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Carpaccio di storione con sambuco, un piatto unico

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Carpaccio di storione con sambuco
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 10 min
cottura
Cottura: 00 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (3 Recensioni)

Carpaccio di storione con fiori di sambuco, una combinazione suggestiva

Il carpaccio di storione con fiori di sambuco è un secondo che esprime eleganza con uno stile delicato e sperimentale. Infatti utilizza in modo diverso un alimento ben conosciuto, per quanto non appartenente all’alimentazione quotidiana, ossia lo storione. Gli elementi di maggiore diversità sono rappresentati dall’impiego dei fiori di sambuco, che nella fattispecie intervengono non solo come decorazione finale, ma anche nella veste di ingrediente vero e proprio. Abbondante, poi, è l’uso di spezie e condimenti dolci, come il coriandolo e il miele. Il protagonista, comunque, rimane lo storione, un pesce dalle carni pregiate ed abbastanza reperibile. Nonostante la sua presenza limitata allo stato selvatico, almeno in Italia, è oggetto di programmi di allevamento efficaci.

Ricetta carpaccio di storione

Preparazione carpaccio di storione

Per la preparazione del carpaccio di storione con fiori di sambuco iniziate pulendo i fiori di sambuco da eventuali insetti. Poi eliminate i gambi e macerate i fiori di 5 ombrelle per una notte intera insieme a 15 cl. di acqua, il miele, la scorza di limone e un cucchiaio del suo succo.

Trascorsa la notte, mescolate 4 cucchiai di liquido della macerazione con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungete un po’ di sale e un cucchiaino di semi di coriandolo schiacciati. Ora adagiate il carpaccio di storione sui piatti di portata, irroratelo abbondantemente con il liquido appena preparato e decorate con i fiori di sambuco. Servite e buon appetito.

Ingredienti carpaccio di storione

  • 300 gr. di carpaccio di storione
  • 10 ombrelle di sambuco
  • 15 cl. di acqua naturale
  • ½ limone bio e la sua scorza grattugiata
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di miele
  • 1 cucchiaino di semi di coriandolo
  • q. b. di sale.

Al di là di queste note etologiche, vanno evidenziati i pregi dello storione sul piano nutrizionale. Il riferimento è in particolar modo agli acidi grassi omega tre, che aumentano la portata calorica (siamo sulle 200 kcal per 100 grammi), ma esercitano una funzione protettiva nei confronti del cuore, della vista e del sistema nervoso centrale. Buono è anche l’apporto di sali minerali, e in particolare del fosforo, una sostanza che sostiene le performance cognitive. In quanto a vitamine lo storione si difende molto bene. Contiene, infatti, parecchia vitamina D, che impatta positivamente sul sistema immunitario. Lo storione è anche una discreta fonte di proteine: un etto di prodotto fornisce circa 17 grammi di proteine.

Un approfondimento sul sambuco

Il sambuco gioca un ruolo fondamentale in questo carpaccio di storione. Di base i fiori di questa importante pianta vengono impiegati come decorazione, vista la forma e il colore incantevole. Tuttavia, posso essere utilizzati con notevole impatto anche in cucina nella veste di ingrediente. Qui nello specifico, condiscono e arricchiscono il carpaccio di salmone. Per l’occasione i fiori di sambuco vanno incontro a macerazione insieme ad acqua, limone e miele. Successivamente il liquido che ne se ricava viene integrato con l’olio, in modo da fungere da condimento. L’apporto organolettico di questo procedimento è molto particolare, e valorizza appieno le carni pregiate dello storione.

I fiori di sambuco spiccano anche sul piano nutrizionale. Il riferimento è alle capacità antiossidanti, che sono davvero notevoli. Allo stesso tempo, però, i fiori di sambuco possono essere considerati dei buoni digestivi e degli  ottimi stomachici. Di base i fiori di sambuco – così come tutte le altre parti di questa pianta – presentano un apporto calorico non trascurabile. In ogni caso le dosi da impiegare sono minime, ma sufficienti a insaporire il piatto.

Carpaccio di storione con sambuco

Il sublime contributo del miele

Uno dei punti di forza del carpaccio di storione con fiori di sambuco consiste nella capacità di proporre sentori diversi, persino agli antipodi, e di mantenere comunque un buon equilibrio. Un esempio di questa capacità è dato dalla presenza del miele, un ingrediente a cui non si pensa quando si prepara un piatto ittico, e men che meno in modalità “carpaccio”. Eppure il miele, anche grazie ai fiori di sambuco e al limone, da il suo ottimo contributo, conferendo alla ricetta un carattere agrodolce che non stanca e che si sposa alla perfezione con la delicatezza dello storione.

Ci si potrebbe chiedere quale tipologia di miele è opportuno utilizzare? D’altronde ne esistono di svariati tipi. Il consiglio è di impiegare il classico miele millefiori. In realtà questo tipo di miele potrebbe essere considerato troppo “forte”, ma tale intensità risulta ben bilanciata, viste le dosi minime da impiegare. Ad ogni modo, se puntate a un agrodolce meno marcato, potete procedere con altre tipologie di miele. Quello più delicato in assoluto è il miele di acacia, molto reperibile anche in Italia. In alternativa, un’idea potrebbe essere il miele di ulmo. Non è molto consumato in Italia, essendo cileno, ma non dovreste faticare a trovarlo.

Il tocco unico del coriandolo

Tra gli ingredienti più peculiari del carpaccio di storione con fiori di sambuco spicca il coriandolo. Questa spezia, infatti, non viene solitamente utilizzata per il pesce, anzi nella stragrande maggioranza dei casi, si opta per il prezzemolo. Rispetto a quest’ultimo, il coriandolo è più intenso e pungente, proprio quello che ci vuole per ravvivare una carne – quella dello storione – che potrebbe risultare troppo delicata a livello di sapori. Per quanto concerne la ricetta in sé, il coriandolo interviene quasi alla fine, quando bisogna condire con il liquido di macerazione del sambuco. Il coriandolo va aggiunto insieme al pepe e all’olio.

Dal punto di vista nutrizionale il coriandolo si difende molto bene, anche i suoi effetti sfociano nel quasi terapeutico. Il riferimento è alla portata antisettica, per cui è considerato un antibiotico naturale. Il coriandolo esercita anche una formidabile azione digestiva e antispasmodica. Inoltre è un buon disintossicante, soprattutto quando l’organismo ha assunto troppi metalli. Infine, si segnala un’ottima presenza di fibre, che non fa rimpiangere l’ottimo apporto dato dalle verdure.

Ricette con fiori di sambuco ne abbiamo? Certo che si!

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