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Cipolle in agrodolce in vasocottura e tradizionale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Cipolle in agrodolce
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.7/5 (3 Recensioni)

Per conquistare tutti scegliete un contorno semplice ma accattivante

Vi serve un contorno dal sapore delicato ma intenso? Le cipolle in agrodolce in vasocottura saranno le regine della tavola! Leggermente aromatizzate all’alloro, si accostano alla perfezione ai piatti di carne, specialmente per dare carattere ai bolliti o a pietanze rustiche, ma anche da abbinare a formaggi per un antipasto sfizioso ma sofisticato.

Potreste anche presentare a tavola le vostre cipolle in agrodolce direttamente nel vaso di vetro: è un impiattamento delizioso e, una volta aperto il coperchio, sprigionerete un aroma goloso ed accattivante. I vostri invitati non resisteranno!

Ricetta Cipolle in agrodolce in vasocottura

Preparazione Cipolle in agrodolce in vasocottura

Cipolle in agrodolce da conservare e in vasocottura:

Come fare la conserva di cipolle in agrodolce? Iniziate subito sbucciando le cipolle, quindi tagliatele a spicchi ed inseritele in un vaso da cottura. Aggiungete la foglia di alloro, il sale, il pepe, lo zucchero semolato, l’aceto e l’acqua.

Chiudete ermeticamente con gli appositi ganci ed infornate in forno a vapore a 90°C per 40 minuti circa.

Quando sgocciolate e servite le cipolle irrorate con dell’olio extravergine di oliva. Buon appetito!

Cipolle di tropea in agrodolce da conservare:

Per la preparazione delle cipolle di Tropea in agrodolce iniziate pelando le cipolle e facendole a fette sottili. Poi trasferitele in un tegame con dell’olio d’oliva, aggiungete un po’ di sale e mettete sul fuoco, a fiamma medio-alta, per circa 10 minuti. Mescolate per bene, poi versate anche lo zucchero e sfumate con l’aceto. Le cipolle sono pronte quando tutto l’aceto di vino è sfumato, tuttavia, se sono ancora dure, aggiungete dell’acqua calda e continuate a fare evaporare. Sterilizzate vasi e tappi.

Come conservare le cipolle in agrodolce? Riempite i vasetti sterilizzati e irrorare con il liquido fino a ricoprirle. Chiudete ermeticamente e capovolgete a testa in giù fino a che non sono completamente fredde. Etichettate e conservate in dispensa al buio e al fresco. Meglio attendere 15 giorni prima di consumarle.Una volta aperto il vasetto conservate in frigorifero per massimo una settimana.

Cipolle in agrodolce da conservare e in vasocottura

  • 300 gr. di cipolle rosse,
  • 1 dl. di aceto di vino rosso,
  • 3 dl. di acqua,
  • 10 gr. di zucchero semolato,
  • 1 foglia di alloro,
  • q.b. sale e pepe

Cipolle di tropea in agrodolce da conservare:

  • 700 gr. di cipolle rosse di Tropea,
  • 30 gr. di zucchero semolato,
  • 3 cucchiai di aceto di vino rosso,
  • q. b. di olio extravergine di oliva,
  • q. b. di sale.

Un ortaggio con tante proprietà nutritive che arricchisce ogni piatto

Le cipolle sono un alimento molto versatile: possono essere usate sia crude che cotte, e saranno buone in qualsiasi modo, anche in agrodolce!

Il loro aroma così particolare le rende subito riconoscibili ed il loro utilizzo, accostato ad altri ingredienti, ne esalta il sapore.

Non solo sono molto buone, ma contengono anche enzimi che stimolano la digestione ed il metabolismo, oltre a sali minerali, come zolfo, ferro, potassio, magnesio, fluoro, calcio e fosforo, flavonoidi e vitamine A, B, C ed E.

Sin dall’antichità, le cipolle, sono considerate un ottimo rimedio naturale per molti disturbi e problemi di salute; ad esempio, i Greci ne elogiavano le qualità depurative e purificative, mentre i gladiatori romani le usavano per massaggiarsi i muscoli dopo le lotte nelle arene.

Questa verdura, ha una caratteristica ancora più particolare: quando lo si taglia, si piange!

Quando una cipolla viene tagliata, per difendersi dagli animali che cercano di mangiarla e da noi cuoche che vogliamo cucinarla, sprigiona una sostanza molto volatile e lacrimogena che, quando raggiunge i nostri occhi, viene recepita come irritante, quindi iniziamo a piangere, nel tentativo di eliminare il prurito.

Vi svelo un trucco per evitare che le cipolle vi facciano piangere così tanto: tagliatele con un coltello dalla lama bagnata, oppure lasciatele qualche minuto in frigorifero o in ammollo nell’acqua prima di affettarle.

Cipolle in agrodolce

Per mantenere tutto il sapore delle cipolle in agrodolce provate la vasocottura

Per questa ricetta ho scelto di utilizzare la vasocottura, una tecnica particolare che permette di cuocere lentamente gli alimenti, in questo modo preservano tutte le proprietà nutrizionali, gli aromi e, come se non bastasse, otterranno una consistenza morbida e succosa.

È l’ideale per un piatto come le cipolle in agrodolce in vasocottura, che è buono per il suo sapore ricco e succoso.

È una modalità di cottura difficile a dirsi, ma semplice a farsi!

Dovrete solo inserire gli ingredienti nell’apposito vaso di vetro, chiuderlo e, a seconda dell’elettrodomestico di cui disponete, metterlo nel microonde a media potenza, cuocerlo a bagnomaria sui fornelli, o, addirittura,  in forno con modalità ventilata.

Senza parlare della componente igienica e salutare, infatti, chiudendo i vasi eviterete di “contaminare” la pietanza. Per questo è il metodo più indicato per gli intolleranti al nichel, perché impedisce che l’allergene contenuto negli strumenti da cucina possa finire nel nostro piatto.

cipolle di Tropea in agrodolce

Un’idea sfiziosa per una insalata con le cipolle in agrodolce

Le cipolle in agrodolce in vasocottura sono molto versatili. Come abbiamo visto “funzionano” molto bene da sole o in abbinamento a dei formaggi. Tuttavia possono partecipare anche a preparazioni più complesse, come le insalate. In tal caso suggerisco un’insalata creativa a base di pomodorini confit, carpaccio di tonno e rucola. A mio parere si tratta di una combinazione suggestiva che valorizza tutti gli ingredienti.

I pomodorini confit restituiscono un sapore leggermente dolce e abbastanza corposo, ossia in grado di contrastare l’agrodolce delle cipolle. Il carpaccio di tonno aggiunge invece un elemento proteico in una prospettiva aromatica e delicata. A completare il tutto vi è la rucola, che offre ulteriore aroma ma anche una certa freschezza. Per quanto concerne il condimento si potrebbe procedere in maniera semplice con olio extravergine di oliva, sale e un pizzico di pepe.

Cipolle di Tropea, una varietà aromatica

La ricetta delle cipolle di Tropea in agrodolce ha il pregio di valorizzare una delle più buone varietà in assoluto. Fino a qualche anno fa la cipolla di Tropea era praticamente sconosciuta al di fuori della Calabria, ma negli ultimi tempi, grazie a un percorso di riscoperta del territorio, ha conquistato il successo che merita. Anche perché la cipolla rossa di Tropea è davvero piena di qualità. In primis è molto buona, leggermente pungente, non troppo dolce e piuttosto aromatica. Inoltre non è pesante come le cipolle dorate, e nemmeno come le normali cipolle rosse. Anche per questo motivo, viene impiegata come ingrediente vero e proprio, piuttosto che per preparare fondi e soffritti. Anzi, la sua applicazione migliore è nell’insalata, magari insieme a degli ottimi pomodori, tuttavia si presta anche a ricette di diverso tipo (come in questo caso).

La cipolla rossa di Tropea non è solo buona, ma anche nobile dal punto di vista nutrizionale. Il riferimento è alle antocianine, presenti in abbondanza e responsabili del bel colore rosso-viola. Le antocianine, però, sono anche antiossidanti, e in quanto tali esercitano un impatto positivo sul cuore, contrastano i radicali liberi e contribuiscono a prevenire il cancro. La cipolla rossa di Tropea contiene tanti altri alimenti benefici e abbastanza rari. Il riferimento è alla quercetina, ai polifenoli e ai tioli. Questi ultimi, in particolare, limitano la presenza del colesterolo nel sangue. Per il resto, è ricca di vitamina A, potassio, magnesio e ferro. Tra le funzioni che si riconoscono alla cipolla rossa di Tropea spicca quella antisettica, che la rende una specie di antibiotico naturale. Per quanto concerne l’apporto calorico, infine, siamo su livelli davvero bassi, paragonabili a quelli delle altre varietà di cipolla. D’altronde, è praticamente priva di grassi.

I tanti usi della conserva di cipolle rosse in agrodolce

La conserva di cipolle rosse in agrodolce è un condimento delizioso e versatile che può essere utilizzato in molteplici modi in cucina. Ecco alcuni dei suoi usi principali:

Antipasto raffinato: La conserva di cipolle rosse in agrodolce è un antipasto elegante e gustoso. Puoi servirla su un tagliere con formaggi assortiti, affettati e pane fresco croccante per creare un antipasto ricco di sapori e contrasti.

Contorno leggero: Questa conserva può essere un contorno leggero e saporito da abbinare a una varietà di piatti principali, sia di carne che di pesce. La sua dolcezza equilibrata e il sapore agrodolce possono complementare molti piatti senza appesantirli.

Condimento per piatti principali: Puoi utilizzare la conserva di cipolle rosse in agrodolce come condimento per piatti principali. Ad esempio, puoi aggiungerla a un pollo alla griglia, a un filetto di pesce al vapore o persino a un hamburger per aggiungere un tocco di sapore e dolcezza.

Pizza e focacce: Questa conserva può essere uno straordinario condimento per pizza o focaccia. Aggiunge un elemento agrodolce che si combina bene con il formaggio e altri ingredienti.

Farcitura per panini e sandwich: La conservazione di cipolle rosse in agrodolce può essere utilizzata come farcitura per panini, sandwich o wrap. Aggiunge un sapore vivace e una consistenza piacevolmente croccante.

Condimento per insalate: Mescolare la conserva di cipolle rosse in agrodolce con un po’ di olio d’oliva e aceto può creare un condimento per insalate unico. È particolarmente buono con insalate a base di verdure fresche e formaggi.

Accompagnamento per formaggi: È un accompagnamento perfetto per un vassoio di formaggi assortiti. Le cipolle agrodolci forniscono un contrasto interessante con i formaggi stagionati e cremosi.

La versatilità di questa conserva sta nel fatto che può essere utilizzata sia come antipasto che come condimento o ingrediente principale in vari piatti. La sua dolcezza e il suo carattere agrodolce la rendono adatta a una vasta gamma di cucine e stili culinari, consentendoti di sperimentare con creatività in cucina.

Quale zucchero utilizzare per le nostre cipolle?

Le cipolle di Tropea in agrodolce si fregiano della presenza dello zucchero, che produce una specie di caramellatura. Quale zucchero utilizzare? In giro si trovano molte varietà di zucchero, dunque la domanda è più che giustificata. La scelta è in genere tra zucchero bianco e zucchero bruno, nonché tra zucchero fine e zucchero semolato. Per quanto concerne il primo criterio, la questione è indifferente o, per meglio dire, deputata allo “chef”. Se preferite un sapore più caramellato (che qui potrebbe stonare), optate per lo zucchero bruno in quanto contiene un po’ di melassa.

Se invece desiderate un sapore meno eccessivo, scegliete lo zucchero bianco. Fermo restando che, dal punto di vista nutrizionale, la differenza è minima, se non addirittura assente. Per quanto concerne il secondo criterio, invece, vi consiglio lo zucchero semolato. E’, infatti, quello che tiene meglio le temperature elevate, caramella perfettamente e rischia meno di bruciarsi.

Ricette con cipolle ne abbiamo? Certo che si!

4.7/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

2 commenti su “Cipolle in agrodolce in vasocottura e tradizionale

  • Dom 13 Giu 2021 | Marianna ha detto:

    Bella scoperta le cipolle in vasocottura. Grazie Nonna devo provare. Mi piace molto il tuo sito e tornero’ a trovarti. A presto

    • Lun 14 Giu 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Marianna ti ringrazio. Cuocere in vasocottura pietanze di ogni genere che spaziano dal primo al dolce sta diventando una vera e propria moda. Imparare questa tecnica significa apprendere l’abc del linguaggio di una cucina sana, leggera, che mantiene le proprietà nutrizionali degli alimenti garantendo risultati sorprendenti anche a livello di presentazione. Ciò è quanto ci proponiamo di fare proprio partendo da questa prima lezione: rivelare i segreti della vasocottura.

      Questa tecnica permette di godere di diversi vantaggi, sia dal punto di vista pratico che da quello della salute a tavola. Tuttavia, tra gli aspetti decisamente più entusiasmanti che giustificano il sempre più alto interesse per questa tecnica, è da menzionare anche la possibilità di portare a tavola qualcosa di realmente originale, che può essere realizzato qualche giorno prima, conservato in frigo per molti giorni grazie all’effetto sottovuoto e riscaldato successivamente all’occorrenza. Una praticità senza pari.

      A differenza degli altri metodi di cottura, ai quali siano indubbiamente da sempre abituati, la vasocottura permette di conservare il sapore, trattenere il profumo, mantenere le proprietà nutrizionali dell’alimento. A non è tutto: vi sono altri benefici anche di carattere pratico. Si tratta della ambitissima possibilità di cucinare con pochi grassi e in tempi ridotti, allungando la vita naturale degli alimenti cotti. Non servono pentole e padelle e non devono essere utilizzati i coperchi. Tutto si fa molto più sano e semplice.

      Con la vasocottura si può cuocere davvero di tutto, dal primo al dessert. L’unica condizione è che tutto deve essere freschissimo. Per il resto, è sufficiente scegliere gli ingredienti che meglio si abbinano tra loro, in modo da creare delle combinazioni gastronomiche perfette.

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