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Mhalbiya con latte di cammella, una mousse esotica

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Latte di cammello
Ricette per intolleranti, Cucina araba
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Cos’è il mhalbiya?

La mhalbiya con latte di cammella è una ricetta della tradizione tunisina diffusa, e declinata in molte varianti, in quasi tutto il nord Africa. E’ una zuppa fredda e dolce, che all’occorrenza può essere servita come dessert. Tale classificazione è solo un’indicazione di massima, anche perché nella cucina magrebina i pasti sono divisi in maniera diversa. Ad ogni modo la ricetta consiste nell’unire due composti: uno realizzato a caldo con zucchero e latte di cammella, e l’altro realizzato a freddo con farina e latte di cammella. Il composto che se ne ricava viene poi posto sul fuoco e scaldato fino all’ebollizione. Infine si guarnisce come meglio si crede, in genere con spezie e qualche elemento croccante, giusto per dare un tocco vivace alla texture.

Il mhalbiya è una preparazione corposa e ricca di nutrienti, oltre ad essere abbastanza grassa se si considera la portata nutrizionale del latte di cammella. Vi consiglio comunque di provarla in quanto è molto buona e regala sapori diversi, che hanno poco a che vedere con quelli della tradizione italiana. In calce all’articolo vi propongo una versione un po’ particolare della mhalbiya, forse più adatta alla sensibilità mediterranea, vista la presenza delle nocciole e dell’arancia. Specifico che l’idea non è mia, ma di Dubaiblog.it, spazio che offre uno spaccato delle tradizioni arabe.

Ricetta mhalbiya

Preparazione mhalbiya

Per preparare il mhalbiya con  latte di cammello iniziate dalla base. Versate 800 ml. latte in un pentolino, integrate lo zucchero e fate sciogliere lentamente a fuoco medio o basso. Integrate la farina di riso nel restante latte versato in una tazza. Mescolate con cura fino a dissolvere i grumi, poi versate questo composto in quello di latte e zucchero.

Accendete di nuovo la fiamma basse e riscaldate fino alla comparsa delle prime bolle. Infine unite l’aroma all’arancia. In un piatto versate il composto, ormai diventato molto denso e fate raffreddare. Decorate con cannella in polvere e nocciole tostate. In alternativa potete utilizzare le mandorle sminuzzate.

Ingredienti mhalbiya

  • 1 lt. di latte di cammella
  • 40 gr. di farina di riso
  • 150 gr. di zucchero
  • 3-5 cucchiai di aroma all’arancia
  • q. b. di cannella in polvere
  • q. b. di nocciole tostate.

Un focus sul latte di cammella

Vale la pena approfondire l’argomento sul latte di cammella, l’ingrediente principale del mhalbiya. E’ probabile che qualcuno di voi sorrida anche soltanto all’idea di un bicchiere di latte di cammella o di dromedario (stiamo parlando di animali femmina di queste specie). Probabilmente mai e poi mai vi sarebbe venuto in mente che da questi animali si potesse trarre del latte adatto all’alimentazione umana, ma vi assicuro che è così. Pensate che Aristotele scrisse di questo nettare già nelle sue Storie Naturali, specificando che i formaggi prodotti con il latte di questi animali era infinitamente superiore se paragonato a quelli derivanti dal latte di asina. A quel tempo i formaggi preparati con latte vaccino non erano neppure presi in considerazione, essendo ritenuti decisamente pessimi.

Rimane il fatto che il latte di cammella e della femmina del dromedario è un alimento incredibilmente prezioso per le popolazioni del deserto in quanto ricco di vitamina C, di proteine e di lipidi che lo rendono altamente nutriente. Il latte dei cammelli (definiti anche “navi del deserto”) abbia un grande potere epato-protettore, che è l’ideale per riacquistare energie durante la convalescenza ed apporta un’ottima azione antiossidante. La tradizione raccomanda questo tipo di latte come elisir di lunga vita. Si dice, addirittura, che sia difficile stabilire un’età apparente degli abitanti di alcune zone desertiche proprio perché il consumo costante di questo prodotto manterrebbe la pelle e l’organismo in ottime condizioni.

Il contributo della farina di riso

Una differenza tra la ricetta originale della mhalbiya e quella che vi presento oggi riguarda la farina. Di base si dovrebbe utilizzare una farina del posto, come quella di teff. In alternativa, come accade spesso al giorno d’oggi, va bene una normale farina doppio zero, che viene sostituita in questo caso con la farina di riso. Si tratta di una scelta che premia il valore dell’accessibilità, vista l’assenza di glutine e la compatibilità con i regimi alimentari dei celiaci. La farina di riso, inoltre, ha un sapore molto più delicato che supporta e valorizza il latte di cammella.

latte di cammella

Ma la farina di riso eccelle anche dal punto di vista nutrizionale. E’ ricca di amido, che è sempre un valore aggiunto quando si devono preparare composti omogenei e dalla consistenza decisa. La farina di riso, poi, è ricca di vitamine e sali minerali, più di molti altri cereali in circolazione. Per quanto concerne l’apporto calorico è minore rispetto alle altre farine. Fate attenzione però alle dosi, in quanto troppa farina renderà dura la consistenza del mhalbiya.

Come speziare il mhalbiya?

Il mhalbiya è un dolce speziato, tuttavia in questo non occorre seguire le varie tradizioni del nord Africa, ma è possibile esercitare una certa discrezione sotto questo aspetto. La ricetta che vi propongo suggerisce un aroma amarognolo e uno un po’ più dolce. Sto parlando dell’arancia e della cannella. L’aroma all’arancia è ovviamente realizzato a partire dalla buccia, che propone sentori suggestivi benché un po’ amari. La cannella, invece, ha la doppia funzione di dolcificare e aromatizzare, d’altronde è tra gli ingredienti di supporto più importante in cucina.

A guarnire il tutto vi sono le nocciole tostate. Queste aggiungono un minimo di colore alla preparazione e una texture più croccante in quanto vanno spezzettate e ridotte a granella. Le nocciole fanno anche bene alla salute, infatti contengono acidi grassi benefici che giovano alla salute del cuore, oltre ad apportare tanta vitamina E, che esercita una funzione antiossidante e antitumorale. Infine sono anche ricche di magnesio, una sostanza coinvolta nel metabolismo energetico.

Ricette di dolci esotici ne abbiamo? Certo che si!

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