bg header
logo_print

Melanzane a beccafico, una ricetta della cucina ennese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Melanzane a beccafico
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (6 Recensioni)

Melanzane a beccafico, dei deliziosi involtini vegetali

Le melanzane a beccafico sono degli involtini della cucina ennese. Si inseriscono sul solco della tradizione siciliana, che riserva molto spazio alle melanzane. Buona parte delle ricette conosciute a base di melanzane, infatti, provengono dall’isola. Le melanzane a beccafico sono squisite, croccanti e morbide allo stesso tempo, valorizzate da una bella gratinatura. Sono anche facili da preparare. Si tratta infatti di creare un ripieno a base di pinoli e pangrattato tostati, poi si aggiunge il pecorino e il prezzemolo tritato. Con questo composto si farciscono delle fette di melanzane grigliate, che vengono arrotolate e fermate con uno stecchino.

La cottura avviene in forno, supportata dalla salvia e dal limone. Importante è anche la guarnizione, formata da altro ripieno, posto sulla superficie degli involtini e condito con altro olio. L’ultima fase è quella della gratinatura, che avviene attivando il grill e ponendo la teglia sul ripiano superiore

Ricetta melanzane a beccafico

Preparazione melanzane a beccafico

Per preparare le melanzane a beccafico dovete partire proprio dalle melanzane. Lavatele e tagliatele a fette spesse mezzo centimetro, poi grigliatele su una piastra ben calda per 3 minuti su ciascun lato. Lavate il prezzemolo e ricavatene un trito. Poi lavate le foglie di salvia e asciugatele per bene. Infine lavate e tagliate a fette sottili il limone. In una padella tostate i pinoli senza aggiungere grassi. Poi scaldate un po’ di olio in una seconda padella antiaderente e tostate il pangrattato per qualche istante. Infine unite i pinoli tostati, mescolate per bene e spegnete il fuoco. Ora versate il pangrattato e i pinoli in una ciotola, mescolateli con il prezzemolo, il pecorino grattugiato, l’uvetta e un pizzico di sale.

Distribuite due cucchiai di ripieno su ogni fetta di melanzana, arrotolatela e fermatela con uno stuzzicadenti. Disponete gli involtini in una teglia unta con olio extravergine d’oliva. Poi distribuite un po’ di ripieno sulla superficie degli involtini, condite con un po’ di olio e separateli con foglie di salvia e fette di limone. Infine applicate un coperchio alla teglia e cuocete in forno in modalità statica a 180 gradi per 20 minuti. Cinque minuti prima della fine della cottura togliete il coperchio e attivate il grill, ponendo la teglia nella parte superiore del forno. Una volta dorata la superficie degli involtini di melanzane non vi rimane che servirli. Possono essere conservati in frigo (per massimo due giorni) e riscaldati al forno o al microonde. Potete conservare anche la teglia di involtini crudi, da cuocere entro due giorni.

Ingredienti melanzane a beccafico

  • 3 melanzane lunghe
  • 100 gr. di pangrattato consentito
  • 50 gr. di pecorino stagionato
  • 30 gr. di pinoli di cedro
  • 60 gr. di uvetta sultanina
  • un ciuffo di prezzemolo fresco
  • qualche foglia di salvia
  • 5 o 6 fettine di limone
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale

Quale pecorino scegliere?

Il pecorino gioca un ruolo fondamentale per la ricetta delle melanzane a beccafico. Come ho già accennato, questo tipo di formaggio concorre a formare il ripieno. Da un lato insaporisce con il suo aroma inconfondibile, mentre dall’altro aggiunge sapidità al piatto, che necessita di modeste quantità di sale. Ma quale pecorino utilizzare? Il consiglio è di puntare sul pecorino siciliano, che è tra quelli più saporiti in assoluto. Inoltre, è bene scegliere le varietà più stagionate, che si grattugiano con più facilità. Vale la pena spendere qualche parola sulle proprietà nutrizionali del pecorino, che non ha nulla da invidiare al più accreditato Parmigiano Reggiano.

Anche il pecorino infatti contiene proteine, calcio e vitamina D. Il calcio fa bene alle ossa e ai denti, mentre la vitamina D è una sostanza fondamentale per l’organismo, in quanto stimola il sistema immunitario. L’unico vero difetto del pecorino, almeno di quello stagionato, è l’apporto calorico ed una presenza importante dei grassi. Per la precisione siamo sulle 420 kcal per 100 grammi, una cifra superiore a quella del Parmigiano Reggiano.

Tutto l’aroma dei pinoli di cedro

Il ripieno delle melanzane beccafico si compone anche dei pinoli di cedro. Rispetto ai pinoli classici si distinguono per un aroma più delicato e spiccato, in grado di cambiare il volto delle ricette. Sono anche validi dal punto di vista nutrizionale. Certo, il loro apporto calorico è importante (pari a 750 kcal per 100 grammi), ma si tratta pur sempre di  grassi benefici, che giovano alla salute del cuore. Inoltre basta appena una manciata di pinoli per valorizzare le preparazioni. In occasione di questa ricetta, infatti, vanno utilizzati solo 30 grammi per tutte e quattro le porzioni.

Melanzane a beccafico

I pinoli sono ricchi di vitamina E, una sostanza antiossidante che aiuta a prevenire il cancro. Non mancano poi i sali minerali come il selenio e il magnesio, che agiscono sull’organismo a più livelli. Infine i pinoli di cedro aiutano a mantenere sotto controllo il colesterolo cattivo (responsabile di molti disturbi cardiaci) e il livello di zucchero nel sangue.

Come conservare le melanzane a beccafico?

Il consiglio principe è quello di consumare le melanzane a beccafico appena sono pronte, magari facendole intiepidire leggermente per gustare al meglio la loro gratinatura. Tuttavia, si conservano piuttosto bene in frigorifero per circa due o tre giorni, a patto che vengano coperte per bene con una pellicola alimentare; in questo modo si garantisce genuinità e fragranza anche a distanza di tempo. Al momento di essere utilizzate vanno poi riscaldate al forno o al microonde. Ad ogni modo, se lo reputate necessario, condite ulteriormente con un po’ di olio prima di accendere la fiamma.

Ma le melanzane a beccafico possono essere conservate anche da crude, ovvero pronte per essere cotte. In questo caso durano un po’ di meno ma regalano una fragranza e un gusto migliore rispetto alla versione già cotta e recuperata. Infine è sconsigliato il congelamento, in quanto altererebbe troppo il gusto e la consistenza.

Ricette con melanzane ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (6 Recensioni)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Filetto di maiale con salsa di pesche

Filetto di maiale con salsa di pesche, un...

Come cucinare il filetto di maiale con le pesche? Il vero punto di forza di questa ricetta a base di filetto di maiale è il condimento a base di purea di pesche. Si tratta di una scelta ardita che...

Caprese in bicchiere

Caprese in bicchiere, un’idea simpatica per un primo...

Quali pomodori utilizzare nella caprese in bicchiere? La caprese in bicchiere è un’insalata semplice, che si basa quasi interamente sulla qualità degli ingredienti. In particolare bisogna...

Gamberi alla catalana

Gamberi alla catalana, un piatto di pesce ricco...

Catalana di gamberi: un’insalata più che un secondo Come ho già accennato, i gamberi alla catalana (o catalana di gamberi che dir si voglia) hanno tutto l’aspetto di un’insalata, infatti...