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La carota viola combatte l’artrite in maniera naturale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

carote viola
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 29 min
cottura
Cottura: 00 ore 05 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
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5/5 (4 Recensioni)

Ma come si cucinano le carote viola?

Gli gnocchi di carote viola rappresentano una base buona e versatile per creare primi di ogni tipo. Proprio come gli gnocchi tradizionali, infatti, si prestano a molte tipologie di condimento. Tutto questo nonostante vengano realizzati con ingredienti diversi dal solito, che forniscono colore e un pizzico di sapore in più. Il riferimento è in particolare alle carote viola, una variante non molto consumata in Italia ma che merita di essere presa in considerazione. Rispetto alle più diffuse carote di colore arancione, infatti, quelle viola si caratterizzano per principi nutrizionali più solidi e per una valenza più marcata in termini di benefici per l’organismo.

Ricetta gnocchi di carote viola

Preparazione gnocchi di carote viola

Come fare gli gnocchi di carote viola? Per la preparazione degli gnocchi di carote viola iniziate lavando le patate e pelandole. Poi lavate e pelate le carote oppure grattatele per rimuovere la buccia. Infine fate cuocere a vapore sia le patate che le carote. Poi riducetele a poltiglia con uno schiacciapatate e quando avrete ottenuto una purea, aggiungete anche l’uovo, un po’ di sale e la farina di riso.

Mescolate ed amalgamate il tutto. A questo punto formate gli gnocchi, sul piano di lavoro stendete un po’ di farina di riso, e aiutandovi con quest’ultima create gli gnocchi con le mani. Rigate gli gnocchi usando il rigagnocchi o semplicemente utilizzando i rebbi di una forchetta. Per cuocere gli gnocchi, semplicemente immergeteli in acqua bollente salata. Sono pronti quando salgono in superficie. Condite a piacimento e servite.

Ingredienti gnocchi di carote viola

  • 250 g di carote viola
  • 250 g di patate rosse
  • 1 uovo medio
  • un pizzico di sale
  • q. b. di farina di riso.

Il motivo è semplice, il colore viola è dato dalla presenza delle antocianine, che tra l’altro caratterizzano anche le melanzane (che hanno lo stesso colore). Le antocianine sono dei potenti antiossidanti che recano benefici all’apparato cardiocircolatorio e aiutano a prevenire i tumori. Le carote viola, inoltre, contengono il 22% in meno di zuccheri rispetto alle carote arancioni. Ciò, tra l’altro, determina un sapore meno dolce, ma comunque molto gradevole. Per il resto, i valori nutrizionali sono gli stessi: le carote viola contengono molte fibre, vitamine e sali minerali in abbondanza.

Quali patate scegliere per questi gnocchi?

E’ un dato assodato, senza patate non si possono preparare gli gnocchi, anche nella variante con carote viola. Sono, quindi, degli ingredienti fondamentali. Tuttavia, specie in relazione alle varianti particolari come questa, emerge un dubbio: quali patate utilizzare? In Italia (ma soprattutto all’estero) sono disponibili numerose varianti, e molte si distinguono per gusto, consistenza, resistenza alla cottura e proprietà nutrizionali. Per gli gnocchi di carote viola e patate suggerisco un tipo di patata che consente alla ricetta di ottenere la massima resa cromatica e nutrizionale grazie alla presenza degli antiossidanti, sto parlando proprio delle patate rosse. Queste sono tali proprio per la presenza delle antocianine, che troviamo anche nelle carote viola, nelle melanzane, nel radicchio ecc..

Gnocchi di carote viola e patate

Va detto che le antocianine si trovano soprattutto nella buccia, ma una quota rilevante è contenuta anche nella polpa, la quale tuttavia appare di colore giallo. Ottime sono le proprietà nutrizionali. A fronte di un apporto calorico non eccessivo, le patate rosse si caratterizzano per l’abbondante presenza di vitamina A, vitamina C e flavonoidi. Contengono molti carboidrati, come tutte le patate del presto, ma hanno un indice glicemico piuttosto basso. Proprio per questo motivo possono essere consumate senza alcun timore anche dai diabetici. Per quanto riguarda i sali minerali, si segnalano elevati livelli di potassio, che funge da ricostituente naturale e incide favorevolmente sulla gestione dei liquidi corporei. Le patate rosse contengono molto amido, sono di piccola conformazione e sopportano ottimamente le alte temperature.

Il ruolo della farina di riso e le sue proprietà

Tra gli ingredienti degli gnocchi di carote viola spicca la farina di riso. A differenza di molte preparazioni di questo tipo, nella fattispecie non viene impiegata per la preparazione dell’impasto. Per quello, sono necessari solo le carote, le patate, l’uovo e il sale. Dunque, che ruolo ha la farina di riso? Ebbene, la sua funzione è duplice. Da un lato, consentire una manipolazione più fluida dell’impasto, senza che rischi di attaccarsi alle mani (quando si impasta è sufficiente cospargere i palmi con un po’ di farina per evitare questo rischio).

Secondariamente per coprire gli gnocchi, facilitarne la cottura e migliorarne l’aspetto. In questo caso ho optate per la farina di riso in primis perché non contiene glutine, e quindi è compatibile con le necessità degli intolleranti a questa sostanza e dei celiaci, secondariamente perché il suo sapore (che comunque incide) non dispiace affatto. Per quanto in questa ricetta il consumo di farina di riso non sia significativo (non fa parte dell’impasto) vale la pena sottolinearne i valori nutrizionali. In quanto ad apporto calorico, non si distingue rispetto alle altre farine. Tuttavia, contiene pochi grassi e più amido. L’apporto di proteine, pur essendo mediamente inferiore a quello delle farine di grano, non è da sottovalutare.

La carota viola si è evoluta in molte varianti.

La carota viola combatte l’artrite in maniera naturale, Le carote viola sono un ingrediente ormai conosciuto al pubblico italiano. Si tratta di un ortaggio noto a chi vive nella nostra penisola, anche se la variante arancione è senza dubbio quella più diffusa.

Tuttavia la storia della carota non è legata all’Italia. Originariamente era coltivata nella regione dell’Afghanistan e gli esemplari iniziali erano di colore giallo e viola. Mio marito ha provato a seminare la qualità Purple Haze e le Deep Purple nel nostro orto. Vi dirò.

Da questa area la carota è poi stata esportata a est e ovest dove ha incontrato climi molto differenti. Proprio a causa di temperature diverse, questo alimento si è evoluto in modo autonomo. Così, verso oriente abbiamo incontrato la carota rossa in India prima e successivamente in Giappone, mentre nel nostro continente questo alimento ha assunto una colorazione prima sul giallo e poi tendente all’odierno arancione. Come vedete ci sono diverse varietà di carote!

La carota viola ha numerose proprietà benefiche

La carota viola è antiossidante e contiene sia carotenoidi che composti polifenolici.  Il colore deriva dalla quantità di licopene presente all’interno della carota. Questo alimento contiene grandi quantità di carotene che è una pro-vitamina ed è propedeutica alla creazione della Vitamina A. In natura esistono due tipologie di carotene dette alfa e beta.

Assumere il secondo tipo aiuta l’organismo: trasformare il carotene in Vitamina A è un processo lento e nell’arco di questo percorso c’è il rischio di sovraccaricare l’organismo di carotene, ma  la tipologia beta viene espulsa facilmente dal corpo, evitando quindi di accumularsi in eccesso.

Sebbene necessitino ancora di conferme su più ampia scala, alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra l’insorgenza del cancro e l’assunzione continua (per anni) ed in quantità eccessive di beta-carotene. La carota viola, presenta quantità di zuccheri di molto inferiori rispetti alle varianti di colori diversi e per questo è indicata in diete che ne impongono quantità limitate. La tipologia viola possiede anche proprietà antinfiammatorie ed è dunque adatta a combattere problemi di artrite. Inoltre reca in sé qualità antivirali ed antisettiche.

Già nell’antica Roma si spiegava come cucinare la carota

La carota viola (Daucus carota) è una specie erbacea biennale che può arrivare fino a 1 metro di lunghezza. La radice è solitamente lunga circa 20 cm ed ha un diametro di 2. Durante il secondo ciclo di vita sviluppa un fusto eretto con foglie pelose. All’estremità sono presenti piccoli fiori bianchi attorno ad uno centrale rosso. La fioritura avviene per un lungo periodo di tempo: da maggio fino a dicembre.

Finisco con il raccontarvi una piccola curiosità. Nel più celebre manuale culinario dell’antica Roma, Libro de arte coquinaria, si consigliava di preparare la carota in  tre modi:

  • fritta e servita con salsa di vino,
  • condita con sale olio e aceto,
  • lessata e insaporita con il cumino.

Una nota interessante la troviamo nella Carota viola di Polignano Mare o carota di san Vito. In questa carota’ è ridotto il contenuto in nitrati, composti che possono rappresentare una minaccia per la salute umana in quanto in parte trasformati in nitrosamine, composti associati a diversi tipi di cancro. Nella Carota Viola di Polignano Mare il contenuto di nitrati è circa il 50% in meno rispetto alla carota tradizionale. Questa varietà di carote viola è un Presidio Slow Food. La carota viola dove si trova? Oramai la trovate al supermercato o al mercato rionale.

Ricette carote viola ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (4 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “La carota viola combatte l’artrite in maniera naturale

  • Gio 21 Gen 2021 | Mari ha detto:

    Salve, la carota viola contiene nichel?

    • Gio 21 Gen 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Le carote hanno un contenuto medio/basso di nichel e si possono utilizzare sia crude che cotte.

      • Gio 21 Gen 2021 | Mari ha detto:

        Grazie mille e complimenti per il sito!

        • Gio 21 Gen 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

          Grazie, ci mettiamo molto impegno e le tue parole ci fanno piacere

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