Polenta concia, una versione cremosa e nutriente
Ricetta polenta concia: il gusto autentico della tradizione
La ricetta polenta concia è una delle espressioni più ricche della cucina di montagna, un piatto che racconta storie di case di pietra e lunghe sere d’inverno. Nata in Valle d’Aosta e diffusa anche in Piemonte, questa preparazione abbina la semplicità della polenta di mais alla golosità di formaggi filanti e burro fuso. È un piatto che scalda e che da sempre unisce la famiglia intorno al tavolo, in un’atmosfera di calore e convivialità.
Preparare la polenta concia ricetta originale significa scegliere con cura gli ingredienti: farina di mais, burro di montagna e formaggi locali come la fontina o la toma. La polenta viene cotta lentamente, poi arricchita con strati di formaggio e infine condita con burro fuso. Un procedimento semplice che, passo dopo passo, porta in tavola un piatto unico, nutriente e avvolgente. Ogni cucchiaio racchiude il sapore autentico della montagna.
La polenta concia ricetta della nonna è perfetta per i pranzi domenicali, le feste in famiglia o le cene tra amici. Si abbina bene con vini rossi corposi, ma anche con contorni semplici come funghi trifolati o verdure stufate. Un piatto che non passa mai di moda, capace di riportare alla mente ricordi di montagna e di tradizione contadina, sempre pronto a conquistare chi lo assaggia con la sua cremosità irresistibile.
Ricetta polenta concia valdostana o ricetta polenta uncia
Preparazione polenta concia
La ricetta polenta e formaggio fuso è facilissima da preparare. Versate l’acqua in una pentola, salatela e portatela a bollore. Poi unite un po’ per volta la farina a pioggia, mescolando per evitare la formazione di grumi. Se nel corso della cottura la polenta si addensa troppo, aggiungete un po’ di latte caldo. Quando la polenta è cotta, iniziate a occuparvi del formaggio e del burro. Semplicemente, tagliateli a dadini e uniteli (non tutti) alla polenta. Infine, mescolate con cura. Se avete a tavola dei celiaci vi consiglio di non utilizzare il cucchiaio di legno per mescolare la polenta.
Passate un po’ di burro fuso in un tegame di coccio e trasferiteci un primo strato di polenta. Spalmate sopra il formaggio e il burro restante, poi versate il resto della polenta a mo’ di secondo strato. Infine, date una bella spolverata di Parmigiano grattugiato sulla superficie. A questo punto non vi rimane che cuocere la polenta concia in forno a 180 gradi per 15 minuti. Ora servite la vostra polenta concia al forno ben calda e buon appetito.
Ingredienti polenta concia
- 400 gr. di farina di mais,
- 250 gr. di fontina valdostana DOP,
- 1,5 litri di acqua,
- q. b. di latte intero consentito,
- 80 gr. di burro chiarificato,
- q. b. di sale grosso,
- q. b. di Parmigiano Reggiano grattugiato.
Polenta con formaggio fuso, la tradizione a portata di mano
La polenta concia è un modo diverso di intendere la polenta, nonché un piatto facile da preparare. La ricetta fa comunque parte della tradizione italiana, soprattutto del Nord Italia: Lombardia, Piemonte e Veneto. La particolarità risiede nella presenza del formaggio, che rende il piatto più cremoso.
Come fare la polenta concia? In buona sostanza si formano due strati di polenta, intervallati dal burro e formaggio, che fungono da farcitura. Il tutto viene poi passato brevemente al forno, in modo da rendere la polenta più compatta e sciogliere al meglio il formaggio. La protagonista della ricetta è ovviamente la polenta, che va preparata secondo il procedimento tradizionale. Come fare la polenta? In questo caso si fa bollire l’acqua salata e si versa la farina di mais poco alla volta, aggiungendo un po’ di latte caldo per ottenere la consistenza desiderata.
La polenta concia è un piatto nutriente, ricco e sostanzioso. D’altronde è stata per lungo tempo alla base dell’alimentazione delle fasce più popolari. Il merito va ovviamente alla farina di mais, che è un concentrato di carboidrati (che donano energia) e di sali minerali. Troviamo poi abbondanti dosi di calcio, ferro, magnesio e fosforo. Il calcio fa bene alle ossa, il ferro cura l’ossigenazione del sangue, mentre il magnesio funge da ricostituente. La polenta è anche ricca di vitamine, e in particolare di vitamina E, che aiuta a prevenire il cancro. Inoltre, è senza glutine, dunque può essere consumata liberamente dagli intolleranti a questa sostanza e dai celiaci.
Perché è meglio utilizzare il burro chiarificato?
Tra i protagonisti della ricetta della polenta concia alla valdostana figura il burro, che forma insieme al formaggio un ripieno semplice, cremoso, gustoso e nutriente. Fate però molta attenzione a quale burro utilizzate. Infatti, dovreste optare esclusivamente per il burro chiarificato. In questo caso la peculiarità risiede nella totale assenza della caseina, una sostanza molto presente nel burro standard. La caseina brucia molto in fretta, dunque non è adatta alle elevate temperature. Per questo motivo, non viene mai utilizzata per cucinare in quanto restituirebbe sgradevoli sentori di bruciato. Il burro chiarificato, dunque, si adatta alle lunghe fasi di cottura, come quelle necessarie per far sciogliere gli altri ingredienti, ad esempio il formaggio in questa ricetta.

Tra l’altro, il burro chiarificato sostituisce in maniera più che degna l’olio nelle operazioni di frittura e soffritto, come testimoniano le tradizioni delle cucine nordiche. Il burro chiarificato ha un solo difetto: è tecnicamente più calorico del burro standard. D’altronde, le caseine sono sostituite in parte dai grassi. Si parla di valori superiori alle 800 kcal per 100 grammi. Si tratta comunque di un falso problema, in quanto sono sufficienti piccole dosi di burro chiarificato per insaporire. Nello specifico di questa ricetta, bastano 80 grammi per tutte e quattro le porzioni. Il consiglio è di tagliarlo a dadini, in modo che si fondi e si amalgami meglio con il formaggio. Il burro chiarificato ha un pregio che viene spesso ignorato, ossia è completamente senza lattosio.
Una fontina davvero straordinaria
Per la polenta concia di oggi utilizzo la fontina valdostana, un formaggio che esalta come pochi altri il sapore di questo piatto. È uno dei vanti del comparto lattiero-caseario italiano e rappresenta la Valle d’Aosta, anche se si consuma in tutta Italia. La fontina valdostana si distingue soprattutto perché è naturalmente priva di lattosio. Il merito va alla stagionatura, che in 3-6 mesi elimina completamente questa sostanza, rendendola adatta a chi soffre di intolleranza.
Dal punto di vista tecnico, è un formaggio a pasta semidura e semicotta. Questa lavorazione gli dona una consistenza compatta, ma con un punto di fusione molto basso. Per questo fonde alla perfezione e si presta a preparare ripieni cremosi per primi piatti, torte salate, antipasti, piadine e panini.
Un concentrato di gusto e nutrienti
Scegli sempre la fontina DOP, la più pregiata e nutriente. Contiene il 28% di proteine, una percentuale vicina a quella del Parmigiano e superiore a molte carni lavorate. È ricca di vitamina D, che rafforza il sistema immunitario, e di calcio, prezioso per la salute delle ossa. Apporta circa 360 kcal per 100 grammi, un valore inferiore di circa 50 kcal rispetto al Parmigiano. Inoltre, grazie alla presenza di fermenti lattici, favorisce la digestione.
Per questa ricetta taglio la fontina a dadini: in questo modo si scioglie più rapidamente, creando un ripieno vellutato. Se ami le presentazioni scenografiche, prova anche gli alberelli di polenta. Questi piccoli capolavori ricordano veri alberelli di Natale, con dadini di cotechino come palline e una colata di fonduta che imita le ghirlande. Il piatto è ideale per le festività natalizie, regalando ai commensali un abbinamento perfetto tra la corposità della polenta, la sapidità del cotechino e la delicatezza della fonduta.
Se utilizzate la farina di mais bianco è un piatto adatto anche per gli intolleranti al nichel.
Ricette con polenta ne abbiamo? Certo che si!
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