
Scopri il tè Matcha e non potrai piu farne a meno!

Che cosa è il tè Matcha ?
Il tè Matcha (Tea matcha, Matcha tea, Matcha the, green Matcha tea, Matcha the verde) è il tè del momento, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Originario del Giappone, è un tè pregiatissimo dal colore verde brillante, tanto che storicamente era riservato solo ai Samurai e alla famiglia reale. Il tè verde giapponese Matcha, grazie alla sua versatilità in cucina e alle sue incredibili proprietà, è diventato uno degli alimenti più popolari e annoverato di diritto tra l’elenco dei superfood. E non finisce qui. Il Matcha te è infatti l’ingrediente chiave della suggestiva cerimonia del tè giapponese, un mix ben equilibrato di gesti e principi zen, un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.
Ricetta crema al tè matcha e lamponi:
Preparazione tè matcha
La crema al tè matcha come si prepara? Per la preparazione della crema al tè matcha e lamponi iniziate scolando la ricotta e mettendola in una coppetta. In una ciotola a parte versate i tuorli e lo zucchero, poi montateli con cura con le fruste elettriche. A questo punto unite la ricotta e i due cucchiaini di tè in polvere.
Mescolate con cura e aggiungete gli albumi precedentemente montati a neve. Nel mentre, mescolate con una spatola spostando il composto dal basso verso l’alto. Dividete il composto in quattro bicchieri da portata, poi guarniteli con una spolverata di cannella e due lamponi per ogni porzione.
Ingredienti tè matcha
- 2 uova
- 200 gr. di ricotta consentita
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 2 cucchiaini di tè matcha in polvere
- 8 lamponi
- q. b. di cannella.
Riconoscerlo è facilissimo perché questo è l’unico tè verde in polvere e non in foglie, che non si prepara per infusione ma per sospensione. Tre settimane prima del raccolto, le piante vengono coperte con dei teli in modo che rimangano nella penombra. In questo modo si aumenta il contenuto di clorofilla, conferendo il tipico colore verde acceso del tè Matcha giapponese. Le foglie vengono poi cotte a vapore, asciugate e macinate per raggiungere la classica consistenza di una polvere finissima. Alcune foglie diventano il miglior te matcha verde giapponese (Gyokuro), altre vengono pulite da steli e nervature e macinate a pietra. Ecco che si ottiene il Matcha.
Nonostante sia considerato il the giapponese per eccellenza, l’origine di questa tradizione è in realtà cinese. All’epoca della dinastia Song (960 – 1279) si usava conservare le foglie di tè lavorate in “torte”, per poi sbriciolarle nell’acqua calda e favorirne lo scioglimento con l’originale frustino per il te’ matcha. La tradizione dice che nel 1200 d.C. fu poi portato in Giappone da monaci buddisti che visitarono la Cina in quel periodo. Ci sono molti tipi di te verde ma questo a parer mio è il migliore.
Le proprietà del tè verde Matcha
Il the giapponese verde è da sempre apprezzato per le sue straordinarie proprietà benefiche e salutari, tanto da essere consigliato come bevanda detossinante, disintossicante e depurativa. È una delle bevande più ricche di antiossidanti al mondo (addirittura 6 volte superiore alle bacche di Goji) e di clorofilla (utile come detox e per combattere i radicali liberi). Inoltre stimola il metabolismo, dona energia al corpo, rafforza il sistema immunitario, combatte il colesterolo, migliora l’umore e iuta nella concentrazione. Grazie all’importante livello di teina, questo tè è particolarmente consigliato alla mattina, sia da solo che con l’aggiunta di latte (Matcha latte o Matcha cappuccino).
La moda del momento è il bubble tea
Il bubble tea al tè matcha è una delle mode del momento! Ve ne sarete sicuramente accorti passeggiando in città, soprattutto nelle metropoli e nei luoghi turistici, sempre più persone sorseggiano strani bicchieroni multicolor. Quel che probabilmente stanno gustando, a meno che non si tratti di smoothies, centrifugati o frappè, sarà probabilmente uno sgargiante bubble tea. Ma di che si tratta?
Se ve lo state chiedendo, probabilmente l’onda di questa moda ancora non vi ha raggiunti e ci penso io ad aggiornarvi! Direttamente da Taiwan, dove questi bubble tea sono già noti da molti anni, una moda travolgente e stravagante si è diffusa in tutto il mondo. Una moda culinaria che coinvolge soprattutto i giovanissimi ma che ha illustri fan al suo attivo, come ad esempio Hillary Clinton che li ha recentemente assaporati ed apprezzati. Parliamo in sostanza di un tè reso molto più consistente da delle aggiunte lattose (siano esse latte puro, vegetale, yogurt, panna o similari).
Il gelato al tè matcha: per chi non vuole gustare il solito ice cream
Un gusto giapponese che ha conquistato anche l’Occidente
Il gelato al tè matcha, noto anche come matcha ghiacciato, è una specialità del Giappone. Spesso viene servito nella monaka, la classica cialda di riso, oppure proposto durante la cerimonia del tè. Nonostante qualcuno lo chiami impropriamente “tè verde matcha”, è una polvere ben definita e pregiata, usata da secoli nella cultura nipponica.
La diffusione fuori dal Giappone è iniziata negli anni Ottanta, soprattutto nei ristoranti giapponesi e nei market specializzati. In precedenza, i gusti più amati in Asia erano vaniglia, fragola e cioccolato. Tuttavia, già in epoca Meiji (1868-1912), il tè matcha si legava a dessert speciali: nei banchetti imperiali veniva offerto un gelato verde a forma di Monte Fuji. Prima ancora, era comune consumare ghiaccio tritato aromatizzato con matcha, il celebre Uji Kintoki.
Torte, mocktail e idee creative con il matcha
Oltre al gelato, il tè matcha trova spazio in tanti dolci moderni. Uno tra tutti? La ciambella al tè matcha. Ha un colore verde naturale – niente coloranti artificiali – e un sapore inconfondibile. L’impasto è semplice, ma la cottura richiede attenzione. Se resta troppo morbido, rischia di cedere. Basta qualche minuto in più in forno per ottenere un risultato perfetto.
Il matcha è anche protagonista di bevande originali. Il matcha gin, ad esempio, è un mocktail aromatico che unisce tè e gin. Non è analcolico, ma è fresco, intenso e diverso dal solito. E non possiamo dimenticare la crostata con crema al tè matcha: senza glutine, con farine alternative e gusto delicato. Tre esempi, ma le possibilità sono infinite. Il matcha è versatile e sorprendente!
Preparazione the matcha : un rito
Come preparare il te matcha? Per preparare il te’ verde matcha si procede versando in una tazza chiamata chawan 1 cucchiaino di polvere di the verde (o 2 chasaku, il tipico cucchiaio/palettina in bambù che serve per dosare la quantità di tè). Poi aggiungete 150 ml di acqua minerale naturale alla temperatura di 70-75°C e sciogliete il tutto aiutandovi con una piccola frusta di bambù, il chasen. Dovete fare questa operazione partendo dolcemente con dei movimenti lenti e poi proseguire in modo energico, non praticando un movimento circolare, ma disegnando una sorta di M. In questo modo si formerà una densa schiuma in superficie.
Il te verde Matcha va bevuto caldo e al naturale, senza aggiungere zucchero o altri tipi di dolcificanti.
Il sapore dolce del Matcha si abbina bene con la frutta, lo yogurt, il pudding ai semi di chia, lo sciroppo d’acero, il cioccolato bianco ma anche con le uova in camicia. Si può aggiungere nella preparazione di torte e biscotti, nei frullati, negli gnocchi o nella pasta sfoglia. Si addice molto bene anche alla carne di maiale.
Dolci giapponesi: ecco un fantastico mix di dessert
Il Giappone è un paese che ha un fascino unico grazie alla sua cultura e a paesaggi indimenticabili. Ma c’è un altro elemento che attira la nostra attenzione: la gastronomia. Non esistono solo sushi e ramen. I dessert sono una parte importante della gastronomia giapponese anche se non sono ancora conosciutissimi in occidente probabilmente a causa del loro sapore piuttosto particolare.
Solitamente, sono dolci con relativamente poco zucchero che si elaborano con diversi ingredienti di origine vegetale come gli azuki, dei fagioli rossi con cui si prepara una sorta di marmellata dolce chiamata “anko”, il tè matcha o la farina di riso.
Uno dei dolci giapponesi di cui vi ho già parlato in passato sono i dorayaki, dei piccoli pancake che formano una sorta di panino, farciti con la pasta di fagioli rossi. Vi ricordate del cartone animato Doraemon? Ecco, questo dolce appariva spesso nelle puntate di questo gatto giapponese.
I dolci giapponesi a base di azuki
Oltre ai miei amati dorayaki, come vi ho anticipato all’inizio, esistono moltissimi dolci a base di fagioli rossi, gli azuki, che sono fondamentali per creare la pasta anko. È impossibile fare una lista esaustiva di tutti i dolci giapponesi che vengono preparati con questo ingrediente.
Fra i più famosi dolci giapponesi, troviamo anche l’anmitsu, un dessert a base di diversi tipi di frutta, ad esempio pesche e ciliegie, anko, cubetti di agar agar, la famosa gelatina a base di alghe, e altri ingredienti, il tutto servito in una coppa.
Non si può parlare di anko, inoltre, senza nominare anche il “taiyaki” e lo “yokan”. Il primo è facilmente riconoscibile grazie alla sua forma di pesce. Si tratta di un biscotto che viene farcito con azuki anche se si possono trovare altre varietà a base di crema pasticciera, formaggio o cioccolato.
Lo yokan, invece, è una gelatina che si elabora con anko, zucchero e agar agar. Esiste una varietà di questo dessert chiamato “mizu yokan” che viene preparata con più acqua e, per questo, può essere congelata e mangiata nei giorni estivi.
Farina di riso, ingrediente imprescindibile nella gastronomia giapponese
Fra gli altri ingredienti largamente utilizzati per creare non solo dessert ma pietanze di qualsiasi tipo nella cucina giapponese troviamo la farina di riso.
I “mochi”, ad esempio, sono dei piccoli pasticcini che si mangiano soprattutto a Capodanno ma che si possono trovare durante tutto l’anno. Sono a base di farina di riso glutinoso e possono essere farciti con diversi ingredienti fra cui l’anko ma anche frutta, come le fragole, o il gelato.
Un altro dolce preparato con la farina di riso è il cosiddetto “dango” che è una sorta di spiedino formato da diverse palline, a base di farina e di acqua, cotte al vapore o semplicemente bollite e ricoperte da una salsa di soia dolce.
Spesso, le parti che compongono il dango sono di diversi colori perché l’impasto viene colorato attraverso l’uso di verdure o del tè matcha. L’ultimo dessert che voglio presentarvi è quello che viene preparato specialmente durante la splendida fioritura dei ciliegi: il “sakuramochi”.
Come dice lo stesso nome, è una sorta di mochi, elaborato con gli stessi ingredienti, farcito di anko e ricoperto da una foglia di sakura, ossia di ciliegio.
Crema al tè matcha e lamponi: un dessert raffinato per ogni occasione
Il tè matcha, tra sapore intenso e benefici sorprendenti
La crema al tè matcha e lamponi è un dolce che affascina per il suo equilibrio tra sapori orientali e gusto occidentale. Il protagonista è il tè matcha, una polvere pregiata ottenuta da foglie coltivate all’ombra, cotte al vapore, essiccate e poi finemente macinate. Questo processo particolare ne conserva tutte le proprietà: amminoacidi, antiossidanti, polifenoli e sali minerali restano intatti, regalando al dolce una nota unica.
Dal punto di vista organolettico, il tè matcha ha un gusto deciso, quasi erbaceo, ma delicato allo stesso tempo. È proprio questa dualità a renderlo speciale. Bastano pochi grammi per dare sapore e colore a tutta la preparazione. Il suo verde brillante, ricco di clorofilla, colpisce subito l’occhio e rende elegante qualsiasi dessert, anche servito in un semplice bicchiere.
Il matcha contiene la teatina, un composto che stimola il cervello senza causare agitazione. È una fonte naturale di concentrazione e chiarezza mentale!
Tutti i pregi del lampone, il tocco fresco e vivace
A completare la crema al tè matcha e lamponi arrivano proprio i lamponi: frutti rossi, succosi, belli da vedere e ottimi da gustare.Il rosso vivo dei lamponi spicca sul verde tenue del matcha, creando un effetto visivo raffinato.
Ma i lamponi non sono solo belli: sono anche ricchi di nutrienti. Apportano vitamina C e A, oltre a minerali come potassio e magnesio. Sono noti per le loro proprietà antiossidanti e diuretiche, ma anche per l’effetto antinfiammatorio e astringente, soprattutto se consumati in forma liquida. E hanno anche un vantaggio per chi è attento alla linea: solo 53 kcal per 100 grammi.
Questa combinazione di matcha e lamponi rende il dessert non solo buono e leggero, ma anche elegante e originale, perfetto per chi ama variare senza rinunciare al benessere.
Perché abbiamo usato la ricotta?
Anche la semplice ricotta partecipa attivamente alla ricetta della crema al tè matcha e lamponi. Nello specifico, interviene a metà della preparazione, addizionandola alla montata di tuorli e zucchero. Lo scopo è ovviamente quello di insaporire e garantire i sentori del latte, ma allo stesso tempo donare corpo e morbidezza al composto.
La ricotta è di norma ricca di lattosio, essendo un formaggio fresco. Tuttavia, in commercio trovate anche varianti prive di lattosio, che sono buone come quelle standard, anche perché il processo di rimozione del lattosio non impatta minimamente sul gusto.
Il tè matcha è consentito per gli intolleranti al nichel. I lamponi il mio medico me li ha reintrodotti e non mi danno disturbi. La cannella è soggettiva. Ne metto proprio una punta e non mi crea nessun problema. Nella fase di reintroduzione provate con un pizzico e vedete la reazione.
Ricette matcha ne abbiamo? Certo che si!
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