Pastissada di cavallo, da Verona un secondo di carne intenso
Pastissada di cavallo, una vecchia ricetta della cucina veronese
Oggi vi presento la pastissada di cavallo, un secondo della cucina veronese che fa ampio uso della carne equina, da alcuni considerata borderline. Dal punto di vista del gusto il piatto è apprezzabile da tutti. L’intensità della carne di cavallo, infatti, viene leggermente smorzata e resa più gustosa dall’abbondante marinatura e dalla cottura prolungata. A fare il resto troviamo il soffritto con verdure semplici, il concentrato di pomodoro e il brodo vegetale.
La pastissada compare nel basso medioevo, tuttavia alcune leggende suggeriscono un’origine ancora più antica. La più famosa la fa risalire addirittura al V secolo durante la guerra tra Teodorico e Odoacre per il controllo dell’Italia, il generale erulo (Odoacre) si ritrovò a corto di viveri e dovette sfamare le truppe con la carne dei cavalli caduti. I suoi cuochi inventarono così la pastissada, che è giunta intatta fino ai giorni nostri (pomodoro escluso).
Ricetta pastissada di cavallo
Preparazione pastissada di cavallo
- Per preparare la pastissada di cavallo iniziate tagliando la carne a pezzettoni, poi trasferitela in una grande ciotola insieme al vino, alle cipolle, alle carote e al sedano (fatti a pezzettini). Aggiungete anche l’alloro, il rosmarino e i chiodi di garofano.
- Coprite con un coperchio (o con la pellicola alimentare) e lasciate riposare almeno 12 ore in frigorifero.
- Trascorso questo lasso di tempo scolate la carne e asciugatela con la carta da cucina. Infine filtrate il liquido della marinatura e mettetelo da parte.
- In una grande pentola scaldate abbondante olio, poi unite la carne e rosolatela su tutti i lati. Prelevate la carne e mettetela da parte.
- Nella medesima pentola soffriggete le verdure della marinata tritate finemente. Cuocete a fiamma bassa fino a quando non appassiscono.
- Rimettete la carne nella pentola, unite il concentrato di pomodoro e mescolate con cura.
- Integrate il liquido della marinata e portate a bollore a fiamma alta, poi abbassate la fiamma, mettete il coperchio e cuocete per 3-4 ore. Se notate che il contenuto della pentola si sta asciugando troppo integrate con un po’ di brodo.
- Servite la pastissada con polenta morbida (o grigliata) e buon appetito!
Ingredienti pastissada di cavallo
- 1 kg. di carne di cavallo (spalla o polpa)
- 1 litro di vino rosso corposo (preferibilmente Amarone o Valpolicella)
- 2 cipolle bianche
- 2 carote
- due coste di sedano
- 3 spicchi d’aglio
- 3 foglie di alloro
- 1 rametto di rosmarino
- 2 chiodi di garofano
- q. b. di olio extravergine d’oliva
- 50 gr. di concentrato di pomodoro
- q. b. di sale e pepe
- q. b. di brodo di carne
Cosa sapere sulla carne di cavallo
Vale la pena approfondire qualche nozione sulla carne di cavallo, che è la vera protagonista della ricetta della pastissada. Il cavallo viene considerato quasi un animale da compagnia, dunque il consumo della sua carne è alquanto controverso. Al di là di ciò vanta buone proprietà gastronomiche e nutrizionali. Esprime un sapore dolce, intenso e vagamente ferroso. La consistenza tende ad essere coriacea, ma se la carne viene cotta a dovere diventa morbidissima. In questo caso le lunghe cotture vengono precedute da una più lunga marinatura.
Sul piano nutrizionale la carne di cavallo si configura come un alimento magro, ricco di proteine ad alto valore biologico e povero di grassi, con un contenuto lipidico inferiore al 3%. E’ facilmente digeribile grazie alla presenza di fibre muscolari fini e tenere. Si rivela una fonte eccellente di ferro biodisponibile, utile nella prevenzione dell’anemia sideropenica. Inoltre contiene una buona quantità di vitamina B12 (essenziale per il metabolismo energetico e per la produzione di globuli rossi) e vitamine del gruppo B come la niacina e la riboflavina. È anche ricca di minerali come il potassio, il fosforo e il magnesio. Infine l’apporto calorico viaggia sulle 170 kcal per 100 grammi.

I tanti aromi della pastissada de caval
Tra le peculiarità della pastissada di cavallo (o “pastissada de caval” come viene chiamata dai veronesi) spicca proprio l’abbondante marinatura. Questa viene realizzata per mezzo del vino rosso, dei chiodi di garofano e delle verdure da soffritto. Per inciso tanto la marinata quanto le verdure vengono recuperate in un secondo momento per cuocere la carne. Il sapore che emerge di più, però, è quello dei chiodi di garofano.
I chiodi di garofano vantano un sapore intenso e pungente, caratterizzato da note calde, dolci e leggermente amare. Il loro aroma ricorda quello del legno e della cannella, arricchito però da un retrogusto persistente e speziato.
I chiodi di garofano si sposano bene con piatti dolci, come biscotti e torte, ma anche con preparazioni salate come stufati, marinature e arrosti. Sono utilizzati anche per aromatizzare bevande come tè, vin brulé e punch.
Come servire la pastissada di cavallo
La pastissada di cavallo può essere consumata così come si trova, tuttavia vi consiglio è di servirla come suggerisce la tradizione veronese, ovvero con della polenta che può essere morbida o grigliata. Il sapore cerealicolo e vagamente dolce della polenta si abbina al meglio con quello altrettanto dolce e aromatico della carne di cavallo, che viene cotta nella sua stessa marinatura. Per il resto è una questione di consistenze. Se amate gli accompagnamenti morbidi optate per la polenta classica, altrimenti scegliete la polenta grigliata.
Per grigliare la polenta è sufficiente utilizzare un panetto di polenta già raffreddato e solidificato. Poi si taglia il blocco in fette regolari, dello spessore di circa 1-2 cm, in modo da garantire una cottura uniforme. Infine si ungono le fette con olio extravergine di oliva per evitare che si attacchino alla padella. Poi si riscalda la padella (o anche una griglia) a fuoco medio-alto e si adagiano le fette di polenta. Infine si cuociono per 3-4 minuti per lato, fino a quando non si forma una crosticina dorata e croccante.
Per quanto concerne gli abbinamenti con i vini vi consiglio un vino rosso ben strutturato e corposo. A tal proposito possono andare bene il Primitivo e il Chianti.
FAQ sulla pastissada di cavallo
Che sapore ha la carne di cavallo?
La carne di cavallo ha un sapore dolciastro e leggermente ferroso, con un gusto deciso ma delicato. La sua consistenza dipende dal taglio e dall’età dell’animale. È particolarmente apprezzata per la sua succosità e la versatilità, dunque è ideale per grigliate, spezzatini e carpacci.
Quali sono le proprietà della carne di cavallo?
La carne di cavallo è ricca di proteine magre di alta qualità e ferro facilmente assimilabile, utile per combattere l’anemia. Contiene pochi grassi saturi e un buon apporto di acidi grassi omega tre. È una carne altamente digeribile, adatta anche a chi segue diete ipocaloriche o ha un’intolleranza alle carni più grasse.
La carne di cavallo va marinata?
La carne di cavallo non necessita obbligatoriamente di marinatura, ma può essere marinata per esaltare il suo sapore dolciastro e per ammorbidirla ulteriormente. Una marinatura a base di vino rosso, erbe aromatiche e spezie può donare complessità al gusto, soprattutto per tagli destinati a cotture prolungate.
Cosa ci sta con la carne di cavallo?
La carne di cavallo si abbina bene a contorni semplici come patate al forno, verdure grigliate o insalate fresche. Spezie come pepe nero, rosmarino e timo esaltano il sapore della carne. Per accompagnarla a vini rossi corposi potete optare per un Primitivo o un Chianti.
Ricette a base di carne ne abbiamo? Certo che si!
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