Baccalà con sedano e patate, un piatto salutare per il cuore
Baccalà con sedano e patate, un secondo facile e salutare
Oggi cuciniamo il baccalà con sedano e patate, un secondo piatto di pesce squisito, facile da preparare e che fa bene alla salute. Questo piatto giova al cuore, grazie a una spiccata abbondanza di grassi benefici. Inoltre, giova all’umore in virtù di un sapore sapido ma niente affatto complesso, oltre ad una presentazione che esprime una gradevole varietà di colori.
La ricetta è formata da pochi passaggi. Si precuoce il baccalà e si soffriggono le verdure, poi si reintegra il pesce e si prosegue la cottura per un quarto d’ora.
Il baccalà con sedano e patate è il secondo perfetto per ogni occasione. Vi consente di fare bella figura nelle cene con amici e parenti, ma può essere preparato anche per i pasti di tutti i giorni. Con un po’ di fantasia, e aggiungendo qualche erba aromatica, potete trasformare il baccalà con sedano e patate in un piatto davvero scenografico.
Ricetta baccalà con sedano e patate
Preparazione baccalà con sedano e patate
- Tagliate il baccalà a pezzettoni.
- In una padella fate soffriggere uno spicchio d’aglio con l’olio, aggiungete il baccalà e fate dorare per qualche minuto da entrambi i lati.
- Nel frattempo tagliate il sedano e le patate a dadini, poi sbollentate per circa 5 minuti.
- Scolate le verdure e versatele nella padella con olio ed aglio, fate insaporire pochi minuti ed aggiungete i pezzetti di baccalà.
- Ora salate leggermente e cuocete a fuoco basso con coperchio per circa 15 minuti aggiungendo un po’ di acqua.
- Servite il piatto caldo con aggiunta di pepe fresco macinato ed un filo di olio a crudo.
Ingredienti baccalà con sedano e patate
- 600 gr. di filetti di baccalà reidratato
- 2 gambi di sedano fresco
- 4 patate
- 1 spicchio di aglio
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale e di pepe.
Un focus sul baccalà
Il protagonista del baccalà con sedano e patate è proprio il baccalà, che viene tagliato a tronchetti, rosolato leggermente con l’aglio e cotto per un quarto d’ora con le verdure. Molti confondono il baccalà con lo stoccafisso, reputando i due termini dei veri e propri sinonimi.
E’ vero, le due preparazioni derivano dal medesimo pesce, ossia il merluzzo, ma sono frutto di procedimenti del tutto diversi. In particolare, il baccalà viene sottoposto a salatura mentre lo stoccafisso viene sottoposto ad essiccazione e macerazione. Quindi il baccalà ha un sapore molto sapido, mentre lo stoccafisso ha un sapore un po’ dolciastro e molto intenso.
Il baccalà si sposa con le verdure e con gli ortaggi, mentre lo stoccafisso viene spesso cotto in umido. Inoltre, è più facile da preparare in quanto va solo reidratato.
Il baccalà è originario della Scandinavia ma nel corso del Medioevo, anche grazie ai traffici commerciali dei Normanni, si è diffuso in tutto il mondo. In alcuni paesi come il Portogallo, questo tipo di pesce è persino una delle preparazioni di base.
Le proprietà del baccalà
Vale la pena parlare del baccalà anche dal punto di vista nutrizionale. Tanto per cominciare è ricco di proteine, anzi è probabilmente l’alimento più proteico in assoluto. Ciò è dovuto al processo di “asciugatura” a cui va incontro, che tende a concentrare tutti i nutrienti. Non stupisce dunque la presenza di tanto fosforo e vitamina D, che fa bene al sistema immunitario.
Ma il vero punto di forza del baccalà è l’abbondanza di acidi grassi omega tre. Sono dei grassi benefici che incidono sull’apporto calorico, ma impattano in modo positivo sul cuore e sul sistema vascolare. Gli omega tre, inoltre, aiutano a tenere a bada il colesterolo cattivo, un parametro che aumenta l’incidenza di patologie acute e spesso fatali.
In virtù delle sue proprietà nutrizionali, e di una marcata digeribilità, il baccalà è considerato la migliore alternativa possibile alle carni rosse.
Patate e sedano, le verdure perfette per il baccalà
La patate e il sedano valorizzano il baccalà come poche altre verdure. Le patate conferiscono corposità al piatto, smorzando il sapore sapido del pesce, mentre il sedano aggiunge un tocco aromatico e una texture particolare, che è sia fibrosa che croccante. Entrambi apportano importanti elementi nutrizionali: vitamine, sali minerali, antiossidanti etc.
Per questa ricetta fate attenzione alla scelta delle patate, a tal proposito dovreste utilizzare solo quelle a pasta gialla che sono le uniche a resistere alle elevate temperature e alle cotture prolungate. Se utilizzate le patate bianche farinose rischiate di sfaldarle, trasformando il contorno del baccalà in una sorta di pappetta.
E’ diffusa la convinzione che le patate facciano ingrassare, in realtà l’apporto di grassi è minimo, mentre quello di carboidrati è sostenuto. Al netto di ciò, un etto di patate non va oltre le 80-90 kcal, a seconda della varietà scelta.
Come aromatizzare il baccalà con sedano e patate
Il baccalà con sedano e patate è un secondo piatto semplice che si basa su materie prime reperibili e genuine. A fungere da condimento vi sono solo il sale, il pepe, l’olio (rigorosamente extravergine di oliva) e l’aglio. L’aglio va mantenuto, ma non preoccupatevi basta un solo spicchio per aromatizzare senza generare i classici effetti spiacevoli di questo ingrediente.
Si può pensare anche all’aggiunta di qualche condimento, o all’inserimento di spezie e di erbe aromatiche? Ovviamente si! I classici aromi “da baccalà”, spendibili per tutte le preparazioni a base di merluzzo, sono il timo, la salvia e il rosmarino. Per questa ricetta vi consiglio di utilizzare soprattutto quest’ultimo, in quanto si addice anche alle patate.
FAQ sul baccalà con sedano e patate
Qual è più pregiato: il baccalà o lo stoccafisso?
Lo stoccafisso è ritenuto più pregiato del baccalà. Il motivo di ciò non risiede nel gusto o nelle proprietà nutrizionali bensì nelle dinamiche produttive. Lo stoccafisso, infatti, richiede un trattamento più lungo e complesso.
Qual è la migliore qualità di baccalà?
La migliore qualità di baccalà è quella realizzata con il gadus morhua. Si tratta di una specie di merluzzo selvatico, che vive soprattutto nei mari del nord.
Quanto costa un chilo di baccalà?
A seconda della qualità, ovvero della specie di merluzzo impiegata per la sua preparazione, il baccalà può costare dai 7 euro ai 30 euro al chilo. In genere lo si trova a 15 euro al chilo ai supermercati, pronto per la reidratazione.
Chi ha il colesterolo alto può mangiare il baccalà?
In linea teorica si. La quantità di grassi presenti nel baccalà è rilevante ma questi sono tutti benefici, anzi esercitano un ruolo di “contenimento” rispetto al colesterolo cattivo. Non è un dettaglio di poco conto se si considerano i rischi cardiaci correlati ad un aumento del colesterolo cattivo.
Ricette di baccalà ne abbiamo? Certo che si!
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