Tiramisù alle ciliegie, una variante fruttata e dolcissima
Tiramisù alle ciliegie, una spettacolare variazione sul tema
Il tiramisù alle ciliegie è una variante molto particolare del classico tiramisù. E’ una variante molto gustosa, ma allo stesso tempo conserva lo spirito della ricetta originale. Manca il caffè, la panna e il cacao. In compenso, però, troviamo il maraschino, le ciliegie e lo zabaione. I savoiardi e la composizione del dolce rimane invariata. In linea di massima, quindi, si può parlare di un dolce diverso dal tiramisù, ma che da esso trae ispirazione. Ciò che più conta è il gusto, che risulta davvero spettacolare e con ingredienti interagiscono molto bene a vicenda.
Come il tiramisù vero e proprio, non è nemmeno troppo complicato da preparare. L’unica difficoltà risiede nel trattamento specifico per alcuni ingredienti, come ad esempio le ciliegie. Per quanto concerne l’apporto calorico non fatevi ingannare dalla presenza della frutta, infatti stiamo parlando di un dolce abbastanza calorico, proprio come l’originale. D’altronde l’ingrediente più calorico in assoluto, ovvero il mascarpone, compare anche in questa ricetta.
Ricetta tiramisù alle ciliegie
Preparazione tiramisù alle ciliegie
- Per la preparazione del tiramisù alle ciliegie iniziate tagliando le ciliegie in due, poi rimuovete i noccioli e trasferitele in un’ampia padella antiaderente.
- Aggiungete metà dello zucchero, accendete a fiamma moderata e cuocete il tutto fino a quando le ciliegie non si saranno ammorbidite.
- Spegnete la fiamma e tenete le ciliegie da parte.
- Ora occupatevi dello zabaione. In una ciotola versate i tuorli, lo zucchero e montate il tutto con le fruste elettriche, fino a quando non avrete ottenuto un composto spumoso e morbido.
- Aggiungete il Marsala (o un liquore equivalente) e trasferite il contenuto in un pentolino. Cuocete il tempo necessario a raggiungere una temperatura di 80 gradi.
- Montate di nuovo con le fruste elettriche fino a far raffreddare il composto, a questo punto lo zabaione è pronto. Integrate il mascarpone nello zabaione e mescolate con la frusta.
- Unite poco per volta gli albumi già montati con l’altra metà dello zucchero e amalgamate il tutto con una spatola (fate dei movimenti delicati dal basso verso l’alto).
- Riprendete le ciliegie che avevate messo da parte, scolatele e mettete da parte il loro succo. Poi unite quest’ultimo al Maraschino, ricavando la bagna per i savoiardi.
- Ora immergete brevemente i savoiardi nella bagna e trasferiteli sulla base di una pirofila.
- Coprite con uno strato di crema al mascarpone e ripetete il procedimento più volte, in modo da creare più strati (mi raccomando devono essere almeno tre).
- Guarnite con le ciliegie e fate riposare il tiramisù in frigo per almeno tre ore. Trascorso questo lasso di tempo, potete servire.
- Se lo gradite, guarnite il tiramisù con una bella spolverata di granella di nocciole. Il tiramisu ciliegie e zabaione è pronto!
Per il tiramisù:
- 300 gr. di savoiardi consentiti,
- 500 gr. di ciliegie,
- 250 gr. di mascarpone consentito,
- 100 gr. di zucchero semolato,
- 5 albumi a temperatura ambiente,
- q. b. di liquore Maraschino,
- q. b. di granella di nocciole per decorare (facoltativo).
Per lo zabaione:
- 80 gr. di tuorli,
- zucchero (80 grammi),
- 80 gr. di Marsala.
Come preparare lo zabaione?
Lo zabaione è una novità di questa variante del tiramisu alle ciliegie. Di base il suo ruolo sarebbe quello di insaporire la ricetta, tuttavia fa anche le veci della panna. Infatti viene unito al mascarpone in modo da formare una crema squisita e densa, che possa arricchire gli strati del tiramisù. Lo zabaione è una preparazione antichissima, ma che solo negli ultimi secoli si è imposta come base per le preparazioni dolciarie. Si ottiene, almeno in questo caso, montando i tuorli con lo zucchero e integrando il Marsala. Infine si cuoce il composto così ottenuto e si fa raffreddare. In mezzo vi è un lavoro di amalgama certosino, in quanto la crema si smonta molto facilmente.
Lo zabaione, visti gli ingredienti utilizzati, è considerato anche una specie di ricostituente. Le uova, in virtù del loro apporto proteico e minerale, sono simili a un tonico. Il Marsala, invece, dà un tocco di dolcezza in più che contribuisce a rendere unico questo tiramisù. Ovviamente l’impiego del Marsala non è obbligatorio, infatti potete utilizzare a discrezione un qualsiasi altro vino liquoroso.

L’aroma inconfondibile del maraschino nel tiramisù alle ciliegie
Il Maraschino gioca un ruolo importante in questo tiramisù alle ciliegie, infatti sostituisce il caffè durante la fase di preparazione della bagna. Ovviamente il Maraschino va mescolato con il succo delle ciliegie, ricavato dalla cottura delle stesse. Si ottiene così una bagna decisamente dolce e in grado di insaporire al meglio il dolce. Mi raccomando, è bene che i savoiardi (potete anche fare i savoiardi senza glutine e lattosio) rimangano a contatto il meno possibile con la bagna, infatti tendono ad assorbire molta acqua, rischiando di trasformarsi in una sorta di pappetta.
Il Maraschino conferisce un sapore particolare alla bagna e quindi al tiramisù. E’ un liquore alle ciliegie, quindi la sua presenza in questo tiramisù è più che giustificata. Si realizza con le ciliegie marasche, anche se possono essere utilizzate le amarene. E’ un liquore alcolico mediamente pesante, infatti sfiora spesso i 30 gradi. Il sapore è comunque leggero, per quanto i sentori di ciliegia siano marcati.
Le ciliegie, un carico di vitamine e sali minerali
Le protagoniste di questo tiramisù sono le ciliegie, che conferiscono colore e sapore al dolce. Vengono cotte a lungo nello zucchero e intervengono soprattutto in fase di decorazione, in cui vengono poste sulla sommità del dolce. Tuttavia giocano un ruolo fondamentale anche nella preparazione della bagna. Come ho già specificato, il succo di ciliegie, ottenuto dalla cottura, va unito al Maraschino. In questo modo la bagna acquisisce la necessaria leggerezza e si insaporisce ulteriormente.
Le ciliegie non sono solo buone, sono anche molto salutari, infatti sono ricche di vitamine e sali minerali. Contengono ottime dosi di vitamina C (utile al sistema immunitario), potassio e magnesio. Il colore rosso è dato dalle antocianine, degli antiossidanti dal grande valore biologico, che contrastano i radicali liberi, riducono lo stress ossidativo e contribuiscono a prevenire alcune forme tumorali. Per quanto concerne l’apporto calorico, le ciliegie non deludono affatto, infatti sono molto leggere, proprio come i frutti della medesima famiglia.
Quali ciliegie utilizzare per questo tiramisù?
Le ciliegie rappresentano una parte importante di questo tiramisù. Da loro si ricava il succo con cui si bagnano i savoiardi, ma anche – a seguito della cottura – una guarnizione morbida, gustosa e bella da vedere. Ma si sa, esistono ciliegie e ciliegie, in questo senso le varianti abbondano e di tanto in tanto si potrebbe avvertire l’imbarazzo della scelta. Per questa ricetta vi consiglio due varietà: la Ferrovia e la Durone di Vignola.
La ciliegia Ferrovia, tipica del sud Italia, si caratterizza per il colore rosso acceso e per la polpa soda e succosa. E’ perfetta per essere cotta brevemente, mantiene la consistenza anche in padella e sprigiona un succo denso e ricco di sapore, ideale per la bagna dei savoiardi. Non si disfa troppo, quindi può anche essere lasciata a pezzi per la guarnizione del dolce. La Durone di Vignola, invece, è una ciliegia più scura, dalla polpa carnosa e molto zuccherina. È la varietà giusta se si desidera un effetto più dolce e cremoso. Dopo la cottura tende ad ammorbidirsi completamente, ma non si sfalda.
Entrambe le varietà garantiscono un buon risultato, ma disegnano sfumature diverse: la ciliegia Ferrovia garantisce freschezza e definizione, mentre la ciliegia Durone garantisce dolcezza e intensità.
Cosa bere con il tiramisù alle ciliegie?
Il tiramisù alle ciliegie è un dolce vivace e raffinato, un possibile protagonista di merende e aperitivi dolci. Per questa ragione va abbinato a un buon liquore. Per esempio potete usare il Maraschino, un liquore incolore ottenuto dalla distillazione delle marasche, una varietà selvatica di ciliegia. Ha un gusto dolce-amaro e una nota alcolica persistente ma delicata. Accompagna perfettamente le ciliegie e quindi esalta la componente fruttata del dolce.
In alternativa si può optare per un Ratafià di ciliegie, un tipico liquore artigianale che unisce infuso di ciliegia e vino rosso. E’ dolce, avvolgente e crea un gioco di coerenze con il dolce, mantenendo il focus sulle ciliegie. Infine vi propongo il Porto rosé servito freddo. Questo leggendario vino vanta un sapore morbido e leggermente fruttato. E’ alcolico ma non troppo, dunque è perfetto per accompagnare il dolce senza coprirne le note complesse.
FAQ sul tiramisù alle ciliegie
A cosa fanno bene le ciliegie?
Le ciliegie sono ricche di antiossidanti, in particolare antociani, che contrastano lo stress ossidativo. Contengono inoltre melatonina naturale, utile per il sonno, e hanno proprietà antinfiammatorie. Sono fonte di vitamina C, potassio e fibre. Il loro consumo moderato può favorire la diuresi, sostenere la funzione epatica e contribuire al benessere cardiovascolare.
Chi ha inventato il tiramisù?
L’origine del tiramisù è contesa tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Una delle versioni più accreditate indica Treviso come luogo d’origine, con una ricetta nata negli anni ’60 all’interno del ristorante “Le Beccherie”. La versione classica prevede savoiardi, caffè, mascarpone, uova e cacao, ma nel tempo sono nate innumerevoli varianti, tra cui quella alle ciliegie.
Quante calorie ha una porzione di tiramisù?
Una porzione standard di tiramisù classico (circa 120-150 grammi) può contenere tra le 300 e le 450 calorie, a seconda della ricetta. La versione con le ciliegie può avere un apporto calorico simile, oppure leggermente superiore se include zuccheri aggiunti per la frutta. Tuttavia l’uso della frutta consente di ridurre leggermente la quantità di zucchero nella crema.
Quanto deve stare in frigo il tiramisù?
Il tiramisù dovrebbe riposare in frigorifero per almeno 4 ore, ma l’ideale è lasciarlo per 8-12 ore. Questo tempo consente ai savoiardi di assorbire la bagna e alla crema di stabilizzarsi. Meglio conservarlo coperto con pellicola, in modo da evitare che assorba odori dal frigorifero. Va servito freddo, ma non ghiacciato.
Quale bagna usare per il tiramisù?
Nel tiramisù classico la bagna è a base di caffè, ma nelle versioni alla frutta si possono usare succhi naturali, infusi, liquori o sciroppi. In questa variante alle ciliegie si consiglia di usare il succo ricavato dalla cottura delle ciliegie stesse. Per un effetto più deciso si può mescolare a un cucchiaio di maraschino o kirsch, l’importante è che la bagna sia profumata ma non troppo liquida.
Ricette tiramisù ne abbiamo? Certo che si!
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