Un aperitivo greco sfizioso: ouzo e crocchette di feta
Ouzo e crocchette di feta: un aperitivo strong alla greca
Quando vuoi sorprendere i tuoi ospiti, ouzo e crocchette di feta sono la coppia perfetta per un aperitivo dal gusto deciso e irresistibile. Bastano pochi ingredienti ma scelti con cura per creare un momento conviviale che profuma di Grecia e vacanza.
L’ouzo è un liquore all’anice tipico ellenico, accompagna meravigliosamente stuzzichini salati e cremosi come queste crocchette, ideali da gustare con le dita e un bel sorriso. La sapidità della feta e l’aroma inconfondibile dell’ouzo danno vita a un contrasto che stuzzica il palato e rende ogni assaggio memorabile, anche per chi segue una dieta senza lattosio.
Preparare crocchette di feta è semplice: si sbriciola il formaggio, si unisce un uovo, un po’ di pangrattato (anche senza glutine) e si formano delle piccole sfere da friggere o cuocere in forno. L’ouzo, servito freddo, si gusta a piccoli sorsi tra una crocchetta e l’altra, creando un gioco di sapori intenso e divertente. Per un’alternativa adatta agli intolleranti, si può usare feta delattosata o una valida alternativa vegetale. Il profumo che si sprigiona in cucina è già un invito al viaggio, anche se restiamo a casa con amici o famiglia.
Un tocco greco senza lasciare la cucina
Il segreto per un perfetto abbinamento tra ouzo e crocchette di feta? Servire tutto ben caldo e con contorni semplici come olive nere, cetrioli o pomodorini secchi. Ricorda: l’ouzo va bevuto freddo ma mai con ghiaccio, per non alterare sapore e consistenza! Può anche essere allungato con acqua fredda, diventando lattiginoso e ancora più aromatico.
Questo accostamento è anche un’ottima idea per un antipasto originale o un buffet mediterraneo, magari in occasione di una cena a tema. Le crocchette di feta possono essere arricchite con erbe aromatiche o spezie leggere, mentre l’ouzo può diventare protagonista anche in cucina, sfumando verdure o pesci alla griglia. L’insieme risulta sempre equilibrato, deciso ma piacevole, e può essere adattato facilmente anche per chi soffre di intolleranze. Hai mai pensato di portare il gusto della Grecia direttamente a casa tua?
Ricetta aperitivo greco
Preparazione aperitivo greco
- Lavate le patate e mettetele intere a cuocere in forno a 160° fino a che non si saranno ammorbidite.
- Una volta cotte, sbucciatele, schiacciatele e condite la purea con sale, pepe ed aneto tritato.
- Inumidendo le mani con dell’acqua formate delle crocchette, inserendo al centro un cubetto di feta.
- Sbattete le uova ed intingete le crocchette prima nell’uovo e poi nel pan grattato. Ripetete l’operazione per tutte le crocchette.
- Friggete le crocchette in abbondante olio ben caldo e mettete poi sulla carta assorbente, così da rimuovere l’olio in eccesso.
- Versate dell’Ouzo nei bicchieri, unendo ghiaccio e menta.
- Allungate il liquore con la quantità d’acqua desiderata e servitelo in accompagnamento alla crocchette.
Ingredienti aperitivo greco
- 5 dl. di Ouzo
- 1 mazzetto di menta
- q. b. di ghiaccio
- 400 gr. di patate
- 1 mazzetto di aneto
- 200 gr. di feta Olympus
- 3 uova
- 200 gr. di pane grattugiato
- q. b. di olio per friggere
- q. b. di sale e pepe
Crocchette di feta e ouzo, un perfetto aperitivo greco anche grazie all’aneto
La lista degli ingredienti di questo sfizioso aperitivo greco comprende anche l’aneto, che viene utilizzato per insaporire le patate. L’aneto si presenta come un’erba aromatica dalle foglie sottilissime, quasi filiformi e di colore verde brillante. Il suo profumo è fresco, agrumato e leggermente balsamico, mentre il sapore richiama una via di mezzo tra il finocchio selvatico e la menta, pur rimanendo delicato.
È proprio questa sua delicatezza a renderlo perfetto per le crocchette, in quanto arricchisce l’impasto senza imporsi sulla feta o sull’ouzo, donando una nota fresca che bilancia la parte grassa delle patate e del formaggio.
Dal punto di vista nutrizionale l’aneto si difende bene. E’ ricco di vitamine A e C, oltre a minerali come calcio e ferro. È inoltre considerato un’erba digestiva, capace di alleggerire i piatti più strutturati. Nelle crocchette la sua presenza non è solo una scelta aromatica, ma una vera strategia per ottenere un risultato equilibrato, profumato e perfetto per un aperitivo estivo o mediterraneo.
Il dip ideale per le crocchette di patate
Un buon dip (o intingolo) può trasformare delle semplici crocchette in un antipasto irresistibile. Per questa ricetta vi propongo una salsa allo yogurt greco, densa e cremosa, arricchita con succo di limone, aglio tritato finissimo e un filo d’olio extravergine dal gusto delicato. Lo yogurt greco richiama la tradizione mediterranea, inoltre la sua acidità bilancia la sapidità della feta e la freschezza dell’aneto, che viene esaltato al meglio.
Chi desidera una versione più aromatica può unire cetriolo grattugiato e ben strizzato, avvicinandosi alla salsa tzatziki in una versione più leggera, ideale per non coprire l’aroma dell’ouzo. In alternativa, un dip a base di panna acida e menta crea un contrasto piacevole con la croccantezza esterna delle crocchette.
La Grecia vanta una tradizione alcolica ricca e variegata. L’ouzo è il più noto, un distillato trasparente dal forte aroma di anice, perfetto per antipasti e piatti a base di pesce. Ci sono anche lo tsipouro (più secco e intenso) e il raki cretese, dal gusto rustico e aromatico. Ogni regione possiede una specialità, tutte sono comunque accomunate dall’uso di erbe e aromi mediterranei.
Un aperitivo che ricorda le vacanze
Nell’ aperitivo strong alla greca con Ouzo e crocchette di feta abbiamo deciso di unire al liquore un pratico bocconcino di patate e feta. L’Ouzo greco è un liquore secco e piuttosto spartano. All’assaggio mostra in modo piuttosto diretto la sua componente alcolica, unita alle componenti aromatiche ed al retrogusto dolce. In Grecia è il liquore prediletto di aperitivi ed Happy Hour in accompagnamento a stuzzichini e piccoli spuntini (a volte a base di polpo, pesce, calamari, sarde o verdure).
Il sapore intenso della feta, infatti, altrettanto tipico della Grecia, trova in queste crocchettine la sua esaltazione. Per una proprietà chimica degli olii essenziali presenti nell’alcool dell’Ouzo, unendo l’acqua al distillato trasparente, questo assume un caratteristico colore bianco lattiginoso. Non fatevi ingannare da quel che sembra! Non siete certamente di fronte ad un bicchiere di latte di mandorla! Dosate con attenzione il vostro drink e bevete responsabilmente.
Un aperitivo tipico con Ouzo e crocchette di feta
Oggi parliamo di Ouzo e Crocchette di feta. Volete stupire i vostri ospiti con un aperitivo alla Greca? Assicuratevi un guidatore astemio per riportarli a casa e regalatevi una serata di Ouzo ed allegria! L’Ouzo, se non lo conoscete, è il liquore greco maggiormente diffuso, paragonabile (come utilizzo) all’italiano Spritz. L’Ouzo è sostanzialmente un distillato del mosto d’uva, particolarmente secco e dalla gradazione alcolica consistente (tra 40 e 50 gradi).
All’interno di questo liquore, composto da mosto d’uva passita o fresca, si distingue chiaramente l’apporto dato dall’anice. Talvolta, è possibile apprezzare varianti della ricetta, comprensive di aromi quali liquirizia, menta e chiodi di garofano. I greci conoscono bene il senso del divertimento senza eccessi, infatti, è pratica comune quella di annacquare l’Ouzo così da renderlo un fresco drink per l’estate. Il trucchetto di ridurre la gradazione alcolica con ghiaccio ed acqua è altamente consigliato, sulle dosi e proporzioni vi rimandiamo al gusto personale.
Cos’è l’Ouzo e quali sono le sue caratteristiche
L’Ouzo è uno dei simboli della tradizione enogastronomica greca, che affianca molti aperitivi greci. Più che un liquore, infatti, è una vera e propria istituzione in Grecia. Lo è soprattutto a Lesbo che, per quanto le origini non siano poi così chiare, è considerata la patria dell’Ouzo. Nell’isola è presente persino un museo dedicato! Ad ogni modo non dovete pensare all’Ouzo come un liquore simile a quelli italiani. La questione non riguarda tanto gli ingredienti, che non sono affatto estranei alla nostra tradizione, quanto il metodo di consumo. L’ouzo, infatti, non si consuma così com’è, ma viene sempre allungato con l’acqua. In questo modo diventa un piacevole e rinfrescante aperitivo, certo alcolico, ma fino ad un certo punto.
Per quanto nessuno vieti di consumarlo a fine pasto, a mo’ di digestivo, in genere l’Ouzo viene servito insieme agli antipasti. La preparazione di questo liquore vede come protagonisti vari ingredienti: l’uva fresca, l’uva passa, alcune erbe aromatiche e l’anice. Proprio quest’ultimo è responsabile delle proprietà organolettiche della bevanda. L’Ouzo, infatti, sa decisamente di anice. Tra le erbe aromatiche, invece, troviamo la liquirizia, il coriandolo, il chiodo di garofano, la radice di angelica, il finocchio, la cannella e persino i fiori di cedro. Questi ultimi, a dire il vero, sono propri soprattutto di alcune varianti dell’entroterra.
La fase più importante del procedimento è la fermentazione del composto base, che è valorizzato – a metà del procedimento – dall’aggiunta delle erbe. La distillazione avviene in appositi distillatori di rame. Negli Ouzo di qualità media la distillazione avviene una volta, in quelli di qualità superiore tale passaggio viene ripetuto almeno due volte. L’Ouzo “secco” è molto alcolico, può superare infatti i 65 gradi. Tuttavia, se allungato con acqua raggiunge i 30, avvicinandosi – per esempio – al nostro limoncello.
Come si consuma questo tipo di liquore?
Questa bevanda alcolica greca è un liquore tradizionale, ma non antico. Infatti, è stato inventato nell’Ottocento e ha acquisito una certa popolarità dopo l’indipendenza della Grecia. Il suo consumo, però, si è diffuso molto in fretta, fino ad arrivare ad usi molto particolari che potrebbero risultare decisamente esotici all’orecchio di uno straniero. Alcuni di questi riguardano la diatriba tra “acqua e ghiaccio”, di cui parlerò nel prossimo paragrafo.

Per il resto l’Ouzo greco, se ben diluito, funge da aperitivo corposo, e infatti in alcuni bar della Grecia viene servito insieme a degli stuzzichini, in particolar modo “marinari”. L’Ouzo si accompagna alla perfezione con assaggi di polpo, calamari, sardine, molluschi etc. Da questo punto di vista, si comporta come la birra per le tapas spagnole. L’Ouzo, dunque, è il protagonista del più classico aperitivo serale “alla greca”.
Ouzo con ghiaccio e acqua fredda per un ottimo aperitivo greco
L’ouzo come si beve? Un paragrafo a parte merita la questione della diluizione. E’ quasi impossibile bere il liquore Ouzo “secco” in quanto sarebbe troppo pesante, va quindi diluito. Il primo pensiero, essendo una bevanda rinfrescante, va all’acqua e al ghiaccio, in effetti molti lo bevono così. In realtà si tratta di un errore, anzi è il miglior modo per “rovinare” l’Ouzo e comprometterne gusto e specificità. In realtà l’Ouzo va allungato esclusivamente con acqua fredda, la presenza del ghiaccio, infatti, impedisce la corretta reazione degli oli essenziali presenti nella bevanda, che si sciolgono nell’alcol ma non nell’acqua creando dei bellissimi fenomeni di diffusione della luce. La presenza del ghiaccio disintegra le molecole degli oli essenziali, neutralizzando il loro impatto aromatico.
L’errore del ghiaccio, utilizzato consapevolmente o inconsapevolmente, viene spesso commesso dagli stessi barman greci. Il consiglio è di chiedere esplicitamente di diluire l’Ouzo in acqua. In alternativa, se vi viene servito con il ghiaccio a parte, potete chiedere in un secondo momento una bottiglia di acqua fredda e procedere voi stessi con la diluizione.
La cucina greca è semplice ma ricca di sapori, fondata su ingredienti mediterranei come olio extravergine, yogurt, feta, melanzane, peperoni e pesce fresco. E’ celebre per alcuni piatti, come il moussaka, il souvlaki, il gemistà e le insalate ricche di erbe aromatiche, che uniscono tradizione e leggerezza. L’uso di limone e spezie è centrale, così come la presenza costante di formaggi ovini e caprini.
Dalle Ouzeri a casa vostra
I locali greci dedicati all’aperitivo ed al consumo di Ouzo vengono chiamati Ouzeri. Qui turisti e persone del luogo amano godersi il tramonto sorseggiando un ricco aperitivo. Con lo sguardo rivolto al mare o magari anche semplicemente nel salotto di casa, un aperitivo all’Ouzo donerà al vostro evento un tocco in più.
E se le crocchette non dovessero sembrarvi sufficienti, troverete tra le nostre ricette tante altre possibili idee per un aperitivo super sfizioso!
FAQ su questo sfizioso aperitivo greco
L’ouzo contiene glutine o lattosio?
No, è naturalmente privo di entrambi, ma va sempre controllata l’etichetta per sicurezza.
Come posso sostituire la feta per una versione senza lattosio?
Con una feta delattosata o un formaggio vegetale a base di soia o mandorla.
Si possono cuocere le crocchette in forno?
Si, a 200°C per circa 15 minuti, girandole a metà cottura per una doratura uniforme.
L’ouzo può essere usato anche in cucina?
Certo! È ottimo per sfumare carni bianche o pesce, aggiungendo un aroma unico.
Posso preparare le crocchette in anticipo?
Si, puoi formarle e conservarle in frigo per 12 ore o congelarle pronte da cuocere.
L’aneto può essere sostituito con altre erbe?
Si, l’aneto può essere sostituito con altre erbe aromatiche ma il risultato cambia sensibilmente. L’aneto ha un profilo aromatico unico, fresco e leggermente agrumato. La migliore alternativa è il finocchietto selvatico, che richiama la stessa nota erbacea. Si può usare anche l’erba cipollina o il prezzemolo, ma il gusto risulterà meno caratteristico.
La feta è obbligatoria per queste crocchette?
La feta è fondamentale per ottenere la sapidità e la consistenza friabile tipica della ricetta. Tuttavia, chi preferisce un gusto più dolce può sostituirla con un formaggio di capra fresco o con un primo sale. È importante scegliere un formaggio che non rilasci troppa acqua e che mantenga una certa compattezza dopo la cottura, altrimenti le crocchette rischiano di aprirsi.
L’ouzo si sente molto nella preparazione?
Dipende dalla quantità utilizzata. Con le dosi consigliate l’ouzo dona una sfumatura aromatica interessante, legata all’anice, ma non sovrasta gli altri ingredienti. È pensato per arricchire le crocchette senza trasformarle in un piatto alcolico. In cottura la parte alcolica evapora quasi del tutto, lasciando soltanto il profumo.
Le crocchette possono essere cotte al forno?
Si, anche se la frittura rimane la tecnica migliore per ottenere una crosticina uniforme e dorata. Cuocendole al forno a 200 gradi per circa 20 minuti, e girandole a metà cottura, si ottiene comunque un risultato soddisfacente e più leggero. È importante spennellarle con poco olio per evitare che la superficie rimanga secca.
Con cosa si abbinano queste crocchette?
Le crocchette di feta e ouzo si abbinano bene ad aperitivi freschi come vino bianco aromatico, rosé leggeri o cocktail mediterranei a base di erbe. Sono perfette anche con insalate di cetriolo e pomodoro, pita calda e salsa tzatziki. Grazie al loro sapore deciso, ma equilibrato, possono accompagnare sia piatti di pesce che antipasti vegetariani, diventando un elemento versatile in un buffet.
Ricette greche ne abbiamo? Certo che si!
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