Ouzo e crocchette di feta : un aperitivo strong alla greca
Un aperitivo che ricorda le vacanze
Nell’ aperitivo strong alla greca con Ouzo e crocchette di feta abbiamo deciso di unire al liquore un pratico bocconcino di patate e feta. L’Ouzo greco è un liquore secco e piuttosto spartano. All’assaggio mostra in modo piuttosto diretto la sua componente alcolica, unita alle componenti aromatiche ed al retrogusto dolce. In Grecia è il liquore prediletto di aperitivi ed Happy Hour in accompagnamento a stuzzichini e piccoli spuntini (a volte a base di polpo, pesce, calamari, sarde o verdure).
Il sapore intenso della feta, infatti, altrettanto tipico della Grecia, trova in queste crocchettine la sua esaltazione. Per una proprietà chimica degli olii essenziali presenti nell’alcool dell’Ouzo, unendo l’acqua al distillato trasparente, questo assume un caratteristico colore bianco lattiginoso. Non fatevi ingannare da quel che sembra! Non siete certamente di fronte ad un bicchiere di latte di mandorla! Dosate con attenzione il vostro drink e bevete responsabilmente.
Ricetta Ouzo e crocchette di feta
Preparazione Ouzo e crocchette di feta
Lavate le patate e mettetele intere a cuocere in forno a 160° fino a che non si saranno ammorbidite. Una volta cotte, sbucciatele, schiacciatele e condite la purea con sale, pepe ed aneto tritato. Inumidendo le mani con dell’acqua, formate delle crocchette, inserendo al centro un cubetto di feta. Sbattete le uova ed intingete le crocchette prima nell’uovo e poi nel pan grattato. Ripetete l’operazione per tutte le crocchette.
Friggete le crocchette in abbondante olio ben caldo e mettete poi sulla carta assorbente, così da rimuovere l’olio in eccesso. Versate dell’Ouzo nei bicchieri, unendo ghiaccio e menta. Allungate il liquore con la quantità d’acqua desiderata e servitelo in accompagnamento alla crocchette.
Ingredienti Ouzo e crocchette di feta
- 5 dl di Ouzo
- 1 mazzetto di menta
- q. b. di ghiaccio
- 400 gr. di patate
- 1 mazzetto di aneto
- 200 gr. di feta Olympus
- 3 uova
- 200 gr. di pane grattugiato
- q. b. di olio per friggere
- q. b. di sale e pepe
Un aperitivo tipico con Ouzo e crocchette di feta.
Oggi parliamo di Ouzo e Crocchette di feta. Volete stupire i vostri ospiti con un aperitivo alla Greca? Assicuratevi un guidatore astemio per riportarli a casa e regalatevi una serata di Ouzo ed allegria! L’Ouzo, se non lo conoscete, è il liquore greco maggiormente diffuso, paragonabile (come utilizzo) all’italiano Spritz. L’Ouzo è sostanzialmente un distillato del mosto d’uva, particolarmente secco e dalla gradazione alcolica consistente (tra 40 e 50 gradi).
All’interno di questo liquore, composto da mosto d’uva passita o fresca, si distingue chiaramente l’apporto dato dall’anice. Talvolta, è possibile apprezzare varianti della ricetta, comprensive di aromi quali liquirizia, menta e chiodi di garofano. I greci conoscono bene il senso del divertimento senza eccessi, infatti, è pratica comune quella di annacquare l’Ouzo così da renderlo un fresco drink per l’estate. Il trucchetto di ridurre la gradazione alcolica con ghiaccio ed acqua è altamente consigliato, sulle dosi e proporzioni vi rimandiamo al gusto personale.
Cos’è l’Ouzo e quali sono le sue caratteristiche
L’Ouzo è uno dei simboli della tradizione enogastronomica greca. Più che un liquore, infatti, è una vera e propria istituzione in Grecia. Lo è soprattutto a Lesbo che, per quanto le origini non siano poi così chiare, è considerata la patria dell’Ouzo. Nell’isola è presente persino un museo dedicato! Ad ogni modo non dovete pensare all’Ouzo come un liquore simile a quelli italiani. La questione non riguarda tanto gli ingredienti, che non sono affatto estranei alla nostra tradizione, quanto il metodo di consumo. L’ouzo, infatti, non si consuma così com’è, ma viene sempre allungato con l’acqua. In questo modo diventa un piacevole e rinfrescante aperitivo, certo alcolico, ma fino ad un certo punto.
Per quanto nessuno vieti di consumarlo a fine pasto, a mo’ di digestivo, in genere l’Ouzo viene servito insieme agli antipasti. La preparazione di questo liquore vede come protagonisti vari ingredienti: l’uva fresca, l’uva passa, alcune erbe aromatiche e l’anice. Proprio quest’ultimo è responsabile delle proprietà organolettiche della bevanda. L’Ouzo, infatti, sa decisamente di anice. Tra le erbe aromatiche, invece, troviamo la liquirizia, il coriandolo, il chiodo di garofano, la radice di angelica, il finocchio, la cannella e persino i fiori di cedro. Questi ultimi, a dire il vero, sono propri soprattutto di alcune varianti dell’entroterra.
La fase più importante del procedimento è la fermentazione del composto base, che è valorizzato – a metà del procedimento – dall’aggiunta delle erbe. La distillazione avviene in appositi distillatori di rame. Negli Ouzo di qualità media la distillazione avviene una volta, in quelli di qualità superiore tale passaggio viene ripetuto almeno due volte. L’Ouzo “secco” è molto alcolico, può superare infatti i 65 gradi. Tuttavia, se allungato con acqua raggiunge i 30, avvicinandosi – per esempio – al nostro limoncello.
Come si consuma questo tipo di liquore?
Questa bevanda alcolica greca è un liquore tradizionale, ma non antico. Infatti, è stato inventato nell’Ottocento e ha acquisito una certa popolarità dopo l’indipendenza della Grecia. Il suo consumo, però, si è diffuso molto in fretta, fino ad arrivare ad usi molto particolari che potrebbero risultare decisamente esotici all’orecchio di uno straniero. Alcuni di questi riguardano la diatriba tra “acqua e ghiaccio”, di cui parlerò nel prossimo paragrafo.
Per il resto l’Ouzo greco, se ben diluito, funge da aperitivo corposo, e infatti in alcuni bar della Grecia viene servito insieme a degli stuzzichini, in particolar modo “marinari”. L’Ouzo si accompagna alla perfezione con assaggi di polpo, calamari, sardine, molluschi etc. Da questo punto di vista, si comporta come la birra per le tapas spagnole. L’Ouzo, dunque, è il protagonista del più classico aperitivo serale “alla greca”.
Ouzo con ghiaccio e acqua fredda
L’ouzo come si beve? Un paragrafo a parte merita la questione della diluizione. E’ quasi impossibile bere il liquore Ouzo “secco” in quanto sarebbe troppo pesante, va quindi diluito. Il primo pensiero, essendo una bevanda rinfrescante, va all’acqua e al ghiaccio, in effetti molti lo bevono così. In realtà si tratta di un errore, anzi è il miglior modo per “rovinare” l’Ouzo e comprometterne gusto e specificità. In realtà l’Ouzo va allungato esclusivamente con acqua fredda, la presenza del ghiaccio, infatti, impedisce la corretta reazione degli oli essenziali presenti nella bevanda, che si sciolgono nell’alcol ma non nell’acqua creando dei bellissimi fenomeni di diffusione della luce. La presenza del ghiaccio disintegra le molecole degli oli essenziali, neutralizzando il loro impatto aromatico.
L’errore del ghiaccio, utilizzato consapevolmente o inconsapevolmente, viene spesso commesso dagli stessi barman greci. Il consiglio è di chiedere esplicitamente di diluire l’Ouzo in acqua. In alternativa, se vi viene servito con il ghiaccio a parte, potete chiedere in un secondo momento una bottiglia di acqua fredda e procedere voi stessi con la diluizione.
Dalle Ouzeri a casa vostra
I locali greci dedicati all’aperitivo ed al consumo di Ouzo vengono chiamati Ouzeri. Qui turisti e persone del luogo amano godersi il tramonto sorseggiando un ricco aperitivo. Con lo sguardo rivolto al mare o magari anche semplicemente nel salotto di casa, un aperitivo all’Ouzo donerà al vostro evento un tocco in più.
E se le crocchette non dovessero sembrarvi sufficienti, troverete tra le nostre ricette tante altre possibili idee per un aperitivo super sfizioso!
Ricette greche ne abbiamo? Certo che si!
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