bg header
logo_print

Gelo di fichi d’India, un dessert elegante e leggero

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Gelo di fichi d India
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (1 Recensione)

Gelo di fichi, una preparazione gourmet

Il gelo di fichi d’India è una ricetta molto semplice da preparare, gustosa e dal buon impatto visivo. E’ un dolce al cucchiaio che potrebbe essere definito “leggero”. La ricetta fa parte della categoria dei “geli”, dessert siciliani che si caratterizzano per l’abbondanza di frutta e per la lunga fase di raffreddamento in frigorifero. In genere i geli sono realizzati con gli agrumi e più raramente con le fragole. L’uso dei fichi d’India rappresenta quindi una novità, che si integra alla perfezione con gli altri ingredienti e con i principi cardine della ricetta. Anche perché i fichi d’India possono regalare molte soddisfazioni in cucina. Oltre a essere buoni, sono anche versatili, abbastanza dolci e morbidi, quindi possono essere facilmente trasformati in purea e frullati.

I semini di cui sono costellati non generano problemi in quanto sono commestibili e possono essere rimossi con un semplice filtraggio nel colino o nel setaccio. I fichi d’India sono originari dell’America e sono imparentati con i cactus. Crescono comunque rigogliosi della fascia mediterranea, e in particolare nel sud della Spagna, in Sicilia, in Calabria e in Grecia. Si distinguono in particolare due varietà: i fichi d’India rossi e quelli gialli. I primi sono più dolci, mentre i secondi leggermente più aciduli. Il colore dipende dalla presenza di specifiche sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire il cancro (rispettivamente le antocianine e i carotenoidi). I fichi d’India, a prescindere dalle varietà, contengono molta vitamina C, che supporta il sistema immunitario. Inoltre, sono ricchi di sali minerali, di fibre e di acqua, dunque possono essere considerati depurativi e digestivi.

Ricetta gelo di fichi d'india

Preparazione gelo di fichi d'india

Per preparare il gelo di fichi d’India iniziate sbucciando questi ultimi e frullando la loro polpa nel mixer in modo da ottenerne il succo. Poi filtrate il succo al setaccio per privarlo dei semi. In un contenitore versate il succo filtrato dei fichi d’India, l’amido, l’acqua e lo zucchero semolato. Mescolate con cura in modo che non si formino dei grumi. Ora trasferite il composto in una pentola e accendete il fornello a fiamma media, poi riscaldate fino al bollore, sempre mescolando bene.

Abbassate la fiamma non appena inizia a bollire e continuate a mescolare. Dovrebbe bastare qualche minuto, il tempo necessario affinché il composto si addensi. A questo punto spegnete il fuoco e fate raffreddare per qualche minuto. Versate il composto negli stampini monoporzione e trasferiteli in frigo. Quando sono completamente freddi serviteli decorandoli con la granella di pistacchio.

Ingredienti gelo di fichi d'india

  • 500 gr. di succo di fichi d’India
  • 250 gr. di acqua naturale
  • 60 gr. di amido di tapioca  o amido di mais
  • 60 gr. di zucchero semolato
  • q. b. di granella di pistacchio.

Perché abbiamo usato lo zucchero semolato?

Il gelo di fichi d’India è un dessert, e in quanto tale necessita di una sostanza dolcificante come lo zucchero. Già, ma quale tipo di zucchero utilizzare? Le tipologie a disposizione sono numerose, anche se la scelta ricade spesso sullo zucchero semolato o su quello fine. Ebbene, in questo caso va utilizzato lo zucchero semolato. Per quanto possa risultare controintuitivo, lo zucchero semolato si scioglie meglio del fine, dunque interagisce bene con gli altri ingredienti.

Una seconda distinzione è quella tra zucchero bianco e zucchero bruno (o grezzo). Le differenze in questo caso non riguardano le proprietà nutrizionali, che sono essenzialmente identiche, nonostante l’immaginario collettivo assegni maggiori proprietà allo zucchero bruno. La questione riguarda essenzialmente il sapore. Lo zucchero bruno contiene residui di melassa, dunque apporta sentori di caramello più o meno accentuati. Se non gradite questo sentore, andate sul sicuro e scegliete lo zucchero bianco.

Gelo di fichi d India

Le proprietà dell’amido di tapioca

Tra gli ingredienti più suggestivi del gelo di fichi d’India spicca l’amido di tapioca. Con questo termine si intende la farina che si ottiene dalla pianta della manioca. E’ una specie tropicale molto coltivata in Brasile. Non è un caso che sia proprio la cucina brasiliana a riservare alla tapioca un ampio spazio. Per inciso, il pane utilizzato con questo ingrediente è morbido, poroso e dal sapore delicato. L’amido di tapioca presenta alcune qualità. In primo luogo, è senza glutine, dunque può essere consumato dai celiaci e da chi soffre di intolleranze alimentari dovute a questa sostanza. Secondariamente è ricco di fibre “buone”, infatti giovano alla flora intestinale e sono degli ottimi antiossidanti.

Un pregio dell’amido di tapioca, per giunta poco conosciuto, è la capacità di migliorare il metabolismo degli zuccheri. Questo tipo di ingrediente, infatti, aiuta l’organismo a tenere sotto controllo la glicemia, con tutto ciò che ne consegue per i diabetici e per chi sta sostenendo una dieta dimagrante (in questo caso riduce il senso della fame). Ovviamente l’amido di tapioca è un ottimo addensante, d’altronde viene impiegato proprio per questo motivo nella ricetta dei “geli”.

Una guarnizione davvero speciale

Il gelo di fichi d’India si fregia di una guarnizione speciale, che agisce a livello di texture, di sapore e di impatto visivo, ossia la granella di pistacchi. I pistacchi piacciono un po’ a tutti, ma soffrono di una cattiva nomea, infatti vengono considerati degli ingredienti dannosi per la salute, quindi da bandire nelle diete dimagranti. In effetti i pistacchi sono calorici, ma lo sono esattamente quanto la frutta secca. In Sicilia viene decorato anche con i fiori di gelsomino.

I loro grassi, inoltre, sono benefici in quanto aiutano a prevenire alcune malattie del cuore e della circolazione, specie quelle acute (infarti, ictus etc.). I pistacchi, inoltre, sono ricchi di vitamina E, che ha ottime proprietà antiossidanti. Sono anche ricchi di vitamina A, che fa bene agli occhi, e di sali minerali come il magnesio e il fosforo. Il primo funge da energizzante per l’organismo, mentre il secondo supporta le facoltà mentali, memoria in primis.

Provate anche il Gelo di melone con cioccolato fondente e pistacchi. Mio marito ha portato a casa un’anguria enorme…. Ho pensato, tutti sono in vacanza e ci metteremo una settimana a mangiarla!! Mi son detta “devo inventarmi qualcosa”. Ho cominciato a sfogliare riviste e oltre al sorbetto ho trovato questa ricettina del gelo di melone!! Io lo chiamerei gelo di anguria o cocomero. Un dolce al cucchiaio che vi farà fare un figurone

Ricette fichi d’india ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Numeri per torte al cioccolato

Numeri per torte al cioccolato, una ricetta per...

Cosa sapere sul cioccolato bianco Il protagonista della ricetta dei numeri per torte è ovviamente il cioccolato bianco. Come molti di voi già sapranno si differenzia dal cioccolato normale per...

Torta fredda ai biscotti

Torta fredda ai biscotti: a metà tra torta...

Una base che ricorda le cheesecake Tra i punti di forza di questa torta fredda ai biscotti c’è la capacità di attingere a piene mani dalla tradizione. Lo si nota dalla base, che riprende quella...

Granita al tamarindo

Granita al tamarindo, la ricetta ottima per la...

Un focus sul tamarindo Il tamarindo, usato per preparare questa deliziosa granita, è un frutto esotico originario delle zone tropicali dell’Africa Orientale e dell’Asia. Dalle nostre parti non...