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Tartare di tonno con pesto e fragole, una ricetta unica

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Tartare di tonno con pesto e fragole
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 20 min
cottura
Cottura: 00 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Ricetta tartare di tonno con pesto di basilico e fragole: un piatto fusion tra mare e orto

Oggi portiamo in tavola una tartare di tonno con pesto di basilico e fragole, una proposta fresca, colorata e raffinata che unisce sapori apparentemente lontani. Si tratta di una variante della classica cruditè di pesce, ma con un’anima decisamente fusion. Il tonno crudo richiama subito la cucina giapponese, mentre il pesto al basilico evoca tutta la freschezza del Mediterraneo. E le fragole? Il tocco inaspettato che rende il piatto davvero speciale.

Questa ricetta di tartare di tonno con pesto di basilico e fragole è elegante ma semplicissima da preparare. Il segreto sta nella qualità del pesce (fresco e abbattuto), nella maturazione delle fragole e nella delicatezza del pesto, che non deve sovrastare ma accompagnare. Una combinazione che stimola i sensi, giocando con contrasti tra dolcezza e sapidità, morbidezza e freschezza.

Un tocco da chef 🍓
Per valorizzare la tartare di tonno, impiattala con un coppapasta, guarnisci con germogli freschi e aggiungi qualche goccia di riduzione di aceto balsamico: stupirai tutti!

È il piatto perfetto per un’occasione speciale, per sorprendere i tuoi ospiti o per concederti un’esperienza diversa dal solito. Ti permette di portare in tavola qualcosa che ricorda l’alta cucina, senza dover passare ore ai fornelli.

Cerchi un secondo piatto fresco, creativo e visivamente d’impatto? Prova la ricetta della tartare di tonno con pesto di basilico e fragole: è un piccolo capolavoro da gustare con gli occhi e con il palato.

Ricetta tartare di tonno con pesto

Preparazione tartare di tonno con pesto

  • Per preparare la tartare di tonno con pesto di basilico e fragole iniziate dal pesto di basilico.
  • Frullate insieme il basilico, le mandorle, il Parmigiano e l’olio. Poi salate e pepate a piacere.
  • Ora condite la tartare con un po’ di olio, sale e pepe.
  • Distribuite nei piatti di portata un generoso strato di pesto, poi aggiungete le fettine di fragole e infine completate con la tartare di tonno. Servite e buon appetito!

Ingredienti tartare di tonno con pesto

  • 200 gr. di tartare di tonno fresco
  • 4-5 fragole
  • a fettine sottili
  • 1 mazzetto di basilico fresco
  • 30 gr. di mandorle
  • 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
  • 50 ml. di olio extravergine d’oliva
  • q. b. di sale e pepe

Come preparare una tartare sicura?

La tartare di tonno con pesto e fragole è squisita ma bisogna andarci piano, ossia è necessario prendere tutti i provvedimenti per renderla sicura, in quanto stiamo parlando pur sempre di pesce crudo.

Tanto per cominciare la carne cruda deve essere assolutamente fresca e acquistata da fornitori di fiducia. Prima della preparazione va conservata a una temperatura adeguata (inferiore ai 4°C), mentre prima dell’utilizzo va abbattuta per eliminare eventuali parassiti.

Occhio anche agli utensili utilizzati, che devono essere perfettamente puliti e riservati esclusivamente alla lavorazione del pesce crudo, in modo da evitare contaminazioni. Sia chiaro è importante anche l’igiene personale del “cuoco”, ossia le mani vanno lavate in modo accurato e si devono utilizzare i guanti monouso. L’ultimo consiglio consiste nell’impiego di condimenti acidi, laddove la ricetta lo consente. Per esempio il succo di limone e l’aceto.

Tartare di tonno con pesto e fragole

Come preparare il pesto di basilico a regola d’arte

Il pesto di basilico gioca un ruolo fondamentale in questa ricetta, infatti funge da letto sia per la decorazione a base di fragole, sia per la tartare di tonno. E’ possibile realizzare una sua versione semplificata, che si ottiene frullando basilico, mandorle, Parmigiano e olio. Tuttavia è anche possibile preparare una versione più complessa e fedele alla tradizione.

Un modo per farlo consiste nell’impiego del mortaio, che permette di lavorare gli ingredienti lentamente, esaltandone profumi e sapori senza aumentare la temperatura (che rischierebbe di alterare i sapori). Un altro consiglio consiste nell’aggiungere l’olio extravergine d’oliva a filo, incorporandolo gradualmente per ottenere una consistenza cremosa e uniforme.

Ma fondamentale è anche la qualità degli ingredienti: il basilico deve essere fresco, con foglie integre e asciutte in modo da evitare l’ossidazione. Infine valutate di cambiare gli ingredienti se desiderate un risultato unico, ad esempio sostituendo le mandorle con i pinoli. I pinoli donano un aroma intenso, mentre le mandorle offrono una nota più neutra e delicata. Inoltre, per un gusto ancora più deciso, si possono aggiungere le noci o i pistacchi.

Come condire la tartare di tonno con pesto e fragole?

La tartare di tonno con pesto e fragole, al netto degli elementi di contorno, va comunque condita. A tal proposito vi consiglio di mantenervi sul semplice, optando per un po’ di sale, pepe e olio. Chiaramente l’olio deve essere extravergine di oliva di assoluta qualità. Ma come fare per riconoscerlo?

A volte basta guardare l’etichetta, che deve indicare la dicitura “extravergine”, il luogo di produzione e il nome del produttore. La verifica olfattiva è però ancora più accurata. Al naso un olio di qualità presenta un profumo fresco e fruttato, con note che possono ricordare l’erba tagliata, il carciofo o la mandorla.

Al gusto l’olio extravergine d’oliva deve essere equilibrato e proporre un’armonia tra amaro e piccante, caratteristiche che indicano la presenza di polifenoli e antiossidanti naturali. Occhio anche all’aspetto, un colore troppo uniforme non è necessariamente segno di qualità, poiché la tonalità varia in base alla varietà di olive. Infine vi consiglio di preferire oli conservati in bottiglie scure, che proteggono il contenuto dalla luce e ne preservano l’integrità organolettica.

Il sublime tocco delle fragole nella tartare di tonno con pesto

Vale la pena parlare anche delle fragole, che giocano un ruolo di primo piano in questa tartare di tonno con pesto. Con il loro sapore un po’ dolce e un po’ acidulo esaltano il sapore ittico e lipidico del pesce, smorzano l’aromaticità del pesto. Nondimeno aggiungono colore con la loro tonalità rossa e impattano anche sul piano nutrizionale.

Tanto per cominciare contengono poche calorie, circa 32 kcal per 100 grammi, dunque sono adatte a regimi alimentari ipocalorici. Sono una fonte eccellente di vitamina C (importante per il supporto al sistema immunitario) e forniscono manganese, un minerale essenziale per il metabolismo e per la formazione delle ossa.

Le fragole sono anche ricche di antociani ed ellagitannini, delle sostanze antiossidanti che contribuiscono a contrastare i danni dei radicali liberi, riducendo il rischio di infiammazioni e malattie croniche. Contengono anche tante fibre, che favoriscono la regolarità intestinale e il controllo della glicemia.

FAQ sulla tartare di tonno con pesto e fragole

A cosa fa bene il tonno crudo?

Il tonno crudo è ricco di proteine, acidi grassi omega tre, vitamina D e vitamine del gruppo B, essenziali per il sistema cardiovascolare e per la salute del cervello. Inoltre il suo contenuto di minerali, come il selenio, contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Come rendere sicura la tartare di tonno?

Per rendere sicura la tartare di tonno è necessario acquistare pesce freschissimo destinato al consumo a crudo e abbatterlo a -20 °C per almeno 24 ore. Questo processo elimina eventuali parassiti presenti. Inoltre è importante manipolare il tonno su superfici pulite e con utensili igienizzati per prevenire contaminazioni indesiderate.

Come impiattare la tartare di tonno?

Per impiattare la tartare di tonno si consiglia di utilizzare un coppapasta per creare una forma regolare. Si possono aggiungere anche decorazioni come germogli, salse o una guarnizione di avocado o agrumi. In questa ricetta ho usato il pesto e le fragole per avere un contrasto unico e alquanto raffinato.

Perché si dice tartare?

Il termine “tartare” deriva dalla preparazione della carne cruda tritata e servita con salse, che viene associata al popolo dei Tartari. Nel tempo il nome è stato esteso ad altre preparazioni crude a base di pesce, mantenendo il concetto di una ricetta raffinata da preparare nelle occasioni speciali.

Quale tonno si può mangiare crudo?

Il tonno rosso e il tonno pinna gialla sono le varietà più indicate per il consumo crudo. È fondamentale che il pesce sia certificato per il consumo a crudo, o abbattuto correttamente per evitare rischi sanitari.

Ricette di tartare ne abbiamo? Certo che si!

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