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Stracciatella alla romana, un piatto popolare
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Stracciatella alla romana, un piatto sostanzioso
Oggi vi presento un piatto legato molto alla tradizione popolare, la stracciatella alla romana. Si tratta di una comfort food saporito e sostanzioso, realizzato con pochi ingredienti facilmente reperibili. Bastano solo il brodo di carne, le uova e il Parmigiano Reggiano (o in alternativa un altro formaggio lungamente stagionato) per preparare la classica stracciatella alla romana. Il piatto, dall’esterno, assomiglia a una zuppa, anche perché è abbastanza liquida e un po’ cremosa.
Ricetta stracciatella alla romana
Preparazione stracciatella alla romana
Come fare la stracciatella con l’uovo? Per preparare la ricetta stracciatella in brodo iniziate aprendo le uova in una ciotola. Poi sbattete le uova con una forchetta, aggiungete il formaggio grattugiato, la noce moscata, la scorza di limone grattugiata, il sale e il pepe. Sbattete nuovamente il tutto.
Mettete sul fuoco il brodo di carne e fate bollire. Una volta giunto ad ebollizione, versate il composto di uovo nel brodo. Mi raccomando il brodo bollente! Lasciate cuocere per uno o due minuti, poi sbattete il tutto con una frusta. Infine, regolate con un po’ di sale e servite la stracciatella ben calda.
Ingredienti stracciatella alla romana
- 4 uova
- 1 lt. di brodo di carne
- 50 gr. di Parmigiano Reggiano
- un grattatina di noce moscata
- q.b. scorza di limone
- un pizzico di sale e pepe di Timut.
La stracciatella alla romana è anche una ricetta incredibilmente semplice da preparare. E’ sufficiente preparare una soluzione di uova e Parmigiano grattugiato, un po’ come se si dovesse realizzare la salsa per una carbonara o una frittata rinforzata. Dopodiché, si versa questa soluzione nel brodo di carne portato a bollore. Si continua a cuocere per un paio di minuti, poi si dà una bella mescolata et voilà, la stracciatella romana è pronta. L’unica nota di difficoltà, se così si può chiamare, consiste nel dosaggio degli ingredienti. Se il brodo è troppo, la stracciatella risulta troppo liquida, invece se è troppo poco, il piatto risulta cremoso, granuloso e poco piacevole al palato.
Una nota di colore sulla stracciatella alla romana
Piatti poveri simili alla stracciatella con uovo, ovvero brodo di carne arricchito con soluzioni proteiche, si apprezzano un po’ in tutte le tradizioni regionali. E’ indubbio, però, che la ricetta appartenga alla cultura culinaria di Roma e del Lazio. E’ da sempre considerato come un piatto serale, come una zuppa da consumare a fine giornata, per recuperare un po’ le forze dalle fatiche quotidiane. Nondimeno, viene preparata per apportare le necessarie energie a seguito di periodi di malattia, magari dopo un’influenza o un raffreddore. Il suo apporto proteico e la presenza non eccessiva di grassi porge il fianco a questo tipo di utilizzo.
Molto singolare è il nome, che è sostanzialmente identico a quello di un famoso gusto di gelato, nonché a un formaggio pugliese. Se proprio si desidera rintracciare l’origine etimologica, si potrebbe proporre un collegamento con quest’ultimo. Sia la stracciatella alla romana che la stracciatella pugliese, infatti, producono una texture cremosa e irregolare, sebbene siano due specialità radicalmente diverse in quanto a usi e a ingredienti.
L’importanza delle uova in questa ricetta
Tra i protagonisti della ricetta della minestra stracciatella in brodo spiccano le uova. Esse rappresentano un alimento base per ogni dieta degna di questo nome, ma sono spesso sottovalutate sotto il profilo nutrizionale. Il motivo di ciò risiede nel contenuto di colesterolo, tutt’altro che trascurabile, che ha garantito alle uova una fama di alimento “pericoloso”. Il colesterolo è presente, ma non in quantità eccessive, dunque basta non esagerare con il consumo. Per il resto, le uova eccellono sul piano nutrizionale. Sono ricche di vitamina D, abbastanza rara in natura e fondamentale per il sistema immunitario. Inoltre, contengono ottime quantità di calcio, che fortifica le ossa e riduce la probabilità di incorrere in patologie dell’apparato scheletrico.
Le uova contengono anche la vitamina E e lo zinco, due sostanze che aiutano a prevenire il cancro. Infine troviamo una buona dose di proteine, pari a circa 14 grammi ogni 100 (si avvicinano all’apporto proteico delle carni). I grassi, in realtà, sono piuttosto ridotti, così come l’apporto calorico. Un uovo, infatti, viaggia sulle 70 kcal per 100 grammi. Tuttavia, alla luce della presenza di colesterolo, è bene non andare oltre le cinque o sei uova a settimana. In occasione di questa ricetta vanno utilizzate solo quattro uova per quattro porzioni di stracciatella.
Il Parmigiano Reggiano, il re dei formaggi
Un altro ingrediente fondamentale dell’ uovo a stracciatella è il Parmigiano Reggiano. Per inciso, si può utilizzare qualsiasi altro formaggio molto stagionato, come il pecorino o la fontina. L’importante è dosare il sale, in quanto ogni tipologia di formaggio è salato a modo suo. Il Parmigiano è abbastanza salato, la fontina è poco salata, mentre il pecorino lo è parecchio. Io consiglio di andare sul sicuro e di utilizzare il Parmigiano, anche perché è probabilmente il formaggio più nutriente di tutti.
Con i suoi 33 grammi di proteine ogni 100, il Parmigiano è uno degli alimenti più proteici in assoluto. Da questo punto di vista supera tutte le carni fresche, nonché buona parte delle carni trattate. Il Parmigiano contiene anche molta vitamina D, che giova al sistema immunitario, ed eccellenti quantità di calcio. L’unico difetto, peraltro condiviso con tutti i formaggi stagionati, risiede nell’apporto calorico, che è abbastanza elevato: siamo oltre le 400 kcal per 100 grammi.
Come preparare un buon brodo di carne?
Il brodo di carne è fondamentale per la stracciatella di uova in quanto funge da base. La presenza di questo prezioso ingrediente rende la stracciatella uno splendido piatto di recupero, anche perché il brodo di carne è spesso un prodotto di scarto di molti secondi piatti (soprattutto dei bolliti). E’ possibile, però, preparare un brodo fatto in casa con i fiocchi, basta mettere a bollire con alcune spezie alcuni tagli di carne. I tagli di carne devono essere i più vari possibili, e vanno sottoposti a lunga cottura (almeno un paio d’ore).
Il brodo perfetto è realizzato con cosce di gallina o di pollo, qualche punta di petto e scamone. Insomma è bene usare un misto di tagli pregiati e meno pregiati. Sul fronte delle verdure, si va sul sicuro con la cipolla, il sedano e le carote. In questo modo il brodo di carne risulta saporito e molto sostanzioso. Il brodo, inoltre, risulta spesso anche abbastanza leggero. Gli intolleranti al nichel (se non la tollerano) possono omettere la grattata di noce moscata. VI garantisco che un ottimo brodo con stracciatella è meglio della classica pastina!
Ricette tipiche romane ne abbiamo? Certo che si!
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