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Capriolo con polenta, un secondo piatto gustoso e nutriente

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Capriolo in umido con polenta
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.6/5 (5 Recensioni)

Polenta e capriolo, una combinazione perfetta

Il capriolo in umido con polenta è un secondo piatto squisito, dal sapore intenso e talmente nutriente da poter essere considerato un pasto completo. Riassume tutte le qualità della cucina del nord Italia, e in particolare delle zone a ridosso delle Alpi. D’altronde il capriolo è una carne da selvaggina, che ama i territori montani. Sbaglia però chi pensa che la carne del capriolo sia acre e dal sapore troppo intenso. In realtà è una delle selvaggine più dolci, e pertanto è molto impiegata in cucina. Certo, richiede un’abbondante macinata e una cottura abbastanza prolungata, ma si tratta di un valore aggiunto piuttosto che un difetto.

Ricetta capriolo in umido con polenta

Preparazione capriolo in umido con polenta

Come si cucina il capriolo in umido? Per preparare il capriolo in umido con polenta dovrete iniziare dalla carne. Sciacquate la polpa di capriolo e ponetela in una ciotola. Poi unite il finocchietto, l’alloro, le bacche di ginepro, i chiodi di garofano, l’aglio intero e il rosmarino. Infine aggiungete il vino rosso, avvolgete la ciotola con la pellicola e lasciate marinare in frigo per un giorno intero. Trascorso questo lasso di tempo, occupatevi degli altri ingredienti. Ricavate un trito dal mix per soffritto, poi fatelo rosolare in una padella con abbastanza olio. Cuocete per 10 minuti, infine scolate la carne e unitela al soffritto, rosolando il tutto per 15 minuti. Mi raccomando, non buttate il liquido di marinatura in quanto va aggiunto alla carne dopo averla rosolata, e aggiustate di sale e pepe.

Ora coprite con un coperchio e fate andare a fuoco basso per circa 4 ore. Tuttavia, a tre quarti di cottura aggiungete le olive nere e preparate la polenta. In un paiolo versate l’acqua, il sale e mettete sul fuoco a fiamma alta. Raggiunta l’ebollizione, abbassate la fiamma e integrate la farina di mais a pioggia, mescolando in continuazione. Cuocete il tutto per 40 minuti. Mi raccomando, la polenta è pronta solo quando si stacca dalle pareti del paiolo. Terminata la cottura, posizionate la polenta su un tagliere e livellatela con una spatola fino ad uno spessore di circa 2 cm. Fate intiepidire la polenta, poi ritagliate dei cerchi da 10 cm di diametro. A questo punto non vi rimane che impiattare. Servite il capriolo sui dischi di polenta, così come vedete in foto. La polenta con capriolo è pronta!

Per il capriolo

  • 800 gr. di polpa di capriolo,
  • 1 spicchio d’aglio,
  • mix per soffritto (1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano),
  • 1 bottiglia di vino rosso corposo,
  • 1 foglia di alloro,
  • 5 bacche di ginepro,
  • 1 rametto di rosmarino,
  • 4 o 5 chiodi di garofano,
  • 1 manciata di olive nere,
  • 1 ciuffetto di finocchietto selvatico,
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • un pizzico di sale e pepe.

Per i medaglioni di polenta

  • 0,5 kg di farina di mais,
  • 1,5 lt. di acqua,
  • q. b. di sale grosso.

Per il nostro pranzo capriolo in umido con polenta. La carne di capriolo.  è anche molto nutriente. L’apporto di grassi è limitato, pari a sole 122 kcal per 100 grammi. Questo tipo di carne è ricca di vitamine del gruppo B, che agiscono sulla salute della tiroide. In quanto carne rossa è molto ricca di ferro, una sostanza fondamentale per mantenere il sangue ben ossigenato. Abbonda anche di altri sali minerali, come il magnesio e il manganese. In occasione di questa ricetta il capriolo va marinato, rosolato e cotto insieme al liquido di marinatura per qualche ora. Infine, va servito su un delizioso letto di polenta, modellato a forma di medaglione.

Poche spezie per una marinatura davvero ottima

La marinatura di questo capriolo e polenta, non ha solo un ruolo funzionale, ma serve anche ad ammorbidire la carne e a prepararla alla cottura. In realtà, funge anche da liquido di cottura in quanto viene versato in pentola per completare la preparazione del capriolo stesso. D’altronde, la marinatura è usata anche per insaporire, vista la quantità e la qualità delle spezie utilizzate. Troviamo infatti l’alloro, che garantisce equilibrio e addolcisce la carne, e il ginepro, che apporta un inconfondibile aroma. A completare il tutto vi è anche il finocchietto, che restituisce alla carne qualche sentore agreste molto gradevole. Ovviamente non può mancare il vino rosso, che produce un effetto glassatura in termini di gusto.

Capriolo in umido con polenta

Per inciso, queste spezie apportano anche molte proprietà nutrizionali. Infatti, in varia misura, regalano molti antiossidanti, delle sostanze che aiutano a prevenire il cancro. Sono anche dei blandi antinfiammatori, oltre ad essere ricche di vitamine e sali minerali, in un quantitativo maggiore rispetto agli alimenti di origine vegetale.

Come realizzare la polenta?

La polenta gioca un ruolo fondamentale nella ricetta del capriolo in umido, anche perché funge da letto. E’ allo stesso tempo un ingrediente e una risorsa per l’impiattamento. La polenta va preparata in modo classico, poi va fatta solidificare per essere ritagliata in dischetti spessi qualche centimetro. Su ognuno di questi dischetti si posiziona un po’ di carne, et voilà ecco un secondo buono, nutriente e bello da vedere. Il consiglio è di preparare la polenta nel paiolo di rame, in quanto è lo strumento più adatto per favorire una cottura uniforme. A tal proposito, non esiste un vero e proprio tempo di cottura. Quello che trovate in confezione è solo un consiglio, in realtà la polenta è pronta solo quando si stacca con facilità dalle pareti del paiolo.

La polenta è uno degli alimenti base della cucina del nord Italia. Non c’è di cui stupirsi se si considera il suo potere nutrizionale. E’ logicamente ricca di carboidrati, ma anche di sali minerali. La farina di mais, che sta alla base della sua preparazione, è mediamente più salubre della farina di grano. Spicca in particolare la quantità di calcio, che ha pochi eguali nel mondo vegetale. Inoltre, non contiene glutine, dunque può essere consumata anche dai celiaci o da chi è sensibile a questa sostanza.

Ricette con capriolo ne abbiamo? Certo che si!

4.6/5 (5 Recensioni)
Riproduzione riservata

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