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Gli spaghetti al pesto di cime di rapa , ricetta semplice

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

spaghetti al pesto di cime di rapa
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 20 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.4/5 (5 Recensioni)

Spaghetti al pesto di cime di rapa: variante di un grande classico!

Ci vorrebbe un libro intero –  e forse anche di più – per elencare le cose che amo della cucina! Tra queste c’è senza dubbio la possibilità di rivisitare grandi classici, come per esempio il pesto. Oggi voglio aiutarvi a capire fino a che punto si può arrivare con la fantasia e la creatività presentandovi la ricetta degli spaghetti al pesto di cime di rapa. Sani, gustosi e semplici da preparare, sono perfetti per i celiaci e gli intolleranti al lattosio.

Ricetta spaghetti al pesto di cime di rapa

Preparazione spaghetti al pesto di cime di rapa

Lavate le cime di rapa, tagliatele e sbollentatele in abbondante acqua leggermente salata. Scolatele appena saranno cotte. In una padella antiaderente fate scaldare 2 cucchiai di olio con l’aglio e il peperoncino.

Aggiungete quindi le cime di rapa e lasciate insaporire per circa 10-15 minuti su fiamma bassa. Quando saranno ben insaporite, frullatene circa la meta’ nel mixer aggiungendo olio a filo fino a ottenere una salsa omogenea e brillante che metterete da parte.

Cuocete gli spaghetti e scolatele al dente conservando un po’ dell’acqua di cottura. Mettete la pasta in una terrina, spolverizzatela con il parmigiano grattugiato, amalgamando con un po’ di acqua di cottura.

Unite 2 cucchiai di pesto di cime di rapa per persona, le cime di rape non frullate, mescolate bene e servite. Conservate il pesto avanzato in un vasetto a chiusura ermetica da riporre in frigo.

Si mantiene per 3-4 giorni se coperto bene con olio

Ingredienti spaghetti al pesto di cime di rapa

  • 320 gr. di spaghetti di riso integrale
  • 500 gr. di cime di rapa pulite e mondate
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 peperoncino tritato ( a piacere)
  • 80 gr. di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e pepe

E’ un piatto che ho imparato ad apprezzare dopo il mio tour in Salento. Prima storcevo un po’ il naso davanti agli  Spaghetti al pesto di cime di rapa. Ma dopo averli assaggiati per non fare figuracce con la padrona di casa, devo dire che mi sono ricreduta e ora lo faccio spesso.

Alla scoperta delle proprietà delle cime di rapa

Per capire fin da subito le caratteristiche di questa variante del pesto, entriamo nel vivo delle proprietà delle cime di rapa. Tra i benefici di questa verdura, è possibile ricordare la ricchezza di sali minerali. Le cime di rapa sono ricche di ferro, fosforo e calcio. Da ricordare, inoltre, è l’apporto di vitamina C e vitamina A. Queste sostanze sono caratterizzate da una forte carica antiossidante. Non a caso sono considerati tra i migliori elisir anti tumorali che la natura ci mette a disposizione! I benefici delle cime di rapa non finiscono certo qui! Come non citare, infatti, le loro proprietà depurative?

Le cime di rapa, inoltre, sono consigliate in caso di carenze di energia. Un trucco per assimilare al massimo il ferro che contengono? Condirle con il limone! Chiaramente le alternative per gustarle sono numerose e comprendono anche il pesto!

spaghetti al pesto di cime di rapa

Valori nutrizionali e calorie delle cime di rapa

Non c’è storia: questi spaghetti al pesto di cime di rapa sono un vero toccasana. L’ingrediente principale del condimento, infatti, si contraddistingue per un bassissimo apporto calorico. Le cime di rapa, infatti, apportano 32 calorie ogni 100 grammi.

Sono ricche di proteine, ma anche di fibre. Questo è molto importante. Le fibre, infatti, favoriscono la regolarità intestinale. Questi principi nutritivi, inoltre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.

Ciò è una vera manna per quanto riguarda la prevenzione dei picchi glicemici, tra i principali responsabili delle abbuffate fuori pasto. Ora basta chiacchiere però!

Le cime di rapa sono coltivate da millenni, dunque non stupisce la presenza di numerose varietà. Tra l’altro, sono relativamente facili da coltivare, viste le ottime caratteristiche della pianta (piuttosto resistente e adattativa). Al di là del discorso sulle varietà, la qualità e persino il gusto delle cime di rapa sono influenzati dal territorio di coltivazione e dal clima. Per questo motivo si fa spesso riferimento alla provenienza geografica del prodotto, assegnando anche un nome diverso: friarielli per le cime di rapa campane e broccoletti per le cime di rapa pugliesi. Per quanto riguarda le varietà nel senso stretto del termine, esse si declinano in base alla precocità, che incide in maniera radicale su gusto, colore, forma e dimensioni. Ecco una panoramica delle principali varietà di cime di rapa.

  • Quarantine o molto precoci. Sono raccolte entro 40 giorni alla semina.
  • Sessantine o precoci. Sono raccolte due mesi dopo la semina.
  • Novantine o semi-tardive. La raccolta avviene tre mesi dopo la semina.
  • Centoventine o tardive. Sono raccolte quattro mesi dopo la semina.
  • Marzilitiche o molto tardive. La raccolta avviene dopo 140 giorni, in genere verso marzo.
  • Aprilitiche o molto tardive. In questo caso, la raccolta si verifica ben 150 giorni dopo la semina, quindi ad aprile.

Bisogna mettersi all’opera in cucina! Oggi, come già detto, lo si fa con un primo piatto molto semplice ma pieno di gusto, un vero omaggio alle meraviglie della cucina italiana, ai suoi colori e ai suoi straordinari profumi!

4.4/5 (5 Recensioni)

Ricette con cime di rapa ne abbiamo? Certo che si!

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