Arrosto di maiale alla santoreggia, una bontà aromatica
Arrosto di maiale alla santoreggia, un secondo ricco di sapore
Oggi cuciniamo l’arrosto di maiale alla santoreggia, un secondo aromatico, adatto a tutti i palati, squisito, morbido e facile da preparare. La ricetta è simile a quella di qualsiasi arrosto, ma vanta una particolarità: la fase di marinatura è “dominata” dalla santoreggia, un’erba aromatica di pregio e che è una risorsa inestimabile in cucina.
Preciso che questa deliziosa ricetta è stata fatta in occasione del numero di settembre della rubrica “Erbe e fiori nel piatto”.
Gestisco questa rubrica con le mie amiche Miria Onesta di Due Amiche in Cucina, Daniela Boscariolo di Timo e Lenticchie e Elisa di Rienzo de Il Fior di Cappero, vogliamo sensibilizzare sull’uso in cucina di erbe aromatiche e fiori eduli. Il numero di settembre è dedicato proprio alla santoreggia.
Ricetta arrosto di maiale alla santoreggia
Preparazione arrosto di maiale alla santoreggia
- Per preparare l’arrosto di maiale alla santoreggia iniziate tamponando la carne con della carta da cucina.
- In una ciotola trasferite l’aglio tritato, la santoreggia, il sale grosso e il pepe. Condite con un filo d’olio e mescolate, poi usate il composto per massaggiare la carne.
- Fate marinare la carne coperta in frigo per 1-2 ore.
- Scaldate tre cucchiai di olio in una pentola capiente, rosolateci la lonza a fiamma alta per 5-7 minuti girandola spesso. Poi sfumate con il vino bianco (sono richiesti un paio di minuti).
- Abbassate la fiamma, coprite con il coperchio e fate cuocere per 50-60 minuti. Se la carne si asciuga troppo aggiungete alla bisogna un po’ di brodo.
- Una volta pronto, avvolgete l’arrosto nella carta d’alluminio e fatelo riposare 10 minuti.
- Affettatelo e servitelo con il fondo di cottura.
- Decoratelo con della santoreggia fresca e accompagnatelo con un contorno leggero: patate al forno, purea di sedano rapa etc.
Ingredienti arrosto di maiale alla santoreggia
- 800 gr. di lonza di maiale (intera e senza osso)
- 2 spicchi di aglio tritati finemente
- q. b. di santoreggia fresca (oppure 1 cucchiaio di santoreggia secca)
- 1 rametto di rosmarino
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- q. b. di sale grosso
- un po’ di olio extravergine di oliva
- q. b. di pepe nero
- q. b. di brodo vegetale
La santoreggia: un’erba speciale per questo arrosto di suino
La santoreggia, usata in questo delizioso arrosto di maiale, è un’erba aromatica appartenente alla stessa famiglia del timo e dell’origano. Si presenta con foglioline sottili a forma di lancia e di un verde intenso, con piccoli fiori che variano dal bianco al lilla. Cresce spontaneamente in zone soleggiate ed è tipica del bacino del Mediterraneo. Si raccoglie soprattutto in estate e in autunno. La santoreggia esprime un sapore deciso ma elegante, in parte ricorda l’origano e il pepe, ma apporta una nota leggermente piccante che la rende perfetta per aromatizzare carni e piatti rustici.
Dal punto di vista nutrizionale la santoreggia si difende bene. Contiene oli essenziali ricchi di carvacrolo e timolo, sostanze che le conferiscono proprietà antibatteriche e digestive. Viene tradizionalmente utilizzata per favorire la digestione dei piatti più ricchi e grassi, per questo motivo si sposa alla perfezione con il maiale. È inoltre ricca di antiossidanti naturali, vitamine e sali minerali, che ne fanno un piccolo scrigno di benessere.
La santoreggia si utilizza sia fresca che essiccata. Oltre che negli arrosti, trova spazio nei piatti a base di legumi, nelle minestre, nei ripieni e perfino nelle conserve grazie al suo potere antisettico.

Arrosto di maiale alla santoreggia, una ricetta da valorizzare
L’arrosto di maiale alla santoreggia è un secondo squisito, che necessita di un contorno all’altezza. La scelta più naturale è data dalle patate al forno che, con la loro doratura croccante e il cuore morbido e saporito, rappresentano il contorno ideale per esaltare la carne. Vi consiglio comunque di arricchire l’arrosto anche con qualche rametto di rosmarino e con un filo di olio extravergine d’oliva, così da riprendere il tema delle erbe aromatiche.
Consiglio anche un più raffinato purè di sedano rapa. Questo contorno esprime una consistenza vellutata e una sapore delicato, con una punta di dolcezza terrosa che crea un contrasto elegante con la ricchezza dell’arrosto.
Infine le verdure grigliate, che rappresentano la scelta più leggera e salutare. Melanzane, zucchine e peperoni alla griglia con un filo d’olio sono tutti alimenti che portano freschezza e colore al piatto.
Cosa bere con l’arrosto di maiale?
Sarebbe un peccato trascurare l’accompagnamento, a maggior ragione se la portata principale è data da questo squisito arrosto di maiale alla santoreggia. Come prima scelta vi consiglio il Chianti Classico. Questo vino esprime tannini decisi e una freschezza intensa, che riesce ad equilibrare il gusto succulento della carne e ad esaltare le note aromatiche della santoreggia.
Un secondo abbinamento ideale è quello con il Gewürztraminer, un vino bianco aromatico dai forti sentori speziati e floreali, che richiamano quelli dell’erba aromatica. Questo vino crea un’armonia sorprendente con il piatto, poiché la sua delicatezza bilancia la sapidità dell’arrosto e regala un tocco elegante.
Infine il Valpolicella Ripasso è la scelta perfetta per chi ama i vini più strutturati. Spicca per la complessità aromatica, per le note di frutta rossa matura e per le leggere sfumature speziate. In ragione di ciò si abbina al meglio con il carattere deciso del maiale e con il profilo aromatico della santoreggia, dunque completa un piatto già di per sé straordinario.
FAQ
Quale taglio usare per l’arrosto di maiale?
Per l’arrosto di maiale alla santoreggia si utilizzano tagli ricchi e saporiti come la lonza, la spalla o la coppa. La lonza è più magra e delicata, la spalla più saporita e adatta a cotture lente, mentre la coppa garantisce morbidezza grazie alle venature di grasso. La scelta dipende dal risultato che si vuole ottenere.
La carne di maiale fa ingrassare?
La carne di maiale non fa ingrassare se viene consumata con moderazione e scegliendo i tagli magri. Alcune parti, come filetto e lonza, hanno un contenuto di grassi moderato. Al contrario tagli più grassi, come la cotenna, risultano più calorici. In una dieta equilibrata il maiale può essere una valida fonte di proteine senza eccessi calorici.
Quanto deve cuocere l’arrosto?
L’arrosto di maiale deve cuocere mediamente un’ora per ogni chilo di carne. È importante controllare che la temperatura interna raggiunga almeno 70 gradi per garantire una cottura sicura. Tempi e risultati possono variare in base al taglio scelto, ma la carne deve restare morbida e succosa.
Quale contorno usare per l’arrosto di maiale?
L’arrosto di maiale si accompagna benissimo con le patate al forno, che ne esaltano la sapidità. Un’alternativa raffinata è il purè di sedano rapa, dalla consistenza cremosa e dal sapore delicato. L’abbinamento di questi contorni crea un equilibrio tra rusticità ed eleganza, valorizzando l’arrosto.
Quante calorie ha l’arrosto di maiale?
L’arrosto di maiale apporta circa 250-280 calorie per 100 grammi, a seconda del taglio utilizzato e dei condimenti. Le parti più magre, come la lonza, hanno valori inferiori, mentre tagli più grassi con aggiunta di salse aumentano l’apporto energetico. È un piatto nutriente e proteico, da gustare senza eccessi in una dieta equilibrata.
Ricette a base di arrosto di maiale ne abbiamo? Certo che si!
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