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Roccocò alle mandorle per un dolce Natale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Roccoco alle mandorle
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 20 min
cottura
Cottura: 00 ore 15 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
Stampa
5/5 (9 Recensioni)

Una delle protagoniste indiscusse del roccocò alle mandorle è la farina di banane. Una farina particolare, che molti di voi non hanno mai utilizzato. La sua presenza è giustificata dalla volontà di offrire sentori diversi dal solito, ma anche di permettere ai celiaci e agli intolleranti al glutine di gustare il roccocò.

La farina di banane, infatti, non contiene glutine. Ciononostante ha delle buone capacità panificatorie, soprattutto quando si tratta di realizzare “preparazioni biscottate”, come in questo caso. Al di là di ciò, e del suo gusto interessante (che ad alcuni ricorda la cioccolata), la farina di banana si caratterizza per un elevato valore nutrizionale.

Ricetta roccocò alle mandorle

Preparazione roccocò alle mandorle

Per la preparazione dei roccocò alle mandorle iniziate unendo la farina di banana e di guar, 6 g ammoniaca per dolci, lo zucchero di cocco e di canna, le bucce grattugiate degli agrumi e il pisto (mix di spezie che comprende cannella, chiodi di garofano, anice stellato, noce moscata , semi di coriandolo e pepe in grani) , poi mescolate accuratamente. Integrate l’acqua fredda, le mandorle tagliate a pezzi grossolani, l’uovo e continuate a mescolare fino a ricavare un composto denso e uniforme.

Tagliate il composto a tocchetti di 50 grammi ciascuno e manipolateli fino a formare dei salsicciotti. Create la forma di ciambella (bucata al centro) dal diametro di circa 7 cm e adagiateli sulla teglia ricoperta di carta da forno. Spennellate i cerchi con il tuorlo e cuocete in forno statico per 15 minuti a 180 gradi, o almeno fino a completa doratura. Lasciate raffreddare completamente e servite i roccocò napoletani. Non si consiglia il consumo appena sfornati e ancora caldi.

Sono dolcetti che si conservano a lungo stesi su di un vassoio e coperti dalla pellicola da cucina.

Ingredienti Roccocò alle mandorle

Per l’impasto:

  • 300 gr. di farina di banane,
  • 130 gr. di zucchero di cocco,
  • 130 gr. di zucchero di canna,
  • 180 gr. di mandorle sgusciate e tostate,
  • 60 gr. di uova intere ( 1 uovo circa),
  • 180 gr. di acqua fredda,
  • 6 gr. di ammoniaca per dolci,
  • la scorza di limone grattugiata,
  • la scorza di arancia grattugiata,
  • 10 gr. di farina di guar,
  • 20 gr. di pisto.

Per la finitura:

  • 4 tuorli d’uovo.

Roccocò alle mandorle, dei dolcetti deliziosi

Il roccocò alle mandorle, farina di banana e zucchero di cocco è una variante del classico roccocò ed è un dolce semplicemente a base di mandorle delizioso che rievoca le ovattate atmosfere natalizie. E’, infatti, un dolce della tradizione natalizia campana, e in particolare napoletana.

E’ un dolce napoletano molto semplice da realizzare e davvero alla portata di tutti, una preparazione che garantisce il massimo risultato a livello organolettico con il minimo sforzo. Può essere sia duro che morbido, sebbene la ricetta standard, quella più classica, gli conferisca una consistenza simile al biscotto.

Anche perché una delle modalità di consumo più apprezzate, capace realmente di valorizzare il dolce, è la bagna nello spumante o in un vino liquoroso (ad esempio il marsala). Questo dolce è buono a colazione, come a merenda, ed è una delle ricette simbolo della tradizione dolciaria campana.

La versione che vi presento oggi è fedele in quanto a procedimenti e sentori, ma presenta qualche elemento particolare. Il riferimento è soprattutto alla farina e allo zucchero. La farina bianca doppio zero è sostituita da quella di banana, mentre lo zucchero bianco è sostituito dallo zucchero di cocco.

La mia scelta ha voluto conferire un gusto diverso dal solito a questo roccocò, senza per questo tradire lo spirito originario della ricetta. Il roccocò alle mandorle, farina di banana e zucchero di cocco rimane un roccocò davvero speciale.

La farina di banana per un impasto particolare

Contiene buona parte delle caratteristiche della banana vera e propria, nonostante il trattamento che trasforma il frutto in farina. Per questo motivo, si caratterizza per una concentrazione elevata di potassio, ma anche di altri sali minerali come il fosforo e il ferro.

Buona la presenza di vitamine, in particolare della vitamina C e di quelle del gruppo B. La farina di banane, poi, è tra quelle con la più elevata quantità di fibre, che come tutti sanno supportano i processi digestivi. Per quanto concerne l’apporto calorico, siamo su livelli paragonabili alle altre farine: 346 kcal per 100 grammi.

La farina di banane verdi è considerata la nuova frontiera del senza glutine,  ma capiamo bene di cosa si tratta. Tra gli altri vantaggi va molto bene anche per chi ha problemi di intolleranza al nichel ed è senza lattosio.

Uno studio condotto in Brasile valuta i risultati ottenuti dall’utilizzo di una farina particolare molto delicata, ottenuta recuperando gli scarti della produzione di banane verdi.

A pubblicare la ricerca è stato il Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, ed è stata spiegata dalla Dottoressa Renata Zandonadi

Questo nuovissimo prodotto presenterebbe molteplici vantaggi sia dal punto di vista della salute che da quello ambientale. Utilizzando le banane verdi ritenute non adatte alla vendita e che quindi verrebbero buttate al macero, si recupererebbe una parte importante di produzione che sarebbe irrimediabilmente destinata allo smaltimento come rifiuto organico.

farina di banane

La farina di banane : una dolce scoperta

Si tratta infatti di banane buone, ma che non rientrano in canoni estetici dettati dal commercio. L’ambiente ne gioverebbe, e così la nostra salute.

I ricercatori che hanno lavorato a questo progetto, riferiscono che la farina di banane verdi ha un sapore molto gradevole (che, incredibilmente, non ricorda quello della banana) e possiede caratteristiche nutritive migliori rispetto ad altri alimenti pensati per i celiaci,ma i vantaggi sarebbero anche per chi non è intollerante al glutine.

Ricchissima di proteine, di vitamine e sali minerali, sarebbe un alimento ideale da introdurre nella dieta di bambini e sportivi.

Il contenuto di grassi è decisamente molto basso, addirittura il 98% in meno rispetto a molti prodotti già largamente diffusi, alte dosi di antiossidanti e un’elevata quantità di fibre. Avendo un ridotto apporto di grassi, la farina non risulterà mai collosa durante l’utilizzo.

Il contenuto di amido presente in questa farina, aiuterebbe il colesterolo e la glicemia a rimanere entro buoni limiti, e l’intestino a migliorare la propria funzionalità.

Anche i soggetti affetti da diabete di tipo II potrebbero consumare senza rischi questo prodotto essendo a basso indice glicemico.

Le peculiarità di questa farina di banana

In teoria, trattandosi di un alimento che deriva da un prodotto di scarto, dovrebbe avere un prezzo molto basso rispetto ad altre farine gluten free.

Purtroppo però, almeno ad oggi, la farina di banane è così rara, difficilmente reperibile e poco conosciuta da essere venduta a prezzi decisamente molto alti.

Le zone del mondo che si sono maggiormente interessate alla produzione della farina di banane sono ll Sud America, il Sud Est Asiatico e l’Australia.

L’utilizzo che la farina di banane trova in cucina è incredibilmente vario. La si può utilizzare per la preparazione di prodotti da forno sia dolci che salate, per la pasta sia fresca che secca, per creme, budini, per impasti di diverso tipo, sia lievitati che non.

Può essere miscelata con altre farine per raggiungere una morbidezza più marcata in alcuni dolci, ma in ricette che non richiedono particolare sofficità può tranquillamente essere utilizzata da sola.

Le proprietà dello zucchero di cocco

La lista degli ingredienti dei roccocò alle mandorle contiene anche un altro ingrediente sui generis, ossia lo zucchero di cocco. Esso sostituisce lo zucchero bianco, mantenendo la sua funzione dolcificante. Non stiamo parlando di un dolcificante qualunque, bensì di una sorta di superfood.

E’ infatti ricavato dal nettare dei fiori della palma di cocco. In un certo senso, possiamo considerarlo come uno zucchero “saporito”, in quanto non è esattamente neutro da questo punto di vista. Ciò, a dire il vero, rappresenta un vantaggio più che un limite.

Nell’aspetto ricorda lo zucchero di canna integrale, con cui condivide la grana e il colore. Tuttavia, non si avvertono le note di melassa e caramello tipiche dello zucchero di canna. Al di là di ciò, quello di cocco è un zucchero prezioso, ricco di oligoelementi. Contiene molte vitamine, tra cui la vitamina C, la B1, la B2 e la B3.

Contiene anche molti sali minerali come il ferro, lo zinco e il potassio. L’indice glicemico non è bassissimo, d’altronde stiamo parlando di uno zucchero, ma è comunque inferiore a tante altre tipologie di zucchero (ad esempio quello di canna).

In collaborazione con il pasticcere Salvatore Vitale. A casa sua non mancano mai!

Ricette dolci al cioccolato ne abbiamo? Certo che si!

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Riproduzione riservata

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