
Shirataki con curry e verdure: i sapori orientali a tavola

Shirataki con curry thai e verdure, un incontro tra cucine orientali
Gli shirataki con curry thai e verdure sono un primo molto particolare dal carattere marcatamente orientale, che possono essere considerati un piatto fusion. Infatti questo piatto prende spunto da cucine diverse, ovvero da quella giapponese e da quella tailandese.
La cucina giapponese è rappresentata dall’ingrediente principale, gli shirataki, una pasta molto particolare realizzata con la radice del konjac, una sostanza che garantisce un sapore aromatico e leggero, nonché una certa quantità di fibre. I riferimenti alla cucina tailandese, invece, sono dovuti all’impiego delle spezie, che danno vita a una miscela simile al curry.
Vi consiglio di preparare gli shirataki nelle occasioni speciali, ossia quando volete deliziare i vostri ospiti con un piatto carico di personalità, che richiama a culture in grado di offrire molto anche ai più sfegatati fan della cucina mediterranea.
Ricetta shirataki
Preparazione shirataki
- Per preparare gli shirataki con curry thai e verdure seguite questi passaggi.
- Sciacquate bene gli spaghetti shirataki sotto l’acqua fredda e lessateli per 2-3 minuti.
- Poi scolateli e passateli in padella senza olio per eliminare l’umidità in eccesso.
- In una grande padella scaldate l’olio di sesamo, poi unite l’aglio, lo zenzero e soffriggete per qualche istante.
- Infine unite la pasta di tamarindo e cuocete per un minuto.
- Ora unite le carote, i peperoni e le zucchine. Infine cuocete fino a quando non si sono ammorbiditi.
- Incorporate il latte di cocco, portate a bollore e unite gli spaghetti. Lasciate cuocere per 5-7 minuti, poi unite la salsa di soia e un po’ di sale (se necessario).
- Guarnite con succo di lime, coriandolo fresco e servite.
Ingredienti shirataki
- 400 gr. di spaghetti shirataki
- 400 ml. di latte di cocco100 gr. di carote tagliate a bastoncini
- 100 gr. di peperoni rossi tagliati a strisce
- 30 gr. di pasta di tamarindo
- 100 gr. di zucchine tagliate a mezzelune
- 30 ml. di olio di sesamo o vegetale
- 15 ml. di salsa di soia
- 5 gr. di aglio tritato
- q. b. di coriandolo fresco tritato per guarnire
- 10 gr. di zenzero fresco grattugiato
- q. b. di succo di lime per guarnire
- q. b. di sale (se necessario)
Tante spezie per gli shirataki
Gli shirataki vengono in genere arricchiti con abbondante brodo, pezzi di carne e verdure. In questo caso, però, a salire in cattedra sono soprattutto le spezie. Lo scopo è quello di conferire al piatto una doppia anima: giapponese e sud est asiatica (in paesi come la Thailandia l’uso delle spezie è massiccio).
In questo caso specifico vi consiglio di utilizzare lo zenzero e il coriandolo. Lo zenzero è una spezia dal sapore molto pungente ma perfetta per i piatti delicati, verso cui esercita un’azione “vivacizzante”. Lo zenzero è utilizzato anche nella medicina naturale, infatti è considerato un eccellente antinfiammatorio da integrare ai farmaci FANS (i farmaci per le infiammazioni e l’attenuazione dei dolori).
Andateci piano con lo zenzero, infatti non è solo intenso ma anche potenzialmente coprente. L’idea di base è di inserirlo direttamente nel soffritto, magari dopo una breve rosolatura dell’aglio. Il coriandolo, invece, va messo alla fine. Il suo aspetto è simile a quello del prezzemolo, mentre il sapore è molto più aromatico e in grado di trasmettere note di menta e aceto balsamico.
Le verdure e gli ortaggi che impreziosiscono il piatto
Gli shirataki con curry thai vantano anche il contributo di molte verdure, in particolare si usano le cipolle, i peperoni e i cetrioli. La cipolla dovrebbe essere rossa, in quanto è molto dolce e aromatica, dunque in grado di valorizzare i sapori sprigionati dalle spezie.
I peperoni, invece, dovrebbero essere rossi in quanto sono più delicati in assoluto, grazie al loro sapore zuccherino e all’aroma appena accennato. Inoltre sono anche tra i più salutari in quanto ricchi sia di betacarotene che di luteine-licopene, sostanze antiossidanti in grado di ridurre le probabilità di contrarre il cancro. Per quanto concerne i cetrioli dovete stare attenti alla quantità, infatti il loro sapore è acidulo e quasi citrico, dunque si fa presto a passare da elemento aromatizzante a elemento disturbante, che crea un contrasto troppo acceso.
Tutte queste verdure si inseriscono in una fase avanzata della ricetta, ovvero quando il soffritto è pronto, le spezie hanno rilasciato tutto il loro sapore e gli shirataki sono pronti per essere saltati in padella.
La lista degli ingredienti comprende anche le zucchine, che con la loro dolcezza intrinseca si abbinano al meglio con quella dei peperoni e con la delicatezza aromatica degli shirataki. Le zucchine rappresentano il condimento perfetto in quanto sono buone, leggere e versatili.
Una ricetta per chi soffre di intolleranze alimentari?
Gli shirataki sono adatti ai due disturbi alimentari principali: la celiachia e l’intolleranza al lattosio. I celiaci trovano conforto proprio negli shirataki, che sono degli spaghetti realizzati con una radice del tutto priva di glutine (oltre che povera di carboidrati e grassi).
Gli intolleranti al lattosio, invece, possono apprezzare la presenza del latte di cocco in sostituzione del latte normale. Il suo scopo è quello di rendere i condimenti della pasta shirataki più morbidi e delicati. La presenza del latte di cocco non è una soluzione posticcia, ma un chiaro riferimento ai sapori e ai sentori della cucina tailandese.
Cosa dire degli allergici al nichel? Purtroppo buona parte degli ingredienti, e in particolare le verdure, contengono il nichel. Ad oggi non si segnalano varianti prive di nichel, dunque l’unica soluzione consiste nel farne a meno, o semplicemente preparare altro.
FAQ sugli shirataki
Che cosa sono gli shirataki?
Gli shirataki sono un tipo di pasta tradizionale giapponese fatta dalla radice del konjac, una pianta ricca di glucomannano (una fibra solubile). Sono noti per essere poco calorici e quasi per nulla grassi. Sono spesso integrate nelle diete low carb.
Come si condiscono gli shirataki?
Gli shirataki possono essere conditi in vari modi, tra cui salse a base di soia, olio di sesamo, aglio e zenzero. Sono ottimi in zuppe, stir-fry con verdure e proteine, o semplicemente conditi con pesto, sugo di pomodoro o curry. Gli shirataki assorbono facilmente i sapori dei condimenti utilizzati.
I celiaci possono mangiare gli shirataki?
I celiaci possono mangiare gli shirataki. Essendo fatti dalla radice del konjac gli shirataki non contengono glutine, tuttavia è sempre consigliabile controllare l’etichetta per verificare l’assenza di contaminazioni.
Come si cuociono gli shirataki?
Per cuocere gli shirataki è necessario sciacquarli bene sotto acqua corrente per eliminare l’odore caratteristico del konjac. Dopo il risciacquo possono essere sbollentati per 2-3 minuti, o saltati in padella per qualche minuto fino a quando non diventano caldi e assorbono i sapori degli altri ingredienti.
Ricette di ricette giapponesi ne abbiamo? Certo che si!
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