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Salvia fritta, un pezzo di rosticceria alternativo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Salvia fritta
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.8/5 (5 Recensioni)

Salvia fritta, un’idea per un fast food all’italiana

La salvia fritta senza birra è una ricetta di rosticceria molto semplice da realizzare e allo stesso tempo diversa da tutte le altre. D’altronde, l’ingrediente da friggere è proprio la salvia, o per lo meno le sue foglie, una scelta abbastanza fuori dall’ordinario. Vi assicuro, però, che il risultato è straordinario. La frittura a suo modo esalta il sapore della salvia, che si trasforma in un alimento non più di supporto, ma capace di fungere da protagonista. Cosa dire della salvia? In primo luogo, è una delle specie aromatiche più utilizzate e di più antica tradizione. Era nota ai Romani, per cui fungeva anche da erba sacra. Il sapore della salvia è unico e difficile da descrivere. Di norma si abbina perfettamente con il pesce e con le carni leggere, ma non disdegna un ruolo nei minestroni più corposi.

Le sue foglie sono abbastanza coriacee da resistere alla cottura, e persino alla frittura. Da qui l’idea di trattarlo come un qualsiasi ingrediente da fritto misto. In questo caso si prepara una pastella, si frigge il tutto per pochi istanti e si realizza così un pezzo di rosticceria gustoso e diverso dal solito. Nonostante venga sottoposta ad altissime temperature, la salvia mantiene quasi intatti i suoi principi attivi. E’ astringente, dunque utile in caso di problemi gastrointestinali, nausea e diarrea. Inoltre, contribuisce a regolare la flora intestinale e riduce la sudorazione eccessiva. Infine, è ricca di sostanze che aiutano a prevenire il cancro. Per quanto concerne la pastella per salvia fritta, essa è realizzata con la farina e con l’acqua frizzante ghiacciata. L’acqua frizzante è utile in quanto garantisce un fritto voluminoso, croccante al punto giusto e leggero. Inoltre, permette al fritto di assorbire una quantità minima di olio.

Ricetta salvia fritta

Preparazione salvia fritta

Per preparare la salvia fritta lavate le foglie sotto l’acqua corrente, poi asciugatele delicatamente con della carta assorbente da cucina. Intanto occupatevi della pastella. Trasferite in una ciotola la farina e unite poco per volta l’acqua frizzante ghiacciata, mescolando con energia con una frusta. Lo scopo è di evitare la formazione di grumi, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Infine, salate quanto basta.

In un tegame grande versate l’olio per friggere. Accendete la fiamma e, quando l’olio è a temperatura, intingete le foglie di salvia nella pastella e poi immergetele nell’olio ben caldo. Dovete friggere la salvia fino a completa doratura. Poi fate scolare bene le foglie di salvia fritta su un foglio di carta assorbente da cucina e servite.

Ingredienti salvia fritta

  • 20 foglie di salvia di medie dimensioni
  • 150 ml. di acqua frizzante ghiacciata
  • 50 gr. di farina di riso
  • q. b. di olio per friggere
  • un pizzico di sale.

Le proprietà della farina di riso

La pastella della salvia da friggere è realizzata con una farina che si differenzia dalla classica farina doppio zero, ossia la farina di riso. Essa viene considerata come una sorta di ripiego, in quanto senza glutine e quindi compatibile con le necessità di chi soffre di intolleranze alimentari e dei celiaci. Può regalare però molte soddisfazioni, infatti è leggera, priva di grassi, e ricca di sali minerali e vitamine. E’ anche ricca di amido, che può tornare utile negli impasti.

La sua spiccata leggerezza permette di realizzare una pastella “efficace”, che favorisce un fritto croccante, ma allo stesso tempo leggero. Fate attenzione alla proporzione tra gli ingredienti. Occorre una parta di farina ogni tre parti di acqua. Se disattendete questa semplice regola, la pastella risulterà troppo liquida (quindi la panatura assorbirà troppo olio) o troppo densa (quindi la panatura si sfalderà facilmente).

Salvia fritta

Come friggere bene?

C’è chi storcerà il naso di fronte all’idea di una salvia fritta in pastella. Il motivo è semplice, il fritto non è visto di buon occhio da molte persone, specie se fortemente salutiste. In effetti, non è il metodo di cottura più salutare, e men che meno il più dietetico. Ciononostante, reputo che ogni tanto vada fatto uno strappo alla regola. Anche perché c’è fritto e fritto. Se si frigge bene, gli effetti collaterali di questo metodo di cottura sono ridotti al minimo. Ecco qualche accorgimento utile. Abbondare con l’olio. Più olio c’è, meglio è. Può sembrare una mossa controintuitiva, ma non lo è affatto. Se la frittura non è completamente ad immersione, gli ingredienti rischiano di toccare la padella e di assorbire ancora più olio. Quindi, non abbiate paura di sprecare olio, entro certi limiti si può riutilizzare.

Fare attenzione alla temperatura. E’ probabilmente l’accorgimento più importante. E’ vitale immergere gli ingredienti solo quando l’olio ha raggiunto la temperatura adatta. Esistono metodi grossolani per controllare la temperatura, come l’immersione dello stecchino: se l’olio sfrigola, allora è pronto. Il consiglio è però di utilizzare un termometro da cucina. In questo caso la temperatura da raggiungere è pari a 176 gradi.

L’olio più idoneo per la frittura

Per le foglie di salvia in pastella, e in generale per qualsiasi tipo di frittura, è importante scegliere un buon olio. Di base, si dovrebbe optare per un olio leggero, meno pesante e quindi poco invasivo. L’olio di semi di mais è una buona soluzione, sebbene abbia un punto di fumo leggermente basso e quindi rischia di bruciarsi. E’ bene optare anche per l’olio extravergine, se di assoluta qualità. Il suo punto di fumo è alto, quindi si mantiene più facilmente integro.

Far riposare il fritto per tutto il tempo necessario. Per ridurre la quantità di olio, è bene avvolgere il fritto nella carta da cucina, e per lungo tempo. Occhio anche agli schizzi. Un segreto sta nella “salatura” della padella. Prima di versare l’olio, si getta un po’ di sale. In questo modo tenderà a non schizzare una volta raggiunta la temperatura.

Ricette piatti da strada ne abbiamo? Certo che si!

4.8/5 (5 Recensioni)
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