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Seadas: i segreti per preparare questo tipico dolce sardo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Seadas
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina regionale
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 50 min
cottura
Cottura: 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.3/5 (4 Recensioni)

Seadas ricetta della nonna Sofia

In questa ricetta vi voglio mostrare i segreti per preparare questa ricetta tradizionale sarda, ossia le seadas fatte in casa. Natura incontaminata, panorami, mare cristallino, spiagge da favola, storia, lusso, tradizioni, la Sardegna ha davvero tante sfaccettature. Tra queste, una parte significativa è occupata dalle specialità culinarie sarde, dolci o salate, un piacere in più da apprezzare come turisti o se si ha la fortuna di vivere in posti così straordinari.

Per le seadas che formaggio usare? Abbiamo già parlato dei culurgiones, in rappresentanza dei primi tipici della Sardegna, ma il quadro non sarebbe completo senza citare i seadas. Quale formaggio usare per le seadas? Anche in questo caso resta protagonista un prodotto tipico locale, il formaggio Pecorino, straordinario prodotto caseario dal peculiare sapore, tanto utilizzato nella cucina sarda e tanto apprezzato dai turisti di tutto il mondo.

Ricetta seadas senza strutto

Preparazione seadas

  • Per la preparazione delle seadas sarde con formaggio e miele cominciamo a preparare il ripieno versando in una coppetta il pecorino, il miele e la scorza di limone (o d’ arancia se lo preferite). Poi mescolate e schiacciate con la forchetta.
  • Setacciate le farine, versandole nel contenitore della planetaria, ed aggiungete la scorza di limone, il miele, il sale e il burro, azionando la planetaria fino ad ottenere un impasto compatto. Potete aggiungere lo strutto al posto del burro.
  • Prendete l’impasto di pasta fresca e formate una palla, che verrà coperta con della pellicola da cucina e lasciata riposare per circa 30 minuti.
  • Dopo il tempo di riposo, dividete in due l’impasto e stendetelo in una spianatoia infarinata.
  • Ora create dei dischi di pasta di circa 9 cm di diametro, utilizzando un coppa-pasta.
  • Mettete al centro del disco un cucchiaio di ripieno e coprite con un disco di pasta, avendo cura di far aderire bene i bordi.
  • In una casseruola friggete con abbondante olio d’oliva i seadas e cuoceteli fino alla doratura, poi poneteli a scolare su della carta assorbente.
  • Infine ponete i seadas, ben caldi su di un piattino e gettate a goccia del miele.
  • Il vostre dolce tipico sardo è pronto! Questi dolcetti devono essere ben caldi per gustarli al meglio.

Per le seadas

  • 140 gr. di farina di riso,
  • 30 gr. di farina di mais tipo fioretto,
  • 35 gr. di amido di mais,
  • 50 gr. di burro chiarificato o strutto,
  • 70 gr. d’acqua,
  • 1 cucchiaino di miele d’acacia,
  • mezza scorza di limone,
  • un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 180-200 gr. di Pecorino sardo,
  • 1 cucchiaino di miele di corbezzolo,
  • 1 scorza di limone grattugiato

Una ricetta tipica sarda con Pecorino e miele

Con i seadas ripieni di pecorino facciamo un salto in Sardegna per direttissima, senza passare dal traghetto. Un morso a questo dolce e la nostra mente ritorna ai ricordi delle vacanze estive nelle assolate e meravigliose spiagge della Sardegna. Se non avete mai avuto la possibilità di assaporare queste bontà, vi consigliamo caldamente di prepararle e scoprirle insieme a noi.

Questa antica ricetta assume nomi differenti a seconda della zona della Sardegna, viene chiamata, infatti, anche sebadas, casgiulata, sevada, seatta ecc. Tante denominazioni per un unico straordinario dolce sardo della cucina italiana popolare.

Le varie denominazioni derivano dal grasso animale utilizzato all’interno dei seadas, che nelle varie zone viene chiamato in modo diverso. Questi deliziosi dolcetti ripieni di formaggio vanno assaporati ancora caldi, con un’abbondante colata di miele di castagno. Proprio questo miele, coltivato in Sardegna, ha un sapore particolare caratterizzato da un retrogusto amarognolo.

seadas

Seadas senza glutine e senza lattosio

I seadas (o sebadas) che vi presento qui hanno una particolarità: sono preparati in modo da risultare accessibili anche ai celiaci e agli intolleranti al lattosio. Il merito va all’impiego di farine speciali, che non contengono il glutine, e all’utilizzo di formaggi (o derivati del latte) delattosati.

Come farina senza glutine ho scelto la farina di riso e di mais, un mix che è in realtà un grande classico della cucina per celiaci, capace di replicare quasi fedelmente il sapore delle farine glutinose. Questo tipo di farine spiccano per l’efficacia e per la resa, a tal punto che raramente richiedono l’integrazione di un addensante o di un amido.

Per quanto concerne i formaggi e i derivati del latte la ricetta propone il burro chiarificato (che contiene meno lattosio di quello standard) e il Pecorino sardo stagionato. La stagionatura, infatti, degrada naturalmente il lattosio.

Meglio il burro o lo strutto?

Per le seadas lo strutto può essere un’alternativa al burro. Si tratta di un alimento che appartiene alla cucina popolare, che funge da classico grasso di cottura. Ovviamente utilizzare lo strutto significa aumentare l’apporto calorico dei seadas, ottenendo un risultato parzialmente diverso dal punto di vista organolettico. Grazie allo strutto i seadas assumono un sapore più forte, a tratti dolciastro, ma capace di deliziare e riempire il palato.

Anche perché lo strutto, a differenza di tante altre ricette, non viene utilizzato come ingrediente di supporto alla cottura, ma come ingrediente vero e proprio. Lo strutto viene quindi inserito nell’impasto insieme alle farine, al miele e alla scorza di limone.

Quale miele utilizzare?

La lista degli ingredienti delle seadas comprende anche il miele, usato sia nell’impasto che nel ripieno. Il miele riservato all’impasto è quello di acacia, che è più leggero rispetto agli altri tipi di miele (come il millefiori), inoltre dolcifica i composti senza intervenire pesantemente sul piano organolettico.

Il miele riservato al ripieno è il miele di corbezzoli, che si presenta con un colore scuro e intenso, tendente all’ambrato. La sua consistenza è densa e compatta, simile ai mieli più complessi, invece il sapore è amaro e pungente, valorizzato da leggere note affumicate e da un retrogusto persistente.

Chiaramente quello di corbezzoli non è un miele dolce come gli altri, ciononostante conquista per la sua complessità aromatica. E’ perfetto per accompagnare formaggi stagionati, dunque non stupisce che faccia parte del ripieno delle seadas, che vede come protagonista anche il Pecorino.

FAQ sulle seadas

Che miele si usa per le seadas?

Per le seadas si utilizza il miele di corbezzolo, dal sapore amarognolo e caratteristico, ideale per condire il dolce appena fritto. In alcuni casi si può usare anche il miele di acacia se si desidera una nota più delicata e meno invasiva rispetto al sapore deciso del corbezzolo.

Che formaggio c’è dentro le seadas?

Il formaggio utilizzato per le seadas è il Pecorino fresco, un formaggio tipico della Sardegna dal gusto leggermente acidulo. Questo tipo di formaggio viene grattugiato, o tagliato a fettine, e inserito all’interno della pasta, che viene poi fritta e condita con il miele. La combinazione tra il formaggio fuso e il miele crea un contrasto dolce-salato davvero unico. Chi soffre di intolleranza al lattosio dovrebbe utilizzare un Pecorino stagionato, o un Pecorino delattosato.

Che farina ci vuole per le seadas?

Per preparare le seadas si utilizza la farina di grano duro, ideale per ottenere una consistenza croccante ed elastica, adatta alla frittura. La farina di semola di grano duro permette di creare una pasta corposa, che mantiene la sua struttura durante la cottura. La versione che vi presento qui è a base di farina di riso e di mais, dunque risulta adatta ai celiaci.

Quante calorie ha una seadas?

Una seadas può contenere circa 400-500 calorie, a seconda della dimensione e della quantità di miele utilizzato. Questo dolce fritto è ricco di calorie per via della frittura, del formaggio e del miele, degli ingredienti che lo rendono un dessert nutriente e calorico, quindi è da consumare con moderazione.

Ricette tipiche sarde ne abbiamo? Certo che si!

4.3/5 (4 Recensioni)
Riproduzione riservata

6 commenti su “Seadas: i segreti per preparare questo tipico dolce sardo

  • Sab 5 Giu 2021 | Chicca ha detto:

    Le seadas non sono fatte con farina di riso ne mais non sono con la ricotta ma sono fate con semola e strutto il ripieno con formaggio di pecora acidulo non rovinate le nostre tradizioni

    • Sab 5 Giu 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Lei ha ragione. Questa è una versione rivisitata per le persone con intolleranze. Le originali sarebbero inaccessibili

  • Sab 5 Giu 2021 | Pier Paolo ha detto:

    Visti gli ingredienti, dovresti chiamare questa cosa in maniera diversa…

    • Sab 5 Giu 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Io cerco di trovare soluzioni possibili per replicare alcune ricette per persone intolleranti. E sul nome dovremmo aprire un capitolo a parte.

      • Dom 10 Set 2023 | Norma ha detto:

        La ringrazio molto per la sua ricetta, per chi è diventato celiaco senza esserci nato è difficile rinunciare a ciò che si conosce.. a casa mia si dice che piuttosto che niente è meglio piuttosto e lei ci sta dando questa possibilità! Grazie mille!

        • Dom 10 Set 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

          Norma grazie mille per il tuo toccante commento! Siamo felici di poter aiutare e fornire alternative gustose per chi ha delle restrizioni alimentari, come il glutine. Capisco che sia difficile dover rinunciare a piatti e sapori a cui si è abituati, ma è meraviglioso sapere che le nostre ricette possono portare un po’ di gioia e comfort nella vostra cucina.

          Ricordate che ci sono molte opzioni deliziose senza glutine e che la cucina senza glutine può essere altrettanto saporita e soddisfacente. Se avete altre domande o richieste di ricette specifiche, non esitate a chiedere. Siamo qui per aiutarvi a scoprire nuovi piatti e a rendere la cucina senza glutine un’esperienza positiva e gustosa. Continuate a sperimentare e a godervi il cibo!

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