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Tagliatelle di grano saraceno con seppioline, piatto completo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Tagliatelle di grano saraceno con seppioline
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 45 min
cottura
Cottura: 25 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Le tagliatelle di grano saraceno con seppioline e carciofi sono un piatto straordinario sia dal punto di vista estetico che da quello nutrizionale. Questo primo piatto affascina non solo per i suoi colori scuri che richiamano il nero delle seppie, ma anche per la sua composizione di ingredienti altamente salutari.

Iniziamo dal grano saraceno, un cereale noto per la sua eccezionale valenza nutrizionale. A differenza di molti altri cereali, il grano saraceno è moderato in termini di apporto calorico ed è praticamente privo di grassi. Tuttavia, è una ricca fonte di sostanze benefiche per il corpo, tra cui proteine ​​di alta qualità, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come il magnesio. Questo lo rende una scelta ideale per coloro che cercano un’opzione di pasta meno calorica ma altamente nutritiva.

Passando alle seppioline, si tratta di un ingrediente marino che ha molto da offrire dal punto di vista nutrizionale. Sono caratterizzate da un basso apporto calorico, ma sono ricche di proteine ​​di alta qualità e minerali importanti per la salute. Le seppioline sono anche una fonte di omega-3, acidi grassi benefici per il cuore e il cervello.

Infine, l’inclusione dei carciofi aggiunge ulteriori strati di gusto e nutrienti al piatto. I carciofi sono noti per la loro fibra, che può favorire la digestione e la sazietà, oltre a fornire una serie di vitamine e minerali essenziali.

Ricetta tagliatelle di grano saraceno con seppioline

Preparazione tagliatelle di grano saraceno con seppioline

Per la ricetta delle tagliatelle di grano saraceno con seppioline per prima cosa dedicatevi alla preparazione della pasta. Vi serviranno 200 grammi di farina di grano saraceno, 60 grammi di farina di riso, 3 uova, acqua e sale. Setacciate le farine, versatele in una ciotola e mescolate, dopodiché distribuitele in una spianatoia creando la classica fontana con al centro un pò di sale e le uova. Mescolate con una forchetta a cominciare dall’interno, recuperando gradualmente la farina dai bordi, poi lavorate con le mani dall’esterno verso l’interno, amalgamando tutta la farina che si trova sulla spianatoia.

Continuate così per circa un quarto d’ora, aggiungendo acqua se necessario. Successivamente tirate l’impasto, piegatelo su se stesso e ripetete queste azioni per un paio di volte, o almeno fino a quando l’impasto non sarà sodo e uniforme Formate una palla, coprite con una pellicola e fate riposare per circa mezz’ora. Dopo infarinate di nuovo la spianatoia e andate di mattarello, fino a quando l’impasto non si sarà trasformato in una sfoglia di mezzo centimetro di diametro. Arrotolate la sfoglia e tagliatela in tante fettine lunghe 5-7 mm. Infine, fatele essiccare per un paio d’ore.

Adesso occupatevi degli altri ingredienti. Sbucciate i carciofi, riduceteli a spicchi piccoli e anneriteli. Per farlo, versate uno spicchio alla volta in una ciotola con dell’acqua e succo di limone. Nel frattempo lavate accuratamente le seppioline ed asciugatele. Togliete la buccia da uno spicchio d’aglio, ricavatene due metà, fate un trito con lo scalogno e fate rosolare il tutto in una padella con un sottile strato d’olio. Inserite anche le seppioline, fate cuocere per circa 3-4 minuti e sfumate con il vino bianco, infine aggiungete un po’ di sale e pepe. Rimuovete poi l’aglio e fate andare a fuoco lento per un’altra decina di minuti.

Adesso occupatevi dei carciofi. Fateli rosolare con un altro spicchio d’aglio e, a metà cottura, aggiungete il timo, il sale e il pepe. Se necessario, aggiungete un po’ d’acqua e ricordatevi di togliere l’aglio a circa metà cottura. Quando i carciofi sono pronti aggiungete le seppioline. Cucinate poi le tagliatelle in acqua salata, scolatele e fatele saltare un attimo in padella con i carciofi e le seppioline. Ora impiattate e servite. Buon appetito!

Ingredienti tagliatelle di grano saraceno con seppioline

  • 320 gr. di tagliatelle di grano saraceno
  • 300 gr. di seppioline
  • 6 carciofi
  • 1 limone
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 rametto di timo
  • 1 scalogno
  • ½ bicchiere di vino bianco secco
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • q. b. di sale e pepe.

Tagliatelle di grano saraceno con seppioline e carciofi, un primo sui generis

Le tagliatelle di grano saraceno con seppioline e carciofi si discosta dai tradizionali piatti di pasta con il pesce. Aggiunge un tocco di originalità e complessità ai sapori. La combinazione del sapore leggermente terroso del grano saraceno, la dolcezza dei carciofi e il caratteristico gusto delle seppioline creano un’esperienza culinaria davvero unica. È una dimostrazione di come la cucina possa essere non solo deliziosa ma anche nutriente e sorprendente in termini di composizione e presentazione.

Le tagliatelle di grano saraceno con seppioline e carciofi sono un piatto che stimola i sensi e nutre il corpo. È un’opzione eccezionale per coloro che cercano un’alternativa salutare ai piatti tradizionali a base di pasta e pesce, dimostrando che la cucina può essere sia gustosa che benefica per la salute.

Il grano saraceno merita!

Immagina di fare un viaggio culinario attraverso le terre lontane dell’Asia centrale, dove il grano saraceno ha origini antiche. Questa pianta resistente e affascinante è stata coltivata e utilizzata da secoli in varie culture e continenti.

Una delle prime cose che probabilmente ti colpirebbero è il nome fuorviante: “grano saraceno“. Non ha nulla a che fare con il grano comune o con i saraceni, ma piuttosto con la sua somiglianza con il grano nella forma dei suoi semi triangolari. Questi semi sono il vero tesoro del grano saraceno e sono ricchi di nutrienti.

Le qualità di adattabilità del grano saraceno sono impressionanti. Cresce vigorosamente in climi più freddi e su terreni non molto fertili, dimostrando una notevole resistenza alle avversità ambientali. È anche una coltura a ciclo breve, il che significa che può essere coltivata in stagioni più brevi, offrendo un sostegno prezioso per le comunità agricole in molte parti del mondo.

Dal punto di vista nutrizionale, il grano saraceno è un vero e proprio superfood. È una fonte di proteine ​​di alta qualità, offrendo agli amanti delle diete vegetali una buona alternativa. Contiene anche fibre per migliorare la digestione, vitamine del gruppo B per il metabolismo e minerali come il magnesio. Ma ciò che lo rende particolarmente speciale è la sua assenza di glutine, che lo rende adatto a coloro che devono evitare questo componente a causa della celiachia o dell’intolleranza al glutine.

Le meraviglie del grano saraceno

Immagina di viaggiare attraverso le diverse culture culinarie che hanno abbracciato il grano saraceno. In Russia, potresti assaporare il “kasha,” una specie di porridge di grano saraceno spesso consumato a colazione o come contorno. In Giappone, il “soba” è una varietà di pasta a base di grano saraceno che è una delizia invernale. E nelle cucine occidentali, potresti trovare il grano saraceno trasformato in pancake, pizze o pasta senza glutine, soddisfacendo le esigenze dietetiche di molte persone.

Ma il grano saraceno offre molto di più. È utilizzato per produrre una vasta gamma di prodotti, come il miele di grano saraceno con il suo sapore robusto e il grano saraceno soffiato che aggiunge croccantezza ai cereali per la colazione. E non dimentichiamo la birra di grano saraceno, una bevanda artigianale apprezzata da molti intenditori.

In definitiva, il grano saraceno è molto più di quanto il suo nome possa suggerire. È una pianta affascinante e nutriente che ha attraversato secoli e continenti per offrire una varietà di piatti deliziosi e nutrienti, diventando un pilastro importante nelle diete senza glutine e una gemma culinaria in tutto il mondo. Quindi, se hai l’opportunità, non perdere l’occasione di scoprire il mondo del grano saraceno attraverso la cucina e la cultura delle diverse regioni che lo abbracciano.

Io consiglio di preparare le tagliatelle di grano saraceno in casas, ossia senza acquistare prodotti industriali. D’altronde, la preparazione non prevede difficoltà ulteriori rispetto alle tagliatelle normali, se escludiamo la necessità di integrare l’impasto con la farina di riso per ottenere un gusto più equilibrato.

Perché le seppioline si sposano con il grano saraceno

La seppia è una delle specie marine più dietetiche, ecco perchè l’abbiamo utilizzata nelle nostre tagliatelle al grano saraceno. Infatti, apporta appena 72 kcal per 100 grammi. La quantità di grasso, poi, è infima, e si attesta intorno all’1%. In compenso, fornisce una certa quantità di proteine, pari a 14 su 100 grammi, un valore abbastanza alto per un pesce. Della seppia si apprezza anche la quantità straordinaria di minerali quali il potassio, il ferro, il calcio e il fosforo.

Tagliatelle di grano saraceno con seppioline

Per quanto riguarda il sapore, risulta molto particolare. Il motivo risiede nella composizione delle carni della seppia, che vedono un’incidenza considerevole del tessuto connettivo. Questa, tra l’altro, contribuisce a mantenere la polpa sempre morbida, dunque adatta a un primo con pasta fresca, e in particolare realizzata con grano saraceno.

La pulizia delle seppioline

La pulizia delle seppioline può sembrare una procedura complicata, ma con un po’ di pratica e pazienza, puoi farlo in modo efficace e ottenere dei risultati deliziosi. Immagina di voler preparare un piatto di seppioline fresche in casa, e il tuo pescivendolo preferito ti ha fornito le seppioline intere, con teste, interiora devi farlo da te.

Il processo di pulizia delle seppioline è una pratica che richiede attenzione ai dettagli. Ecco come farlo passo dopo passo:

  • Rimuovere la testa : Inizia tenendo una seppiolina nella tua mano dominante. Con l’altra mano, afferra delicatamente la testa tra il pollice e l’indice e tira verso l’alto in modo deciso ma delicato. La testa dovrebbe uscire insieme con gli organi interni, comunemente noti come le viscere. Questa è la parte più delicata del processo, quindi fallo con cura per evitare di rompere la sacca delle viscere.
  • Rimuovere il becco : Ora, guarda attentamente la parte rimanente della seppiolina, e al centro noterai un piccolo becco, che potrebbe sembrare un becco dritto o uno a forma di pappagallo. Prendi il coltello e rimuovilo con cura o usa le dita se preferisci. Questa piccola parte deve essere eliminata per evitare che diventi dura durante la cottura.
  • Pulire l’interno : Dopo aver rimosso la testa e il becco, resterà la seppiolina vuota ma con una sacca trasparente all’interno, che contiene una specie di cartilagine e altre viscere. Rimuovila con molta delicatezza e assicurazioni di pulire accuratamente l’interno.
  • Risciacquo sotto acqua fredda : Una volta pulita, risciacqua le seppioline sotto un getto di acqua corrente fredda per rimuovere eventuali residui o impurità rimaste.
  • Asciugare : Dopo il risciacquo, tamponare delicatamente con carta assorbente o un canovaccio pulito per rimuovere l’umidità in eccesso.

A questo punto, avrai delle seppioline pronte per essere cucinate secondo la tua ricetta preferita. La pulizia delle seppioline richiede un po’ di pratica, ma con il tempo diventerai più abile e sarai in grado di farlo con facilità. È un passaggio importante per ottenere piatti a base di seppioline deliziosi e ben preparati, quindi vale la pena dedicarci un po’ di tempo per farlo correttamente. Buon appetito!

Ricette con seppioline ne abbiamo? Certo che si!

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