
Sangria, una bevanda unica per feste e party fra amici

Ricetta per un boccale grande di sangria:
Preparazione sangria
- In un contenitore abbastanza grande versateci il vino, il liquore, la cannella, i chiodi di garofano, lo zucchero, la bacca di vaniglia incisa e mescolate in modo da sciogliere lo zucchero.
- Nel frattempo lavate la frutta e tagliatela a cubetti con la buccia. Metà limone e metà arancia tagliatela a fettine sottili, mentre il limone e l’arancia rimaste, spremetele e mettete il loro succo in un bicchiere.
- Versate ora la frutta (il succo di limone e l’arancia) nel vino. Mescolate nuovamente.
- Coprite il recipiente della vostra sangria con della pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per almeno 4 ore.
- Al momento di servirla versate dentro la sangria, la gassosa, mescolate e servitela.
Ingredienti sangria
- due mele
- due limoni
- 2 pesche
- 2 arance
- 50 ml. di brandy consentito
- 2 stecche di cannella
- 1 bacca di vaniglia
- 4 chiodi di garofano
- 120 gr. di zucchero
- 1 lt. di vino rosso
- 500 ml. di gassosa
Le numerose varianti della sangria
La sangria fatta in casa ha numerosissime varianti! Se non hai a portata di mano le pesche potrai sostituirle con mele, pere, kiwi, banane, ciliegie, frutta tropicale (insomma qualsiasi tipo di frutta che non sia eccessivamente morbida). Inoltre si può rafforzare questa bevanda aggiungendo degli alcolici: bitter, rum, gin o vodka. La frutta va a gusto personale. Se invece vuoi abbassare il livello alcolico della bevanda sarà sufficiente aggiungere cubetti di ghiaccio, o un po’ di fanta o succo di limone.
Come servire la sangria? Esistono numerose ricette per preparare la sangria in casa, ma il denominatore comune è che viene servita fresca. A noi piace ogni tanto fare i sangria party. Il vino adatto deve essere un rosso bello corposo, noi abbiamo utilizzato un primitivo; altra cosa la frutta deve essere bella soda e gli agrumi possibilmente non trattati.
La sangria va preparata al momento di essere servita affinché l’alcool non impregni la frutta e lo zucchero della frutta non alteri il vino, gli ingredienti vanno uniti già freddi e non miscelati e fatti raffreddare insieme.
Al vino si deve aggiungere il succo d’arancia (due arance a bottiglia di vino), limone a fettine e frutta a pezzetti (arance, pesche, mele), aggiungere lo zucchero fino a che non si smorzi l’acidità del vino.
Si può aggiungere ora un po’ di rum che non serve ad aumentare il grado alcolico ma a dare un ulteriore aroma alla bevanda. Una mia amica spagnola usa anche aggiungere cannella a pezzetti o chiodi di garofano. Inoltre la bevanda può essere diluita con soda o gassosa.
La sangria, una bevanda fresca e dissetante
Sangria deriva da sangre, che significa sangue in spagnolo, a ricordare il colore rosso della bevanda. La ricetta classica si prepara con il vino rosso e non con il vino bianco. La sangria normalmente viene servita in caraffe con dei bastoncini di legno che servono per mescolare e aiutare la frutta a scendere lentamente quando viene versata.
Una ricetta semplice per una bevanda fresca e dissetante di un colore rosso acceso che attira lo sguardo. E’ così buona che rischia di creare dipendenza, quindi bevete responsabilmente, non ubriacatevi e buona festa!
Sapete che esiste anche la sangria bianca?
La sangria bianca è una variante unica da provare. Una bevanda tra le più rappresentative della tradizione spagnola, molto conosciuta e preparata anche al di fuori dei confini ispanici, soprattutto in ambito conviviale. La sangria, in Spagna come all’estero, è la protagonista di molte feste e di eventi più o meno mondani.
Una delle ragioni del suo successo sta nella facilità di preparazione, è sufficiente un buon vino bianco, possibilmente profumato, un po’ di spezie, mele e agrumi. A destare curiosità e interesse è anche la storia della sangria, o per meglio dire le sue origini. La leggenda narra che sia stata inventata nel Settecento da alcuni marinai inglesi, che aggirarono il divieto di importare alcolici semplicemente arricchendo il vino con abbondanti dosi di frutta.
Non esiste sangria, bianca o rossa, che non sia debitamente speziata. Questa versione ovviamente non fa eccezione. Nello specifico, la sangria bianca è valorizzata dalla presenza della cannella e della menta. La cannella aggiunge sentori dolci a una bevanda che altrimenti potrebbe risultare leggermente acidula e asprigna.
Conferisce, inoltre, un profumo particolare ed alquanto aromatico. Vale la pena, poi, sottolineare i valori nutrizionali della cannella che, come tante altre spezie, sfociano dello pseudo terapeutico. Il riferimento è alla presenza di antiossidanti (che agiscono in funzione anticancro) e di sostanze che esercitano un’azione antinfiammatoria.
Sangria con vodka, una variante interessante
La sangria si prepara tradizionalmente con il vino rosso, eppure esistono varianti che utilizzano altri alcolici come base, proprio come avviene nella sangria con vodka che vi propongo qui.
Questa variante spicca per la sua maggiore intensità alcolica e per il gusto più netto, ideale per chi ama i cocktail dal carattere deciso. La vodka, essendo un distillato neutro, non altera il sapore della frutta, ma anzi ne esalta le sfumature dolci e acide. Il risultato è una bevanda più moderna, perfetta per aperitivi informali, feste in terrazza o serate estive in spiaggia.
Dal punto di vista della preparazione è importante bilanciare bene le dosi: alla vodka va aggiunta una buona quantità di succo di frutta (arancia, ananas o mango) per ottenere una bevanda armoniosa e rinfrescante. In alternativa si può usare anche un vino bianco secco per alleggerire l’impatto alcolico e restare fedeli alla ricetta originaria.
Il ruolo della frutta esotica nella sangria
Di base la sangria si serve insieme a cubetti di frutta “classica”, come mele e pesche. Tuttavia è possibile servirla in modo più sfizioso, utilizzando della frutta esotica. Per esempio si possono aggiungere dei cubetti di mango maturo, fette sottili di ananas fresco, kiwi, litchi o addirittura il frutto della passione. In questo modo la bevanda diventa visivamente sorprendente, piena di colori e profumi che richiamano alle atmosfere tropicali. La sangria si riempie così di sapori nuovi e intriganti, creando un mix perfetto tra dolcezza e acidità.
E’ possibile anche giocare con le texture, ad esempio si può pensare a dei chicchi di melagrana o pezzetti di cocco tenero, che rendono la degustazione più interessante. È possibile adattare la sangria al carattere esotico mettendo al posto della cannella, della vaniglia e dei chiodi di garofano alcune spezie sui generis, come lo zenzero fresco grattugiato, la scorza di lime, il cardamomo verde o persino qualche foglia di citronella. Sono spezie che richiamano i profumi del Sud Est Asiatico e si combinano alla perfezione con la frutta tropicale.
Anche l’aggiunta di erbe aromatiche può fare la differenza: menta, basilico tailandese o foglie di kaffir lime possono donare un tocco erbaceo e balsamico, che rende la sangria ancora più raffinata.
Quale accompagnamento usare per un party perfetto?
La sangria può essere l’anima della festa, ma da sola fa ben poco, per questo è consigliabile servirla insieme a qualche stuzzichino, sia dolce che salato. Tra i dolci gli accompagnamenti migliori si rivelano le crostatine di frutta fresca, i muffin agli agrumi, i biscotti al cocco o i mini cheesecake tropicali. Questi dolci, leggeri e profumati, accompagnano bene il profilo fruttato della sangria senza stancare.
Tra i salati, invece, si può pensare alle classiche tapas della cucina spagnola (magari a base di olive marinate), alle tortillas, allo jamón (prosciutto crudo spagnolo) e alle crocchette. Stesso discorso per i finger food più internazionali: mini spiedini di gamberi e ananas, involtini vegetariani, chips di verdure, tartine con hummus e cetriolo.
FAQ
Chi ha inventato la sangria?
Le origini della sangria sono da ricercare in Spagna e Portogallo, dove era già diffusa nel XIX secolo come bevanda contadina, nata per riutilizzare il vino avanzato e la frutta matura. Il nome deriva da “sangre”, cioè sangue, per via del colore rosso intenso della ricetta tradizionale.
Cosa c’è dentro a questa bevanda?
Nella ricetta classica della sangria troviamo vino rosso, frutta a pezzi (arancia, mela, limone), zucchero, spezie (soprattutto cannella) e, talvolta, un distillato come il brandy. Alcune versioni includono anche acqua frizzante o soda per renderla più leggera. Nelle varianti moderne si possono usare anche vino bianco, rosé o una base alcolica alternativa come la vodka, personalizzando il mix di frutta e spezie.
Quanto è alcolica la sangria?
Il grado alcolico varia in base agli ingredienti e alle proporzioni. In genere una sangria a base di solo vino ha una gradazione tra il 7% e il 9%. Se si aggiungono distillati come vodka, brandy o rum, si può salire fino al 12-14%.
Qual è il miglior vino per la sangria?
Il vino ideale per la sangria è un rosso giovane, fruttato e non troppo tannico. In Spagna si usano spesso vini come il Tempranillo o il Garnacha. Tuttavia anche un buon vino Montepulciano d’Abruzzo o un Merlot possono fare un ottimo lavoro. Se si vuole una versione più fresca si può optare per un vino bianco aromatico, o per un semplice vino rosato.
Idee per party ne abbiamo? Certo che si!
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