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Caffè di cicoria: fa bene o fa male? Benefici, proprietà e quando evitarlo

caffè di cicoria

Caffè di cicoria: fa bene o fa male? Tutto quello che devi sapere

Il caffè di cicoria – chiamato anche caffè alla cicoria – è tornato al centro dell’attenzione come alternativa al caffè tradizionale, soprattutto per chi vuole ridurre la caffeina senza rinunciare a un gusto deciso. Si prepara con le radici di cicoria tostate e ha un aroma intenso, leggermente amarognolo, che ricorda il caffè ma con una personalità tutta sua. Prima di inserirlo nella routine quotidiana, però, è utile capire quali sono i benefici, le proprietà del caffè di cicoria e in quali casi è meglio fare un po’ di attenzione.

Lo sapevi?
Il caffè di cicoria veniva consumato già nell’Ottocento, soprattutto nei periodi in cui il caffè scarseggiava o costava troppo. Oggi non è più una scelta “di ripiego”, ma una bevanda che tanti riscoprono per stile di vita, curiosità e benessere quotidiano.

A differenza del caffè normale, il caffè di cicoria non contiene caffeina e apporta fibre solubili come l’inulina, una sostanza che può aiutare la regolarità e la flora intestinale. Per molte persone questo si traduce in una bevanda più “gentile” sul sistema nervoso, adatta a chi soffre di nervosismo, tachicardia o fa fatica a dormire. Allo stesso tempo, l’inulina può sostenere la digestione e dare una mano al transito intestinale, soprattutto se consumato dopo i pasti.

Non è però una bevanda neutra per tutti. Chi soffre di gastrite o reflusso potrebbe avvertire un po’ di fastidio, perché la cicoria può stimolare i succhi gastrici. Anche chi ha colon irritabile deve prestare attenzione: le fibre possono fermentare e causare gonfiore. In presenza di patologie croniche, terapie in corso o allergie alla famiglia delle Asteraceae, è sempre meglio parlarne con il medico e fare una prova graduale, partendo da piccole quantità.

Caffè di cicoria, un alleato per la prima colazione

Se pensiamo alla prima colazione, la coppia cappuccino e brioche è ancora un grande classico. Eppure, per sentirsi più leggeri e controllare meglio il senso di fame durante la giornata, è utile scegliere una colazione più bilanciata. In questo quadro, il caffè di cicoria può diventare una valida alternativa al caffè, soprattutto per chi ha bisogno di ridurre la caffeina ma non vuole rinunciare al piacere della tazzina fumante e cerca una colazione dietetica più ragionata.

Saltare la colazione non è mai una buona idea: si arriva a metà mattina affamati e si rischia di esagerare con snack e spuntini poco equilibrati. Una colazione completa aiuta invece a stabilizzare l’appetito. Entra in gioco anche la grelina, l’ormone che stimola la fame: quando facciamo colazione in modo regolare, i suoi picchi tendono a essere più contenuti e questo facilita il controllo degli attacchi di fame nelle ore successive.

Per sfruttare al meglio questi meccanismi, è importante non esagerare con zuccheri e prodotti raffinati. Una colazione che combina proteine, carboidrati complessi e una bevanda calda è una scelta vincente. In questo contesto, il caffè di cicoria offre il piacere del “rito” del caffè senza agitazione, favorendo una partenza più serena, soprattutto per chi è già sotto stress appena suona la sveglia.

Scopri anche
Per idee pratiche di colazione equilibrata puoi leggere l’articolo Una colazione equilibrata per ogni tipo di esigenza e provare i tortini al caffè di cicoria, perfetti per usare questa cicoria bevanda anche nei dolci.

Prima colazione dietetica? Meglio puntare sulle proteine

Perché le proteine aiutano a mantenere il peso

I carboidrati sono una fonte di energia preziosa, ma se consumati da soli e in grandi quantità – soprattutto in versioni molto zuccherate – possono favorire sbalzi della glicemia e fame precoce. Inserire una quota di proteine nella colazione aiuta a sentirsi sazi più a lungo e a tenere meglio sotto controllo gli spuntini impulsivi durante la mattinata. È una scelta utile sia per chi vuole dimagrire, sia per chi desidera mantenere il peso raggiunto.

Oggi è più semplice trovare proposte per una colazione proteica e gustosa anche per chi deve gestire intolleranze o celiachia. Si può puntare su uova, yogurt, formaggi adatti agli intolleranti al lattosio, salumi di buona qualità o creme spalmabili a base di frutta secca, scegliendo prodotti il più possibile semplici e senza additivi inutili. L’importante è bilanciare le porzioni e inserirli in un pasto completo, non usarli come unico elemento.

Il caffè di cicoria può completare una colazione di questo tipo: da una parte non aggiunge caffeina e zuccheri, dall’altra accompagna bene pane integrale, pancake leggeri, yogurt o frutta. In questo modo la bevanda diventa parte di una routine che sostiene il benessere, invece di essere un semplice “caffè al volo” preso di corsa.

Cosa bere e cosa evitare: consigli utili

Nella scelta delle bevande per la colazione è meglio non esagerare con prodotti troppo dolci o ricchi di sciroppi e aromi artificiali. Potete optare per latte parzialmente scremato oppure latte di capra, spesso più digeribile per alcune persone. Come dolcificante, quando serve, potete usare il miele o piccole quantità di zuccheri semplici, senza esagerare.

Per quanto riguarda i succhi, è preferibile scegliere quelli senza zuccheri aggiunti o, ancora meglio, prepararli in casa con frutta fresca. Ancora più interessanti sono i centrifugati o estratti di frutta, che permettono di fare il pieno di vitamine e acqua, mantenendo una buona digeribilità e aiutando chi fatica a consumare frutta e verdura durante la giornata.

Il caffè di cicoria può sostituire uno dei caffè della giornata, oppure diventare la bevanda principale a colazione se il caffè normale vi dà tachicardia o bruciore di stomaco. Potete anche alternarlo a tè verde, infusi di frutta o tisane, costruendo una piccola “rotazione” di bevande calde che vi accompagni in modo più dolce rispetto al classico espresso.

Colazione con pancakes frutta e caffè di cicoria

La colazione con frutta, pancakes e caffè di cicoria

Cereali, yogurt e abitudini più sane

Una colazione completa può partire da una base di cereali integrali come avena, quinoa, riso, amaranto o mais. Alternarli nella settimana aiuta a variare l’alimentazione e a non annoiarsi. Insieme a una fonte di proteine – per esempio yogurt magro o vegetale adatto agli intolleranti – e a un po’ di frutta secca, danno energia costante e senso di sazietà.

Meglio ridurre creme spalmabili molto zuccherate e condimenti pesanti. Anche il burro sulle fette biscottate è concesso, ma con misura. Se amate dolci e biscotti, è preferibile scegliere ricette fatte in casa o prodotti con pochi ingredienti semplici, senza grassi idrogenati e con quantità di zucchero contenute.

Accompagnare questa colazione con una tazza di caffè di cicoria permette di avere un rito caldo e confortante, senza l’effetto “sveglia nervosa” che alcune persone accusano con il caffè classico. Il gusto tostato della cicoria si abbina molto bene a pancake leggeri, pane integrale e frutta fresca, trasformando la colazione in un momento davvero piacevole.

Bevande alternative: il caffè di cicoria

Al posto del solito caffè potete inserire, a rotazione, tè verde, cioccolata calda leggera, caffè al ginseng e naturalmente il caffè di cicoria. Quest’ultimo è particolarmente utile per chi è sensibile alla caffeina o deve ridurla per motivi di salute, perché regala sensazioni simili al caffè senza gli effetti più “eccitanti”.

Il caffè di cicoria ha inoltre un interessante effetto digestivo grazie alle sostanze amare presenti nelle radici. Bevuto dopo una colazione ricca, può dare una mano all’organismo a “mettere in moto” la digestione. Chi soffre di gonfiore, però, dovrebbe procedere con calma e osservare come reagisce il proprio intestino.

Un’altra idea è usare il caffè di cicoria come base per cappuccini o latte macchiato: potete montare latte vaccino o vegetale e versarlo sopra la bevanda, ottenendo una tazza cremosa e profumata che ricorda molto il cappuccino, ma rimane più leggera.

Il fascino del caffè… e le sue alternative

Il caffè è un simbolo della cultura italiana: ci accompagna nelle pause, negli incontri di lavoro e nei momenti di chiacchiere. Non tutti però lo tollerano allo stesso modo e, con il tempo, può diventare necessario ridurne il consumo. In questi casi, le bevande alternative aiutano a mantenere il rito della tazzina senza rinunciare al benessere.

Il caffè di cicoria è una di queste alternative: offre una nota aromatica decisa, una buona digeribilità per molti e la possibilità di fare una scelta più dolce verso il sistema nervoso. Molte persone lo descrivono come una bevanda che “scalda” senza agitare, ideale nelle giornate fredde e nei periodi di grande stanchezza.

Basta una tazza per scoprire che il piacere del mattino non è legato solo alla caffeina, ma anche al profumo, al gesto di preparare la bevanda, al tempo che ci si concede. Il caffè di cicoria permette di mantenere questo rituale, aprendo la porta a una routine più varia e attenta ai segnali del corpo.

Da provare in cucina
Se ti incuriosisce usare il caffè di cicoria anche nelle ricette dolci, puoi ispirarti ai tortini al caffè di cicoria oppure abbinarlo a erbe amare e ingredienti naturali come nel tarassaco in cucina.

radici di cicoria e caffè di cicoria macinato

Origini del consumo del caffè di cicoria

Dalle radici alla bevanda: un’invenzione del passato

Le radici della cicoria sono utilizzate da secoli come rimedio e come alimento. Già nel Seicento alcune popolazioni iniziarono a sfruttarle per preparare un infuso dal sapore intenso, ottenuto essiccando e tostando le radici. Con il tempo questa pratica si è diffusa in diverse zone d’Europa.

Il vero boom del caffè di cicoria è arrivato però in epoca napoleonica e poi durante le guerre mondiali, quando il caffè era difficile da trovare o molto costoso. La cicoria diventò così un surrogato del caffè, più economico e accessibile, specie per le famiglie meno abbienti. Quello che nasceva come “ripiego” si è trasformato nel tempo in una consuetudine.

Oggi il caffè di cicoria non è più legato alla mancanza di caffè, ma a una scelta consapevole. C’è chi lo inserisce per curiosità, chi per motivi di salute, chi per legami affettivi con i racconti di famiglia. In tutti i casi, è una bevanda che continua a raccontare una parte di storia.

Proprietà e preparazione della cicoria

La cicoria contiene vitamine e sali minerali e, soprattutto, una fibra solubile chiamata inulina. Questa sostanza può favorire il benessere del fegato e dell’intestino, contribuendo a sostenere la flora batterica e ad aiutare la regolarità. Le sostanze amare presenti nelle radici, invece, stimolano la produzione dei succhi digestivi e rendono il caffè di cicoria particolarmente adatto da bere dopo i pasti.

Per ottenere la bevanda, le radici vengono raccolte, lavate, tagliate, essiccate, tostate e poi macinate. Il risultato può essere una polvere, un prodotto granulare o una versione solubile. La qualità finale dipende molto dal processo di tostatura e dal grado di macinatura, che determinano gusto e profumo.

In cucina l’inulina estratta dalla cicoria viene utilizzata anche come ingrediente prebiotico, per arricchire yogurt, dessert e prodotti da forno. È un modo per aumentare la quota di fibre senza modificare troppo gusto e consistenza, ma in caso di colon sensibile è sempre bene valutare le quantità.

Cicoria, FODMAP e colon irritabile
Come per altri alimenti ricchi di fibre e fruttani, anche il caffè di cicoria può dare fastidio a chi ha colon irritabile o segue una dieta a basso contenuto di FODMAP. Per approfondire il tema puoi leggere, ad esempio, come gestiamo legumi e fibre nelle girelle di tramezzini con hummus di ceci o negli ingredienti come ravanelli e fave.

Un po’ di storia: tra divieti e riscoperta

Secondo alcune fonti, l’uso della cicoria nel caffè avrebbe avuto origine in Sicilia nel Settecento, secondo altre nei Paesi Bassi attorno al 1800. In molti luoghi veniva aggiunta al caffè per “allungarlo” e risparmiare, ma il suo aroma tostato conquistò con il tempo una sua dignità, tanto che molte persone finirono per preferirla.

In Inghilterra l’uso della cicoria fu perfino vietato per legge nell’Ottocento, perché considerato un modo per alterare il caffè. Qualche anno dopo venne nuovamente ammesso, con l’obbligo di dichiararne la presenza in etichetta. Da allora cicoria e caffè hanno continuato a intrecciarsi, tra proibizioni, mode e riscoperte.

Oggi troviamo diverse qualità di caffè di cicoria, alcune dal gusto più intenso e amarognolo, altre più dolci grazie agli zuccheri naturali presenti nelle radici. C’è chi lo preferisce puro, chi lo miscela con caffè o altre bevande vegetali, creando combinazioni su misura del proprio palato.

Ricordi familiari e un messaggio attuale

In tante famiglie il caffè di cicoria è legato a ricordi di tempi difficili, ma anche di grande unione. In casa mia, ad esempio, si raccontava spesso di come durante la guerra la cicoria fosse l’unico “caffè” possibile. All’epoca sembrava un surrogato un po’ triste, ma col tempo se ne è compreso il valore.

Quelle storie, accompagnate da frasi come “La vegnarà la guera”, ricordavano che i periodi di abbondanza non sono scontati. Oggi, in un contesto molto diverso, il messaggio resta attuale: imparare ad apprezzare ciò che abbiamo, a non sprecare, a dare valore anche alle cose semplici.

Riscoprire il caffè di cicoria significa anche questo: guardare a una tradizione antica con occhi nuovi, trasformando una bevanda nata per necessità in una scelta consapevole, leggera e, per molti, più adatta al proprio benessere quotidiano.

Come si prepara il caffè di cicoria?

La preparazione del caffè di cicoria è molto semplice e ricorda da vicino quella del caffè tradizionale. Se scegliete la versione macinata, potete usare la classica moka, dosando la cicoria come fareste con il caffè. Il risultato sarà una bevanda dal colore intenso e dal profumo tostato, da gustare al naturale o con un po’ di latte.

In alternativa potete utilizzare il caffè di cicoria in polvere o granulare. In questo caso è sufficiente mettere un cucchiaino di prodotto in circa 200–300 ml di acqua calda, lasciarlo in infusione per due o tre minuti e poi filtrare. Potete dolcificare a piacere o aggiungere una piccola stecca di cannella, che si abbina molto bene al sapore amarognolo della cicoria.

Chi preferisce una preparazione più “moderna” può usare la french press o altre caffettiere a filtro, regolando quantità e tempi in base al proprio gusto. L’importante è partire con dosi moderate e osservare la reazione del proprio corpo, aumentando eventualmente la frequenza solo se ci si sente bene.

FAQ ricorrenti sul caffè di cicoria

Il caffè di cicoria fa male?

In assenza di patologie specifiche e se consumato con moderazione, il caffè di cicoria non è considerato dannoso. Per molte persone può aiutare digestione e regolarità intestinale, ma è sempre bene ascoltare i segnali del proprio corpo.

Chi soffre di gastrite può bere caffè di cicoria?

Dipende dalla sensibilità individuale. In alcune persone la cicoria può aumentare il bruciore o il senso di pesantezza, in altre è ben tollerata. Meglio iniziare con piccole quantità e, in caso di disturbi persistenti, confrontarsi con il medico.

Il caffè di cicoria fa male alla prostata?

Non ci sono prove che colleghino direttamente il caffè di cicoria a problemi della prostata. In presenza di disturbi o infiammazioni croniche è comunque prudente parlarne con lo specialista, che potrà valutare la situazione nel complesso.

Il caffè di cicoria è adatto in caso di colon irritabile?

L’inulina presente nella cicoria può fermentare nell’intestino e provocare gonfiore o crampi nelle persone con colon irritabile, soprattutto nelle fasi acute. In questi casi spesso è consigliato ridurre o evitare il consumo, seguendo le indicazioni del medico o del nutrizionista.

Il caffè di cicoria fa male al cuore?

Il caffè di cicoria non contiene caffeina, quindi per molte persone è più adatto rispetto al caffè tradizionale in caso di ipertensione o tachicardia. Questo non significa che sia adatto a tutti: chi ha problemi cardiaci deve sempre seguire le indicazioni del proprio cardiologo.

Meglio il caffè di cicoria solubile o tostato?

La scelta tra caffè di cicoria solubile e tostato dipende dalle abitudini e dal tempo a disposizione. È importante leggere bene l’etichetta e preferire prodotti senza zuccheri aggiunti, aromi artificiali o ingredienti superflui, così da gustare il sapore della cicoria nel modo più semplice possibile.

Ricette con cicoria ne abbiamo? Certo che si!

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