Sandwich di anguria, uno snack tra il dolce e il salato
Uno degli ingredienti “segreti” del sandwich all’anguria, o almeno della versione che vi presento oggi, è il formaggio spalmabile. Non si tratta di uno spalmabile qualsiasi, bensì del formaggio fresco alla capra di Exquisa. Un prodotto fuori dal comune, anche perché la maggior parte dei prodotti lattiero-caseari freschi è realizzato con latte vaccino. Il sapore del formaggio fresco alla capra è più inteso e presenta note decisamente aromatiche. Insomma, rappresenta una deliziosa variazione sul tema, che ben si sposa con questa ricetta.
Ricetta sandwich di anguria
Preparazione sandwich di anguria
Per la preparazione del sandwich di anguria iniziate facendo a fette il cipollotto e condendolo con il sale e un po’ di aceto bianco. Ricavate otto quadrati dalle fette di anguria, facendo in modo che siano grandi come delle fette di pancarré. Su una metà delle fette spalmate il formaggio e disponete il cipollotto, qualche foglia di lattughino, le olive denocciolate e il basilico.
Chiudete ogni strato con una fetta e ripetete l’operazione con le altre fette rimaste. Impilate e mettete sopra due stuzzichini. Ora realizzate un trito con il pomodoro, l’aglio schiacciato, un po’ di sale e poche gocce di aceto. Condite con due cucchiai di olio e un pizzico di peperoncino. Posizionate su ogni sandwich un po’ di composto di pomodoro che avete realizzato e guarnite con le olive, i germogli di cipolla e una foglia di basilico.
Ingredienti sandwich di anguria
- 4 fette di anguria
- 200 gr. di formaggio Exquisa Fresco Cremoso alla Capra o Senza Lattosio
- 12 olive nere denocciolate
- 150 gr. di lattughino
- 1 pomodoro
- 1 cipollotto
- qualche fogliolina di basilico
- mezzo spicchio di aglio
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di aceto bianco e di sale.
Sandwich di anguria, una singolare commistione di sapori
Il sandwich di anguria è uno stuzzichino davvero peculiare, che reinterpreta il concetto stesso di sandwich e propone un modo diverso di approcciarsi alla frutta. Di fatto, l’anguria in questa ricetta assume il ruolo del pane, dunque ospita un companatico. Ne risulta una ricetta che punta decisa verso l’agrodolce, ma che sa farsi apprezzare da tutti i palati. Anche perché l’anguria conserva comunque tutte le sue qualità, organolettiche e ovviamente nutrizionali. Vale la pena soffermarsi su queste ultime, che spesso vengono trascurate. Il riferimento è in particolar modo al contenuto di vitamine e sali minerali, che è davvero straordinario. Si segnalano anche dosi elevate di vitamina A, che fa bene alla vista, e di vitamina C, che giova al sistema immunitario. Inoltre, troviamo anche buone dosi di potassio, fosforo e magnesio.
Come sicuramente saprete, l’anguria è uno dei frutti con il maggior contenuto di acqua. Ciò, unito all’abbondanza di oligoelementi, la rende un perfetto disintossicante e depurante. Va sfatato, poi, un mito, ossia quello che vede l’anguria come un frutto calorico in quanto molto zuccherino. La quantità di zucchero, anzi di fruttosio, è elevata, ma ciò incide solo marginalmente sull’apporto calorico, che si attesta sulle 30 kcal per 100 grammi.
L’anguria si caratterizza per una grande varietà, a tal punto che ne esistono più di mille, e molte si distinguono per colore, consistenza, grandezza e sapore. Di seguito, presentiamo alcune delle varietà più importanti e presenti in Italia.
- Citron. E’ la varietà meno comune, quella che risponde allo stereotipo dell’anguria: pochi semi, dimensioni contenute e polpa gialla.
- Bagnacavallo. Varietà romagnola che si caratterizza per le differenti striature, per una maggiore dolcezza e per le dimensioni medie.
- Moon and Star. Varietà americana che si distingue per le dimensioni superiori alla media. La buccia risulta scura e costellata da piccole macchie chiare.
- Cream of Saskatchewan. E’ una varietà piccola con polpa bianca e morbida, ha un gusto tra l’acidulo e l’aromatico.
- Orangelo. E’ frutto dell’incrocio tra più varietà, coltivata soprattutto in Texas. Si distingue per una polpa dal bel colore arancione brillante.
- Densuke. E’ una varietà giapponese, che si fa notare per la buccia molto scura, con striature appena accennate. Il sapore è molto zuccherino e le dimensioni inferiori alla media.
- Golden midget. E’ una anguria di grandi dimensioni. La polpa è priva di semi e può essere anche chiara.
- Gialla la Polpa è di un color giallo paglierino e gusto simile a quello dell’ananas. La buccia è simile all’anguria rossa, la polpa presenta un colore giallo intenso. È inoltre più croccante, un po’ più acidula e con un gradevole sentore simile al fico d’India. Le dimensioni, infine, sono piuttosto contenute
Il segreto del sandwich all’anguria
Questo prodotto Exquisa si caratterizza per l’utilizzo di ottime materie prime e per l’abbondanza di fermenti lattici. Proprio per questo ha una portata organolettica singolare e ben ponderata. Ovviamente è anche del tutto privo di conservanti e di glutine. Quest’ultimo aspetto non è affatto scontato quando si parla di formaggi industriali, anche perché alcuni processi produttivi comportano delle contaminazioni più o meno rilevanti, in grado di non rendere l’alimento del tutto gluten-free. Il formaggio spalmabile alla capra di Exquisa presenta poi un apporto calorico contenuto, pari a 244 kcal per 100 grammi, oltre ad una concentrazione di grassi più che equilibrata e una percentuale di proteine considerevole (6%).
I pregi nutrizionali delle olive nere
Le olive nere rappresentano una parte consistente del companatico del sandwich di anguria, formato anche dal formaggio spalmabile e dal lattughino. Perché abbiamo scelto proprio le olive nere? La risposta è semplice, infatti con il loro sapore decisamente aromatico, si sposano alla perfezione con gli altri ingredienti, creando un delizioso contrasto con l’anguria. Un contrasto simile si apprezza anche dal punto di vista cromatico, a tal punto che questo sandwich di anguria appare come un vero tripudio di colori. Per il resto, la loro presenza è giustificata anche dalle proprietà nutrizionali, che sono migliori di quanto si possa immaginare.
Le olive nere, per esempio, sono ricche di acido oleico, un tipo di “grasso” che contribuisce ad abbassare il colesterolo cattivo e, in generale, protegge l’apparato cardiovascolare. Le olive nere contengono anche molti fitosteroli e polifenoli, delle potenti sostanze antiossidanti. In virtù di ciò, un consumo equilibrato di questo frutto riduce lo stress ossidativo, contrasta gli effetti dei radicali liberi e aiuta a prevenire alcune forme tumorali. Per quanto concerne l’apporto calorico, è piuttosto contenuto. Si attesta, infatti, sulle 115 kcal per 100 grammi. Quindi niente a che vedere con l’olio d’oliva, che sfiora le 900 kcal.
Ricette sandwich ne abbiamo? Certo che si!
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