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Mezze maniche ripiene, un piatto natalizio e non solo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

mezze maniche ripiene
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Natale
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 1 or
cottura
Cottura: 4 ore 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (7 Recensioni)

Le mezze maniche ripiene, una fonte di splendidi ricordi

Oggi vi parlo delle mezze maniche ripiene. Un piatto che mi evoca ricordi stupendi e nello stesso tempo dolorosi. Io e mia sorella siamo di origini cremonesi e mia suocera (che ha vissuto con me più di vent’anni ndr) era di un paesino vicino a Zibello. Il giorno della vigilia ci riunivamo tutte intorno a un tavolo per riempire le mezze maniche e fin qui tutto normale. Il bello è che lo si faceva ridendo e raccontando aneddoti della nostra infanzia con i nonni.

Sono ancora impressi nella mente i racconti della sig.ra Anna che ci raccontava i suoi episodi legati al Natale durante la guerra,  al cenone in stalla e tanto altro ancora. Ora tutto questo non è più possibile e vi garantisco che vorrei poter rivivere questi momenti con la mia cara Mary…ed è proprio per questo che la ricetta di oggi assume tonalità più romantiche. risvegliando sentimenti che riscaldano il cuore!

Ricetta mezze maniche ripiene

Preparazione mezze maniche ripiene

Per la preparazione delle mezze maniche ripiene iniziate inumidendo il pan grattato nel brodo bollente. In una terrina a parte versate il parmigiano, l’uovo, il sale, il pepe, la noce moscata e mescolate. Infine unite il pangrattato bagnato e mescolate di nuovo. Riempite al massimo ciascuna mezza manica con il composto appena realizzato.

Fate riposare le mezze maniche fino a quando non si saranno asciugate. Mettete il brodo sul fuoco e quando avrà raggiunto l’ebollizione versateci le mezze maniche. Abbassate la fiamma o il calore. Devono cuocere a fuoco lento altrimenti rischiate che il ripieno fuoriesca. Quando sono cotte servite con un’abbondante spolverata di parmigiano prima di servire. Buon appetito!

Ingredienti mezze maniche ripiene

  • 1/2 kg di mezze maniche consentite
  • 300 gr. di parmigiano reggiano 36 mesi grattugiato
  • 60 gr. di pane grattugiato consentito
  • 1 uovo intero + 1 tuorlo
  • 1 mestolino di brodo bollente
  • una grattatina di noce moscata
  • un pizzico di sale e pepe
  • 2 lt. di brodo del Gran Bollito Cremonese o vegetale per i vegetariani

Non so se è scritto nel modo corretto ma mia suocera le chiamava “Mes manag da fre’” tradotto mezze maniche dei frati o mezza manica di frate. Non mi hai spiegato il perchè di questo nome. Mi diceva che la sua ricetta non era proprio della sua zona ma si spostava più in giù e quindi sono delle mezze maniche ripiene piacentine. Io le adoro in brodo ma è possibile preparare anche le mezze maniche ripiene al forno. Una volta non ho trovato questo tipo di pasta e ho preparato le pipe ripiene .

Perché le mezze maniche ripiene sono buonissime

Ora veniamo a noi ed iniziamo proprio dall’espressione mezze maniche ripiene, ai più non dirà nulla, ma agli originari di Parma e dintorni ricorderà certamente le calde atmosfere natalizie. In quei luoghi, come in molte altre città dell’Emilia, infatti, le mezze maniche ripiene vengono preparate in occasione del pranzo di Natale. Ciò non implica, però, che non valgano la pena di essere consumate anche negli altri giorni! Anche perché sono semplici da preparare e richiedono ingredienti facilmente reperibili. Il risultato, però, è straordinario! Stupisce come una manciata di alimenti possano essere combinati per ottenere un primo piatto così buono e sostanzioso, capace di mettere buon umore!

A incidere è soprattutto il ripieno, frutto di una scelta di ingredienti, che pur gettando le sue radici nella tradizione emiliana più pura, si rivela azzeccata. Un po’ di parmigiano, uovo, pan grattato, noce moscata, un pizzico di sale: quelle che sarebbero “normali” mezze maniche in brodo si trasformano in un piatto abbondante e squisito, che rivaleggia con le migliori lasagne. Lo ammetto, in questa ricetta c’ho aggiunto del mio, ho sostituito il classico brodo all’emiliana con un brodo particolare, tipico di zone un po’ più “settentrionali”. Ne parlerò nei prossimi paragrafi.

Il brodo giusto: Gran Bollito Cremonese

Una piccola variazione sul tema delle mezze maniche ripiene, ma in grado di impattare profondamente sul risultato finale, è la presenza del brodo Gran Bollito Cremonese, che qui sostituisce il classico brodo di carne. Con il termine Gran Bollito Cremonese si intende uno dei secondi piatti più famosi della Lombardia orientale, una preparazione a base di carne sostanziosa da consumare soprattutto durante i mesi invernali.

Viene preparata con la carne di manzo, di vitello e di gallina. Proprio la contemporanea presenza di carni bianche e carni rosse rende questa specialità lombarda quasi un unicum a livello nazionale. Alcune varianti, a dire il vero, propongono addirittura cinque tagli diversi di carne. Per questo ed altri motivi, il Gran Bollito Cremonese non è tra i secondi di carne più facili da preparare. Ad ogni modo il brodo che viene prodotto è squisito, ricco di sapori, e si caratterizza per sentori che non sono semplicemente la somma delle tante carni utilizzate, ma bensì qualcosa di diverso che è in grado di sorprendere chi non ha mai assaggiato questa prelibatezza.

Io onestamente preferisco il brodo di Gran Bollito Cremonese al classico brodo di carne, almeno come liquido di cottura per le mezze maniche ripiene, in quanto questo tipo di pasta è tra i pochi capaci di trattenere i sapori. Il risultato finale è straordinario, ve lo garantisco!

Il parmigiano e la noce moscata per un tocco di sapore in più

La ricetta delle mezze maniche ripiene è molto equilibrata. Niente è lasciato al caso, sicché tutti gli ingredienti concorrono a creare un piatto davvero squisito, ricco di sapori e sostanzioso. Un ruolo insospettabile è ricoperto alla noce moscata e dal parmigiano, alimenti che intervengono in due fasi diverse della preparazione. La noce moscata viene integrata quasi all’inizio, ovvero durante la realizzazione del ripieno, mentre il parmigiano è il tocco finale.

Nello specifico, la noce moscata garantisce una certa freschezza e un sentore leggermente esotico, comunque in grado di spezzare la durezza del pan grattato. Ovviamente è bene non abbondare, dal momento che comunque ha un sapore molto forte, ma una “grattatina” è più che sufficiente per farne un valore aggiunto. Il parmigiano, invece, aggiunge una certa sapidità al piatto, senza però renderlo fastidioso. Soprattutto, contribuisce a creare un inizio di salsina, se viene cosparso in presenza del brodo.

A propria scelta, infatti, è possibile scolare la pasta parzialmente o completamente. Nel secondo caso il liquido si unirà al parmigiano, fino a formare un condimento del tutto nuovo. Il risultato è speciale, e capace di valorizzare una ricetta che sarebbe eccezionale anche senza questo tocco di creatività. Ovviamente anche in questo è bene non abbondare più di tanto, anche perché c’è il rischio di coprire i sapori, piuttosto che valorizzarli.

Ricette primi piatti delle feste ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (7 Recensioni)
Riproduzione riservata

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