Hot dog, un classico americano semplice da preparare
Hot Dog, il fast food perfetto per il Super Bowl
Chi non ha mai mangiato un hot dog? Certo, è uno snack o un pasto da street food originario degli Stati Uniti, ma ormai è un’istituzione anche in Italia, presenza gradita nelle fiere, nelle feste, nelle sagre etc. L’hot Dog, tra l’altro, almeno negli States è consumato in occasione di eventi sportivi, anzi è quasi prassi che vengano consumati durante i grandi appuntamenti, come il Super Bowl.
Se avete intenzione di guardarlo, e volete vivere una serata davvero americana, vi consiglio di preparare per l’occasione un classico hot dog americano. Sarà un modo per gustarvi a pieno lo spettacolo ed immedesimarvi alla perfezione in uno degli eventi più importanti d’America.
Quello che vi propongo oggi è sì un hot dog classico, che incarna alla perfezione lo spirito americano, ma con una leggera variazione sul tema. E’ infatti gluten free. D’altronde, per renderlo accessibile anche a chi manifesta problemi nell’assorbimento del glutine, è sufficiente cambiare il tipo di pane.
Per il resto è un hot dog nel vero senso della parola, americano in ogni sua componente. Non può mancare il wurstel gigante, come non può mancare il ketchup, la maionese, la lattuga e i pomodori. Insomma un hot dog che si rispetti che segue i canoni della cucina statunitense, ma adatto in questo caso anche per tutti coloro che hanno problemi di intolleranza al glutine.
Ricetta hot dog
Preparazione hot dog
- Per la preparazione del vostro hot dog iniziate tagliando il pane in due parti.
- Poi fate rosolare il wurstel su una piastra che avrete già riscaldato in precedenza.
- Pulite accuratamente le foglie di lattuga sotto acqua corrente (sarà meglio se le lasciate a mollo per qualche minuto con un po’ di bicabornato).
- Infine tagliate i pomodori a rondelle.
- Adesso farcite il vostro panino con la lattuga, le rondelle di pomodori, il wurstel e guarnite il tutto con ketchup e maionese.
Ingredienti hot dog
- 1 panino per hot dog senza glutine
- 1 wurstel gigante di tacchino
- mezzo pomodoro
- 3 foglie di lattuga
- q. b. di ketchup
- q. b. di maionese
Il panino all’americana senza glutine
Come ho già anticipato, l’unica variazione sul tema rispetto al classico hot dog americano risiede nel pane. Molto banalmente, scegliete una variante priva di glutine. Il consiglio, per non tradire lo spirito americano di questa semplice ma deliziosa ricetta, è di scegliere comunque una tipologia “all’americana”, ovvero soffice, con burro e olio (per consistenza simile a quella degli hamburger).
Non dovrebbe essere complicato reperirla, dal momento che ormai anche i supermercati normali si sono attrezzati per fornire ai clienti prodotti gluten free in grado di sostituire, senza grandi differenze nel gusto e nella consistenza, gli alimenti tradizionali.

Anche perché i problemi di assorbimento del glutine sono più diffusi di quello che si potrebbe pensare. L’incidenza della celiachia è aumentata negli ultimi anni, anche se le correnti di pensiero sono diverse: c’è chi dice che ad essere aumentato è l’accesso alla diagnosi, c’è invece chi dice che l’aumento è reale e causato da un consumo di farine bianche superiore al passato.
Poi, in numero se possibile ancora maggiore, ci sono i le persone che sono solo sensibili al glutine, che in linea teorica possono convivere con il disturbo senza cambiare regime alimentare, ma rischiano un drastico abbassamento del tenore di vita.
Chi soffre di problemi riguardanti l’assorbimento del glutine può seguire due strade: o acquista prodotti deglutinizzati, come in questo caso, o semplicemente sceglie alimenti che naturalmente non contengono glutine, come le farina di riso, di mais etc. Il consiglio è di seguire la seconda alternativa ma, in questo caso, va bene anche la prima.
Oltre al classico abbinamento ketchup e maionese si possono provare tante varianti sfiziose. Ad esempio potete usare una salsa barbecue dal gusto affumicato, una salsa fresca con yogurt ed erba cipollina, o una senape al miele che unisce dolce e piccante. Anche una salsa ai peperoni arrostiti, o una crema di avocado e lime, sono ottime alternative per chi ama sperimentare nuovi equilibri di gusto senza allontanarsi troppo dalla tradizione.
I wurstel fanno male?
Per questo hot dog ho pensato ad un wurstel di tacchino. Se wurstel deve essere (e in questa ricetta è un alimento irrinunciabile) che allora sia il meno calorico possibile. Anche perché le possibilità di scelta sono numerose, la ricetta originaria, infatti, non prescrive il tipo di wurstel lasciando ampia flessibilità. Il tacchino, poi, si caratterizza per carni povere di grasso, ricche di nutrienti, capaci di apportare una quantità di proteine che non ha nulla da invidiare a quella delle carni rosse. E’ anche ricco di oligoelementi e non lascia per nulla a desiderare in quanto a contenuto vitaminico.
Che sia di tacchino, di pollo o di suino, la maggior parte degli italiani considera il wurstel un ingrediente tutt’altro che salutare, e anzi pericoloso se consumato in grandi quantità. E’ vero o si tratta solo di una diceria? In realtà è davvero difficile rispondere a questa domanda. Anche perché dipende dalle materie prime e dalla quantità consumata.
I metodi di produzione dei wurstel non sono necessariamente i medesimi da un’azienda all’altra. In linea di massima, è sufficiente scegliere prodotti realizzati da aziende di qualità, che hanno a cuore la salute dei clienti. Se acquistate un prodotto scadente, per quanto buono, potreste ritrovarvi effettivamente con un alimento che rischia di far aumentare il colesterolo e capace di stimolare un aumento della pressione sanguigna.
Come cucinare gli hot dog a regola d’arte
L’hot dog è solo all’apparenza una preparazione semplice. Per ottenere un risultato eccellente è necessario prendere alcuni accorgimenti. Il primo riguarda la cottura del wurstel, che non va lessato troppo a lungo perché perderebbe sapore e consistenza. L’ideale è scaldarlo in acqua calda per pochi minuti, senza portarla a ebollizione, oppure cuocerlo sulla piastra per ottenere una superficie leggermente dorata e un interno succoso.
Un altro passaggio fondamentale è la gestione del pane. Il pane va scaldato fino a un certo punto in quanto deve risultare morbido, ma con una leggera crosticina esterna. Si può passare qualche minuto in forno a 150 gradi o direttamente sulla piastra accanto al wurstel, in modo che assorba i profumi della carne e diventi tiepido e fragrante.
Anche la disposizione degli ingredienti ha la sua importanza: il wurstel va sistemato al centro, avvolto da un velo di salsa per mantenere equilibrio e pulizia visiva. Mi raccomando, non esagerate con i condimenti: l’hot dog deve risultare goloso ma “gestibile”, facile da mangiare con le mani e armonioso nei sapori. Infine vi consiglio di prestare attenzione alla scelta delle materie prime. Optate per wurstel di qualità, preferibilmente artigianali e senza additivi, e per un pane fresco, soffice e leggermente dolce. Solo in questo modo trasformerete un semplice spuntino in uno street food perfetto.
Si, le spezie si possono usare con ottimi risultati. Le spezie possono dare personalità all’hot dog, soprattutto se si sceglie una base semplice. Un pizzico di paprika dolce o piccante esalta il sapore del wurstel, mentre il pepe nero aggiunge eleganza. Per una versione più esotica si può usare curry, cumino o un tocco di zenzero in polvere. Anche un po’ di origano o prezzemolo tritato fresco contribuiscono a rendere il panino più profumato e invitante.
Ketchup e maionese, un grande classico per gli hot dog
L’hot dog classico è condito con ketchup e maionese, una scelta tradizionale ma non banale se si usa la maionese fatta in casa. Per prepararla serve un uovo fresco a temperatura ambiente, un cucchiaino di senape, un pizzico di sale e circa 150 ml. di olio di semi di girasole.
Versate tutti gli ingredienti in un bicchiere alto, inserite il mixer a immersione e azionatelo tenendolo fermo sul fondo per qualche secondo, poi muovetelo lentamente verso l’alto finché il composto non si addensa. Infine aggiungete un filo di succo di limone per donare freschezza e stabilizzare la crema.
Per quanto concerne il ketchup può essere reso più interessante con un piccolo trucco, basta aggiungere una punta di paprika affumicata o di aceto balsamico. Si ottiene così una salsa che può essere immancabilmente riconosciuta come ketchup, ma in una declinazione gourmet.
FAQ
Perché si chiama hot dog?
Il termine “hot dog” nasce negli Stati Uniti a fine Ottocento. I venditori ambulanti di wurstel tedeschi, serviti in panino caldo, li chiamavano scherzosamente “hot dachshund sausages” per la forma allungata che ricordava un bassotto (“dachshund” in tedesco). Da lì, per semplificazione, nacque il nome “hot dog”.
Quale pane si usa per l’hot dog?
Il pane ideale è quello soffice, leggermente dolce e dalla mollica elastica. Deve mantenere la sua forma ma risultare piacevole al morso. In alternativa si possono usare panini tipo brioche o baguette morbide, purché non siano troppo croccanti.
Quante calorie ha un hot dog?
Un hot dog classico con wurstel di maiale, pane e condimenti apporta circa 300-400 calorie, a seconda delle salse e del tipo di pane utilizzato. Scegliendo wurstel di pollo (o tacchino) e una maionese leggera si può ridurre l’apporto calorico senza rinunciare al gusto.
L’hot dog fa male?
L’hot dog non fa male se viene consumato occasionalmente e con ingredienti di qualità. È importante evitare wurstel troppo salati o ricchi di conservanti, preferendo pane integrale o salse fatte in casa. Se viene inserito in una dieta equilibrata resta uno sfizio gustoso e innocuo.
Chi ha inventato l’hot dog?
L’hot dog nasce dall’incontro tra la tradizione tedesca del wurstel e quella americana dello street food. I primi panini con wurstel furono venduti a Coney Island, New York, nel 1867, da un immigrato tedesco di nome Charles Feltman, considerato il vero inventore del celebre sandwich caldo.
Ricette hot dog ne abbiamo? Certo che si!
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