Risotto alle ortiche e liquirizia, un primo piatto originale
Risotto alle ortiche: un piatto dal sapore unico
Pochi di voi avranno assaggiato un risotto alle ortiche. Di certo, questo ingrediente rievoca episodi spiacevoli, più che deliziose pietanze. E invece l’ortica può dare tanto dal punto di vista gastronomico. La pianta è urticante e può provocare avverse reazioni dermatologiche, tuttavia le sue foglie, se opportunamente sbollentate, rappresentano un alimento perfetto per molti piatti (contorni, primi piatti, risotti ecc.). Il sapore è insolito e decisamente aromatico, ma allo stesso tempo delicato. In questo primo piatto le foglie di ortica, dopo essere state sbollentate, vengono frullate insieme al cipollotto già imbiondito, in modo da formare una crema deliziosa da aggiungere mano a mano al risotto.
Il risultato è straordinario, sia in termini di gusto che di impatto visivo. L’ortica, infatti, è dotata di un gradevole verde brillante. La ricetta è molto semplice, come già si comprende da queste poche righe, ma vi consiglio comunque di seguire passo passo le indicazioni che vi darò, soprattutto per quanto concerne il dosaggio degli ingredienti. Infatti, sia l’ortica che la liquirizia (ingrediente che viene aggiunto alla fine) sono dotati di una certa personalità “organolettica”. Cambiamenti anche minimi, dunque, possono causare effetti imprevedibili.
Voglio spezzare un’ultima lancia a favore delle ortiche parlando del loro valore nutrizionale, che è incredibilmente elevato. Contengono, infatti, molte vitamine, e in particolare la A, la vitamina C e la E. Stesso discorso per i sali minerali e in particolare per il ferro, il sodio, il potassio, il fosforo e il magnesio. Dell’ortica vengono apprezzate le proprietà depurative e l’azione antinfiammatoria, blanda ma presente. Queste sono solo alcune delle proprietà delle ortiche, che non a caso viene impiegata abbondantemente anche nel settore cosmetico.
Ricetta risotto alle ortiche
Preparazione risotto alle ortiche
- Per la preparazione del risotto alle ortiche iniziate mettendo un po’ di olio in un tegame per tostare il riso.
- Versate il brodo vegetale e sfumate a fiamma viva. In una pentola a parte, riscaldate un filo d’olio e imbionditeci il cipollotto affettato finemente.
- Alla bisogna integrate con un po’ di brodo per evitare che il cipollotto si bruci.
- Ora occupatevi dell’ortica, sbollentatela per poco tempo, poi scolatela e strizzatela per bene.
- Infine ponetela nel frullatore insieme al cipollotto imbiondito e frullate il tutto alla velocità massima. Se il composto risulta poco cremoso, aggiungete un po’ di olio extravergine di oliva.
- Infine cuocete il riso e aggiungete poco per volta la crema di ortiche.
- Quando il riso è cotto, procedete con la mantecatura. A fuoco spento, aggiungete un po’ di olio extravergine di oliva e il Parmigiano Reggiano. Solo giunti a questo punto mettete un pizzico di sale e di pepe.
- Infine aggiungete un po’ di polvere di liquirizia e la scorza di limone grattugiata (togliendo la parte bianca).
- Servite e buon appetito!
Ingredienti risotto alle ortiche
- 320 gr. di Riso Carnaroli Riserva San Massimo
- 1 lt. e mezzo di brodo vegetale
- 300 gr. di ortiche fresche
- 1 cipollotto
- 1 cucchiaio di polvere di liquirizia
- 50 gr. di Parmigiano Reggiano 36 mesi
- 1 limone bio
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale e pepe
I tanti pregi nutrizionali della liquirizia
La liquirizia è uno degli ingredienti principali di questo risotto alle ortiche, come tra l’altro suggerisce il nome. Questo ingrediente interviene in una fase avanzata della preparazione, anzi proprio alla fine. Viene, infatti, impiegato come ultimo condimento, per insaporire il piatto prima del servizio, persino dopo la mantecatura. Nella fattispecie, viene impiegato nella sua variante in polvere, in modo che possa spargere al meglio i suoi aromi.
La liquirizia ha un sapore molto particolare, non adatto a tutti i palati. C’è chi la ama e c’è chi la odia. Tuttavia c’è un aspetto soggettivo, ossia il suo impatto sulla salute. La liquirizia, infatti, stimola la digestione grazie al suo straordinario contributo di fibre, inoltre è anche un anti-acido, dunque è perfetta per chi soffre di gastrite. La liquirizia è responsabile di un timido aumento della pressione. Chi soffre di pressione bassa, ne trae giovamento, per gli altri è comunque innocua. Infine, della liquirizia si apprezzano le proprietà antinfiammatorie, a tal punto che nella medicina tradizionale viene accreditata come rimedio per il mal di gola.

La delicata fase della mantecatura
Come tutti i risotti, anche il risotto alle ortiche e polvere di liquirizia va mantecato. La mantecatura incide sempre in modo consistente, quindi è sufficiente sbagliarla per sconvolgere gli equilibri tra i sapori. Questa ricetta prevede una mantecatura molto sobria, con soli due ingredienti: l’olio extravergine di oliva per rendere tutto più cremoso, e il formaggio Parmigiano grattugiato. Si fa presto a dire parmigiano, in commercio, infatti, ce ne sono di tanti tipi. In genere si distinguono per il tempo di stagionatura, che può andare dai 12 ai 48 mesi. Per questa ricetta consiglio un parmigiano stagionato, magari intorno ai 36 mesi. E’ infatti secco e, in quanto tale, adatto per una mantecatura equilibrata che distribuisca a dovere i sapori e gli aromi del formaggio.
Volendo potete mantecare con il burro alle ortiche. E’ una preparazione spalmabile dal gusto particolare in quanto si regge su una combinazione originale: quella tra il burro e l’ortica. Il burro alle ortiche, tra le altre cose, è veramente facile da preparare. Non si deve fare altro che ammorbidire il burro e lavorarlo con la senape e le foglie di ortiche ben lavate e tritate. Successivamente dal composto vanno ricavati dei panetti, da sottoporre a stabilizzazione. Per farlo, occorre avvolgerli nella pellicola alimentare e falli riposare in frigorifero per qualche ora. Si ottiene così un condimento ottimo per la mantecatura, ma che può fungere anche da spalmabile. Possiamo definirlo come un burro aromatizzato, che si caratterizza per vari usi e applicazioni.

Il soffritto giusto per il risotto alle ortiche
Il risotto alle ortiche e polvere di liquirizia apporta molte innovazioni ma si basa su principi solidi, per esempio la cottura su soffritto. Il soffritto ideale per questo risotto è quello a base di cipollotto. Rispetto alla cipolla classica, il cipollotto esprime un gusto più dolce e meno invadente, che non copre ma accompagna le note erbacee e fresche delle ortiche. E’ molto delicato dunque consente di ottenere una base aromatica equilibrata, capace di sostenere anche la nota amara e balsamica della liquirizia in polvere.
Mi raccomando, fatelo appassire lentamente in poco burro o olio extravergine, evitando che prenda colore. In questo modo sprigionerà il suo aroma senza diventare protagonista, lasciando spazio all’aroma vegetale che caratterizza il piatto. Allo stesso tempo, chi preferisce un gusto più rustico può aggiungere una minima quantità di scalogno, ma il cipollotto resta l’opzione più adatta per mantenere il risotto leggero e raffinato.
Inoltre si ottiene un “effetto magico” quando si aggiungono le ortiche, ossia il soffritto si lega perfettamente, creando un perfetto equilibrio con la base grassa e rendendo il risotto cremoso già dalle prime fasi.
Le ortiche sono un ingrediente sorprendente e versatile. Dopo essere state bollite e private del loro potere urticante, diventano morbide e aromatiche, con un gusto simile agli spinaci ma più intenso. Si usano per risotti, frittate, gnocchi e vellutate. Sono ricche di ferro, calcio e vitamina C, inoltre conferiscono ai piatti un colore verde brillante e un profumo delicatamente erbaceo, perfetto per ricette leggere e primaverili.
Risotto alle ortiche: oltre la ricetta originale
La mantecatura e la polvere di liquirizia garantiscono il giusto apporto di aromi a questo risotto alle ortiche. Nondimeno, si può sperimentare ulteriormente e aggiungere altri ingredienti sia in fase di cottura che in fase di servizio. Per esempio, si può aggiungere una spolverata di mandorle tostate o noci tritate, che donano croccantezza e contrastano la morbidezza del risotto. Vi propongo anche un filo di olio al limone o qualche goccia di riduzione di aceto balsamico, in modo da introdurre una piacevole nota acidula.
Un’altra possibilità interessante è di incorporare, a fine cottura un po’ formaggio cremoso, come taleggio o robiola. Questi si sciolgono nella mantecatura e rendono il piatto più avvolgente. Se cercate una versione gourmet potete completare il piatto con un crumble di pane alle erbe o con qualche petalo di fiore, in modo da esaltare il colore brillante del risotto e la sua leggerezza visiva. In alternativa potete servire il risotto con una polvere di peperone dolce o una grattugiata di zenzero fresco, disegnando così un perfetto equilibrio tra dolcezza e piccantezza.
Un vino bianco fresco e minerale è l’abbinamento ideale. Un Sauvignon Blanc o un Pinot Grigio esaltano la parte vegetale del piatto e si armonizzano con la cremosità del risotto. Se si cerca un contrasto più deciso, un vino rosato leggermente aromatico è perfetto. In alternativa una bollicina secca, come un Franciacorta brut, dona eleganza e pulisce il palato, valorizzando la delicatezza delle ortiche.
FAQ sul risotto alle ortiche
Come si puliscono le ortiche prima di cucinarle?
Si indossano guanti e si eliminano i gambi più duri, conservando solo le foglie tenere. Poi si lavano accuratamente in acqua fredda e si sbollentano per due minuti. In questo modo perdono il potere urticante e diventano pronte per qualsiasi ricetta, mantenendo il loro colore verde brillante e il gusto fresco.
Che riso usare per il risotto alle ortiche?
Il riso Carnaroli è l’opzione migliore per il risotto alle ortiche, in quanto tiene bene la cottura e rilascia l’amido necessario per una consistenza cremosa. Anche l’Arborio o il Vialone Nano vanno bene, ma il Carnaroli garantisce una mantecatura più stabile, perfetta per piatti con ingredienti delicati come le ortiche.
Come si prepara la polvere di liquirizia?
La polvere di liquirizia si ottiene essiccando radici di liquirizia per poi tritarle finemente, ma in commercio si trovano già pronte. Basta una piccola quantità per dare aroma e colore. La polvere di liquirizia va aggiunta solo a fine cottura, per evitare che perda il suo profumo e diventi amara.
Si possono usare ortiche surgelate?
Si, purché siano di buona qualità. Devono essere ben scolate prima dell’uso, in modo da non annacquare il risotto. Il gusto risulta leggermente meno intenso rispetto alle ortiche fresche, ma resta gradevole e armonioso.
Quante calorie ha una porzione di risotto alle ortiche?
Una porzione media da 250 grammi apporta circa 400 calorie. È un piatto nutriente ma leggero, ricco di fibre, vitamine e minerali. Usando meno burro nella mantecatura e un brodo vegetale leggero si può renderlo ancora più digeribile e bilanciato.
Ricette con le ortiche ne abbiamo? Certo che si!
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