
Piadina liscia e farcita: la golosità pratica

Piadina senza glutine e senza lattosio: la soluzione semplice per ogni pasto
Oggi parliamo della piadina senza glutine e senza lattosio. Pensare a cosa preparare per pranzo e per cena ogni giorno della nostra vita non è affatto semplice. Lo sanno bene le donne, sempre alle prese con nuove ricette che possano spezzare la monotonia che, inevitabilmente, tende a insinuarsi nella routine di ogni tavola.
A questa difficoltà quotidiana si aggiunge spesso la necessità di tenere conto delle esigenze specifiche dei commensali. Se tra chi siede a tavola ci sono soggetti allergici e/o intolleranti, la sfida diventa ancora più impegnativa. È necessario selezionare con attenzione ogni ingrediente, leggere bene le etichette e scegliere preparazioni che siano gustose ma allo stesso tempo sicure.
È proprio per rispondere a queste esigenze che oggi ti presento una ricetta molto semplice da preparare e pur d’effetto: la piadina gluten free e lactose free. Questo impasto è adatto davvero a tutti, grazie alla combinazione di farina di riso e farina di patate. Il risultato è una base versatile, leggera e adatta sia a farciture dolci che salate. In pochi minuti potrai servire qualcosa di buono, nutriente e che mette tutti d’accordo, anche chi deve seguire una dieta priva di glutine o lattosio.
Nel corso di questo articolo ti racconterò tutto quello che c’è da sapere sulla piadina: la sua storia, le tecniche per un impasto perfetto, le varianti più adatte agli intolleranti e tante idee per farcirla. Se cerchi un’alternativa al pane che sia genuina, pratica e personalizzabile, la piadina senza glutine e senza lattosio è la scelta ideale per portare a tavola gusto, leggerezza e inclusione.
Ricetta piadina romagnola senza glutine e senza lattosio
Preparazione piadina
Setacciate e miscelate le farine. In una terrina mescolatele con il bicarbonato e il sale, aggiungete quindi l’olio e il miele di acacia e versate parte dell’acqua iniziando a impastare. Proseguite finché l’impasto non sarà risultato morbido e liscio.
Formate delle palline e man mano che le preparate stendetele sopra un piano coperte da una canovaccio
Una volta che avete terminato di dividere l’impasto infarinate la spianatoia e stendetele con l’aiuto di un matterello creando delle sfoglie rotonde.
Cuocetele per qualche minuto su entrambi i lati in una padella antiaderente e proseguite fino alla fine dell’impasto
Ingredienti piadina
- 700 gr farina bianca di riso fine
- 200 gr di farina di patate
- 100 gr di tapioca
- 300-350 gr di acqua
- 60 gr di olio extravergine d’oliva
- 15 gr miele di acacia
- 2 cucchiaini di bicarbonato
- q.b. sale
Una storia tutta romagnola: le origini della piadina
Parlare di piadina significa raccontare una fetta importante della cucina italiana, in particolare dell’Emilia-Romagna. Questo pane piatto, semplice ma straordinariamente versatile, nasce come cibo povero, preparato nelle case contadine con pochi ingredienti: farina, acqua e strutto. In Romagna la si cuoceva su lastre roventi di terracotta, le cosiddette “testi”, che conferivano alla piadina quel profumo inconfondibile e la consistenza rustica che ancora oggi la rende così amata.
Le sue radici affondano addirittura nell’antichità. Secondo alcuni studiosi, già gli Etruschi e i Romani conoscevano una forma di focaccia piatta simile alla piadina. Nel tempo, la preparazione si è evoluta, ma ha sempre mantenuto il suo ruolo centrale: una base da farcire con quello che si aveva a disposizione. Prosciutto crudo, squacquerone, erbe di campo, ma anche ingredienti dolci come marmellata o miele: la piadina ha sempre saputo adattarsi, diventando simbolo di flessibilità e ospitalità.
Il termine “piada” – usato spesso come sinonimo – venne nobilitato anche da Giovanni Pascoli, poeta romagnolo doc, che la celebrò come simbolo della cultura contadina. Oggi la piadina non è più solo romagnola: è conosciuta in tutta Italia, anche all’estero, dove viene spesso reinterpretata. Ma nonostante il successo globale, resta profondamente legata al suo territorio e al suo spirito originario: praticità, gusto e condivisione.
Negli anni, con l’aumento delle intolleranze alimentari, anche la piadina si è evoluta. Sono nate versioni senza glutine, senza lattosio, con farine integrali o alternative. Eppure, ogni variante conserva quella stessa identità: un impasto semplice, da cuocere in pochi minuti e da farcire con fantasia. È questo che la rende immortale: la capacità di essere attuale, inclusiva e adatta a ogni tipo di tavola.
Le mie piadine tra esperimenti e nuove farine
Versatile, senza glutine, ricca di magnesio, di vitamine del gruppo B, nonché di calcio e di ferro: tutto questo è la farina di riso, ottenuta dalla lavorazione di uno degli ingredienti più apprezzati e nobili che la nostra cucina conosca e che rappresenta oggi una risorsa tutta da scoprire. Molti credono che farina di riso e l’amido di riso siano la stessa cosa: in verità non è così. Quella che vi propongo è una piadina senza strutto , senza lievito oltre che una piadina vegetariana.
Se è vero che la prima, in quanto raffinata, possiede una composizione tendenzialmente amidacea, è altrettanto vero che l’amido di riso è ottenuto mediante un’ulteriore scomposizione della polvere.
La piadina per me è sinonimo di vacanza
Ogni volta che preparo la piadina, penso all’estate, ai pranzi in terrazza e alle gite al mare. È uno di quei cibi che porto nel cuore, perché sa essere semplice ma speciale. Negli ultimi anni ho provato tante versioni diverse, cercando farine nuove, ingredienti alternativi, e devo dire che alcune scoperte mi hanno davvero sorpresa. Una di queste è la farina di patate, che si è rivelata preziosa per chi, come me, cerca alternative al grano. È perfetta per chi è celiaco, ma anche per migliorare lievitazioni dolci e salate. La uso spesso nelle torte, ma nella piadina dà ottimi risultati: morbidezza, elasticità, e un gusto delicato che non copre gli altri ingredienti.
Un’altra farina che utilizzo con soddisfazione è la tapioca. Si ottiene da una pianta tropicale e, oltre a essere senza glutine, è molto digeribile. È ideale per chi ha problemi intestinali o coliti, perché contiene pochissime scorie. Il suo contenuto di cellulosa è intorno al 2,5%, molto meno rispetto alla farina di grano, che arriva anche al 10%. Proprio per questo, tanti nutrizionisti la consigliano anche a bambini o persone in convalescenza. Nelle piadine, la tapioca aiuta a ottenere impasti più lisci, soffici e leggeri, ideali per farciture saporite ma digeribili.
Per chi segue la dieta del Dr. Mozzi, suggerisco di provare anche la piadina con farina di quinoa: 100 g di farina di quinoa, 80 ml di acqua tiepida, 25 ml di olio di vinacciolo e un pizzico di sale. Si impasta velocemente e si cuoce come una piadina classica. A me piace usarla anche come sostituto delle tortillas, quando preparo ricette ispirate alla cucina tex-mex. E se non siete celiaci, potete provare anche la piadina di farro, delicata e rustica allo stesso tempo. La bellezza di questa preparazione è che si adatta a tutti, con un po’ di fantasia e qualche buona farina nella dispensa.
Come farcire la piadina: tra tradizione e creatività
Il bello della piadina è che si presta a infinite interpretazioni. Basta un impasto ben fatto, una piastra calda e un pizzico di fantasia per trasformarla in piatto unico, snack o pasto completo. La versione più tradizionale è quella romagnola: con prosciutto crudo, squacquerone e rucola. Tre ingredienti, tre sapori ben distinti che insieme creano equilibrio e freschezza. È il ripieno che trovi nelle sagre, nei chioschi di paese e in tante case dell’Emilia-Romagna. Un abbinamento semplice ma sempre attuale.
Ma le farciture della piadina non finiscono certo qui. Se cerchi opzioni vegetariane, puoi farcirla con verdure grigliate, hummus, formaggio caprino o ricotta delattosata. Per un tocco etnico, prova una piadina con pollo speziato e insalata di cavolo, oppure con tonno, avocado e maionese all’aceto di mele. Ti piace il dolce? Allora spalma un velo di crema di nocciole, magari fatta in casa, o usa una composta di frutta senza zucchero aggiunto. Basta un tocco per trasformare la piadina in un dessert veloce e sano.
Per chi ha intolleranze, la piadina è un vero jolly: puoi riempirla con ingredienti senza lattosio, verdure a basso contenuto di nichel o affettati senza glutine. Io, ad esempio, la farcisco spesso con fesa di tacchino, lattuga e una crema di zucca o patate, perfetta anche per chi è sensibile a nichel e lattosio. Con la piadina giusta, anche chi ha esigenze particolari può concedersi il piacere di un pasto completo e soddisfacente.
Il mio consiglio è quello di preparare più ingredienti e lasciare che ognuno farcisca la propria piadina come preferisce. È un’idea perfetta per pranzi informali o cene tra amici: ognuno sceglie il proprio abbinamento, e nessuno si sente escluso. Ed è proprio questa la magia della piadina: sta bene con tutto e mette d’accordo tutti.
Ricette con la piadina ne abbiamo? Certo che si
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