Macafame, la ricetta del celebre dolce vicentino
Macafame, un dolce gustoso ammazza fame
Il macafame è un prelibato dolce che fa parte della ricca tradizione culinaria della città di Vicenza, in Italia. Questo dolce ha origini popolari ed è amato per il suo sapore gustoso e appagante. Il nome “macafame” deriva dalla lingua veneta e significa letteralmente “ammazza fame”, il che suggerisce la sua funzione tradizionale di saziare la fame tra un pasto e l’altro.
Uno degli aspetti affascinanti del macafame è la sua semplicità, che si riflette negli ingredienti di base utilizzati nella sua preparazione. Il protagonista principale di questo dolce è il pane raffermo, che viene riutilizzato in modo creativo per creare un impasto corposo e nutriente. Questo approccio di “cucina di recupero” era comune nelle tradizioni culinarie delle famiglie italiane, che sapevano come utilizzare gli ingredienti a disposizione per creare piatti gustosi.
Il sapore del macafame è ricco e corposo, ma non eccessivamente dolce. Lo zucchero e il miele vengono usati con parsimonia, il che lo rende un dolce equilibrato e piacevole al palato. L’uvetta, che viene ammollata nel rum, aggiunge un tocco di dolcezza e un aroma irresistibile.
La preparazione del macafame è semplice. Il pane raffermo viene ammollato nel latte, l’uvetta viene rinvenuta nel rum, e poi tutti gli ingredienti vengono mescolati per creare un impasto leggermente liquido. Il composto viene cotto in forno fino a quando diventa dorato e profumato.
Il risultato finale è un dolce rustico e genuino, ideale da gustare a merenda durante i periodi festivi o come colazione sostanziosa. Per completarlo, uno strato leggero di zucchero a velo viene spolverato sulla superficie del dolce, conferendogli un tocco finale di dolcezza.
Il macafame è una delizia che celebra le tradizioni culinarie italiane e la creatività nell’utilizzare ingredienti di base per creare piatti appaganti. È un dolce che unisce gusto e storia, perfetto per chi desidera esplorare la cucina tradizionale italiana.
Ricetta macafame
Preparazione macafame
Per preparare il macafame procedete come segue. Ammollate l’uvetta nel rum, poi tagliate il pane raffermo a pezzettini e ammollatelo nel latte appena scaldato. Quando il pane ha assorbito il latte, trasferitelo in una terrina. Poi aggiungete lo zucchero, le uova, l’uvetta ben scolata, le mele tagliate a dadini e il miele. Infine mescolate il tutto con cura.
Ora coprite una tortiera con della carta da forno e versateci il composto, compattandolo con le mani. Poi date una bella spolverata con la farina di riso e cuocete per circa 50 minuti a 160 gradi, o almeno fino a quando il dolce non avrà acquisito una doratura uniforme. Infine fate raffreddare il macafame e guarnitelo con abbondante zucchero a velo prima di servire.
Ingredienti macafame
- 500 cl. di latte intero consentito
- 2 mele rosse
- 2 uova intere
- 300 gr. di pane raffermo consentito
- 40 gr. di uvetta sultanina
- 1 bicchierino di rum
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaio di miele d’acacia
- 2 cucchiai di farina di riso
- q. b. di zucchero a velo.
Un impasto davvero particolare
La componente più particolare del macafame è proprio l’impasto, infatti al posto delle farine, degli amidi e del lievito troviamo il pane raffermo. In ragione di ciò, il macafame può rientrare nella categoria della “cucina di recupero”. Nello specifico, il pane raffermo viene fatto a pezzetti e ammollato nel latte, in modo da formare una pappetta adatta ad essere amalgamata con gli altri ingredienti.
Il latte dovrebbe essere intero, sebbene contenga più più grassi rispetto al parzialmente scremato e quindi è piuttosto calorico. Tuttavia, il latte intero è l’unico in grado di rimanere saporito anche quando interagisce con gli altri ingredienti. Se soffrite di intolleranza al lattosio, potete sostituire il latte con una versione delattosata, facilmente reperibile nei supermercati. Il resto dell’impasto è formato dall’uva sultanina, dalle uova, dallo zucchero e dal miele. Proprio l’uovo gioca un ruolo fondamentale in quanto non si limita ad arricchire il sapore del dolce, ma gli conferisce una texture più compatta. Inoltre impatta anche sulla stabilità del dolce, fungendo da addensante.
Perché abbiamo usato il miele?
Tra gli ingredienti più importanti del macafame troviamo il miele. Il miele viene utilizzato come dolcificante, benché sia presente anche un po’ di zucchero in quantità minori. Perché abbiamo usato il miele? La risposta è semplice, il miele da un lato dolcifica e dall’altro insaporisce. Inoltre restituisce una sensazione di rusticità, che rende il macafame ancora più gustoso. Il miele ha origini antiche, infatti prima era l’unico ingrediente in grado di dolcificare e l’uso dello zucchero o era sconosciuto o era poco utilizzato.
Il miele vanta alcuni pregi per quanto concerne il profilo nutrizionale, per esempio non fa aumentare di molto l’indice glicemico. Una buona notizia per i diabetici e per chi vuole dimagrire, infatti ad elevati livelli glicemici corrisponde un più intenso senso della fame. Il miele, inoltre, è ricco di antiossidanti, che regolano i processi cellulari e aiutano a prevenire il cancro. Infine apporta una certa abbondanza e varietà di sali minerali.
Il dolce contributo delle mele
Come già anticipato, il macafame non contiene una farcitura, tuttavia è realizzato con un ingrediente di contorno, che viene spesso usato anche per le farciture, ossia la mela. Per questa ricetta sono necessarie almeno due mele per realizzare il macafame. Le mele vengono tagliate a cubetti e inserite nell’impasto, in modo da interrompere la linearità di quest’ultimo e risultare ancora più gradevoli al palato. Quale mele utilizzare? In realtà non c’è una varietà in particolare, quindi potete scegliere quella che più preferite. Nel vicentino, ad ogni modo, si utilizza spesso la mela Decio, che è anche una delle varietà più antiche.
A prescindere dalla varietà, le mele sono conosciute per l’abbondanza di vitamina A, potassio e zuccheri naturali, come il fruttosio. Contengono anche le pectine, delle fibre che fanno bene al cuore e alla quercitina. Questa sostanza, che funge da antiossidante, impatta anche sulla capacità dell’organismo di combattere i virus. Per quanto concerne l’apporto calorico, la mela viaggia sulle 50-60 kcal per 100 grammi.
Ricette di dolci ne abbiamo? Certo che si!
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