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Culurgiones con salsa di bottarga, primo sardo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

culurgiones con salsa di bottarga
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina regionale
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 10 min
cottura
Cottura: 00 ore 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (4 Recensioni)

Culurgiones con salsa di bottarga, un primo che parla della Sardegna

I culurgiones con salsa di bottarga sono un primo che si ispira alla tradizione sarda. Una tradizione che vanta alcune peculiarità, e per certi versi si differenzia in maniera netta rispetto alle culture culinarie “continentali”.

I culurgiones, tuttavia, rappresentano un po’ il punto di contatto, in quanto sapori e forme non sono affatto estranei alle altre tradizioni regionali.

Infatti, stiamo parlando di un tipo di ravioli che è possibile trovare anche nei negozi di prodotti tipici sardi.  Essendo preparati con farina di grano duro il consiglio, comunque, è di prepararli in casa in quanto non sono difficili da fare, basta seguire fedelmente la ricetta che trovate qui, su Nonnapaperina.it.

Ricetta culurgiones con salsa di bottarga

Preparazione culurgiones con salsa di bottarga

Per la preparazione dei culurgiones al baccalà iniziate cuocendo i culurgiones in abbondante acqua bollente leggermente salata, bastano pochi minuti dal momento che si tratta di pasta fresca. Ora pelate la cipolla e fatela a fette sottili. Poi prendete un pentolino e fate rosolare la cipolla con due cucchiai d olio , infine unite la panna e la bottarga grattugiata.

Quando la cottura è terminata, trasferite tutto nel bicchiere del mixer o frullate per bene fino ad avere una salsa uniforme e non troppo densa. Ora fate il porro a striscioline e friggetelo in un bel po’ di olio di semi. Adagiate i culurgiones sul piatto di portata condendoli con la crema alla bottarga e il porro fritto. Guarnite il tutto con altra bottarga grattugiata e servite con una macinata di pepe .

Ingredienti culurgiones con salsa di bottarga

  • 500 gr. di culurgiones consentiti
  • 3 porri
  • 1 cipolla
  • 300 ml. di panna consentita
  • 50 gr. di bottarga di muggine
  • q. b. di olio di semi
  • 3 cucchiai di olio extravergine di olivaun pizzico di sale e pepe .

Il ripieno dei culurgiones con salsa di bottarga vede spesso come protagonista le patate, tuttavia in occasione di questa ricetta ho optato per un ripieno di baccalà. Prepararlo è un gioco da ragazzi: va cotto a fiamma molto bassa, ridotto in poltiglia e trasferito sui culurgiones ancora aperti.

Per quanto riguarda la cottura dei culurgiones, essa non pone in essere problemi di sorta. Si tratta di pasta fresca, dunque bastano pochi minuti per avere una giusta cottura. In linea di massima, quando affiorano in superficie sono pronti. Ovviamente, fate attenzione a chiuderli bene, altrimenti il ripieno potrebbe uscire fuori a causa del calore.

I ravioli sardi sono motivo d’orgoglio per la Sardegna e l’Italia nella sua totalità perché sono espressione dell’abilità artigianale e culinaria che si tramanda di generazione in generazione. Queste tradizioni sono parte di un patrimonio immateriale di grande valore che costituisce il bagaglio culturale popolare del nostro Paese e che andrebbe preservato e tramandato il più possibile.

In Sardegna è piuttosto semplice reperire culurgiones nei pastifici, pronti per essere preparati a casa. In altre parti d’Italia, non è altrettanto facile trovarli, quindi sarà nostra cura imparare a prepararli e ad assaporarli!

Il classico intreccio a spiga richiede certo una buona dose di manualità, ma non temete! Con qualche tentativo, riuscirete ad ottenere intrecci più che soddisfacenti, onorando un piatto tradizionali così bello da far assaggiare e condividere!

Vi racconto di più sulla bottarga

Uno dei protagonisti di questi culurgiones con salsa di bottarga, che in un certo senso ne rivela l’eccentricità, è la bottarga di muggine. E’, infatti, un alimento pregiato, per quanto abbastanza reperibile.

Con “bottarga di muggine” si intendono le uova dell’omonimo pesce, sottoposte a un complicato trattamento che prevede anche l’essiccazione. La bottarga può essere realizzata anche con le uova di tonno, ma quella di muggine è la più apprezzata, anche sotto il profilo nutrizionale.

L’apporto calorico della bottarga è rilevante, ma è dovuto ad una certa abbondanza di grassi “buoni”. Il riferimento è ai celebri acidi grassi omega tre, che impattano in maniera positiva sulla salute del cuore, sulla funzione visiva e su quella cognitiva.

culurgiones con salsa di bottarga

La bottarga è ricca di vitamina D, che è abbastanza rara in natura, ma sintetizzabile dall’organismo previa esposizione al sole. La vitamina D è fondamentale per la salute in quanto rafforza il sistema immunitario.

Rilevanti sono anche le quantità di vitamina B12 e vitamina A. Buono è inoltre l’apporto di sali minerali, e in particolare di ferro e di sodio, ragione per cui occorre andarci piano con il sale quando la si integra in una qualsiasi ricetta.

In occasione di questa pietanza, la bottarga va grattugiata e passata in padella con il soffritto di cipolla. Poi va integrata con la panna e, dopo che questa si è ristretta a sufficienza, va frullata fino ad ottenere una crema molto liscia e uniforme. La bottarga grattugiata, interviene anche in fase di guarnizione finale.

I porri, degli alimenti poco considerati

Anche i porri giocano un ruolo importante nei culurgiones al baccalà, ma in un modo abbastanza insolito. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, vengono utilizzati per il soffritto. Nella fattispecie dei culurgiones al baccalà, invece, vengono tagliati a listarelle e fritti.

Lo scopo è quello di trasformarli in un condimento “solido”, apprezzabile a livello di texture con l’impatto della salsa alla bottarga. Il consiglio è ovviamente di friggere bene, ossia in olio abbondante.

Al di là dell’insolito utilizzo dei porri, di essi vanno apprezzate le proprietà nutrizionali. Il riferimento è all’abbondanza di vitamine, e in particolare della vitamina A, della C, della K e della E.

Per inciso, la vitamina E svolge un’importante funzione antiossidante. I porri sono ricchi di potassio, calcio e sodio. Le proteine sono quasi del tutto assenti, come ci si aspetterebbe da una qualsiasi verdura, mentre sono ben presenti le fibre e l’acqua. L’apporto calorico è davvero basso, pari a 20 kcal per 100 grammi.

Ed ora rimboccatevi le maniche e cominciate a preparare questo delizioso piatto!

Ricette tipiche sarde ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (4 Recensioni)
Riproduzione riservata

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