bg header
logo_print

Zuppa di patate ed eglefino, dalla Scozia un secondo cremoso

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Zuppa di patate ed eglefino
Ricette per intolleranti, Ricette nordiche
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (1 Recensione)

Zuppa di patate di patate ed eglefino, la cucina scozzese al suo meglio

La zuppa di patate ed eglefino è un piatto tipico della tradizione scozzese. Tanto il procedimento quanto la lista degli ingredienti segnano una distanza netta rispetto alle zuppe all’italiana, sicché potreste essere disorientati. Vi consiglio dunque di attenervi alle indicazioni e di fidarvi anche nei passaggi più strani: vi attende un secondo piatto straordinario, cremoso al punto giusto e con i sapori ben armonizzati tra di loro.

Il procedimento è abbastanza strano, almeno rispetto alle consuetudini della cucina italiana, infatti gli ingredienti cuociono quasi di pari passo al brodo. Ciò impone due accorgimenti, ossia il prelievo dell’eglefino e delle patate al momento giusto, in modo da continuare il loro “trattamento” a parte. Il pesce va pulito, mentre le patate vanno ridotte in poltiglia e mescolate con il burro. Poi, a brodo ormai filtrato, le patate vengono riunite in pentola.

Ricetta zuppa di patate ed eglefino

Preparazione zuppa di patate ed eglefino

Per preparare la zuppa di patate ed eglefino iniziate proprio dal pesce. Versate in un tegame ampio l’eglefino quasi intero (ovvero con pelle e lische), la cipolla sbucciata e fatta a fette, le erbe aromatiche e 9 dl. di acqua. Fate bollire a fiamma alta.

Poi rimuovete la schiuma dalla superficie e applicate il coperchio, infine abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 15 minuti, ovvero il tempo necessario affinché la pelle del pesce possa essere rimossa facilmente. Ora prelevate il pesce, fatelo intepidire, rimuovete la pelle e le lische, poi mettetelo da parte coperto da un fazzoletto o da uno straccio. La pelle e le lische, invece, rimettetele nel tegame, serviranno per il brodo.

A questo punto, cuocete a fiamma  bassa per mezz’ora. Filtrate il brodo così ricavato e versatelo di nuovo nella pentola. Unite le patate tagliate in quarti e cuocete a fiamma bassa per 25 minuti circa. Poi prelevate le patate dal tegame, versate il latte e fate bollire.

A parte schiacciate le patate, unite il burro e rimettetele nel tegame. Ora unite il trancio di pesce e riducetelo a pezzettoni direttamente nel tegame. Date una bella scaldata, regolate con un po’ di sale, un po’ di pepe e servite la zuppa nelle scodelle. Guarnite con erba cipollina e crostini di pane.

Ingredienti zuppa di patate ed eglefino

  • 350 gr. di filetto di eglefino
  • 500 gr. di patate farinose
  • 1 cipolla
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche
  • 6 dl. di latte intero consentito
  • 45 gr. di burro chiarificato
  • 1 cucchiaio di erba cipollina tritata
  • 8 crostini di pane consentito
  • 1 pizzico di sale e di pepe.

Un focus sull’eglefino

Il protagonista della zuppa di patate è l’eglefino, meglio conosciuto come asinello. E’ un pesce d’acqua salata considerato di medio prestigio ma che può offrire molto dal punto di vista organolettico e nutrizionale. Il sapore ricorda quello del merluzzo, ma è più delicato e a tratti dolciastro. Anche il profilo nutrizionale è simile a quello del merluzzo, pur vantando un apporto di lipidi superiore. I grassi sono comunque benefici, in quanto appartengono agli acidi grassi omega tre.

L’eglefino, o asinello che dir si voglia, apporta anche tante proteine, a tal punto da non far rimpiangere pesci considerati più pregiati. Stesso discorso per le vitamine e per i sali minerali. Si segnala una certa quantità di vitamina D, che fa bene al sistema immunitario, come anche di fosforo, che supporta memoria e concentrazione. Non manca poi lo iodio, che fa bene alla tiroide, e le vitamine del gruppo B, coinvolte nel metabolismo energetico. L’apporto calorico, infine, è pari a 70-80 kcal per 100 grammi.

Quali patate utilizzare nella zuppa di eglefino

Le patate giocano un ruolo fondamentale in questa zuppa con eglefino, sia sul piano organolettico che sulla texture. Il loro sapore corposo contrasta, senza coprirlo, quello dell’eglefino, inoltre contribuiscono a creare una texture cremosa e quasi densa. Ovviamente le patate vanno scelte con cura. Vanno evitate quelle a pasta gialla, che sono troppo sode, e preferite quelle farinose che contengono molto amido. Non è un dettaglio di poco conto dal momento che, a un certo punto della ricetta, verranno mescolate al burro chiarificato per creare una sorta di purea morbida.

Zuppa di patate ed eglefino

Attorno alle patate gravitano alcuni pregiudizi, come quello secondo cui sarebbero grasse e caloriche. In realtà tali convinzioni derivano dai metodi di cottura, che fanno ampio uso di grassi aggiunti. Di per sé le patate sono quasi dietetiche. Certo, apportano molti carboidrati, ma l’apporto di lipidi è minimo, a tal punto da fornire solo 80 kcal per 100 grammi. Per il resto contengono vitamine e sali minerali, in quantità e varietà del tutto simile ai migliori ortaggi.

Il ruolo del latte nella zuppa di patate ed eglefino

La zuppa di patate ed eglefino è frutto di una sensibilità diversa da quella mediterranea, con abbinamenti che potrebbero apparire azzardati ma che si rivelano azzeccati. Un esempio è dato proprio dal latte e dal pesce, che almeno in questa ricetta si amalgamano in modo suggestivo e gradevole. Ma cosa c’entra il latte in una zuppa di pesce? Qual è il suo ruolo? Semplice, il latte conferisce un tocco dolce, abbinandosi alla perfezione alle note delicate dell’eglefino. Inoltre contribuisce a rendere la zuppa molto più cremosa. Grazie anche al contributo delle patate, il latte si integra facilmente in questo secondo davvero particolare. Fate attenzione però alla tipologia di latte, infatti dovreste utilizzare quello intero.

Il motivo è semplice, il latte intero contiene molti più grassi rispetto al latte scremato, che tornano utili non solo per insaporire, ma anche per garantire la cremosità al piatto. Certo, l’apporto calorico è importante, superiore alle 60 kcal per 100 grammi, ma si tratta di un prezzo sostenibile per garantirsi una zuppa dalla giusta consistenza. Ovviamente, se siete intolleranti al lattosio, piuttosto che rinunciare alla pietanza o stravolgerla, optate per una variante delattosata. Di norma non dovrebbero esserci differenze tra il latte normale e il latte delattosato.

Ricette di pesce ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Pasta fredda con pesto e tonno scottato

Pasta fredda con pesto e tonno scottato, un’insalata...

Una pasta fredda gustosa a base di tonno fresco Come avrete certamente intuito, tra i protagonisti di questa pasta fredda al pesto vi è il tonno. Questo deve essere fresco, ovvero comprato in...

Risotto alla malva

Risotto alla malva, un primo piatto aromatico e...

Quale riso scegliere? Per quanto concerne il risotto alla malva vi consiglio di andare sul sicuro utilizzando il riso Carnaroli. E’ la varietà più comunemente usata per il risotto, in quanto è...

Shirataki con verdure e salsa teriyaki

Shirataki con verdure e salsa teriyaki, un piatto...

Cosa sapere sugli shirataki I protagonisti di questa ricetta sono gli shirataki, un tipo di pasta molto consumato in Giappone ma considerata una rarità dalle nostre parti. Gli shirataki si...