San Pietro con patate e limone, un secondo sfizioso
Cos’è il piatto San Pietro con patate
San Pietro con patate, capperi e limone: un secondo sfizioso. Il pesce San Pietro è uno dei tanti protagonisti “ittici” della tradizione culinaria italiana. E’ infatti un pesce che si trova in abbondanza nei nostri mari, abbastanza facile da preparare e versatile. Viene comunque considerato come un pesce pregiato, visto anche il gusto e la trattabilità delle sue carni. Ottime le proprietà nutritive: l’apporto calorico è piuttosto ridotto e non va oltre le 80 kcal ogni 100 grammi; ottimo invece l’apporto in termini di proteine (16,2 grammi) e di minerali, fosforo in testa.
La ricetta del pesce San Pietro al forno con patate e salsa di capperi e limone è in grado di valorizzare appieno questo prezioso prodotto del mare. L’elaborato contorno interviene in maniera significativa per valorizzare le sue gustosi carni, e anzi propone sentori agrodolci. Il riferimento, in questo caso, è all’abbondante presenza del limone.
Ricetta San Pietro con patate
Preparazione San Pietro con patate
- Per prima cosa occupatevi delle patate, sbucciatele e ricavatene fette sottili aiutandovi con la mandolina. Poi disperdete l’amido immergendole in acqua corrente.
- Ora asciugate le patate e friggetele, infine scolatele su della carta assorbente e aggiungete il sale.
- Adesso è il turno del limone: tagliate le scorze a julienne, fate sbollentare per un paio di minuti in acqua zuccherata e scolate; la polpa invece tagliatela a cubetti, eliminando la parte bianca.
- Infine, occupatevi del pesce: evisceratelo e adagiatelo su una placca.
- Poi aggiungete il sale, il rosmarino (sulla pancia) e il sedano schiacciato (a mo’ di tappeto).
- Infornate per 5 minuti a 200 gradi e sfumate con il vino, infine aggiungete i capperi, la scorza, la polpa di limone e i pomodorini tagliati a metà.
- Ora re-infornate fino a quando il pesce non si sarà cotto.
- Infine componete il piatto: adagiate il contenuto della placca su un vassoio, date una spolverata di timo e basilico tritati.
- Servite con le patate e buon appetito.
Ingredienti San Pietro con patate
- 1
- 8 kg di San Pietro
- 200 gr. di patate a pasta gialla
- 2 limoni
- 20 gr. di zucchero
- 100 gr. di sedano
- 100 ml. di vino bianco
- 60 gr. di capperi dissalati
- 300 gr. di pomodorini datterini
- erbe aromatiche (rosmarino timo e basilico)
- q. b. di olio per friggere
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di sale.
Le patate a pasta gialla
Il contorno della ricetta San Pietro con patate consta di una parte più classica, ossia le patate fritte. In ogni caso il concetto viene in parte rivisitato, dal momento che le patate non vengono tagliate a bastoncini, come si usa di solito, ma a fette in modo da rievocare il formato chips. Dovreste però prestare attenzione alla qualità delle patate, che devono essere a pasta gialla. Queste, infatti, sono le uniche in grado di tenere una frittura dopo essere state tagliate a fette sottili.
Le patate a pasta gialla sono ben riconoscibili. Ovviamente dal di dentro, verificando l’effettivo colore della pasta, ma anche dal di fuori: la buccia nella stragrande maggioranza dei casi ha un colore tendente al marrone vivo.
Le proprietà del limone
Importantissimo è il ruolo del limone, che pur facendo parte del contorno in realtà contribuisce nettamente a insaporire le già ottime carni del pesce San Pietro. In genere, quando si parla di piatti a base di pesce, il limone viene utilizzato sotto forma di succo, quindi da spremere sulle carni. In questa ricetta, al limone viene riservato un ruolo più decisivo, certamente più composito. Per esempio, viene utilizzata sia la scorza che la polpa.
La scorza infatti viene fatta bollire (leggermente) nell’acqua zuccherata, mentre la polpa va tagliata a cubetti. Entrambe, poi, vanno addizionate al pesce prima della cottura. Insomma, il limone gioca un ruolo diverso, più da protagonista. Il risultato è eccellente, a giudicare da come si sposa non solo con il pesce ma anche con gli altri ingredienti (tanti) che formano questa splendida e ricercata ricetta.
Tanti aromi per il piatto San Pietro con patate
Questo secondo a base di pesce San Pietro con patate è tutto sommato semplice ma prevede una fase aromatica abbastanza corposa. Il pesce in sé viene “farcito” con sedano e rosmarino, mentre a preparazione conclusa si aggiungono il timo e il basilico. E’ un abbinamento molto interessante che garantisce aroma, freschezza e anche un sentore fruttato. Il timo, infatti, richiama al limone e impreziosisce senza coprire.
La presenza di queste erbe aromatiche aumenta lo spessore nutrizionale della ricetta. Sono infatti ricche di antiossidanti, sostanze che agiscono in funzione antitumorale, riducono l’impatto dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare. Il basilico, poi, contiene sostanze rare per gli alimenti di origine vegetali, come il calcio e gli acidi grassi omega tre. Il calcio fa bene alle ossa e previene le patologie dell’apparato scheletrico. Gli omega tre, invece, proteggono il cuore e riducono il colesterolo cattivo.
Come friggere bene il pesce San Pietro
Il San Pietro, in occasione di questa ricetta, viene accompagnato dalle patate. Sulla tipologia di patate ho già detto tutto, ma qui parlo della loro cottura. Vi consiglio di friggere le patate in modo da conferire al piatto un sapore ancora più corposo e accentuato, in linea con l’intensità garantita dal pesce.
La frittura è uno dei metodi di cottura più rapidi, ma può essere pericoloso per la linea e per la salute se si abusa. L’unico modo per contenere i rischi è ridurre la quantità di olio assorbito dalle patate. Come fare? Gli accorgimenti da prendere sono due.
Il primo consiste nell’impiego di abbondante olio. Per quanto possa sembrare paradossale, solo l’impiego di una quantità sostenuta di olio consente una vera frittura ad immersione, che riduce la capacità dell’alimento di assorbire i grassi. Il secondo accorgimento consiste nell’impiego di carta assorbente, su cui lasciare riposare per qualche minuto le patate appena fritte.
Il ruolo del sedano nel San Pietro con patate
Il sedano gioca un ruolo fondamentale nella ricetta del San Pietro con patate, infatti viene utilizzato come primo condimento per il pesce (insieme al rosmarino). E’ una soluzione intelligente in quanto il sedano è tra gli ortaggi che cedono al meglio i propri sentori agli altri alimenti. In particolare, grazie al sedano il pesce San Pietro assume note più aromatiche, che valorizzano la corposità delle sue carni.
La presenza del sedano, poi, rende il piatto più salutare. Pochi lo sanno, ma questa verdura spicca per le ottime proprietà nutrizionali. Il riferimento è all’abbondanza di fibre, che agevolano la digestione, e di sali minerali. Troviamo infatti il potassio, il calcio, il magnesio, il fosforo, lo zinco, il rame, il selenio e il ferro. Non mancano la vitamina C e la vitamina A. Infine, sono presenti persino tracce di vitamine del gruppo B, tipiche più che altro degli alimenti di origine animale.
Come accompagnare questo piatto?
Il San Pietro con patate e limone, come qualsiasi secondo di pesce che si rispetti, può e deve essere accompagnato da un buon vino. Quale vino scegliere? Il consiglio è di optare per un vino bianco leggero e frizzante. Una buona soluzione potrebbe essere il Chardonnay, che è anche poco alcolico (raramente supera i 10.5 gradi). Funziona molto bene anche il Colli Martani Grechetto, che è un po’ più pesante ed è indicato anche per le zuppe di pesce.
Si può anche accompagnare il pasto con un Collio Goriziano Ribolla Gialla, che è molto corposo e può essere consumato anche insieme ai salumi affumicati. E per chi non beve alcolici? L’acqua in questo caso va più che bene. In alternativa si può associare un’acqua tonica o una soda.
FAQ sul San Pietro con patate
Che gusto ha il pesce San Pietro?
Il pesce San Pietro al forno ha un sapore molto spiccato, che ricorda vagamente il pesce spada, benché appartenga a tutt’altra specie. Si fa apprezzare per le sue carni sode e compatibili con più metodi di cottura.
Quanto costa al kg il pesce San Pietro?
Il San Pietro è considerato un pesce di lusso, ma è disponibile in numerose varietà e sottospecie, alcune pregiate altre meno. Ciò si riflette sui prezzi, che sono molto variabili. Il pesce San Pietro viene venduto in genere a un prezzo compreso tra 9 e 25 euro al chilo.
Perché il pesce San Pietro si chiama così?
Il nome deriva da una leggenda. San Pietro avrebbe cercato di pescare questo pesce a mani nude, lasciando delle macchie sulle sue squame, a ricordo indelebile del “tocco” del Santo.
Ricette di pesce ne abbiamo? Certo che si!
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