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Amate le uova? Provate le uova di gallina Australorp

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Uova alla coque

Non solo uova “comuni”

Amate le uova? Allora provate le uova di gallina Australorp! Tante razze avicole, tante uova diverse. Con questo presupposto, vi chiedo: perché non provarle tutte… o quasi?

Infatti, in generale, abbiamo a che fare con un alimento completo e nutriente, ma ogni tipo di uova può proporre quel qualcosa in più e quella sfumatura di sapore che non vi aspettavate, e lo stesso vale per le uova Marans e le uova di gallina australian. Potreste anche non percepire alcuna differenza, ma questo lo scoprirete solo assaggiandole!

Le uova di gallina australian sono prodotte da una gallina ovaiola dall’aspetto affascinante, sviluppata in Australia nel 1921 circa, partendo dalla razza Orpington nera, arrivata in Oceania nel 1880. Le uova di gallina Australorp sono molto apprezzate in tutto il mondo e, pertanto, se vi capita, non esitate a portarle in tavola!

uova di gallina Australorp

Ecco le caratteristiche dell’Australian Black Orpington

Si chiama Australorp, nome che deriva dall’abbreviazione di Australian Black Orpington. Nonostante le sue origini, fa parte delle “razze inglesi”.

È un esemplare socievole, che presenta dimensioni più ridotte rispetto alla parente Orpington, ma è comunque robusta e allo stesso tempo elegante…

Il suo bellissimo piumaggio nero (oppure bianco o orlato blu), accompagnato da sfumature verdi, conquista tutti al primo sguardo! È molto amata dagli allevatori e, per questo, non è così difficile reperire le uova di galline australiane.

Si tratta di un’ottima chioccia e di una madre premurosa, che inizia a deporre fin dal quinto mese di età. È l’ideale persino per i pollai domestici, e quindi non professionali, e può garantire 200/250 uova all’anno!

E’ la razza di galline ovaiole che detiene il record mondiale per la produzione di uova. Una di queste galline è riuscita a deporre 364 uova in 365 giorni! Ha fatto festa solo a Natale.

Le uova di galline Australorp presentano un bel colore marrone e, al loro interno, contengono proprietà interessanti e tanti micro e macronutrienti da non sottovalutare!

uova di gallina Australorp

Uova di gallina Australorp: nutrimento

Proprio come le altre tipologie di uova di gallina, anche queste vantano un peso medio di circa 55-60 grammi, tante proteine di qualità e una notevole quantità di aminoacidi essenziali.

Si presentano come un alimento completo e utile a tutti, soprattutto per il valido apporto proteico, perfetto per promuovere la sviluppo e il rafforzamento dei muscoli. Numerose ricerche affermano inoltre che questo alimento (così come le altre uova di gallina) non causa ipercolesterolemia, ma dobbiamo comunque consumarlo con moderazione.

Con le giuste porzioni di uova Australorp potremo comunque contare su un ulteriore apporto di vitamine (soprattutto A, D, E, J, K e del gruppo B) e di minerali (fosforo, calcio, ferro e zinco).

Infine, non dimenticate che con questo gustoso alimento, ottimo per la prevenzione della degenerazione maculare e per l’ottimizzazione delle funzionalità epatiche e del sistema immunitario, possiamo preparare tantissime ricette… tutte da gustare dal primo all’ultimo boccone!

La storia delle uova alla coque

Oggi vi presento le uova alla coque, un piatto che ad alcuni ricorda l’infanzia, e che per molti altri rappresenta un pasto abituale. Si tratta di una preparazione semplice e genuina, che valorizza le uova e in particolare il tuorlo. Mentre l’albume acquisisce una morbidezza gradevole e un gusto spiccato, il tuorlo rimane (o dovrebbe rimanere) liquido e cremoso.

In realtà la semplicità che ruota attorno alle uova alla coque non è ben giustificata. Anche le uova alla coque si caratterizzano per una loro complessità, soprattutto quando lo scopo è prepararle alla perfezione.

Inoltre, a dispetto di quanto suggerisce il senso comune, non rappresentano il classico pasto popolare, preparato da sempre e quindi privo di un’origine ufficiale.

Le uova alla coque, infatti, sono state “inventate” (o ispirate) da Luigi XIV, il famoso Re Sole. Si narra, infatti, che se le facesse preparare ogni mattina a colazione. Ne era così ghiotto, e teneva così tanto alla loro qualità, che fece allestire un allevamento di galline dentro la Reggia di Versailles, in modo che potesse monitorarlo di persona.

Il brunch alla francese

Questo aneddoto sul Re Sole, comunque ben testimoniato dalla storiografia, tradisce la vera destinazione delle uova alla coque. Dalle nostre parti, infatti, sono considerate come uno spuntino, o come una cena leggera. In realtà questa preparazione nasce come ricetta per la colazione.

In qualsiasi parte del mondo e oltre i confini italiani, le uova vengono consumate soprattutto a colazione. Non c’è di cui stupirsi se si considera il loro elevato potere nutrizionale. Ancora oggi le uova alla coque sono considerate il classico pasto da brunch.

Con questo termine si intende una sorta di seconda colazione tardiva, che anticipa e spesso sostituisce il pranzo. E’ una moda che molti considerano anglosassone, come suggerisce il nome, ma che è ben radicata anche Oltralpe.

Le caratteristiche del brunch francese si discostano da quelle del brunch inglese e americano. Quest’ultimo infatti è quasi sempre salato, invece quello francese divide le due componenti in parti più o meno uguali.

Per esempio nel brunch francese non possono mancare i croissant, i pain au chocolat e brioche varie. Le uova, oltre che alla coque, vengono servite anche sotto forma di omelette.

Inoltre, il fritto è quasi del tutto assente, la carne scarseggia e le verdure vengono cotte in modo leggero. Non mancano poi pane, affettati e i formaggi, che in Francia sono sempre la specialità della casa.

Uova alla coque

Cosa sapere sulle uova

Vale la pena spendere qualche parola in più sulle uova alla coque e sulle uova in generale dal punto di vista nutrizionale. D’altronde sono tra gli alimenti più consumati in assoluto, e fanno parte della dieta non di tutti i giorni.

Anche perché consumare uova troppo spesso può fare male, visto il contenuto di colesterolo tutt’altro che trascurabile. Al netto di questo particolare, le uova sono degli alimenti preziosi, che fanno bene alla salute.

Se si escludono i carboidrati, di cui sono sprovviste, non manca quasi nulla. Sicché troviamo una buona dose di proteine, pari a 16 grammi ogni 100.

La componente proteica, inoltre, è divisa abbastanza in modo equo tra tuorlo e albume, sebbene il primo ne contenga un po’ più del secondo. I grassi, se si esclude il colesterolo, sono assenti.

Le uova sono ricche di sali minerali, il riferimento è al ferro e allo zinco. Il primo è necessario per garantire la giusta ossigenazione del sangue, invece il secondo giova al sistema immunitario.

A tal proposito gran parte della preziosa vitamina D è contenuta nel tuorlo, si tratta di una sostanza abbastanza rara, se si esclude una specifica classe di alimenti (i pesci grassi).

Le uova contengono anche le lecitine, sostanze che rendono le arterie più elastiche, diminuendo il rischio di andare incontro a patologie acute, come infarti ed emorragie. Per quanto concerne l’apporto calorico, le uova riservano qualche sorpresa, infatti un uovo medio apporta solo 70 kcal.

Come preparare al meglio le uova

Spesso si avverte la necessità di pulire le uova. Ciò capita soprattutto in Italia, mentre altrove, come negli Stati Uniti, vengono pulite prima di entrare in commercio.

Questa differenza impatta sulla conservazione, infatti negli Stati Uniti le uova vengono conservate in frigorifero, e lì dovrebbero rimanere fino al consumo.

Un accorgimento necessario anche nel caso delle uova alla coque, dal momento che le operazioni di pulizia creano micro-traumi al guscio, che a loro volta causano una potenziale contaminazione dell’interno per via dei batteri presenti all’esterno.

In Italia le uova non vengono lavate dunque non vi è alcuna necessità di organizzare e preservare una catena del freddo. A tal proposito, può capitare di trovare persino delle piume, specie se le uova sono biologiche. Ebbene, in questo caso è necessario utilizzare la massima delicatezza.

Il consiglio è di lavarle a secco con uno strofinaccio pulito. A cagionare i maggiori danni al guscio è l’acqua. Non tanto dal punto di vista meccanico, ma bio-chimico, infatti l’acqua può infiltrarsi nelle micro-lesioni del guscio e portare con sé i batteri.

Ecco la ricetta delle uova alla coque:

Ingredienti per 2 persone:

  • 2 uova a temperatura ambiente,
  • q. b. di acqua.
  • q.b. sale (facoltativo)

Preparazione:

Per preparare l’uovo alla coque iniziate riempiendo un pentolino con l’acqua fredda, poi accendete la fiamma. Quando l’acqua inizia a bollire versate le uova, poggiandole con delicatezza e con un cucchiaio.

Fate cuocere le uova freschissime per 2-4 minuti. Il tempo di cottura è indicativo, in quanto dipende dalle dimensioni delle uova. Se sono piccole bastano 2 minuti, se sono medie 3 minuti, invece se sono grandi vanno bene 4 minuti. Se le lasciate cuocere troppo diventeranno uova sode!

Quando le uova sono pronte, spegnete il fuoco e prelevatele con un cucchiaio, poggiandole nel portauova. Attenzione anche a come le inserite, infatti la punta acuta dovrebbe andare verso il basso.

Ora picchiettate la sommità del guscio con un coltello e iniziate a sbucciarle. Mi raccomando, le uova alla coque vanno consumate subito, appena tirate fuori dall’acqua bollente.

Se aspettate anche solo un po’, il tuorlo si raffredderà, non sarà più semi liquido e restituirà una sensazione non molto gradevole al palato.

Una volta che le uova sono cotte, sistemate nel porta uovo, con un cucchiaio picchiettate la parte superiore del guscio e insaporitele con un pizzico di sale. Potete gustarle con il cucchiaino oppure con dei crostini di pane tostati.

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata
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2 commenti su “Amate le uova? Provate le uova di gallina Australorp

  • Dom 18 Lug 2021 | Giuly ha detto:

    Non si finisce mai d’imparare . Grazie

    • Dom 18 Lug 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Ho scoperto tutte queste qualità di uova quasi per caso. Poi ho proseguito per la curiosità e mi si è aperto un mondo

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