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Muesli con cocco e quinoa, una delizia salutare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Muesli con cocco e quinoa
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
preparazione
Preparazione: 00 ore 10 min
cottura
Cottura: 00 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Il muesli con cocco e quinoa è un mix molto particolare in quanto non viene realizzato con i cereali, bensì con la quinoa. Sia chiaro, è talmente versatile e nutriente che può fare benissimo le veci dei cereali, anzi spesso ne rappresenta una piacevole alternativa. E’ uno pseudocereale ricco di carboidrati e di proteine, nonché di vitamine e sali minerali. Non è un caso che molti lo considerano un “superfood”. Un altro pregio della quinoa è la totale assenza di glutine, in virtù di ciò può essere consumata senza alcun timore anche dai celiaci.

Ricetta muesli con cocco e quinoa

Preparazione muesli con cocco e quinoa

Per la preparazione del muesli con cocco e quinoa iniziate lavando i lamponi e scolandoli per bene. Poi sbucciate le banane e fatele a fettine. Ora trasferitele in una ciotola e bagnatele con il succo di limone appena spremuto, questo accorgimento è necessario affinché non anneriscano. Poi prendete una ciotola e versate lo Skyr, lo sciroppo di agave e la crema di cocco.

Mescolate il tutto fino a ricavare una crema abbastanza compatta. Distribuite quest’ultima nei bicchieri e mettete sopra le fettine di banana e la quinoa soffiata. Infine, decorate con i lamponi e con le scaglie di cocco.

Ingredienti muesli con cocco e quinoa

  • 250 gr. di lamponi
  • 2 banane
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 500 gr. di Skyr
  • 100 gr. di crema di cocco
  • 2 cucchiai di sciroppo d’agave
  • 60 gr. di quinoa soffiata
  • 4 cucchiai di cocco in scaglie.

La ricetta del muesli con cocco e quinoa è molto semplice, infatti si tratta di creare crema a base di cocco e Skyr, metterla nei bicchieri e arricchirla con delle fette di banana e con la quinoa soffiata. Una precisazione per quanto riguarda le banane. Una volta tagliate tendono ad annerirsi rapidamente, quindi è bene bagnarle con il succo di limone, in questo modo manterranno il loro colore e non acquisiranno sentori amarognoli. Tra l’altro il limone aggiunge un sentore in più, che si abbina alla perfezione con gli ingredienti. Se state pensando alle banane come a un frutto grasso, vi state sbagliando. In realtà, l’apporto calorico è pari a 90 kcal per 100 grammi, un buon prezzo da pagare vista l’abbondanza di vitamine e sali minerali (in particolare potassio).

Le caratteristiche dello Skyr

Proprio lo Skyr è uno degli ingredienti più importanti di questo muesli con cocco e quinoa. D’altronde concorre a formare la crema che fa da “pezzo forte” del dessert. Nello specifico, lo Skyr va miscelato con la crema di cocco e lo sciroppo d’agave (quest’ultimo facoltativo). Ne risulta una crema morbida, vellutata (tra il dolce e il corposo) e lievemente acidula. Quest’ultimo sentore è offerto proprio dallo Skyr, che è un formaggio dal punto di vista “tecnico”, ma uno yogurt bianco sotto il profilo organolettico. Benché sia realizzato con il caglio, è molto simile per gusto agli yogurt della tradizione greca e turca.

muesli cocco e quinoa

Lo Skyr è nutriente e leggero, infatti a fronte di un apporto calorico minimo, fornisce tante proteine e calcio. Si segnalano anche tracce di vitamina D, che è una delle vitamine più preziose in assoluto. Per questa ricetta vi consiglio lo Skyr Exquisa, che presenta una ricetta fedele alla tradizione islandese nordica, ma adattato per piacere anche alle nostre latitudini. Questo prodotto dimostra ancora una volta la capacità di Exquisa di proporre sapori nuovi, intercettando e anticipando le esigenze “organolettiche” dei propri consumatori.

Sciroppo d’agave vs zucchero

Tra gli ingredienti più “strani” di questi muesli con cocco e quinoa spicca lo sciroppo d’agave. In realtà il suo uso è facoltativo. Se decidete di inserirlo, fatelo al momento giusto, ovvero mentre preparate la crema che farà da base al dessert. La sua funzione primaria (ma non certo l’unica) è quella di dolcificare. Da questo punto di vista sostituisce molto bene lo zucchero, anzi rispetto a quest’ultimo fornisce qualche vantaggio in più. In primo luogo, si caratterizza per un basso indice glicemico rispetto a molte sostanze dolcificanti. Non è un dettaglio da poco in quanto i diabetici possono consumarlo con maggiore libertà, inoltre genera un minore senso della fame.

Secondariamente lo sciroppo d’agave è ricco di sali minerali e di vitamine. Dunque, più che un alimento di supporto, è un ingrediente vero e proprio. Senza contare gli antiossidanti, che sono presenti in una quantità discreta. Gli antiossidanti combattono lo stress ossidativo, sostengono i meccanismi di riproduzione cellulare e aiutano a prevenire alcune forme di cancro. Un po’ come il miele, lo sciroppo d’agave esercita anche una moderata attività antinfiammatoria.

Idee per colazioni ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
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