Zuppa di carciofi, un primo leggero e nutriente
Zuppa di carciofi, un primo gustoso e salutare
La zuppa di carciofi è un primo piatto molto semplice, che incarna a pieno lo spirito della cultura culinaria italiana, che si basa sui valori della semplicità e della genuinità. E’ una ricetta alla portata di tutti, sia per quanto concerne la lista degli ingredienti, che per quanto riguarda il procedimento. Si tratta, infatti, di bollire i carciofi, rosolarli con un po’ di olio e di aglio, e completarne la cottura in acqua bollente insieme ad altre verdure. Per concludere si frulla tutto con il minipimer, in modo da creare una zuppa vellutata. Infine si guarnisce la zuppa con i carciofi lessati messi da parte.
Ricetta zuppa di carciofi
Preparazione zuppa di carciofi
Come fare la zuppa di carciofi? Per la preparazione della zuppa iniziate e pulite i carciofi per bene. Eliminate le foglie esterne più dure e coriacee. Tagliate a metà ed eliminate la barbette interna, poi immergeteli in una soluzione di acqua acidulata con il succo di limone per non farli annerire. Ora lessate i carciofi per 10 minuti, poi scottateli in una padella antiaderente con un po’ di olio extravergine di oliva, un pizzico di pepe, un po’ di sale e uno spicchio di aglio. Aggiungete un po’ di timo e rosolate il tutto per qualche minuto, poi prelevate i carciofi e metteteli da parte.
Realizzate un trito con il sedano, le cipolle e le carote mondate e lavate. Bollite il tutto in un litro di brodo poco salato e unite metà dei carciofi che avete a disposizione. Dopodiché, frullate il tutto con il minipimer. Ora versate la zuppa nei piatti fondi, mettete i carciofi interi e guarnite con un rametto di timo. Se frullate il tutto otterrete una passata di carciofi. Se aggiungete della pasta otterrete una minestra di carciofi. Accompagnate il tutto con piccoli pezzi di pane arrostito e servite. Non buttate le foglie e i gambi. Potete preparare un ottimo brodo di carciofi che può essere utilizzato per un risotto.
Ingredienti zuppa di carciofi
- 500 gr. di carciofi a spicchi freschi
- il succo di 1/2 limone
- 100 gr. di sedano
- carote e cipolle
- 1 spicchio di aglio
- 1 litro di brodo vegetale
- q. b. di timo
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e di pepe
- q. b. di pane o crostini tostati consentito.
I protagonisti della ricetta, dunque, sono i carciofi. Si tratta di un alimento popolare, e per questo troppo sottovalutato. I carciofi, infatti, spiccano non solo per il gusto particolare, ma anche per le loro proprietà nutrizionali Sono ricchi di fibre, che tradizionalmente rappresentano un toccasana per l’apparato digerente. Allo stesso modo, sono ricchi di potassio e di vitamina C. Inoltre contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo, aiutano il buon funzionamento del fegato e favoriscono la diuresi in virtù di un buon quantitativo di acqua. Ovviamente sono ipocalorici, infatti un etto di carciofi apporta solo 22 kcal. In occasione di questa ricetta andrebbero utilizzati i carciofi freschi, ben puliti e tagliati a spicchi. Tuttavia potete utilizzare anche quelli surgelati.
La differenza tra zuppa o minestra di carciofi oppure, crema e vellutata di carciofi capiamola insieme. Quando ci si muove nel mondo della cucina, è importante essere a conoscenza del significato di alcuni termini legati ad altrettanti piatti. Le differenze infatti ci sono e stiamo per scoprirle assieme partendo dalla minestra. Il nome di questo piatto deriva dal verbo minestrare, il cui significato in italiano è amministrare.
La minestra è caratterizzata dalla presenza di riso, pasta, farro e orzo. La vellutata è composta da massimo 2/3 verdure e ha come base sempre burro e farina mentre la crema caratterizzata da un solo ingrediente debitamente frullato e legato con panna o latte.
Quali spezie utilizzare per questa zuppa?
Come ho già accennato, la zuppa di carciofi spicca per la sua semplicità e la genuinità. Ciò si riflette anche in ambito organolettico, sicché non richiede spezie particolari. Anzi, in verità ne prevede solo una, il timo. Questa erba aromatica si distingue per la capacità di conferire un gradevole aroma alle pietanze, senza per questo coprire gli altri sapori. Nello specifico, dona un gradevole e delicato sentore di limone. Alcune varianti di timo, però, si caratterizzano per un aroma leggermente più aspro e selvatico.
Il timo vanta delle eccellenti proprietà nutrizionali, tali da sfociare nello pseudo-terapeutico. Il riferimento è alla funzione antisettica, antispasmodica e vermifuga. Essa è garantita dalla presenza del timolo, un fenolo molto potente con carattere antiossidante che aiuta a prevenire i tumori. In passato il timo veniva utilizzato anche nella medicina popolare per combattere l’asma e alcune lievi infezioni del tratto urinario. A prescindere da questi usi, a metà strada tra il leggendario e il terapeutico, del timo è accertata la capacità di favorire la digestione. Ad esso è riconosciuta anche una funzione antinfiammatoria, al pari di altre erbe aromatiche e di alcune spezie. Alla luce di tutte queste qualità, non stupisce che il timo venga consumato anche in infusione sotto forma di impacchi.
Il ruolo dell’aglio in questa zuppa
Anche l’aglio gioca un ruolo importante in questa zuppa di carciofi. Ciò potrebbe far storcere il naso ad alcuni, dal momento che all’aglio sono attribuite caratteristiche non esattamente positive. Di certo appesantisce l’alito e rende più difficoltosa la digestione. In realtà questi effetti sono causati da un abuso di aglio, in particolare in quelle ricette che prevedono una persistenza di questo ingrediente nelle pietanze. Nella ricetta della zuppa di carciofi, invece, l’aglio viene impiegato semplicemente per insaporire e non “persiste” nella zuppa. In particolare è utilizzato per rosolare i carciofi appena lessati, dopodiché vengono prelevati e trattati a parte.
Nonostante ciò, l’aglio è un alimento salutare se consumato con prudenza. Di base, infatti, è un antibatterico e un detossinante. Esercita, inoltre, una funzione protettiva sull’apparato cardiovascolare, soprattutto in caso di ipercolesterolemia e di patologie coronariche. L’aglio è ricco di antiossidanti, che riducono gli effetti dei radicali liberi e sostengono i processi di riproduzione cellulare. Infine, l’aglio, come molte specie vegetali della medesima categoria, è poco calorico: un etto di aglio (che è un’enormità) apporta solo 41 kcal.
Ricette con carciofi ne abbiamo? Certo che si!
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