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Pastiera di riso con composta di albicocche

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Pastiera di riso
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

La pastiera di riso: Una rivisitazione della tradizione

La pastiera napoletana è un caposaldo della pasticceria italiana, specialmente durante il periodo pasquale. Oggi, scopriamo una variante affascinante: la pastiera di riso con composta di albicocche del Vesuvio. Questa versione innovativa si distingue per l’uso del riso, che sostituisce il grano bollito tipico della ricetta tradizionale, rendendola ideale anche per chi soffre di intolleranze al glutine.

La pastiera originale vanta radici profonde nella cultura napoletana. È una torta a base di pasta frolla, arricchita da un ripieno di ricotta, zucchero, uova, frutta candita, grano cotto e aromi vari. È la sintesi perfetta di sapori e texture contrastanti: croccante fuori, ma incredibilmente morbida all’interno.

La variante al riso non è solo una scelta per chi non tollera il glutine, ma anche una gustosa alternativa per tutti. L’aggiunta della composta di albicocche del Vesuvio offre una dolcezza naturale e un sapore unico che la rende particolarmente adatta anche ai palati dei più piccoli.

Se la curiosità vi ha colpiti, e l’idea di assaggiare questa deliziosa rivisitazione vi alletta, non esitate! La pastiera di riso rappresenta un perfetto equilibrio tra rispetto della tradizione e apertura all’innovazione, unendo in un unico dolce il meglio di due mondi. Continuate a leggere per scoprire come realizzarla a casa vostra e lasciatevi sorprendere dai suoi sapori unici.

Ricetta Pastiera di riso con composta

Preparazione Pastiera di riso con composta

Versate in una pentola antiaderente il riso, il latte di riso, la scorza d’arancia, lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia (che avrete raschiato dall’interno dopo aver tagliato la bacca per il lungo).

Cuocete a fuoco lento per circa 20 minuti fino a che il riso non risulterà ben cotto. Se si dovesse asciugare troppo, aggiungete del latte e continuate a cuocere.

Setacciate la ricotta e unite il riso, lo zucchero, i canditi tagliati a dadini, le uova e i tuorli, la composta, l’acqua di fiori di arancio e amalgamate bene tutti questi ingredienti.

Setacciate le farine e mescolatele allo zucchero, quindi unitele alle uova e al limone. Aggiungete l’olio a filo fino a completo assorbimento. L’impasto deve essere liscio e compatto. Formate una palla, ricoprite con la pellicola e riponetela in frigorifero a riposare per due ore.

Stendete la frolla all’altezza di 1/2 centimetro. Con tre quarti della pasta foderate una tortiera da 22 cm di diametro e lasciate raffreddare in frigorifero

Preriscaldate il forno a 180°. Versate all’interno la farcitura e stendete. Rifinite con delle strisce di pasta frolla formando il classico disegno romboidale.

Cuocete in forno per 30/40 minuti. Lasciate raffreddare.

Prima di servire il dolce, cospargete la pastiera con un filo di zucchero a velo.

Ingredienti pastiera di riso

Per la frolla:

  • 150 g di farina di quinoa,
  • 350 g di farina di riso,
  • 150 g di zucchero di canna bianco,
  • 150 g di uova + 150 g di tuorli d’uova,
  • 160 ml di olio di riso,
  • la scorza di ½ limone

Per la cottura del riso:

  • 120 g di riso Carnaroli,
  • 480 ml di bevanda di riso consentita,
  • 1 scorza di arancia,
  • 20 g di burro chiarificato,
  • 25 g di zucchero,
  • 1/2 baccello di vaniglia Bourbon

Per la farcitura:

  • riso freddo cotto nella ricetta precedente,
  • 300 g di ricotta consentita,
  • 150 g di zucchero semolato,
  • 50 g di canditi d’arancia e limone,
  • 50 g di composta di albicocche,
  • 120 g di uova intere,
  • 50 g di tuorli d’uova,
  • acqua di fiori di arancio q.b.

Ecco una pastiera molto diversa dal solito!

Anche in questo caso, prepareremo una torta di pasta frolla, ma si rivelerà molto speciale: avremo una frolla a base di farina di riso e farina di quinoa, ideali per nutrirci e dare la giusta consistenza al dolce, senza però preoccuparci del glutine. Si rivelerà più digeribile in quanto questa è una della particolarità di questi due ingredienti che, persino per quanto riguarda il valore nutrizionale e i benefici per l’organismo, sono davvero ottimi!

Per la pastiera di riso con composta di albicocche del Vesuvio, utilizzeremo anche lo zucchero di canna bianco, le uova, l’olio di riso e la scorza di limone. Pertanto, assicuratevi di avere a portata di mano alimenti genuini e potrete godere di un sapore ancora più coinvolgente. Per questa preparazione, useremo inoltre il riso Carnaroli; il gustoso, leggero e digeribile latte di riso; un po’ di burro e l’aroma della scorza di arancia, della vaniglia e dell’acqua di fiori di arancio.

Per il ripieno, utilizzeremo la ricotta senza lattosio (che, insieme al latte di riso, rende questo dolce più adatto anche per gli intolleranti ai latticini), dei canditi d’arancia e limone, e le uova. Insomma, nonostante la ricetta sia diversa dall’originale, possiamo dire con certezza che si tratta di un dessert davvero molto ricco di sapori unici, che potrà conquistare ogni singolo ospite… Non credete?

La pastiera di riso con composta di albicocche: Un delizioso viaggio nel gusto

Quando si parla di dolci tradizionali italiani, la pastiera napoletana occupa un posto d’onore, soprattutto durante il periodo pasquale. Oggi, però, vogliamo portarvi alla scoperta di una variante affascinante e meno conosciuta: la pastiera di riso con composta di albicocche del Vesuvio. Una rivisitazione moderna che mantiene intatte le radici della tradizione, arricchendole con nuovi sapori.

Questa versione alternativa della pastiera si distingue per l’utilizzo del riso al posto del tradizionale grano cotto, rendendola un’opzione perfetta anche per chi è intollerante al glutine. Inoltre, l’aggiunta della composta di albicocche del Vesuvio dona al dolce una dolcezza e una freschezza uniche, apprezzate sia dagli adulti sia dai bambini.

Nella preparazione di questa pastiera, ogni ingrediente gioca un ruolo fondamentale. Dalla scelta del riso, preferibilmente di varietà come l’arborio o il carnaroli, fino alla ricotta fresca e di qualità, ogni elemento contribuisce a creare un equilibrio perfetto di sapori e consistenze. La composta di albicocche, in particolare, non è solo un dolce accompagnamento, ma il cuore stesso del dolce, portando con sé tutto il gusto e l’aroma del frutto maturato sotto il sole del Vesuvio.

Nonostante le sue origini legate alla tradizione pasquale, la pastiera di riso con composta di albicocche è perfetta per ogni occasione. Si presta benissimo come dessert di fine pasto, ma anche come goloso spuntino pomeridiano. La sua preparazione, seppur richieda pazienza e cura, è un viaggio affascinante nel mondo della pasticceria, un’esperienza da vivere e da condividere con amici e familiari.

La pastiera di riso con composta di albicocche del Vesuvio rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. È un dolce che racchiude in sé la storia e i sapori della cucina napoletana, interpretati in chiave moderna e accessibile a tutti. Una vera delizia da scoprire e da assaporare, capace di conquistare al primo assaggio.

La realizzazione è stata possibile grazie a Fabio Silva e a Massimo Bonanomi E’ tratta dal libro “intolleranza fottiti”

La storia della pastiera napoletana

La pastiera napoletana è un dolce che, più di ogni altro, incarna la ricchezza e la complessità della cultura culinaria di Napoli. Con le sue origini avvolte nella leggenda e nella storia, questo dolce è diventato un simbolo pasquale, ma anche un emblema dell’arte pasticcera napoletana, apprezzato in tutto il mondo.

La pastiera fonde in sé elementi di diverse tradizioni, sia pagane che cristiane. Secondo una leggenda, la pastiera nacque dall’offerta di sette ingredienti portati in dono alla sirena Partenope come simbolo delle ricchezze della Campania: grano cotto nel latte, ricotta, uova, grano tenero, acqua di fiori d’arancio, spezie e zuccheri. Un’altra storia narra che le suore di un convento napoletano crearono il dolce per celebrare la Resurrezione di Cristo, simboleggiando con ogni ingrediente un aspetto della vita di Gesù e della natura.

La ricetta della pastiera napoletana si è evoluta nel corso dei secoli. Originariamente, veniva preparata nei giorni che precedevano la Pasqua utilizzando grano tenero bagnato nel latte, ricotta, uova e aromi. Nel tempo, la ricetta si è arricchita con l’aggiunta di frutta candita e spezie, diventando il dolce ricco e complesso che conosciamo oggi.

Nonostante le sue origini antiche, la pastiera napoletana rimane un dolce intramontabile, legato indissolubilmente alla festività pasquale. In ogni famiglia napoletana, la preparazione della pastiera è un rituale che si rinnova ogni anno, un momento di condivisione e di festa.

La pastiera napoletana non è solo un dolce: è un patrimonio culturale, un ponte tra passato e presente, un simbolo di identità per la città di Napoli e per l’Italia intera. Ogni boccone di questo dolce è un viaggio nella storia, un’esperienza che va oltre il gusto, toccando le corde dell’anima e della tradizione.

Ricette torte ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
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