Lepre in salmì, un secondo dai sapori forti
La lepre in salmì è uno dei tesori culinari delle cucine tradizionali, una pietanza che evoca sapori ancestrali e antiche tradizioni gastronomiche. Questo piatto, spesso associato alle domeniche e alle festività, si distingue per la sua eleganza e complessità. La lepre stessa, un esemplare di selvaggina apprezzata per la sua carne unica, è la protagonista indiscussa di questa preparazione.
Nel corso di questo articolo, esploreremo la lepre in salmì in tutti i suoi aspetti: dalla carne, con le sue caratteristiche nutrizionali e il gusto unico, ai segreti della preparazione che la rendono un piatto così amato. Scopriremo anche come mitigare il suo tipico “odore di selvatico” per ottenere un risultato perfettamente equilibrato.
Intraprendiamo un viaggio nel mondo della cucina tradizionale, dove la lepre in salmì è una gemma culinaria da apprezzare e condividere con amici e familiari. Prepariamoci a scoprire il fascino intramontabile di questo piatto classico e a imparare a crearlo con maestria nella propria cucina.
Ricetta lepre in salmì ricetta della nonna Maria
Preparazione lepre in salmì
Come cucinare la lepre in salmi? Per la preparazione della lepre in salmì iniziate ricavando dei bocconcini dalla lepre, o reperitela già tagliata a pezzi. Ad ogni modo, versate i bocconcini di lepre in una ciotola ampia, aggiungete le erbe aromatiche che avete a disposizione, le bacche di ginepro e chiodi di garofano, poi ricoprite la carne con il vino rosso e lasciate marinare in frigorifero per almeno 24 ore. Meglio ancora se 48 ore.
Scolate la lepre usando un colino e mettete da parte il liquido della marinatura. In una padella mettete a sciogliere metà del burro e soffriggeteci leggermente l’aglio, le cipolle e le carote, tutti e tre tritati molto finemente. In una padella a parte fare sciogliere l’altra metà del burro e rosolateci la lepre. Una volta che è rosolata, trasferitela nella padella con il soffritto e usate il vino della marinatura per sfumare leggermente. Infine, applicate il coperchio e fate cuocere per due ore a fiamma molto moderata. I tempi di cottura sono essenziali. Prima di spegnere il fuoco verificate che la carne sia ben tenera e regolate di sale e pepe. La vostra lepre in salmì è pronta per essere servita. Accompagnate con della polenta.
Ingredienti lepre in salmì
- 1 lepre (circa 1 kg tolti gli scarti)
- 2 carote
- 2 cipolle
- 1 spicchio d’aglio
- 1 litro di vino rosso
- erbe aromatiche (timo; alloro; rosmarino; salvia)
- 10 gr. fra bacche di ginepro e chiodi garofano
- 40 gr. di burro chiarificato
- un pizzico di sale e pepe
Tutto il gusto “strong” della lepre in salmì
La lepre in salmì è uno fra i secondi piatti della cucina popolare. Il piatto classico della domenica o delle feste. E’ un piatto dalle origini antiche, che fa leva su un esemplare di selvaggina tra i più apprezzati: la lepre. La sua carne è squisita e solo vagamente simile a quella del coniglio. Si differenzia da quest’ultima per una consistenza più coriacea, per un sapore molto più intenso, ma anche per una potenza nutrizionale più significativa. Il riferimento è in primo luogo alle proteine, che la compongono per il 22% (una percentuale superiore a quella del manzo e del maiale). E’ anche estremamente magra, una caratteristica dovuta allo status di “selvaggina” (gli animali di allevamento tendono a sviluppare più grasso).
Anche in ragione di ciò, la carne di lepre è ipocalorica. Apporta, infatti, solo 110 kcal per 100 grammi. In compenso è davvero ricca di proteine, il riferimento, in questo caso, è al ferro. Non manca però il potassio, il calcio, il fosforo e il magnesio. Per quanto concerne le vitamine, la carne di lepre, come qualsiasi altro alimento di origine animale, eccelle nelle vitamine del gruppo B. Va detto, inoltre, che contiene anche una quantità di sodio leggermente superiore alla media, ma è sufficiente mostrarsi moderati con il sale per ovviare a questo problema.
Come si prepara il salmì?
Il salmì, utilizzato per la preparazione della nostra lepre, è un metodo di cottura particolarmente adatto alla selvaggina. Il problema di questa tipologia di carne corrisponde, da un lato a una consistenza coriacea, dettata da un muscolo più tonico; dall’altro lato a un sapore abbastanza tenace, che per alcuni potrebbe risultare addirittura fastidioso. Il salmì consente di ovviare, in maniera tutto sommato semplice, a entrambi questi problemi. Il più fulgido esempio del ruolo del salmì nel trattamento di una carne da selvaggina è proprio questo piatto della lepre in salmì. Come già accennato, soprattutto se paragonata a quella del coniglio, la carne di lepre è per sua stessa natura “forte” e coriacea.
Ma in cosa consiste il salmì? Ebbene, il trattamento non è complicato, ma solo abbastanza lungo. Si compone di due fasi. Nella prima, la carne viene lungamente marinata in una soluzione di vino, erbe aromatiche e spezie. La marinatura, nella maggior parte dei casi, così come nella lepre in salmì, deve durare almeno una notte. A seguito della marinatura la carne diventa molto morbida, dunque è pronta per la cottura vera e propria. Anche la cottura è lunga, e in genere avviene con erbe e spezie. Spesso, come nel caso della lepre, la carne viene prima rosolata a parte e poi cotta in padella con gli altri ingredienti. Per quanto concerne la rosolatura si preferisce il burro, che è bene sia chiarificato in quanto sopporta meglio le alte temperature.
L’importanza delle erbe aromatiche per questo piatto
In qualsiasi preparazione, inclusa anche la lepre in salmì, l’impatto delle erbe aromatiche e delle spezie è sempre notevole. Non potrebbe essere altrimenti, se si considera l’aroma e il sapore che le caratterizza. D’altronde, sono per definizione sostanze “insaporenti”. Nella fattispecie della carne in salmì, le spezie agiscono anche come equalizzatori del sapore. La selvaggina ha di norma un sapore molto forte, sicché tocca alle spezie e agli aromi alterarlo, senza per questo tradirlo o nasconderlo.
Tra l’altro, le spezie e le erbe aromatiche fanno anche bene alla salute. Non è un caso che fino a qualche decennio fa venissero impiegate esplicitamente anche come farmaci. Non sono da meno le erbe utilizzate qui: timo, alloro, rosmarino e salvia. Stesso discorso per le bacche di ginepro, che tra le altre cose esercitano una funzione antisettica e antibatterica. Come cucinare la lepre in salmì? Vi lascio ingredienti e preparazione.
Come togliere l’odore di selvatico dalla lepre: consigli e trucchi
La lepre è una prelibatezza culinaria molto apprezzata, ma spesso la sua carne può avere un odore di selvatico pronunciato che potrebbe non essere gradito da tutti. Tuttavia, esistono diversi modi per mitigare questo odore e preparare una lepre deliziosa. Ecco alcuni consigli:
- Marinatura: Uno dei modi più efficaci per sbarazzarsi dell’odore di selvatico è marinare la carne di lepre. La marinatura aiuta a ammorbidire la carne e a neutralizzare gli odori indesiderati. Usate un mix di vino rosso o bianco, aceto, erbe aromatiche come rosmarino e timo, aglio, pepe nero e altre spezie a piacere. Lasciate marinare la carne in frigorifero per alcune ore o anche per una notte intera.
- Lavaggio: Dopo la marinatura, sciacquate bene la carne sotto acqua corrente fredda per rimuovere eventuali residui della marinatura e odori sgradevoli.
- Aromi e ingredienti: Durante la cottura, aggiungete ingredienti aromatici come cipolle, aglio, carote e sedano. Questi aromi possono contribuire a coprire l’odore di selvatico e conferire alla lepre un sapore più equilibrato.
- Cottura lenta: La lepre è una carne magra e coriacea, quindi richiede una cottura lenta e a fuoco basso. La cottura prolungata aiuta a renderla più tenera e a permettere che i sapori si amalgamino meglio.
- Aggiunta di grasso: Se desiderate rendere la carne più morbida e meno asciutta, potete aggiungere del grasso come olio d’oliva o burro durante la cottura.
- Spezie e erbe aromatiche: L’uso di spezie come il pepe nero, il rosmarino, il timo e il peperoncino può contribuire a dare alla lepre un sapore più interessante e coprire eventuali odori indesiderati.
Che tipo di carne è la lepre?
La lepre è un animale selvatico di taglia medio-piccola che appartiene alla famiglia dei leporidi. La sua carne è magra, tenera e ha un colore scuro. Si differenzia dalla carne di altri animali da allevamento come il pollo, il maiale o il manzo per la sua consistenza più coriacea e per un sapore molto più intenso.
Che gusto ha la lepre?
La carne di lepre ha un gusto distintivo e complesso. Molti la descrivono come un sapore robusto e ricco, con note leggermente “selvatiche” o “boschive”. Ha una dolcezza naturale che si sposa bene con gli aromi della marinatura e degli ingredienti utilizzati nella preparazione. Il suo sapore unico è uno dei motivi per cui la lepre è considerata una delizia culinaria in molte cucine tradizionali.
Ricette con lepre ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Arrosto di maiale con castagne, una ricetta per...
Come preparare le castagne? Le altre protagoniste di questo arrosto di maiale sono le castagne, che caratterizzano questo secondo piatto, differenziandolo dalla versione canonica. Le castagne...
Lumache alla calabrese, una ricetta gustosa e tradizionale
Un focus sulle lumache La ricetta delle lumache alla calabrese ci da modo di parlare della lumaca, un ingrediente che non ricorre spesso nelle ricette della cucina tradizionale ma che può regalare...
Harira, l’ottima zuppa di carne della cucina marocchina
Ceci e lenticchie, una combinazione perfetta L’harira può essere definito un secondo con ambizioni da pasto completo grazie al contestuale apporto di proteine e carboidrati. Le proteine vengono...
2 commenti su “Lepre in salmì, un secondo dai sapori forti”