Rape bianche alla trentina, un contorno leggero
Le rape bianche alla trentina: una delizia tradizionale trentina
Nella pittoresca regione del Trentino, tra le maestose Dolomiti e le vallate lussureggianti, la cucina è una testimonianza di tradizione e amore per gli ingredienti locali. Uno dei piatti che meglio rappresenta questa affezione per il cibo è sicuramente la “Rape Bianche alla Trentina,” un piatto che incarna la ricca storia gastronomica della regione.
Le Rape Bianche alla Trentina sono una prelibatezza radicata nella cultura culinaria locale. Questo piatto, che può essere gustato come contorno o antipasto, è noto per la sua combinazione di sapori e consistenze uniche.
La caratteristica principale di questa ricetta è la presenza della pancetta, che conferisce un sapore ricco e avvolgente alle rape bianche. Tuttavia, nonostante questo tocco di indulgenza, il piatto rimane sorprendentemente leggero, grazie all’uso moderato di pancetta (appena un etto per l’intera ricetta) e alla base di rape bianche, un ortaggio a basso contenuto calorico.
La preparazione delle Rape Bianche alla Trentina è un’arte culinaria in sé. Le rape bianche vengono sbucciate e tagliate a fettine sottili, mentre la pancetta viene fatta rosolare lentamente in una padella per liberare i suoi aromi. Le rape vengono quindi cotte con la pancetta, creando una combinazione di sapori equilibrata tra la dolcezza delle rape e la ricchezza della pancetta.
Una delle caratteristiche affascinanti di questo piatto è la sua versatilità. Può fungere da contorno perfetto per carne o pesce alla griglia, ma è altrettanto adatto a essere servito da solo come antipasto leggero. La scelta è tua, a seconda dell’occasione e dei tuoi gusti.
Nel cuore del Trentino, i residenti sono fieri delle loro radici culinarie e della capacità di creare piatti deliziosi con ingredienti locali di alta qualità. Le Rape Bianche alla Trentina sono un esempio perfetto di questo impegno per preservare e condividere le tradizioni culinarie regionali.
Ricetta rape bianche alla trentina
Preparazione rape bianche alla trentina
Come fare le rape alla trentina? Per la preparazione delle rape bianche alla trentina iniziate pulendo per bene le rape, poi passatele sotto l’acqua per lavarle ed infine affettatele. Fate la pancetta a cubetti e versatela in una padella antiaderente dove avrete fatto scaldare l’olio extravergine di oliva. Quando la pancetta risulterà dorata aggiungete anche le rape.
Mescolate per bene e versate acqua sufficiente a coprire le rape. Poi salate, pepate e versate un cucchiaino di zucchero. Mettete il coperchio, ma lasciate uno spiraglio per far uscire il vapore. Lasciate cuocere fino a quando i liquidi non si saranno assorbiti. Terminata la cottura spegnete la fiamma e servite le rape quando sono ancora calde.
Ingredienti rape bianche alla trentina
- 500 gr. di rape bianche
- 100 gr. di pancetta
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e di pepe
- q. b. di zucchero semolato.
Le rape bianche alla trentina sono molto più di un semplice contorno. Sono una rappresentazione tangibile dell’amore del Trentino per il cibo, la tradizione e gli ingredienti locali. Quando assapori questo piatto, stai gustando secoli di cultura gastronomica italiana e il calore delle valli alpine. Quindi, se hai la possibilità, concediti questa esperienza culinaria unica nella vita. È un viaggio culinario che sicuramente non dimenticherai.
Per quanto concerne le rape bianche, l’apporto calorico è quasi nullo. Ovviamente, non si tratta dell’unico pregio di questo ortaggio. Il riferimento è alla straordinaria abbondanza di vitamine e sali minerali. E’ presente la vitamina C, in quantità che non fanno rimpiangere le più apprezzate arance.
Non mancano le vitamine del gruppo B, presenza non scontata in un alimento di origine vegetale. Ricco, poi, è il contenuto di potassio e di calcio. Le rape bianche sono salutari in quanto apportano numerose sostanze antiossidanti. La più rappresentata è la quercetina, di cui sono state scoperte le potenzialità in campo immunologico. Le rape bianche contengono anche il sulforafano, che è assente nelle altre varietà. In occasione di questa ricetta, le rape vanno ben pulite e affettate. Dopodiché vanno trasferite in padella con la pancetta già cotta, zuccherate e coperte con dell’acqua; infine vanno portate a cottura fino a completo assorbimento dei liquidi.
La pancetta fa davvero male?
Come cucinare la rapa bianca? Sono sicura che alcuni di voi storceranno il naso alla presenza della pancetta nelle rape bianche alla trentina. D’altronde, questo alimento non gode di buona fama presso l’immaginario collettivo. La pancetta, infatti, è considerata grassa, ipercalorica e dannosa. E’ vero, il grasso è ben presente, e in alcuni casi rappresenta persino il 40% della sua struttura. Inoltre, è abbastanza calorica in quanto apporta più di 400 kcal.
Che sia dannosa, però, si può discutere. Certo un suo abuso mette a repentaglio la linea, e può portare ad un aumento del colesterolo. Tuttavia, se la si consuma con moderazione diventa una buona fonte di proteine, nonchè un alimento in grado di regalare molte soddisfazioni dal punto di vista organolettico. Vista la presenza di un alimento che di calorie non ne ha quasi per nulla, l’uso della pancetta è pienamente giustificato. Nello specifico, va rosolata in padella senza grassi aggiunti, non ne ha bisogno in quanto rilascia i suoi stessi grassi e può essere cotta tranquillamente.
Quale zucchero usare per le rape bianche alla trentina?
Una particolarità delle rape bianche alla trentina è la presenza dello zucchero per ottenere un contorno lievemente agrodolce. Un sentore giustificato dalla portata organolettica delle rape, che è ben riconoscibile, ma comunque abbastanza neutra. Proprio per questo, un contrasto con la pancetta è inevitabile ed è in grado di conferire profondità alla preparazione. Per l’occasione va utilizzata la pancetta dolce e non quella affumicata.
Per quanto concerne la quantità di zucchero, non vi è un’indicazione precisa. A tutti gli effetti, godete di un buon margine di discrezione in merito. Ovviamente, se desiderate un piatto completamente agrodolce, non siate ridotti con lo zucchero. Per quanto riguarda invece la tipologia, io consiglio lo zucchero semolato. Rispetto a quello con grana fine, per quanto possa sembrare strano, cuoce meglio e si amalgama efficacemente con gli altri ingredienti. Fermo restando che qualsiasi zucchero va bene, potreste optare persino per quello bruno se desiderate un tenue sapore caramellato (questo tipo di zucchero)
Come si cucina la rapa bianca? Ecco alcune ricette
TI POTREBBE INTERESSARE
Patate al forno con cardi, un piatto rustico...
Scegliere le patate è un’arte E’ ovvio, le protagoniste di queste patate al forno con cardi sono proprio le patate. Il loro impiego non pone in essere difficoltà particolari, d’altronde...
Insalata di patate lesse con pesto: un contorno...
Un focus sul pesto di basilico rosso Il pesto di basilico rosso è la vera novità di questa insalata di patate lesse, nonché il suo elemento distintivo. Dal punto di vista gastronomico è un...
Cardi fritti, una ricetta originale per un finger...
Consigli utili e proprietà nutrizionali dei cardi I cardi fritti ci danno modo di approfondire le proprietà dei cardi, che sono ovviamente i protagonisti di questa ricetta. L’ortaggio si...