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Ratafià di lamponi, un liquore tipico abruzzese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

ratafià di lamponi
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: P16DT30 min
cottura
Cottura: 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Ricetta della Ratafià di lamponi: un liquore tipico abruzzese da scoprire

Ratafià di lamponi: un nome che evoca subito atmosfere d’altri tempi, profumo di frutta rossa e ricette di famiglia custodite con cura. Questo liquore ha radici antiche e un fascino intramontabile: in Abruzzo, è una tradizione quasi sacra. Ma non tutti sanno che la sua origine affonda le radici nel Piemonte, tra i monasteri del Biellese. Nel tempo, è diventato parte integrante della cultura abruzzese, tanto da essere celebrato anche da Gabriele D’Annunzio.

La ricetta della Ratafià di lamponi è sorprendentemente semplice: pochi ingredienti, lavorati con attenzione, danno vita a un liquore intenso e profumato. I protagonisti sono i lamponi, un frutto prezioso ricco di antiossidanti, e la cannella, spezia calda e avvolgente. Il risultato è un digestivo perfetto da servire freddo, magari con due cubetti di ghiaccio, oppure da usare per insaporire dolci al cucchiaio e macedonie.

In questo articolo ti porterò alla scoperta delle origini storiche della ratafià, delle proprietà dei suoi ingredienti principali e 👉 ti svelerò la ricetta della Ratafià di lamponi passo dopo passo. Un liquore da preparare in casa con semplicità e che diventerà un regalo speciale o una coccola serale. Sei pronto a riscoprire i sapori della tradizione abruzzese?

Ricetta ratafià di lamponi

Preparazione ratafià di lamponi

In una caraffa mettete i lamponi e il Cognac; aggiungete la stecca di i di garofano e la noce moscata grattugiata.

Chiudete la caraffa col coperchio e lasciate macerare per 15 giorni. Trascorso il tempo indicato filtrate il Cognac e raccogliete i lamponi in una garza di cotone: strizzateli delicatamente per recuperare tutto il liquido.

Mettete in un pentolino l’acqua e lo zucchero, ponetelo sul fuoco e preparate lo sciroppo.

Quando lo zucchero è ben sciolto fate raffreddare lo sciroppo poi aggiungete il Cognac ai lamponi e mescolate. Fate riposare il ratafià ottenuto per un giorno.

Servitelo con lamponi freschi e quello che avanza conservatelo chiuso in frigorifero.

Ingredienti ratafià di lamponi

  • Per 2 bottiglie
  • 750 g di lamponi
  • 600 g di cognac (distillato puro)
  • 350 g zucchero di canna
  • 350 g di acqua
  • 1 stecca di cannella
  • 2/3 chiodi di garofano
  • 1 grattata di noce moscata

Ratafià di lamponi: storia di un liquore tra Abruzzo e Piemonte

La ratafià di lamponi viene oggi considerata a tutti gli effetti un liquore tipico dell’Abruzzo. Tuttavia, la sua origine è più antica e appartiene a un’altra regione: il Piemonte. In particolare, secondo le fonti storiche più attendibili, il primo riferimento certo risale al monastero di Santa Maria della Sala, nella provincia di Biella. Da qui, la ricetta si è diffusa in tutta Italia, incontrando varianti regionali, fino a diventare un simbolo della tradizione abruzzese. La versione con i lamponi è la più nota, ma esistono anche varianti con ciliegie o amarene, come puoi leggere nella nostra sezione dedicata ai bevande per intolleranti.

Le straordinarie proprietà dei lamponi

I lamponi sono il cuore della ratafià. Si tratta di frutti dal profumo intenso e dal colore brillante, noti per le loro proprietà benefiche. Ricchi di vitamina C, antiossidanti e fibre, i lamponi aiutano a contrastare lo stress ossidativo e a favorire il benessere intestinale. Il loro contenuto di antociani li rende alleati contro l’invecchiamento cellulare. Inoltre, sono consigliati per chi segue un’alimentazione controllata, poiché hanno un basso indice glicemico e contribuiscono a regolare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Abbiamo approfondito le loro proprietà anche nell’articolo sulla dieta post-abbuffate.

Curiosità e consigli utili
La ratafià è ottima anche con aggiunta di spezie come chiodi di garofano o scorza di limone. Lascia riposare almeno 30 giorni per un aroma più profondo!

Cannella: una spezia preziosa che arricchisce la ricetta

La cannella è molto più che una semplice spezia: è uno degli ingredienti fondamentali della ratafià di lamponi. Il suo profumo caldo e avvolgente si integra perfettamente con la dolcezza dei frutti rossi, esaltando l’aroma del liquore. Oltre al gusto, la cannella è ricca di benefici per la salute. Ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue, migliorando la sensibilità all’insulina. Come riportato da Healthline, può anche contribuire alla riduzione dei trigliceridi e del colesterolo LDL.

Tra i suoi composti più interessanti troviamo la cinnamaldeide, che contribuisce a migliorare la digestione. Nel caffè marocchino, ad esempio, la cannella è utilizzata per le sue proprietà riscaldanti. Nella ratafià, una stecca lasciata in infusione insieme ai lamponi dona al liquore una nota profonda, perfetta da gustare dopo pasto.

Come servire la ratafià di lamponi e quando gustarla

La ratafià di lamponi è perfetta da gustare ghiacciata come digestivo dopo cena, ma può essere anche protagonista di momenti speciali: aperitivi rustici, serate con amici o fine pasto nelle feste natalizie. È ottima anche versata su dolci al cucchiaio, sorbetti o frutta fresca. Può diventare un regalo gastronomico originale, se imbottigliata con cura e decorata con etichette artigianali.

Per esaltare il suo gusto, servila in piccoli bicchieri con un cubetto di ghiaccio e una scorza d’arancia. Accompagna dolci al cioccolato fondente, crostate di frutta o formaggi stagionati. Puoi anche usarla come bagna per torte o pan di Spagna, come nella nostra ricetta del pan di Spagna senza glutine. Prepararla in casa è semplice e gratificante: basta seguire la ricetta della ratafià di lamponi e lasciarla riposare per almeno 3–4 settimane al buio.

Come utilizzare i lamponi in cucina? Vi dò qualche idea

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