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Passato di verdure al cumino, una ricetta sana e nutriente

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Passato di verdure al cumino
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 10 min
cottura
Cottura: 00 ore 55 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (3 Recensioni)

Ricetta passato di verdure al cumino: una zuppa leggera, profumata e digestiva

Il passato di verdure al cumino è una delle mie coccole preferite quando ho bisogno di leggerezza e calore. È una ricetta semplice, veloce, ma piena di benefici. Si parte da un mix di ortaggi di stagione, si cuoce tutto in una sola pentola e si insaporisce con una spezia speciale: il cumino. Il risultato è un piatto confortevole, aromatico e adatto a tutta la famiglia, anche ai bambini più piccoli.

Preparo il mio passato con patate, carote, zucchine, porro e, se ne ho, anche finocchio o sedano. Cuocio tutto con poca acqua o brodo vegetale. A metà cottura aggiungo il cumino in polvere, oppure in semi leggermente tostati. Dopo circa trenta minuti, frullo il tutto fino a ottenere una crema liscia e vellutata. Completo con un giro di olio extravergine d’oliva e qualche crostino integrale. È un piatto leggero, saziante e ricco di fibre, perfetto per la cena o come primo in un menu detox.

Il cumino è una spezia antichissima, usata per le sue proprietà digestive e antinfiammatorie. Ha un sapore caldo, terroso, leggermente agrumato. A me piace abbinarlo alle verdure dolci come le carote o il porro, perché ne esalta la dolcezza senza coprire gli altri sapori. Se vuoi, puoi arricchire il piatto con un cucchiaio di yogurt bianco o un pizzico di paprika affumicata. È una zuppa che si presta a molte varianti, tutte buone e salutari.

🌿 Spezia da riscoprire
Il cumino non è solo profumato: è anche una spezia ricca di proprietà. Favorisce la digestione, riduce il gonfiore addominale e ha un effetto tonico naturale. Usalo nelle zuppe per dare sapore e benessere.

Il passato di verdure al cumino è perfetto da preparare in anticipo e conservare in frigo per un paio di giorni. Si riscalda bene e mantiene intatto il suo sapore. È un piatto che consiglio a chi vuole depurarsi, ma anche a chi cerca una cena leggera e saziante. Basta poco per sentirsi meglio, anche a tavola. Con il profumo del cumino nell’aria, tutto sembra più rilassante e armonioso.

Ricetta passato di verdure

Preparazione passato di verdure

  • Mondate e lavate tutte le verdure.
  • Tagliate il sedano e le carote  a fettine sottili, pelate le patate e tagliatele a dadini, affettate la cipolla e lo spicchio d’aglio.
  • Fate scaldare l’olio in una casseruola e aggiungete il cumino, la paprica, l’aglio e la cipolla.
  • Quando la cipolla è appassita, versa 800 ml di acqua bollente, i borlotti e le verdure rimaste.
  • Fate sobbolire lentamente per 40 minuti, poi fate intiepidire prima di frullare il tutto con il mixer a immersione e rimettete sul fuoco.
  • Regolate di sale e pepe.
  • Appena riprende il bollore, togliete dal fuoco e servite.

Ingredienti passato di verdure

  • 2 cipolle bianche
  • 2 patate
  • 3 gambi sedano
  • 5 carote
  • 200 gr. borlotti precotti
  • 2 cucchiaini semi di cumino
  • 1 cucchiaino paprica dolce
  • mezzo spicchio aglio
  • 2 cucchiaio olio extravergine d’oliva
  • un pizzico di sale e pepe

Un sapore nuovo per il passato di verdure al cumino

Il cumino che sapore ha? Il sapore del cumino è molto particolare e non piace a tutti nonostante vanta un forte potere antiossidante, viene consigliato come integratore per accelerare il processo di disintossicazione dell’organismo e contrastare i tanto temuti radicali liberi, per prevenire un precoce invecchiamento cellulare e ridurre gli stati infiammatori.

Utilizzato anche per migliorare la digestione e risolvere piccoli problemi gastrici, oltre che essere usato come calmante in caso di nausea e come possibile rimedio naturale contro l’aerofagia e il meteorismo. Coadiuvante in una dieta per chi soffre di colesterolo, glicemia e trigliceridi alti, pare proprio che riesca ad avere buoni effetti sul controllo di questi valori. A questa antica spezia sono state attribuite persino proprietà galattogoghe (capacità di aumentare la produzione di latte nelle mamme durante il periodo dell’allattamento). E’ altresì considerato un antimicrobico.

Da questa preziosa spezia si estraggono olii essenziali ricchissimi di proprietà benefiche. In questi oli sono fortemente presenti carvone e limonene. Il profumo forte e tendente al dolciastro del cumino, ha fatto in modo che l’industria cosmetica si interessasse a questo prodotto, totalmente naturale, utilizzandolo per la produzione di olii per il corpo (in particolare per massaggi), dentifrici e collutori.

Il cumino è originario delle zone nel bacino Mediterraneo. Particolarmente presente anche nell’Africa settentrionale, è molto coltivato anche in India e diffuso in America, soprattutto in Messico.

I semi di cumino in cucina

Come utilizzare il cumino in cucina? Nei secoli, l’uso del Cumino in cucina ha ottenuto una grande importanza un po’ in tutti i continenti. Lo troviamo in piatti dal sapore esotico che conosciamo tutti molto bene, come il Kebab nordafricano o la nota salsa guacamole.

In Asia il cumino è uno dei principali ingredienti per la preparazione del curry, mentre in Europa, in cui l’utilizzo di questa spezia risale al periodo dell’antica Roma, viene utilizzato abbinandolo agli alimenti più disparati: per affinare formaggi, o come ingrediente nell’impasto stesso di prodotti caseari, in alcuni tipi di insaccati. Inoltre il cumino viene usato come ingrediente per condimenti utilizzati per carne o verdure stufate, in alcuni tipi di pane prodotti con farine integrali. Il Kummel è un famoso liquore con proprietà stomachiche a base di cumino. Pare che l’origine di questo elisir alcolico e dal sapore intenso risalga al sedicesimo secolo proprio in Europa, tra l’Olanda e la Germania, luoghi in cui l’uso del cumino era particolarmente diffuso.

Riguardo al cumino, la tradizione porta fino a noi alcune credenze popolari. La più nota ci parla dell’usanza, in auge tra le coppie di sposi, di portare con sé una manciata di frutti di cumino durante le nozze. La spezia donerebbe protezione alla coppia, assicurando una vita lunga e felice, tenendo le insidie lontane dal matrimonio.

La ricerca non attribuisce particolari allergie o intolleranze legate al cumino. Ne viene però sconsigliato l’utilizzo in caso di problematiche personali legate ad alcuni componenti della spezia, allergie crociate, e in concomitanza con cure ormonali o a base di farmaci fotosensibilizzanti. Si possono usare i semi di cumino o il cumino in polvere.

In quali ricette usare il cumino nero?

Il cumino nero è una variante molto suggestiva ma poco diffusa rispetto al cumino standard, utilizzato in questo passato di verdure. Si presenta sotto forma di piccoli semi neri dalla superficie leggermente ruvida e dalla forma triangolare. Spicca soprattutto per il suo sapore intenso ma complesso, arricchito da note terrose e pepate. Secondo alcuni esprime anche un lieve sentore di noce, offrendo una resa decisa al palato che esprime intensità e un carattere amarognolo.

Sul piano nutrizionale le differenze rispetto al cumino “standard” sono ben poche. E’ ugualmente ricco di antiossidanti e non difetta in vitamine e sali minerali. Il cumino nero, in virtù delle sue peculiarità organolettiche, va comunque utilizzato con attenzione. Si abbina a ingredienti dal gusto corposo , come agnello, lenticchie, melanzane e patate, oltre a pani lievitati e focacce. 

Il cumino nero è molto usato per arricchire curry, stufati e chutney. E’ una spezia che trova la massima espressione nella cucina indiana e mediorientale, dove viene spesso utilizzato per aromatizzare yogurt, salse o oli, conferendo un tocco aromatico fuori dal comune.

Come si abbina il cumino nelle ricette più corpose?

Il cumino può fungere da spezie per passati (come abbiamo visto), zuppe e minestre. Come si comporta però con preparazioni più consistenti, magari a base di ripieni o con la carne.

Per quanto concerne i ripieni il cumino si abbina soprattutto con ingredienti corposi come ceci e lenticchie. Si sposa bene anche con formaggi stagionati e ricotte salate, o anche con ricotte fresche realizzate in modo rustico. Il cumino può interagire al meglio anche con peperoni, zucca e cipolla.

Per quanto concerne le carni il cumino si sposa molto bene con l’agnello, accentuandone le note intense e rustiche. E’ anche un fondamentale ingrediente per le marinature di manzo e di vitello, in previsione di cotture alla griglia o arrosto. Nondimeno si integra armoniosamente anche con il maiale in preparazioni che chiamano in causa spezie dolci o agrumi. Infine il cumino è ottimo anche con il pollo a cui aggiunge profondità, rendendolo perfetto per curry, stufati e piatti ispirati alla cucina indiana o mediorientale.

Il contributo delle cipolle bianche nel passato di verdure al cumino

La lista degli ingredienti del passato di verdure comprende anche le cipolle bianche, che vengono impiegate per il soffritto e per il fondo del passato. Perché ho scelto proprio le cipolle bianche? La risposta sta nel loro sapore, infatti le cipolle bianche si distinguono per un sapore delicato e leggermente dolce, esaltato da una nota pungente meno intensa rispetto ad altre varietà.

Le cipolle bianche a crudo offrono una croccantezza piacevole e un retrogusto delizioso, mentre in cottura si trasformano diventando più dolci e morbide, ideali per soffritti, salse e piatti al forno. Sono molto adatte per le marinature e per le insalate, dunque possono essere considerate abbastanza versatili.

Le cipolle bianche si difendono bene anche sul piano nutrizionale, infatti contengono vitamina C e vitamine del gruppo B, utili per il metabolismo energetico. Sono anche ricche di antiossidanti come i flavonoidi, che aiutano a combattere lo stress ossidativo. Inoltre sono una buona fonte di fibre (dunque favoriscono la salute intestinale) e contengono importanti minerali come il potassio. L’apporto calorico è infine molto basso e paragonabile a quello delle altre varietà di cipolle.

FAQ sul passato di verdure

Quali proteine abbinare al passato di verdure?

Per arricchire il passato di verdure con proteine si possono aggiungere legumi come lenticchie, ceci e tofu, oppure pollo o pesce bianco a pezzetti per una versione più sostanziosa. Anche il Parmigiano grattugiato può fornire proteine e arricchire il sapore.

Che differenza c’è tra vellutata e passato?

La vellutata è un passato di verdure a cui si aggiunge panna o latte per ottenere una consistenza cremosa e più ricca. Il passato, invece, è composto solo da verdure frullate, senza l’aggiunta di grassi cremosi, quindi è più leggero.

Chi soffre di reflusso può mangiare il passato di verdure?

Chi soffre di reflusso può consumare il passato di verdure, ma è meglio evitare ingredienti acidi come pomodori o spezie piccanti. E’ bene utilizzare verdure delicate, come zucchine, patate e carote, per non irritare lo stomaco.

Come far addensare il passato di verdure?

Per addensare il passato di verdure si possono aggiungere patate e legumi (ad esempio le lenticchie) o farina di riso. È sufficiente frullare questi ingredienti insieme alle verdure per ottenere una consistenza più corposa.

Quali spezie usare per il passato di verdure?

Le spezie che si abbinano bene al passato di verdure includono cumino, curcuma e noce moscata. In particolare il cumino garantisce un aroma caldo e avvolgente, esaltando il sapore delle verdure senza sovrastarlo.

Ricette con cumino ne abbiamo? Certo che si!

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