La bontà e la semplicità del coniglio all’alloro
Il coniglio all’alloro è un secondo piatto rustico e aromatico, una vera celebrazione dei sapori tipici della cucina tradizionale italiana . Preparato con carne di coniglio tenera e delicata, questo piatto trae la sua unicità dal profumo avvolgente dell’alloro , un’erba aromatica che conferisce freschezza e intensità. L’alloro, infatti, ha la capacità di esaltare la dolcezza della carne, rendendo il coniglio ancora più appetitoso e irresistibile. È una ricetta perfetta per portare in tavola un piatto genuino, ideale per una cena in famiglia o per occasioni speciali, quando si desidera un piatto ricco di sapore ma allo stesso tempo leggero e raffinato.
La preparazione del coniglio all’alloro richiede pochi ingredienti, ma la scelta della qualità e la cottura lenta sono essenziali per ottenere un risultato perfetto. Spesso, il coniglio viene lasciato marinare con erbe aromatiche e spezie prima della cottura, in modo che i sapori si amalgamano e penetrino nella carne, rendendola ancora più saporita. Una volta cotto, il coniglio assume una consistenza morbida e succosa, con un gusto che esalta le note dell’alloro e delle altre erbe utilizzate.
Il piatto può essere accompagnato da contorni classici come patate al forno, verdure grigliate o una semplice insalata, che bilanciano la ricchezza della carne con freschezza e croccantezza. Il coniglio all’alloro rappresenta una scelta eccellente per chi apprezza i sapori autentici e genuini della cucina mediterranea, dove pochi ingredienti, combinati con sapienza, creano un risultato che conquista al primo assaggio. Questa ricetta racchiude tutto il calore e il profumo delle erbe italiane, portando in tavola un pezzo di tradizione in grado di sorprendere e deliziare.
Ricetta coniglio all’alloro
Preparazione coniglio all’alloro
- Per un sapore più intenso, marinare il coniglio per 1-2 ore (o anche tutta la notte) con un po’ di olio, il vino bianco, uno spicchio d’aglio schiacciato, qualche foglia di alloro e un rametto di rosmarino . Coprire e lasciare in frigorifero, in modo che la carne assorba gli aromi.
- In una casseruola ampia, scaldate un filo di olio extravergine d’oliva e rosolate l’altro spicchio d’aglio intero (che poi rimuoverete) insieme a qualche foglia di alloro, il rosmarino e il timo (se usate il timo , aggiungerà un aroma in più). Lasciate che gli aromi rilascino i loro profumi per un minuto.
- Scolate i pezzi di coniglio dalla marinatura e asciugateli leggermente. Aggiungeteli nella casseruola con gli aromi e rosolate a fuoco medio-alto, girandoli su tutti i lati finché non saranno dorati.
- Versate il vino bianco rimanente (o quello della marinatura se non lo avete usato tutto), e lasciate evaporare l’alcol a fuoco medio. Questo passaggio aggiunge sapore e ammorbidisce la carne.
- Aggiungete un po’ di brodo vegetale, coprite la casseruola con un coperchio e abbassate la fiamma. Lasciate cuocere il coniglio per circa 50-60 minuti , aggiungendo altro brodo se necessario per evitare che si asciughi troppo. Durante la cottura, mescolate di tanto in tanto per assicurarvi che la carne non si attacchi e che si insaporisca bene.
- A metà cottura, regolate di sale e pepe secondo il vostro gusto. Controlla la consistenza della carne: il coniglio è pronto quando è tenero e si stacca facilmente dall’osso.
- Servite il coniglio all’alloro caldo, accompagnato da un contorno di patate arrosto , purè di patate o verdure di stagione . Il sugo aromatico e saporito ottenuto dalla cottura è perfetto per essere gustato con un po’ di pane.
Ingredienti coniglio all’alloro
- 1 coniglio intero (circa 1 kg)
- tagliato a pezzi
- 3-4 foglie di alloro fresco
- 2 spicchi d’aglio
- 1 rametto di rosmarino
- 2 rametti di timo (facoltativo)
- 200 ml di vino bianco secco
- qb di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e pepe
- Brodo vegetale (circa 100 ml
- per mantenere la carne morbida durante la cottura).
Un secondo prelibato? Ecco il coniglio all’alloro
Quella del coniglio all’alloro è una ricetta molto simile a quella che sapeva preparare la mia mamma ed è semplicissima! Vi permette di portare in tavola un piatto elegante, genuino, nutriente e saziante in pochissimo tempo… facendo anche una bella figura con gli ospiti!
Gli ingredienti che utilizzeremo sono facili da reperire e utili per creare una combinazione di sapori perfetta. Sceglieteli con cura e il vostro secondo otterrà il meritato successo! Ma adesso, parliamo degli alimenti che ci consentono di gioire un inconfondibile mix di gusto.
La carne di coniglio è una sana quanto nutriente alternativa alle carni suine e bovine, vediamo brevemente perché. Le calorie contenute in una porzione di carne di coniglio (ad esempio arrostita) sono molto meno rispetto alla stessa porzione di carne di manzo o di maiale. Anche i grassi saturi e il colesterolo sono inferiori. Possiamo quindi dire che la carne di coniglio è più magra della carne di manzo e di suino.
Passiamo alle proteine, importanti, lo ricordo, per assicurare all’organismo la giusta quantità di energia, per il buon funzionamento dei muscoli e per il corretto andamento del sistema immunitario. Ecco, con una porzione di coniglio ci assicuriamo la giusta dose di proteine per fare tutto questo.
Non dimentichiamo che un profilo nutrizionale non è completo se mancano vitamine e Sali minerali. Anche in questo caso la carne di coniglio non delude. Troviamo l’importantissima vitamina B12 che è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e del metabolismo, nonché nella formazione dei globuli rossi. Nel coniglio c’è anche la vitamina B3, nota come niacina che, tra le altre funzioni, aiuta a convertire i carboidrati in energia. Tra i Sali minerali spiccano il selenio e il fosforo.
L’alloro: poche foglie per un sapore unico!
L’alloro è una pianta rigogliosa, che cresce robusta e vive anche in climi ventosi. È persino “di bell’aspetto” e serve pure come pianta ornamentale nei giardini. A sminuire un po’ le sue “arie” di nobiltà, ha comunque di certo contribuito la sua introduzione in cucina: perché i cuochi, se vogliamo, la sua nobile fama l’hanno non poco dissacrata… spostandola dalla testa dei poeti e degli eroi a quella dei cinghialetti, dei maialini e dei tacchini allo spiedo!
Dobbiamo però dire che la pianta, con le sue belle foglie sempreverdi, ha nobilitato anche molti piatti, come appunto quello del coniglio all’alloro, senza dimenticare che ha decorato tantissime opere d’arte, entrando ad esempio nei quadri dei Crivelli, insieme a frutti e tralci d’uva a incoronare le belle Madonne venete. Ma entra persino nell’ambito della farmacopea, nei decotti, nelle tisane: viene usato per curare i reumatismi, le contusioni, la stanchezza, l’eccessiva sudorazione e la tosse. È un buon calmante e un potente antisettico.
Unendo l’alloro alla carne di coniglio, otteniamo un risultato perfetto, sia per quanto riguarda il sapore che per l’apporto di proteine, vitamine del gruppo B e di vitamine E che questo alimento di origine animale aggiunge al nostro pasto. Grazie ai nutrienti offerti, il consumo di questa carne può ottimizzare numerosi processi metabolici e il lavoro della muscolatura e del sistema nervoso, nonché regalarci tanti altri incredibili benefici.
I consigli per l’utilizzo della pianta protagonista della ricetta del coniglio all’alloro (e non solo!)
Quando in primavera la siepe si copre di fiorellini giallo-verdi, questo è il momento migliore di cogliere le foglie di alloro. Dopodiché, andranno lasciate essiccare all’ombra, sbriciolate e conservate in vasetti o in sacchetti di tela. Per medicina e bellezza, si colgono anche le bacche di colore marrone scuro, dalle quali si estrae un olio denso e aromatico, prezioso in profumeria.
Prima di andare a preparare il coniglio all’alloro, dovreste sapere inoltre che le foglie fresche di questa profumata pianta, alternate a spicchi d’aglio, serviranno a conservare olive, acciughe, preparazioni sott’olio. Sempre le foglie fresche, messe nell’acqua di cottura di polipi, seppie e piovre daranno un particolare profumo al pesce, togliendo l’amarognolo che spesso accompagna questi piatti.
Ricette secondi di carne ne abbiamo? Certo che si!
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