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Il ghapama, la zucca ripiena della tradizione armena

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Hapama
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina turca
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 30 min
cottura
Cottura: 01 ore 10 min
dosi
Ingredienti per: 8 persone
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4.6/5 (5 Recensioni)

Il ghapama, un modo diverso di intendere gli ortaggi ripieni

Il Ghapama o Hapama  è una ricetta particolare, almeno agli occhi e al palato di chi è abituato alla cucina mediterranea. D’altronde è un piatto tipico dell’Armenia, la cui tradizione culinaria, benché molto antica, differisce parecchio da quella nostrana. L’Hapama è in estrema sintesi una zucca ripiena di riso, che spicca per una farcitura mista dolce e salata. I sentori sono complessi, ma tutto sommato azzeccati, come dimostra la lista degli ingredienti.

La ricetta è un’opportunità per approcciarsi a un modo diverso di intendere gli ortaggi ripieni, valorizzati al meglio da un ripieno davvero gustoso. Nonostante l’abbondanza di ingredienti, la protagonista della ricetta rimane la zucca. Essa viene lavata e tagliata in prossimità della calotta. L’interno va ripulito dai semini, dai filamenti bianchi e leggermente spolpato in modo che possa accogliere il ripieno.

La cottura del Ghapama, a ripieno inserito, va realizzata al forno per circa 60 minuti, tuttavia vi consiglio di verificarla in prima persona. Come fare? Semplice, basta infilzare la zucca con uno stecchino o un coltello. Se non incontrate grosse difficoltà significa che l’interno è morbido e la cottura è completa. Questa ricetta ci da l’occasione per sottolineare le proprietà della zucca, un ortaggio mai abbastanza celebrato. La zucca è un mix insostituibile di vitamine, sali minerali e sostanze benefiche.

Il tutto valorizzato da un apporto calorico minimo, che ne fa uno degli alimenti preferiti da chi sta sostenendo una dieta dimagrante. La zucca spicca per la presenza abbondante di vitamina A e C, inoltre contiene sostanze che ne determinano il colore da un lato, e dall’altro aiutano l’organismo ad assorbire alcune vitamine (i betacaroteni). In quanto a sali minerali, si segnala un’ottima abbondanza di fosforo, magnesio e potassio.

Ricetta ghapama

Preparazione ghapama

  • Per preparare il Gaphama iniziate dal riso. Lavatelo e scolatelo per bene, poi ponetelo in una pentola e aggiungete acqua sufficiente a coprirlo del tutto.
  • Fate bollire, applicate il coperchio e fate riposare. Intanto occupatevi della zucca.
  • Pulitela e tagliate la calotta superiore, poi rimuovete i semi e i filamenti interni. All’interno versate due o tre cucchiai di burro fuso e due o tre cucchiai di miele, infine cospargete per bene il tutto.
  • Ammollate l’uvetta in acqua tiepida per circa un quarto d’ora.
  • Sgusciate e tritate grossolanamente le noci.  Lavate e mondate la mela da semini e torsolo, poi tagliatele a dadini piccoli.
  • In una ciotola versate le noci, le albicocche secche, le prugne sminuzzate, la mela e l’uvetta strizzata.
  • Mescolate tutto con cura, poi unite il riso, un po’ di sale e la cannella secondo le dosi che preferite.
  • Integrate un po’ di burro fuso (due o tre cucchiai) e di miele.
  • Ora mettete tutto all’interno della zucca che avete svuotato e coprite con la calotta.
  • Poi trasferite la zucca in una teglia unta di olio o burro e cuocete al forno preriscaldato per circa 60 minuti a 180 gradi.
  • Per la cottura immergete uno stuzzicadenti lungo, se entra senza difficoltà allora il ripieno è ben cotto. Servite l’Hapama con il burro e il miele rimasti.

Ingredienti ghapama

  • 1 zucca grande
  • 100 gr. di uvetta
  • 100 gr. di miele di Calluna
  • 200 gr. di riso
  • 100 gr. di noci
  • 50-70 gr. di burro chiarificato
  • 100 g di albicocche secche
  • 100 g di prugne
  • 1 mela
  • 1-2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaino di cannella

Quale tipo di riso utilizzare?

Tra gli ingredienti principali del ghapama c’è il riso. Da questo punto di vista si segnalano elementi in comune con alcune ricette delle cucine balcaniche, in primis la cucina greca e quella turca, che concepiscono il riso come ingrediente da ripieno. Non è un dettaglio di poco conto, se si considera la capacità di questo alimento di saziare e di apportare sostanze benefiche. Il riso è certamente una fonte di carboidrati, ma è anche ricco di sali minerali e di vitamine. Fa aumentare gli zuccheri a una rapidità minore rispetto agli altri cereali, sicché non determina una repentina comparsa del senso della fame. E’ povero di grassi ma, purtroppo, anche di proteine.

Quale riso utilizzare per il Ghapama? In genere, vanno bene tutti i tipo di riso che non scuociono e che, allo stesso tempo, non assorbono troppi liquidi. La varietà che andrebbe preferita è la parboiled, che rappresenta un ottimo compromesso tra croccantezza e rapidità di cottura. In occasione di questa ricetta il riso va prebollito per eliminare l’amido, infine va inserito nella zucca insieme alle altre componenti del ripieno. Completa il tutto la cottura in forno per circa 60 minuti, insieme alla zucca stessa.

Hapama

Un ripieno abbondante e gustoso

La ricetta originale del Ghapama non disciplina in modo rigido le componenti del ripieno, sicché si segnala una certa variabilità da zona a zona. L’Hapama che vi presento oggi è tutto sommato leggera, e prevede solo una parte degli ingredienti che in linea teorica potrebbero essere inseriti. Oltre al riso, di cui ho già parlato, troviamo un composto di miele e burro, e un secondo composto a base di frutta fresca, frutta secca e aromi. Nello specifico, si utilizzano molto le mele e le noci. Le mele devono essere tritate finemente e quasi grattugiate, in modo da garantire una buona amalgama. Stesso discorso per le noci, che donano una texture un po’ più granulosa.

Alcuni potrebbero storcere il naso di fronte alla presenza di sapori così diversi, ma vi assicuro che interagiscono efficacemente tra di loro. Per quanto concerne le noci, poi, vale la pena di infrangere qualche falso mito e tesserne le lodi dal punto di vista nutrizionale. Sono grasse è vero, ma i loro grassi sono benefici in quanto fanno bene al cuore. Inoltre, sono ricche di vitamine e sali minerali come la vitamina E, il fosforo e il magnesio.

La zucca migliore per il ghapama
Per un ghapama perfetto la scelta della zucca è fondamentale. Meglio optare per varietà dalla polpa densa, dolce e compatta, come la Delica o la Hokkaido, che resistono bene alla cottura in forno senza sfaldarsi. La buccia spessa permette alla zucca di mantenere la forma, mentre la polpa cremosa si amalgama con miele, il riso e la frutta secca. È importante scegliere un frutto di medie dimensioni, né troppo grande né troppo piccolo, in modo da cuocere uniformemente e trattenere bene gli aromi del ripieno.

Il tocco deciso della cannella

La cannella è un plus per il Gaphama in quanto è presente solo nelle sue varianti aromatiche. Ho reputato, però, che la sua presenza potesse giovare al risultato finale. Ovviamente la cannella figura come ingrediente del ripieno, che in effetti valorizza a pieno. La cannella ha due funzioni: aromatizza e dolcifica. Aromatizza in quanto è tutto sommato una spezia, mentre dolcifica in quanto non è troppo distante dallo zucchero.

Come tante spezie, anche la cannella gode di proprietà nutrizionali che sfociano nel curativo. Aiuta a curare le infiammazioni, è un discreto digestivo e contiene sostanze che rendono meno probabile la comparsa dei tumori. Insomma è una risorsa in cucina e per la nostra salute. Dalle nostre parti la cannella si utilizza soprattutto per i dolci, ma può giocare un ruolo importante anche nelle ricette salate che puntano a sentori agrodolci. Le cucine balcaniche, mediorientali o est-europee fanno un ampio utilizzo di questa preziosa spezia.

Un miele speciale

Per preparare una ghapama degna di questo nome, veramente rispettosa della tradizione armena, dovreste utilizzare il miele di calluna. Questo miele spicca per il suo sapore deciso e leggermente amarognolo, con note floreali e di legno che ricordano i boschi d’alta quota.

E’ un miele raro, dalla consistenza gelatinosa, che si distingue per il colore ambrato scuro e il profumo intenso. In cucina la sua personalità si traduce in un gusto profondo e persistente, capace di donare carattere anche alle ricette più semplici.

Nel ghapama la dolcezza del miele di calluna incontra il sapore delicato della zucca e il profumo speziato del ripieno, creando un equilibrio perfetto tra dolce e salato. Ogni cucchiaio restituisce una sinfonia di aromi, in cui la ricchezza del miele abbraccia la morbidezza del riso e la croccantezza della frutta secca.

Cosa bere con il ghapama
Il ghapama, con la sua dolcezza naturale e le note speziate, si accompagna magnificamente alle bevande tradizionali armene. Il vino Areni, rosso e profumato, prodotto nelle valli del sud del Paese, è un abbinamento eccellente grazie ai suoi sentori di frutti rossi e spezie. Per chi preferisce le bevande non alcoliche vi suggerisco il tan, a base di yogurt e acqua, che offre un contrasto piacevole e rinfrescante. Infine, per chiudere il pasto, un bicchierino di oghi, un distillato di frutta armena, completa il tutto con eleganza.

Ricette armene, un mondo da scoprire

La cucina armena è una delle più antiche del Caucaso, un patrimonio gastronomico che racconta secoli di storia e influenze culturali. E’ una cucina fatta di sapori forti ma equilibrati, dove l’uso delle erbe aromatiche, del miele, dei cereali e della frutta secca crea un’armonia unica. Ogni piatto racchiude un significato, una tradizione familiare, un momento di festa o di raccoglimento.

Tra le ricette simbolo dell’Armenia spicca il dolma, che rappresenta alla perfezione la filosofia di questa cucina: ingredienti semplici trasformati con pazienza e amore. Si tratta di foglie di vite o di cavolo ripiena di riso, carne tritata e spezie, cotte lentamente fino a raggiungere una consistenza tenera e profumata. Il dolma è un piatto conviviale, servito spesso nei pranzi domenicali o nelle grandi occasioni, simbolo di ospitalità e condivisione.

Un’altra preparazione interessante è il khash, una zuppa di carne tipica dell’inverno, consumata tradizionalmente al mattino presto. E’ un piatto forte e corroborante, a base di piedini di bue o di vitello bolliti a lungo, serviti con aglio, limone e pane lavash. Il khash rappresenta un rituale più che un semplice cibo, un’occasione per riunirsi e affrontare insieme il freddo delle montagne.

Infine non si può parlare di cucina armena senza citare il gata, un dolce diffuso in tutto il Paese e preparato in molte varianti. E’ una torta di pasta friabile farcita con una crema di zucchero, burro e farina chiamata khoriz. Ogni famiglia ha la propria versione, spesso decorata con disegni o simboli propiziatori. Il suo sapore delicato e burroso, unito al profumo leggermente caramellato, lo rende un dolce amatissimo, servito durante le festività religiose e i matrimoni.

FAQ sul ghapama

Cos’è il ghapama?

Il ghapama è un piatto tradizionale armeno a base di zucca svuotata, che viene riempita con riso, miele, frutta secca e spezie. Viene cotta al forno fino a quando la polpa diventa tenera e profumata. È un piatto che simboleggia la prosperità e viene spesso servito durante le festività.

Cosa c’è dentro il ghapama?

Il ripieno del ghapama varia da famiglia a famiglia, ma generalmente contiene riso, miele, uvetta, noci, mandorle, albicocche secche e cannella. Alcune versioni prevedono anche datteri o fichi secchi, per un gusto più ricco e aromatico.

Quante calorie ha il ghapama?

Una porzione media di ghapama apporta circa 350-400 calorie. Si tratta di un piatto nutriente, ricco di zuccheri naturali e fibre, ma equilibrato grazie all’assenza di grassi aggiunti e alla presenza di ingredienti genuini.

Cosa si mangia in Armenia?

In Armenia si mangiano piatti che combinano sapori dolci e salati. Tra i più rappresentativi ci sono il dolma, il khorovats, il khash e una grande varietà di zuppe e dolci al miele e frutta secca. È una cucina che celebra la convivialità e la qualità degli ingredienti.

La cucina armena è grassa?

Non particolarmente. Pur facendo uso di olio e burro, la cucina armena è equilibrata e genuina, basata su cereali, legumi, verdure e frutta secca. L’uso moderato dei grassi e la prevalenza di cotture lente rendono i piatti nutrienti ma leggeri, adatti anche a un’alimentazione sana.

Ricette con zucca ne abbiamo? Certo che si!

4.6/5 (5 Recensioni)
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