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Djej Besla, il delizioso pollo alla marocchina

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Djej Besla
Ricette per intolleranti, Cucina marocchina
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 20 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.3/5 (7 Recensioni)

Il djej besla, un piatto carico di spezie

Un secondo di pollo molto speziato, ma in modo equilibrato. E’ proprio questo il djej besla, ossia una tajine di pollo alla marocchina. Si tratta di un secondo piatto tutto sommato semplice da preparare, per quanto richieda un po’ di tempo per il processo di marinatura.

La cucina araba, e in particolare quella del nord Africa, si caratterizza da sempre per i sapori forti, per le marinature abbondanti e per l’uso intenso delle spezie. Tuttavia, i punti in comune con la cucina mediterranea sono tantissimi, dunque risulta gradevole anche al più tradizionalista dei palati nostrani.

In particolare il Djej Besla incarna alla perfezione l’approccio “magrebino” per quanto riguarda la cottura della carne. A una marinatura complessa, forte della presenza di numerose spezie, segue una cottura in più fasi. Ne risulta un secondo molto morbido e  saporito, tutto sommato abbastanza leggero. Per inciso, la ricetta coinvolge ben cinque spezie: la paprika, la cannella, lo zafferano, il cumino e la curcuma.

Mentre la cannella dona un tocco di dolcezza inaspettato, la curcuma e lo zafferano garantiscono quella punta di acidità necessaria ad insaporire ancora di più il piatto. Si tratta, comunque, di spezie tra le più nobili, che recano benefici all’organismo se vengono consumate nella giusta quantità.

Ricetta Djej Besla o pollo alla marocchina

Preparazione djej besla

  • Per la preparazione del Djej Besla iniziate dalla marinatura. In una ciotola molto grande unite quattro cucchiai di olio extravergine di oliva, un cucchiaino di curcuma, un cucchiaino di paprika, il cumino, un po’ di pepe ed un po’ di sale.
  • Mescolate il tutto e immergete i pezzi di pollo massaggiandoli con cura.
  • Ora coprite la ciotola con la pellicola trasparente e lasciate la carne a marinare in frigo per un minimo di 4 ore e un massimo di 24.
  • Portata a termine la marinatura, poi fate scaldare un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e rosolateci il pollo.
  • Iniziate con una fiamma sostenuta, poi abbassate non appena la carne si sarà rosolata.
  • Ora aggiungete le cipolle tritate o affettate, la stecca di cannella spezzata in due parti e lo zafferano sciolto in 90 ml di acqua.
  • Applicate il coperchio e fate cuocere per 15 minuti circa.
  • Integrate con un po’ di acqua se vedete che i liquidi si stanno riassorbendo troppo velocemente.
  • Per concludere, unite le olive verdi e il limone a fette, poi completate la cottura senza coperchio in modo che i liquidi si addensino. Servite in tavola direttamente nella tajine.

Ingredienti djej besla

  • 1 pollo a pezzi privato della pelle
  • 4 cipolle
  • 1 cucchiaino di cumino
  • un cucchiaino di paprika
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 1 bustina di zafferano
  • 80 gr. di olive verdi snocciolate
  • 1 limone confit
  • 1 stecca di cannella
  • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e pepe

Tutta la bontà e il potere nutrizionale della carne di pollo

Spezie a parte, il protagonista della ricetta del djej besla è il pollo. L’idea è di utilizzare pezzi o  bocconcini di pollo, privati della pelle. La cottura è piuttosto lunga e prevede più fasi, ma è in grado comunque di valorizzare una carne già di per sé saporita e preziosa. E preziosa lo è per davvero, soprattutto sotto il profilo nutrizionale.

A fronte di un apporto calorico minimo (di gran lunga inferiore al manzo e suino), pari a 110 kcal (pelle esclusa), la carne di pollo fornisce tantissimi nutrienti essenziali. In primis, apporta un’eccellente quantità di proteine, pari a 20 grammi per ogni etto. Si tratta, tra l’altro, di proteine dall’elevato valore biologico, che si caratterizzano per una spiccata digeribilità.

Djej Besla

La carne di pollo è anche ricca di vitamine del gruppo B, e in particolare di vitamina B5, che impatta in modo positivo sul funzionamento delle ghiandole surrenali e sulla percezione dello stress. Elevata è anche la concentrazione di sali minerali, e in particolare del magnesio, che è un po’ una sostanza tuttofare in quanto favorisce centinaia di reazioni biochimiche. Infine, la presenza abbondantissima di riboflavina, o vitamina B2, genera un impatto determinante sulla salute della cute.

Una cottura in tre fasi per avere un ottimo pollo

Il procedimento imposto dal djej besla non è complicato. O per meglio dire è alla portata di tutti, anche di chi non è un grande esperto di secondi. Tuttavia è abbastanza lungo, quello sì. Infatti, la cottura della carne avviene in tre fasi distinte. La prima consiste nella marinatura, che deve durare almeno quattro ore. Essa si realizza per mezzo di quattro spezie, che contribuiscono a pre-cuocere e insaporire la carne.

La seconda fase di questa ricetta marocchina prevede una rosolatura quasi “a secco”, ovvero con un contenuto di spezie molto limitato. Infine vi è la terza fase che dura un quarto d’ora, consiste nella cottura senza coperchio e con l’aggiunta di cannella e zafferano. Grazie a queste tre fasi, il pollo risulterà molto morbido e succoso, nonché molto saporito e digeribile.

In tutto, dalla marinatura al servizio a tavola, può trascorrere un’intera giornata! Ciononostante, vale proprio la pena di preparare (e gustare) questo delizioso pollo alla marocchina accompagnato dal cous cous (ovviamente senza glutine !) Tra le ricette marocchine assaggiate fino ad ora è la mia preferita! Le ricette del Marocco me le insegna Jasmine, una mia cara amica.

Secondi piatti arabi, non c’è solo il djej besla

Il djej besla è solo uno dei tanti secondi della cucina araba, per quanto squisito e rappresentativo della cucina del Magreb. Tuttavia, il repertorio gastronomico arabo è ben più ampio e offre un panorama di pietanze altrettanto gustose e ricche di storia.

Tra i piatti che si possono citare spicca il tajine di agnello con prugne e mandorle, una preparazione che esprime perfettamente la filosofia dell’agrodolce tipica del Marocco. La carne tenera e succosa incontra la dolcezza della frutta secca e la croccantezza della frutta a guscio, generando un contrasto che conquista al primo boccone.

Un’altra pietanza molto amata è la kefta mkaouara, ovvero polpette di carne cotte in una salsa di pomodoro speziata e arricchita con uova in camicia. Stiamo parlando di un piatto conviviale, servito spesso direttamente nella pentola di terracotta, da gustare raccogliendo la salsa con il pane caldo.

Da non dimenticare il mechoui, ossia l’agnello arrostito lentamente, usato in occasione di feste e ricorrenze. Un piatto che spicca per la carne morbidissima e impregnata dei profumi delle spezie usate per la marinatura, come cumino, coriandolo e zafferano.

Cosa bere con il djej besla

Se lo scopo è vivere un’esperienza culinaria “araba” che possa definirsi autentica, occorre scegliere con cura l’accompagnamento del djej besla. La cucina marocchina, e più in generale quella del Magreb, non contempla in maniera tradizionale bevande alcoliche per ragioni culturali e religiose. Pertanto l’abbinamento ideale non è un vino o una birra, bensì una bevanda analcolica capace di valorizzare le spezie e la dolcezza delle cipolle caramellate del piatto.

La soluzione più tipica è il tè alla menta. Se viene servito zuccherato rinfresca il palato e accompagna ogni boccone con il suo aroma erbaceo e leggermente balsamico. È più di una bevanda, è un rituale che completa l’esperienza di un vero pasto marocchino.

Un’altra opzione interessante è l’acqua aromatizzata agli agrumi, preparata con fette di limone e arancia, che viene talvolta arricchita con foglie di menta fresca. In alternativa si può optare per un succo di melograno, un frutto molto presente nella cultura araba. La sua acidità bilancia il piatto e apporta una nota fruttata che valorizza la complessità delle spezie.

FAQ

Cosa c’è nel djej besla?

Il djej besla è un piatto tradizionale marocchino a base di pollo cotto lentamente con cipolle abbondanti e spezie, come curcuma, zafferano, zenzero e pepe. Talvolta si arricchisce con l’aggiunta di olive o limone in salamoia. Il risultato è una pietanza profumata e dal sapore equilibrato tra dolce e speziato, che viene servita spesso con pane caldo o cous cous.

Quante calorie ha il djej besla?

Il contenuto calorico del djej besla dipende dalla quantità di olio utilizzata e dalla dimensione delle porzioni. In media una porzione può apportare circa 400-500 calorie, grazie alla combinazione di pollo, olio d’oliva e cipolle caramellate. È un piatto nutriente, ricco di proteine e grassi buoni, ma va consumato con moderazione se si segue una dieta ipocalorica.

Com’è la cucina marocchina?

La cucina marocchina è caratterizzata da un uso abbondante di spezie ed erbe aromatiche, da cotture lente e da piatti conviviali. È una cucina che predilige l’equilibrio tra dolce e salato, come dimostrano i tajine con frutta secca, inoltre utilizza ingredienti semplici come legumi, cereali, verdure e carni di pollo o agnello.

Cosa si mangia a colazione in Marocco?

La colazione marocchina è varia e ricca. Si possono trovare pane fresco o focacce, accompagnati da miele, burro o marmellate. Spesso si consumano anche frittelle o crêpes locali, come i baghrir o i msemen, che vengono serviti con il tè alla menta. Talvolta compaiono formaggi freschi o olive, a testimonianza di una tradizione che non separa rigidamente dolce e salato nei pasti mattutini.

Quale carne si mangia in Marocco?

In Marocco la carne più diffusa è quella di pollo, seguita dall’agnello, che è molto apprezzato per i piatti festivi. Anche il manzo è presente, sebbene in misura minore, e viene spesso utilizzato per stufati e spezzatini. La carne di maiale, invece, non è consumata per motivi religiosi. Le carni vengono quasi sempre cucinate con spezie e accompagnate da verdure, cereali o legumi.

Ricette etniche ne abbiamo? Certo che si!

4.3/5 (7 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Djej Besla, il delizioso pollo alla marocchina

  • Mar 19 Set 2023 | Rossella Sofia ha detto:

    Sono una antropologa appassionata di cucina etnica

    • Mar 19 Set 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Sono felice di sentire che sei un’appassionata di cucina etnica! L’antropologia può offrire una prospettiva affascinante e approfondita sulla cultura e la società attraverso il cibo. Esplorare le tradizioni culinarie di diverse culture può essere un viaggio avvincente nel mondo delle persone, delle loro storie e delle loro identità.

      Se hai qualche racconto o esperienza interessante legata alla tua passione per la cucina etnica, sarò felice di ascoltarla. La condivisione di conoscenze e storie può arricchire ulteriormente la comprensione delle diverse cucine e delle culture dietro di esse.

  • Dom 18 Ago 2024 | Maria ha detto:

    Perchè la foto della tajine se poi viene cotto in padella??

    • Ven 30 Ago 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Maria è cotto nella tajine ma puo’ utilizzarne anche una in terracotta o altro

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