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Sex on the beach, la ricetta del famoso cocktail americano

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Sex on the beach
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Il “Sex on the Beach” non è solo un cocktail, ma è un’esperienza, un viaggio di sapori che evocano ricordi di spiagge soleggiate, onde spumeggianti e tramonti infuocati. Chi non ha mai sentito parlare di questo iconico drink che sembra catturare l’essenza stessa delle vacanze tropicali? Ma oltre al suo sapore dolce e seducente, c’è molto di più da scoprire riguardo a questo cocktail.

La sua storia, le sue varianti, gli aneddoti che circolano attorno alla sua origine e, naturalmente, la sua popolarità nella cultura popolare. Attraverso questo sito, ci immergeremo nell’affascinante mondo del “Sex on the Beach”, esplorando ogni angolo e svelando tutti i suoi segreti.

Che tu sia un barista in erba, un amante dei cocktail o semplicemente curioso di saperne di più, ti invitiamo a seguire questo viaggio attraverso la sabbia, il sole e il succo, per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questo cocktail intramontabile . Sei pronto a tuffarti in questa avventura esotica? Bene, prepara il tuo shaker e segui il ritmo delle onde: il “Sex on the Beach” ti aspetta!

 

Ricetta sex on the beach

Preparazione sex on the beach

  • Per preparare il sex on the beach dovete riempire uno shaker con i cubetti di ghiaccio, poi aggiungete le due vodka e il succo di pesca.
  • Dopodiché shakerate in modo energico tutto insieme.
  • Ora versate il contenuto dello shaker in un tumbler molto alto.
  • Poi aggiungete il succo di mirtilli senza mescolare, in modo che si depositi sul fondo e formi una suggestiva sfumatura. Infine, decorate con le fettine di arancia e servite.

Ingredienti sex on the beach

  • 16 cl. di vodka
  • 8 cl. di vodka alla pesca
  • 16 cl. di succo di limone
  • 16 cl. di succo di mirtillo
  • q. b. di ghiaccio
  • 4 fettine di arancia

Sex on the beach, ecco gli ingredienti

Come si fa il sex on the beach? Da quali ingredienti è composto? Semplicemente si tratta di un mix tra vodka, vodka alla pesca, succo di arancia e succo di mirtillo. I primi tre ingredienti vengono agitati nello shaker, mentre il succo di mirtillo rosso viene aggiunto alla fine. Essendo un po’ più pesante, il succo di mirtillo tende a scendere sul fondo e quindi a formare una suggestiva sfumatura.

Le peculiarità di questo cocktail sono due. In primo luogo è uno dei liquori più fruttati in assoluto. In secondo luogo è tra i pochi cocktail a vantare una doppia base di vodka. Ciò è reso possibile dalla neutralità, in termini di sapore, della vodka liscia.

La leggenda dietro il long drink Sex on the Beach è affascinante quanto il suo nome suggestivo. La sua genesi è un mix perfetto tra marketing, creatività e l’effervescenza di un’epoca in cui gli Stati Uniti stavano vivendo una vera e propria rivoluzione in termini di bevande alcoliche.

Il “Sex on the Beach” non è solo un drink, ma un simbolo di un’epoca e di una generazione. Che siate sulla spiaggia di Miami o in un bar nel cuore di Roma, ogni sorso racconta una storia di innovazione, audacia e, ovviamente, di un po’ di divertimento.

Le varianti di un drink molto famoso

Il sex on the beach è un cocktail famoso, e come tutti i cocktail famosi è stato oggetto di modifiche e numerose varianti. La più famosa è il sex in Japan, che sostituisce la vodka alla pesca con la vodka al melone (o un liquore equivalente). Il sapore è ugualmente fruttato, ma un po’ più esotico.

Molto apprezzato è anche il Race on the beach, che è una versione decisamente più alcolica. In buona sostanza i succhi di frutta sono sostituiti da altri alcolici, ovvero dal chambord e da un triple sec.

Troviamo poi il Quickie on the beach, che segue il percorso inverso. E’ molto più leggero e ancora più fruttato, in quanto alla vodka liscia si preferisce la vodka alla fragola, che è notoriamente meno alcolica. Una particolarità di questa variante riguarda il servizio, infatti in genere viene servito senza ghiaccio in un bicchiere da shot.

Infine troviamo la versione completamente analcolica. Di base è un mix di succhi di frutta: pesca, arancia, ribes rosso, a cui viene aggiunta un po’ di soda.

Sex on the beach

Quanto è alcolico il sex on the beach?

Giunti a questo punto vale la pena chiedersi: quanto è alcolico il sex on the beach? Per rispondere è necessario conoscere il grado alcolico delle componenti, delle proporzioni e fare qualche calcolo.

La vodka liscia viaggia sui 40 gradi, mentre la vodka alla pesca va sui 25 gradi. I due tipi di vodka occupano rispettivamente il 24% e il 12% del bicchiere, dunque facendo le debite proporzioni siamo sui 15-18 gradi. Insomma questo cocktail è abbastanza alcolico, ma non più di tanto. Niente di paragonabile ai cocktail più pesanti come il Long Island, che supera di gran lunga i 25 gradi.

L’affascinante storia del Sex on the Beach

Partiamo dalle origini. Chi e quando è stato inventato il sex on the beach? Come per molti cocktail le origini sono oscure. Le ipotesi più accreditate, o per meglio dire le leggende, sono due.

La prima vede come protagonista il barman Ted Pizio, che durante un evento dedicato allo spring break del 1987 (ricorrenza dedicata agli studenti americani), a Fort Lauderdale, presentò una variante del classico Cape Codder, ovvero un cocktail a base di vodka e succo di mirtillo. Era indeciso sul nome da affibbiargli, quindi chiese agli studenti fuori sede perché avessero scelto proprio Fort Lauderdale. Questi ultimi diedero come motivazione il sesso facile e le spiagge, da lì l’intuizione di chiamare il nuovo cocktail “sex on the beach”.

La seconda leggenda-ipotesi è meno evocativa e forse più realistica. Il cocktail venne inventato da alcuni barman di Boston e in origine si chiamava “Fun of the beach”, in quanto il riferimento al “sex” era sconveniente, visto il moralismo allora imperante negli Stati Uniti. Qualche anno dopo il drink giunse in Europa, scevro da queste censure, e il cocktail assunse il nome con cui lo conosciamo ancora oggi.

Verso la fine degli anni ’70, con la Vodka che diventava sempre più popolare in America, insieme alla crescente importazione dei Peach Schnapps, il panorama dei cocktail era pronto per una trasformazione. Il cocktail “Peach on the Beach”, con il suo sapore dolce e fruttato, aveva già fatto breccia nei cuori dei bevitori, ma quello che stava per accadere sarebbe cambiato per sempre la storia dei cocktail.

La popolarità del cocktail crebbe rapidamente, diventando un punto fermo nei menù dei bar di tutto il mondo. La sua fama raggiunse il suo apice nel 2004, quando fu riconosciuto ufficialmente dall’ International Bartenders Association (IBA), consolidando il suo posto nella storia dei cocktail.

FAQ sul cocktail sex on the beach

Quanto è forte il sex on the beach?

Il sex on the beach non è particolarmente forte, viaggia in media sui 16-18 gradi.

Perché il sex on the beach si chiama così?

Il sex on the beach si chiama così in quanto richiama alle attività di intrattenimento che gli studenti californiani cercavano durante le loro vacanze.

Quando bere questo cocktail?

Questo cocktail è ideale soprattutto d’estate, d’altronde è un cocktail fresco e fruttato. Va bene sia come cokctail da party che come cocktail da aperitivo.

Qual è il cocktail più alcolico?

Il cocktail più alcolico tra i più conosciuti è il Long Island, che fa uso delle principali basi alcoliche. Questo drink si attesta in media sui 20-25 gradi.

Ricette di cocktail ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
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