Torta di cous cous, una torta buona e facile da preparare
Il segreto della torta di cous cous
La torta di cous cous non è una torta come le altre. Infatti, non viene realizzata con farine derivanti dal grano tenero, bensì con il cous cous. E’ una scelta apparentemente azzardata, dal momento che questo ingrediente viene utilizzato principalmente per le composizioni salate. E’ tuttavia una scelta che ripaga in termini di gusto e valori nutrizionali. Ciò è merito del cous cous in generale, ma anche del cous cous utilizzato in questa specifica ricetta. Ne parleremo nel prossimo paragrafo.
Ad ogni modo, la torta al cous cous spicca anche per la facilità di preparazione della ricetta. I passaggi sono pochi e tutti semplici da realizzare. Già la prima volta, anche chi è poco esperto nella preparazioni dei dolci, sarà in grado di realizzare una torta al cous cous degna di questo nome. D’altronde, anche la scelta degli altri ingredienti, tutti facili da lavorare, si muove esattamente in questa direzione.
Ricetta torta di cous cous
Preparazione torta di cous cous
- Riscaldate il cocco all’interno del latte e lasciatelo in infusione per circa dieci minuti e filtrate.
- Riscaldate il liquido che avete ricavato dal filtraggio e versateci il cous cous; dopo cinque minuti (o una volta gonfiato), aggiungete burro e zucchero.
- Infine, sgranate il composto utilizzando le mani, poi aggiungete tre cucchiai di cocco e le gocce di essenza di mandorle. Fate riposare.
- Preparate la crema pasticcera secondo la ricetta tradizionale, avendo cura di infondere e filtrare il latte (in cui avrete mescolato tre cucchiai di cocco.
- Valorizzate la crema aggiungendo l’essenza di mandorle, un cucchiaio di cocco e il cioccolato bianco, mescolate con cura fino a quando non avrete ottenuto un composto omogeneo.
- Lasciate raffreddare la crema dando una mescolata ogni tanto (altrimenti si potrebbe formare una patina solida in superficie).
- Unite i due composti, mescolate e aggiungete mandorle tritate e cioccolato tagliato a scaglie piccole.
- Versate il contenuto in una pirofila abbondantemente imburrata, riscaldate il forno e cuocete a 175 gradi per 40 minuti.
- Quando noterete una superficie dorata e qualche crepa, potete estrarre la torta dal forno.
- Spolverate un po’ di cocco disidratato, un cucchiaino di mandorle tritate finemente e il cioccolato bianco tagliato a scaglie. Lasciate raffreddare e servite.
Per il cous cous:
- 125 gr. di cous cous Probios,
- 125 ml. di latte intero,
- 2 cucchiai di cocco rapè,
- 75 gr. di zucchero di canna finissimo,
- 10 gr. di burro.
Per la crema pasticcera:
- 3 tuorli,
- 350 ml di latte intero,
- 4 cucchiai di cocco rapè,
- 60 gr. di zucchero di canna finissimo,
- 2 gocce di essenza di mandorle,
- 4 – 5 quadretti di cioccolato bianco 33%.
Per la guarnizione:
- 3 cucchiai di cocco rapè,
- 1 cucchiaio di mandorle tritate finemente,
- 4 – 5 cubetti di cioccolato bianco tagliati grossolanamente,
- q. b. di zucchero a velo.
Il cous cous Probios
Questa ricetta non andrebbe realizzata con un cous cous qualsiasi, bensì con il cous cous Probios. Non è un cous cous qualsiasi: è infatti prodotto a partire da cereali selezionati, biologici, coltivati in maniera assolutamente naturale. Ciò impatta decisamente sui valori nutrizionali, che sono molto più alti della media.
D’altronde, a produrre questo particolare cous cous è Probios, leader del settore italiano dell’alimentazione biologica da almeno 40 anni. E’ un’azienda convinta che il mangiar sano dipenda dal “coltivare sano”, e che propone in tutto il mondo una filosofia che coniuga rispetto dell’ambiente, sostenibilità, qualità nutrizionale e gustativa. Le linee di Probios sono numerose, a tal punto da offrire al cliente tutto il necessario per una dieta sana, che giovi tanto al palato quanto all’organismo.
Una crema pasticcera speciale
L’altro segreto di questa torta al cous cous è dato dalla crema pasticcera. Anche in questo caso, non siamo di fronte a una crema pasticcera qualsiasi. Infatti, agli ingredienti tradizionali se ne aggiungono altri, capaci di valorizzarsi a vicenda e impreziosire il dolce nel suo complesso. Il riferimento è in particolare al cocco rapè.
Il cocco rapè non deve essere confuso con la farina di cocco. Quest’ultima infatti presenta una grana molto più fine ed è difficilmente reperibile. Il cocco rapè, invece, ha una texture molto grossolana e si trova con relativa facilità. Entrambi, comunque, vantano delle proprietà nutrizionali eccellenti, che derivano appunto dal cocco stesso. Il riferimento è alla quantità piuttosto elevata di fibre, vitamine e proteine. L’unico difetto consiste nell’apporto calorico, che non è trascurabile. Ad ogni modo, in questa ricetta almeno, viene impiegato in dosi così basse da non rappresentare un problema in questo senso.
Una guarnizione bella da vedere e gustosa
Uno dei punti di forza della torta di cous cous è la guarnizione, che è bella da vedere e buona da gustare, nonché capace di incidere sulla texture e sulla consistenza. Nello specifico viene realizzata spolverando un po’ di cocco disidratato, lo zucchero a velo, le mandorle tritate finemente e il cioccolato fondente.
Sul cocco ho già detto molto, ma sottolineo la sua importanza per questa ricetta in quanto apporta dolcezza e corposità. A ciò si accompagna l’utilizzo del cioccolato bianco, che è più dolce del cioccolato realizzato con il cacao. Le mandorle, infine, garantiscono un certo aroma morbido e compatibile con gli altri ingredienti della ricetta.
La presenza delle mandorle, va detto, impreziosisce la torta anche sul piano nutrizionale in virtù dell’abbondanza di grassi benefici, magnesio e vitamina E. Inoltre, contribuisce ad aumentare anche l’apporto calorico, infondo la torta cous cous non è esattamente un dolce dietetico!
Perché utilizzare lo zucchero di canna nella torta di cous cous?
La lista degli ingredienti della torta di cous cous comprende anche lo zucchero di canna. Lo scopo dello zucchero di canna è di aromatizzare il cous cous insieme al latte e al burro. Perché proprio lo zucchero bruno di canna e non il classico zucchero bianco? Il motivo è semplice, questo tipo di zucchero conferisce alla ricetta un tocco ancora più rustico, in modo da valorizzare il gusto corposo del cous cous. La differenza tra zucchero bianco e bruno risiede nella quantità di melassa, che è nulla nello zucchero bianco ed è piuttosto elevata nello zucchero bruno di canna. Ciò impatta sul sapore, rendendolo in qualche modo più aromatico.
Attorno allo zucchero bruno ruotano alcune false convinzioni, si pensa infatti che sia più salutare dello zucchero bianco in quanto è “integrale”. In realtà l’apporto nutritivo è del tutto simile e identico è anche l’indice glicemico, quindi va consumato con molta prudenza da chi soffre di diabete.
Una ricetta per chi soffre di intolleranze alimentari?
Giunti a questo punto, la domanda è più che legittima: la torta di cous cous è adatta a chi soffre di intolleranze alimentari? Purtroppo la risposta è negativa. Il cous cous è realizzato con la semola, quindi contiene glutine, inoltre è valorizzato dal latte e dal burro, che contengono il lattosio. Tuttavia è possibile adattare la ricetta.
Per i celiaci la soluzione più semplice è di sostituire il cous cous con una versione al grano saraceno. Non è certo tra gli alimenti più consumati, ma si trova con una certa facilità in tutti i supermercati. Il sapore è simile all’originale, anzi risulta ancora più rustico.
Per gli intolleranti al lattosio la soluzione migliore consiste nel sostituire il latte normale con il latte delattosato. Il sapore è identico all’originale, sebbene risulta solo un po’ più dolce. La maggiore dolcezza è un effetto della scomposizione del lattosio in galattosio e glucosio, che sono due zuccheri semplici più facilmente percepibili.
FAQ sulla torta di cous cous
A cosa fa bene il cous cous?
Il cous cous apporta tutte le proprietà nutrizionali tipiche dei cereali. In aggiunta, però, aumenta il senso di sazietà e aiuta a digerire grazie al suo quantitativo di fibre. E’ inoltre consigliato a chi sostiene diete dimagranti per il suo ridotto contenuto di grassi.
Come si mangia il cous cous?
In genere il cous cous viene cotto al vapore e integrato con vari ingredienti, che possono essere di carne, di pesce o vegetali. Le ricette sono numerose e attraversano varie culture, da quella nordafricana a quella mediorentale, passando per la siciliana.
Perché si chiama cous cous?
L’etimologia del termine “cous cous” deriva da “kuskus”, parola araba che indica una pentola larga a poco profonda utilizzata proprio per cuocere l’alimento.
Ricette con il cous cous ne abbiamo? Certo che si!
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