottura alla griglia della carne marinata
È utile sapere che la fonte di calore utilizzata per la cottura della carne marinata può essere alimentata da legno, carbonella, gas o elettricità. Il solo requisito per realizzarla è che la pietanza venga appoggiata sulla fonte di calore soltanto quando quest’ultimo sarà rovente
La cottura alla griglia si presta ad essere utilizzata sia con la carne che col pesce. Nel caso della prima, può essere consumata anche al sangue, mentre il pesce deve essere sempre ben cotto. Anche alcuni ortaggi, come melanzane, zucchine, peperoni e cipolle, si prestano perfettamente alla cottura sulla griglia, ma anche i crostacei ed alcuni formaggi come scamorze, tomini e caciotte.
Un accorgimento per cuocere la carne alla griglia è far ricader la propria scelta su pezzi non troppo spessi in quanto, in caso contrario, i tempi di cottura sarebbero eccessivamente lunghi e la consistenza risulterebbe dura e stopposa. Prima di iniziare a cuocere alla griglia, è necessario preparare con anticipo la fiamma, in modo che al momento della cottura sia presente uno spesso strato di brace sottostante.
Evitate invece di salare gli alimenti: questo processo favorirà il rilascio dei liquidi contenuti, lasciando l’alimento cotto troppo asciutto.
I vantaggi e gli svantaggi della cottura alla griglia
Questa tipologia di cottura è piuttosto magra, in quanto non richiede l’utilizzo di grassi aggiuntivi. Purtroppo, il contatto con temperature elevate provoca una maggior dispersione di sostanze nutritive, quali sali minerali e vitamine. Inoltre, è opportuno prestare molta attenzione e non far bruciacchiare gli alimenti: le parti bruciacchiate contengono sostanze cancerogene.
Tuttavia, per ottenere un’ottima cottura alla griglia, sarà molto utile avvalersi di griglie e apposite.
Diete e intolleranze: carne alla griglia per tutti
Penso sempre a chi siede con me. Per chi evita lattosio, la carne alla griglia è una scelta serena. La marinatura non richiede latte o burro. Per chi è senza glutine, basta controllare spezie e salse pronte. Meglio ingredienti semplici. Per l’intolleranza al nichel, mi affido a regole chiare. Evito cacao, frutta secca, legumi, alcune salse complesse e condimenti industriali.
Scelgo olio extravergine, erbe fresche, aglio, limone e sale. Anche le bacche di pepe rosa vanno bene. Qui trovi una guida utile sui cibi che possono contenere nichel. Le carni in genere sono un’opzione tranquilla. Attenzione però agli abbinamenti. Niente intingoli scuri o basi di soia. Tengo la lista corta e pulita. Se cerchi altre idee per esigenze diverse, passa da Ricette per intolleranti. Così la tavola resta inclusiva e leggera. Tutti si sentono a casa, senza rinunce.
Quale carne utilizzare?
Di base quasi tutte le carni e quasi tutti i tagli possono essere grigliati, tuttavia alcuni rendono più di altri. Per fare un’ottima carne marinata vi consiglio di utilizzare il lombo di manzo, un taglio molto succulento, che vanta un buon mix tra parte magra e parte grassa (che impatta parecchio in cottura). Il lombo può essere con osso e senza osso, vanno bene entrambi, dunque scegliete senza alcun timore. Il lombo si ricava dal quarto posteriore dell’animale. Se viene estratto dal vitello viene chiamato lombatina, che ha caratteristiche sono simili, sebbene cambia qualcosa a livello di sapore.
Le proprietà nutrizionali del lombo sono ottime, infatti vanta un eccellente apporto proteico e contiene molti sali minerali, tra cui il magnesio e il ferro. I grassi, va detto, sono prevalentemente saturi, dunque è bene andarci piano. Per inciso, un etto di lombo viaggia sulle 244 kcal.

I segreti per preparare un’ottima salsa barbecue
Le grigliate lasciano spazio a una certa fantasia quando si parla di salse, tuttavia vi consiglio di andare sul sicuro e di optare per la salsa barbecue. La salsa barbecue è un concentrato di sapori, infatti la lista degli ingredienti è abbastanza lunga: pomodoro, cipolla, aglio, peperoncino, aceto di riso, senape, zucchero e molto altro ancora.
La salsa barbecue viene dagli Stati Uniti, un Paese in cui di carne se ne intendono. Questo tipo di salsa assume un carattere più nobile rispetto al ketchup e alla maionese, oltre ad essere più complessa e ricercata.
Di norma si acquista la salsa barbecue al supermercato, ma vi consiglio comunque di prepararla in casa. Non è difficile, inoltre in questo modo avrete il pieno controllo sulla qualità degli ingredienti. Basta cuocere pomodoro e concentrato di pomodoro su un soffritto di aglio e cipolla, infine va filtrato il tutto e vanno aggiunti gli aromi, tra cui spicca la salsa Worcester.
La salsa barbecue deve essere piccante?
La domanda non è di poco conto se si considera che alcuni non sopportano il piccante. Eppure sì, un minimo di piccante nella salsa barbecue ci deve essere. E’ questo uno dei motivi per cui procedere con la preparazione in casa: solo in questo modo è possibile dosare in prima persona la presenza del piccante. Ovviamente questo presuppone il coinvolgimento del peperoncino.
Ma quale tipo di peperoncino utilizzare? La scelta è sterminata, ma dipende dal grado di piccantezza che vorrete assegnare alla salsa.
Se la desiderate poco piccante potreste optare per il poblano, il chipotle e il cascabel. Invece, se desiderate un grado di piccantezza media, potreste utilizzare il serrano, il manzano e alcune
varianti di peperoncino calabrese. Se invece intendete strafare, realizzando una salsa barbecue veramente piccante, la vostra scelta dovrebbe dirigersi verso l’habanero, il Madame Jeanette e il Red Savina. In ogni caso fate attenzione con le dosi, anche perché c’è il rischio che la salsa barbecue risulti immangiabile.
Un focus sulla salsa Worcester
Se la salsa barbecue è così buona e così diversa dai vari intingoli al pomodoro, lo si deve a un ingrediente particolare: la salsa Worcester. Questo tipo di salsa è un condimento di derivazione anglosassone, che nulla ha a che vedere con le salse ordinarie e zuccherine tipiche del Regno Unito e degli Stati Uniti.
In realtà è una salsa molto complessa, la cui preparazione prevede più fasi e alcuni ingredienti che vanno a formare combinazioni sorprendenti. Di base si realizza con cipolla, aglio, acciughe, aceto, tamarindo ed estratto di malto.
Come buona parte delle ricette più antiche, anche la salsa Worcester offre materiale per miti e leggende. Si narra infatti che sia originata da un “errore”, ovvero dal tentativo fallito di due farmacisti inglesi di ricreare il sapore di una salsa indiana. Non furono soddisfatti del risultato, sicché posarono la salsa in cantina e la dimenticarono.
Dopo tre anni la recuperarono ma ecco la sorpresa, la salsa era diventata buonissima! Questa storiella ci introduce a un aspetto peculiare: la salsa Worcester è come il vino, ossia più è vecchia e meglio è.
Una marinatura alternativa per la carne alla griglia
La marinatura per carne alla griglia che vi ho proposto è ottima, ma si può pensare a qualcosa di più esotico, adatto a chi vuole sperimentare e a chi ama i contrasti. Per esempio si può realizzare una marinata “alla orientale” a base di salsa di soia, zenzero fresco grattugiato, succo, scorza di lime, miele e peperoncino.
L’effetto di questa marinata è straordinario: la sapidità della salsa di soia incontra la freschezza pungente del lime e dello zenzero, mentre il miele crea un piacevole contrasto dolce, che esalta il sapore della carne e valorizza gli aromi delle erbe mediterranee impiegate durante la cottura.
Questa marinatura è perfetta per le carni rosse, ma può dire la sua anche sul pollo e sul maiale. Il motivo è semplice, conferisce alle preparazioni grigliate un aroma piacevolmente speziato e una sfumatura asiatica davvero suggestiva.
Come condire la carne alla griglia
Penso al condimento come a un abbraccio gentile. Per chi ama sapori decisi, la salsa barbecue e la salsa worcester restano opzioni classiche. Funzionano bene con manzo, maiale e pollo. La scelta dipende dall’atmosfera: conviviale e intensa con barbecue, più elegante con worcester. Sulla carne alla griglia preferisco una finitura leggera. Il condimento arriva a fine cottura, così profuma senza coprire.
Quando si desidera freschezza, un’emulsione mediterranea racconta casa. Olio extravergine, limone, prezzemolo, origano, aglio e un soffio di peperoncino. La miscela accarezza la carne alla griglia e rispetta le fibre. Si ottiene brillantezza e succo ordinato. Gli agrumi ravvivano tacchino e pollo. Con l’agnello regalano un finale pulito. Il manzo ringrazia se la crosta resta protagonista e il condimento arriva tiepido, mai invadente.
Emulsione 3:1 (olio:acido), erbe fresche tritate finissime, pizzico di sale. Spennellata rapida mentre la carne riposa. Profumo netto, sapore equilibrato.
Perché questa via? Valorizza il taglio senza trasformarlo. Le spezie restano discrete. La carne alla griglia mantiene la sua identità. Con tagli più saporiti uso origano e timo. Con carni bianche preferisco prezzemolo e limone. Una punta di aceto di vino, se desiderata, ordina la grassezza. Tutto resta misurato. Il risultato è goloso, ma leggibile. Si morde e si riconosce il taglio.
C’è anche una possibilità esotica e gioiosa: la salsa chimichurri. Prezzemolo, origano, aglio, peperoncino, aceto di vino rosso e olio extravergine. Il profilo è erbaceo e vivace. Disegna un equilibrio tra acidità e piccantezza. Con il manzo importante crea un dialogo deciso. Per chi è sensibile al nichel, meglio condimenti semplici e “puliti”; utile la guida sui cibi che possono contenere nichel. La carne alla griglia resta così inclusiva e serena.
Come procedo, in pratica? La carne alla griglia cuoce, poi riposa due o tre minuti. Nel frattempo l’emulsione si emulsiona bene. Arriva una spennellata sottile, quindi un giro di pepe. Il boccone rimane succoso. La superficie brilla. Il profumo invita a tavola senza rumore. Tutto resta semplice, caldo, personale.
Differenza tra carne alla brace e carne alla griglia
Come cucinare la carne alla brace? Con la carne alla brace uso carbone o legna: il calore arriva per irraggiamento e il fumo aromatizza. Con carne alla griglia sfrutto piastra, gas o elettrico: calore diretto e contatto stabile, profumo più pulito.
Scelgo carne alla brace nei weekend lunghi e per tagli importanti, che amano tempi distesi. La carne alla griglia vince nelle sere feriali: cotture rapide, filetti sottili, hamburger e spiedini pronti in pochi minuti.
All’aperto la carne alla brace dà il meglio: spazio, coperchio, zone calde e tiepide. In balcone o in cucina, la carne alla griglia è più gestibile: meno fumo, più controllo, pulizia veloce e temperature costanti.
La carne alla brace regala note affumicate e crosta intensa, ma richiede attenzione alle fiammate. La carne alla griglia offre segni netti e succosità prevedibile; è ideale per chi desidera risultato uniforme senza sorprese.
Come si prepara la carne alla brace ? Per come fare la carne alla brace preparo sempre due zone: una rovente e una più dolce, giro una sola volta e faccio riposare. Per grigliare la carne in casa scaldo molto la piastra, tampono, salo a ridosso della cottura e mantengo il contatto: la carne alla griglia esce morbida, lucida, con una crosticina che profuma di casa.
FAQ sulla carne alla griglia
Quanto deve cuocere la carne alla griglia?
La cottura della carne alla griglia dipende dal tipo e dallo spessore del taglio. Tagli sottili (come bistecche e hamburger) richiedono dai 3 ai 5 minuti per lato, mentre tagli più spessi o carni con osso (come costate e costicine di maiale) possono richiedere dai 10 ai 15 minuti per lato. In ogni caso è importante raggiungere la temperatura interna ottimale: 55-60 gradi per avere una cottura al sangue, 60-65 gradi per una cottura media e circa 70 gradi per una cottura extra.
Quanto deve marinare la carne?
Il tempo ideale per marinare la carne varia in base al tipo e alla dimensione del taglio. Generalmente carni tenere, come pollo e maiale, hanno bisogno di almeno 30 minuti fino a un massimo di 3 ore. Carni rosse più consistenti, come manzo o agnello, richiedono marinature più lunghe, ossia dalle 4 alle 12 ore.
Che sapore ha la salsa worcester?
La salsa worcester presenta un sapore intenso, ricco e umami, caratterizzato da un piacevole equilibrio tra acidità, dolcezza e una nota leggermente speziata. È una salsa fermentata a base di aceto, acciughe, melassa, cipolla, aglio e spezie.
Cosa c’è dentro la salsa barbecue?
La salsa barbecue tradizionale contiene pomodoro, aceto, zucchero (o melassa), aglio, cipolla, spezie. Si aggiunge spesso una nota affumicata derivante da ingredienti come il fumo liquido o la paprika affumicata.
La carne alla griglia è cancerogena?
La carne cotta alla griglia, specialmente se carbonizzata o cotta ad altissime temperature, può contenere sostanze potenzialmente cancerogene come idrocarburi policiclici aromatici e ammine eterocicliche. Tuttavia il rischio può essere ridotto significativamente adottando alcune precauzioni semplici: evitare che la carne bruci e rimuovere le parti carbonizzate prima del consumo.
Meglio condire prima o dopo?
Per salse zuccherine, dopo la cottura o negli ultimi istanti. Evita bruciature. Emulsioni leggere anche a fine cottura, durante il riposo.
Sale: quando?
Vicino alla cottura per una crosta più viva. A fine cottura si regola con precisione. Entrambe le strade funzionano, dipende dal taglio.
Qual è un condimento “nichel friendly”?
Olio extravergine, erbe fresche, aglio, limone. Attenzione a salse industriali complesse e a basi di soia. Meglio liste ingredienti corte.
La chimichurri copre il gusto?
No, se dosata. Spennellata leggera dopo la cottura esalta la crosta e lascia parlare il taglio, evitando eccessi.
Ricette a base di carne ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Choucroute alsaziana (o Choucroute garnie): tra crauti, carni...
Choucroute alsaziana (o Choucroute garnie) – ricetta, storia e varianti La Choucroute alsaziana, conosciuta anche come Choucroute garnie, rappresenta l’essenza della cucina di confine. Un piatto...
Tartare di tonno con salsa al melograno: un...
Tartare di tonno, una ricetta gourmet grazie al melograno La salsa di melograno rende la tartare di tonno allo stesso tempo creativa e gourmet. Creativa perché rende possibile un abbinamento...
Cecamariti: tradizione pugliese e varianti senza glutine
I cecamariti tra storia e sapori di Puglia I cecamariti appartengono a quella cucina povera che ha saputo trasformare ingredienti semplici in piatti ricchi di significato. Il loro nome, curioso e...





















