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Ile Flottante, uno dei migliori dessert francesi

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Ile Flottante
Ricette per intolleranti, Cucina Francese
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (10 Recensioni)

L’Ile Flottante è uno dei più famosi dessert francesi. Si distingue nettamente dai dessert nostrani, sia per il procedimento (solo apparentemente elaborato), che per gli ingredienti. Il riferimento è alla componente “principale” delle Iles Flottantes, ovvero l’albume dell’uovo, che viene cotto quasi come se fosse una frittella, o quenelle che dir si voglia. Il gusto è particolare in quanto è molto dolce, ma conserva un po’ della corposità tipica delle preparazioni salate. In realtà la ricetta è piuttosto facile e impone un approccio a cui la cucina italiana non è particolarmente abituata.

Ricetta Ile Flottante

Preparazione Ile Flottante

Per la preparazione de l’Ile Flottante iniziate dividendo i tuorli dagli albumi. Poi unite i tuorli a 120 grammi di zucchero e mescolate fino a quando lo zucchero non sarà sciolto, infine integrate mezzo cucchiaino di vaniglia. Ora montate a neve un composto di albumi e 60 grammi di zucchero. Poi prendete una pentola e scaldate una soluzione di latte e vaniglia (il mezzo cucchiaino rimasto). Unite due cucchiai di montata e cuoceteli per ricavare due quenelle, dovrebbero bastare circa 2 minuti per lato.

Scolate le quenelle di albumi e posizionatele su un foglio di carta da forno. Ora filtrate il latte e unitelo al composto di tuorli e zucchero, infine cuocete il tutto a bagnomaria per 10 minuti circa. Fate intiepidire, poi distribuite la crema cotta nelle coppe di servizio, infine aggiungete le quenelle e valorizzate il dessert con un po’ di noce moscata.

Ingredienti Ile Flottante

  • mezzo lt. di latte intero consentito
  • 6 uova medie
  • 180 gr. di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • q. b. di noce moscata.

L’ ile flottante dolce francese pronto in pochi minuti

Le origini de l’Ile Flottante non sono molto chiare, sebbene si pensa che siano nate nei bistrot francesi nel XIX secolo. Nel corso degli anni hanno riscosso un grande successo, a tal punto che si contano numerose varianti di questo delicato dessert. Alcune si differenziano geograficamente, infatti assumono caratteristiche tipiche del territorio, mantenendo comunque l’influenza della cucina francese. Altre, invece, si differenziano per la crema, infatti al posto della crema inglese spesso si opta per una crema alla vaniglia. Proprio la nostra ricetta prevede, infatti, anche un cucchiaino di estratto di vaniglia.

Il ricco contributo delle uova

Al di là della vaniglia, che gioca un ruolo importante, le vere protagoniste del dolce tipico francese sono le uova. Esse sono presenti in quantità abbondante, proprio per questo Les Flottantes sono considerate non solo degli ottimi dessert, ma anche dei buoni dolci per la colazione. Le uova aggiungono nutrimento, sostanza e un gusto molto corposo. Nello specifico, per la ricetta vengono utilizzati sia l’albume che i tuorli. In modo distinto, però, gli albumi formano le quenelle, mentre i tuorli vengono impiegati per realizzare la crema. A tal proposito vorrei soffermarmi un attimo sugli albumi, che spesso vengono “demonizzati” sotto il profilo nutrizionale. Ad essi, infatti, vengono attribuite alcune caratteristiche negative da ridimensionare.

Iles Flottantes

E’ vero, gli albumi contengono meno proteine rispetto ai tuorli, ma comunque possono essere considerati mediamente proteici. Inoltre contengono parecchio glucosio e sono ricchi di sali minerali, come il potassio, il calcio e il ferro. Gli albumi si caratterizzano anche per la presenza dell’albumina, una sostanza che interviene nella riproduzione delle cellule muscolari. Non è un caso che venga assunta come integratore da chi intende “mettere massa”. L’albumina, infine, funge anche da antinfiammatorio e da antibatterico, infatti il suo ruolo “naturale” è proprio quello di proteggere il tuorlo dagli agenti patogeni.

Quali aromi utilizzare per questa ricetta?

Una differenza l’ île flottante che vi presento oggi e la ricetta standard risiede nella presenza di alcuni aromi. Mi riferisco alla vaniglia e alla noce moscata. La vaniglia interviene nella preparazione di entrambe le componenti, dunque nella realizzazione sia della crema che delle quenelle di albume. In ogni caso si utilizza mezzo cucchiaino. In questo modo il dessert risulta molto più aromatico e anche un po’ più dolce. Il tutto senza compromettere il profilo nutrizionale, infatti la vaniglia (che risulta abbastanza calorica) viene utilizzata in dosi minime, insufficienti a modificare l’apporto calorico del dessert.

La noce moscata interviene invece alla fine, esercitando il suo ruolo di “spezia”. Viene spolverata sopra poco prima del servizio, anche per dare colore e creare un bel contrasto con il bianco delle quenelle. In questo modo la noce moscata è in grado di esercitare anche una certa funzione nutrizionale. A tal proposito è ricca di vitamine A, B e C, nonché di acido folico. Stesso discorso per i flavonoidi, che esercitano una intensa funzione antiossidante.

La noce moscata, poi, contiene la miristicina e la elemicina, che fungono da supporto per il sistema nervoso, un po’ come fa il fosforo. Recenti studi, inoltre, hanno dimostrato un loro contributo nella prevenzione dell’Alzheimer.

Ricette francesi ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (10 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Ile Flottante, uno dei migliori dessert francesi

  • Mer 15 Nov 2023 | Grazia Salimbeni ha detto:

    Curiosa di vedere il e flottante

    • Gio 16 Nov 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Grazie è molto particolare come dolce. Mi faccia sapere se le piace

  • Mer 28 Feb 2024 | Matilde ha detto:

    Vorrei tanto farla ma per due persone, se dimezzo le dosi verrà comunque bene? Grazie

    • Gio 29 Feb 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Matilde credo proprio che vadano bene le dosi dimezzate per ottenere un buon risultato

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